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Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Scorre il tempo e non ricevo
più parola che sia bella;
passa un anno ed il sollievo
non mi porta alcuna stella.
Certo anch’io sono incapace
d’altra gente assecondare,
d’instillare un efficace
buon motivo per campare.
Siamo tutti
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Torrenziali cascate di muco
cospargono candidi polmoni
grandi battaglie negli alveoli
li, belligeranti eserciti
intrufolati dall'oltre voce
testano gassosi armamenti
attorno, vitali autostrade
accusano nuove imboscate
ingorghi nell'oscuro
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Periferia di cemento
precaria e grigia
quasi incolore
di ogni megacittà
in un qualunque dove.
Raro perfino un raggio di sole,
un albero alto e frondoso,
son tutti scheletriti, come impietriti,
forse il dolore.
Per non azzardare
di
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Sfffffff.
Proiettili stellati
entrano in umane atmosfere
gelando di rammarico
portatori di conoscenza del divino
toccano con grande energia
suoli mortali non dubbiosi
grandi illuminazioni d'Adamo
sopprimono l'oscurità
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| La mia chitarra, una canzone,
mangio poco e dormo male,
sono io, sono il barbone.
Della vita non me ne cale.
Vivo solo, puzzo di fritto,
non mi lavo, non mi lagno,
ho le stelle per soffitto,
col lavoro non guadagno.
Ho le toppe nel
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| -e io di sinistra
-e i sogni sono rimasti-
non sopporto le frasi urlate
morte domani
e "il calore della folla"
di che colore
gli occhi
del tuo vicino di gomito?
e gli sms da un euro
quale che sia la causa
come siamo buoni
io
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| Stock
Agitazione di clave scomposte
abbattono villose, quasi umane schiene
articolate protuberanze
da territoriale forza guidate
Tronf
Inamovibili scudi
stazionano su fermi ideali
società in costruzione
sorrette da freddi metalli
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| Perché devo vivere così,
cosa c'è in me che altri non hanno?
Triste è la sera
quando il buio avvolge,
calde braccia vorrei sentire
son qui sola
ancor son piccola
non ho peccato
perché mai
dovrò passar
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In Africa vivi con poca certezza
ma in capanne a contatto con la natura
...decidi di fuggire da così tanta "bellezza"
e t'imbarchi in un viaggio di tragica avventura
sbarcando poi sulle nostre coste
dove a volte non trovi
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Nelle tue strade,
fresco, fragile e scomposto,
rotolo come un uovo
a tratti sodo,
e giro su me stesso;
dove sei Milano,
ti lasci vivere addosso,
sirena nella nebbia
rapisci chi si cerca,
mi amo se mi trovi solo;
ma brava Milano,
m'hai sorpreso
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Troppe luci appiattiscono la piazza,
i lampioni annientano proiezioni
d'ombra, finisce la magia di un bel
prospetto, muore il punto di fuga
e il culmine, il focus che diffonde
la poesia, piange la pianta in scala
e l'assonometria non gode di
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| Tante piccole punte di diamante
come ignare
sorridono su un mondo
che non si ferma
che piange
che continua a camminare...
Attonita una stella
rimane lì
ferma a guardare,
il lento scorrere del sangue
il lento scorrere del male...
Un
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| Tiranni metropolitani
elogiavano confini terrieri
burocratiche emozioni
nascita di luminose foschie
sudate meningi perplesse
amorevoli odi simmetrici
infervoravano nel suolo
impervi torrenti negli abissi
distanti ancorate muse
squadravano
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| ancora un giorno
di memoria implosa
da segnare
nelle pagine del tempo,
per stelle nate a nuova alba
come ombre sotto i pioppi
non illuminano più sogni
al di qua delle trincee
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| La speranza si perde
Ricordi dolorosi
Tra una bomba e
L'altra
Un mondo colmo
Di odio
Bambini
Correte correte
Mettetevi al riparo
Sfuggite alla
Crudeltà.
Pochi sorrisi
Pochi giochi
Paura nei loro
Occhi smarriti
Si alzano
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| Aveva gli occhi imbevuti
di rabbia e odio
quando con forza ti stringeva.
La tua unica colpa
era di esser innocente.
I suoi problemi scagliati su di te
con urla e colpi
inflitti nel tuo silenzio.
Quel che ti rimaneva
eran lividi, segni e lacrime.
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| Quanti nomi sono famosi
perché nel far guerra son dei virtuosi,
io che non sono un prode guerriero
mi sento felice, anzi, son fiero!
La celebrità così conquistata
rimane distante, non è la più amata;
quanto
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Mentre la pioggia canta
sui vetri dell'androne
cade una goccia lenta
ed è alluvione
sul formicaio
E' guerra
per i piccoli della
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Risuonano
mille monili d'oro
mentre agiti
vestiti firmati
e ti fanno ala
cento cortigiani
strillando a gara
insopportabile sdegno:
ben dieci fiori pregiati
morirono nel tuo giardino,
colpa di quella pioggia
imprevista e
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| Muore con l'alba il desiderio di morte
e ammantato di silenzio
è il mattino che infonde vigore.
Illumina il giorno col tuo dolce sorriso,
mentre pasce l'agnello,
ignaro del sacrificio che l'attende.
Infondi coraggio a chi l'ha
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| Esiliato
sull'isola di birra
vagabondavano
cocci di mente
accanto al muretto della scuola elementare.
Trafugando
figli feriti
ti donai solo parola.
E rimembrasti i tuoi.
Ti chiesi da dove venivi
-emerse un uomo
dalle
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| È tutto finito,
non si può cambiare.
Piangere è inutile
ma ti può aiutare.
Tante bare all'orizzonte
molta gente che le fissa
una lacrima scende
quando la paura riprende.
Non ho più niente accanto a
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| aveva gli occhi belli.
Barcollavo
smarrito nella mia malinconia
quando li vidi
la prima volta.
Mi prese per mano
infido sostegno alle mie insicurezze.
Divennero fermi e sicuri
i miei passi
e ritrovai il sentiero...
così mi parve.
Da
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Buona Pasqua a te
che subito sei accorso da così lontano
da quando sei arrivato... in muto pensiero sei rimasto assorto
e ancor ora mi tendi la mano
A te che seppur distante
dalla tua casa... dagli affetti più cari
hai deciso di
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rapiti dal silenzio
saranno
i giorni a venire
attraverseranno porte schiuse al dolore
annusando polvere d'osso
sparsa sui selciati del tempo
cambia sempre improvviso
il profilo
del familiare orizzonte
dopo processioni di stentati
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L'aria cristallina sfuma
gli animi ribelli
di vecchi pensatori,
le nuove luci riflettono
immagini al negativo
e l'armonia a volte
traspare riflessa.
C'è sempre chi
non respira
e trattiene il pensiero
fino a morire.
La pace
è
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atomi di vita
come se scendesse pioggia
sorrisi lontani
a ritroso nei loro cuori
violenza delle nature
fusti di alberi potenti
oramai chiusi
non può essere imbrigliata
niente di più cinico
di più naturale
non è una
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| Entra bussando
e quando bussa
è già entrato.
Invade il tuo spazio
entra ovunque sei
corre per corridoi
e riempie stanze,
scardina serrature ai mobili
si impossessa d'ogni cosa,
sposta porte e finestre
fino ad uscire
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| Aria,
rarefatte parole
elevate teorie,
vertigine...
O sommo ideatore;
grazie a te m'è noto
il come il quando,
il perché.
Illuminami,
te ne prego
d'estremo mistero
che turba e confonde:
se tutto t'è noto
ed
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| tarda la notte,
di un sonno pieno
di tranquillità,
si librano le fate
in volo, e lasciano i bimbi
all'immaginario dei sogni
più belli, sarà la pasqua
che li farà ridere, con cioccolato
e tanti balocchi, beati
gli
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| Ti sei arrabbiata, o Terra
contro noi
e contro ogni guerra
per inginocchiarci a te
con gioia che non m'afferra.
Ti sei accecato, o Pianeta
per condanna
che mai s'acquieta
ma cresce
con un'emozione completa.
Ti sei giustiziato, o
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7291 al n° 7320.
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