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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J
♦ Marcella Usai ♦ Filicheto | |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Gli occhi d'un cane bastonato
i vestiti che qualcuno ha già usato
o forse nemmeno due stracci
per coprire un cuore che batte,
un pezzo di pelle, quattro ossa
non ancora formate
e dei denti di latte
non ancora cambiati.
Piccole anime
dalla
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Stremato barcollavi, titubante,
figlio della gioventù a te negata
rincorrendo la tua ombra ad ogni istante
affannato cominciavi la giornata.
Amir, lo rammento, era il tuo nome,
a te donato e a tutti ignoto,
e la fame a riempir il tuo
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Mi piacerebbe scrivere
una ballata nuova
non dolce, d'amore
né aspra, di rancore.
Vorrei regalarvi
una ballata allegra
che parli del mare, del sole,
di aurore e tramonti
Sarei felice di cantarla
insieme a voi
uomini e donne
tutti
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| Ti guarda eppur par non vedere
il naso immerso nel giornale
seduto al tavolino
d'un caffè
sguardo lontano
perso alle rimembranze quotidiane
impreca al bimbo ineducato
e al suo pallone
cappello sulla fronte
e sigaro toscano
assapora il
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| La pelle scura
ma non abbronzata.
I capelli arricciati
ma non dal figaro.
Emani dalle tue vesti
maleodoranti odori.
E chi ti guarda
con ripugnanza
vomita pensieri
punteggiati di odio.
Non era questa
la vita sognata
ad occhi chiusi
su un
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| Ti ho amato dal primo istante
che hai accarezzato il folto pelo
ho guaito di felicità e agitato la coda
Ti ho fatto compagnia
nelle serate d'inverno
quando, solo, guardavi l'album dei ricordi,
poggiavo il muso sulle ginocchia
per dirti
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| Un numero, un simbolo.
Era il tuo simbolo quando,
stringendoti al corpo l'eskimo maleodorante,
accovacciato sui gradini dell'Ateneo occupato,
ti lasciavi andare a sogni proibiti
avvolti nelle spire dolciastre del tuo spinello.
Ancora
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| Sguardo di sale
biancore i gelidi cristalli
cicatrizzati sulla pelle
stupore e poi terrore
eterno e infame l'attimo
che t'ha costretto a diventare grande
la strada, nera di notte
e rossa del suo sangue
gli occhi spalancati senza
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| Vestita d'ombra
muove pedine Celeno,
e non pare
se non a chi comprende...
Arpie,
non più svolazzanti
d'olezzo infame,
ma grigiore che confonde
ed inconsapevole
volgi le spalle;
ed è colpo mortale
e traditore.
Eccole, dure
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| Mi rincorre l'ombra del Tempo
e mi proietta viali di gattici
sotto una coltre di silenzio.
- Ma non ho scritto ancora
l'ultima canzone,
sul dondolo della luna
pende l'ultimo verso –
Mi attanaglia l'ansia del domani
quando, spento il video
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| Strette fessure smeraldine e diaspri gli occhi miei
sei sulle mie ciglia che più non arginano lacrime,
granitiche trasparenze in lingue di fuoco diamantino.
Ti osservo dalla parte del Cuore connessso all'Anima
e il sangue stringo nelle
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| Ti vesti a festa, con la tua candida veste
leggerissima ed impalpabile
ti vanti e pavoneggi al centro dell'attenzione.
Sei invitante ed intrigante e ben lo sai
chi ha avuto l'illusione di possederti almeno una volta
nulla può fare se non
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| Clandestini pensieri urlano silenziosi
alla sabbia graffiata da vernice nera
al saliscendi delle maree salate
alla melodia delle melopee;
Lascerò smembrare le mie ossa
seppellendole nell'agonia della festa
nell'illusione che il tempo
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| come l'acqua che lenta scende in un declivio
si unisce parallela con i displuvi
e poi converge in un compluvio
a volte ristagna per poi perdersi
nel terreno argilloso
così risuona all'orecchio di un balbuziente il conforto
"cosa
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L'assedio divora
le notti ed i giorni
un'avanzata di giovani eroi
obbligati da un mondo
che guerra non vorrebbe
ma che in dono l'ottiene
in questi giorni vissuti
di quel rosso che affanna
fuoco e sangue che vanno
a corrompere le
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Le immagini sfilavano: la vista
era appagata; andare alla conquista
di quei quadretti cosa complicata
(rivoluzioni estetiche a chi aveva
vita borghese: ciò presupponeva
la produzione delle fatue imprese;
i proletari solo simpatie
celate e
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| Stava nascosto sotto i portici, quando pioveva,
con il suo mondo, le sue cose, il suo niente .
Viveva alla giornata, senza pensare alla fine,
la spensieratezza e la lontananza dai pensieri .
Il tram tram della vita, riavvolgeva,
la sconosciuta
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| Ti aspetterò nudo sulle coperte
vestito della voglia di te
che mal resiste alla tua mancanza
e nell'attesa la mia mente
naviga libera in questa stanza
lo so ...uscirai da quella porta
che sarà il mio domani
passerò poi
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| Tu che sei Amore e reggi l'universo
Fa che i popoli non si disprezzino
Uccidi la guerra!
Tu che sei Amore e rendi migliori gli uomini
Fa che i bimbi non piangano
Distruggi le armi!
Tu che sei Amore e addolcisci l'anima
Fa che le madri non
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| "A nulla ci vale
restare rinchiusi
nel nostro locale,
con gli occhi socchiusi.
Gli acciacchi ci assalgono,
gli eventi infieriscono,
i giovani ci odiano,
speranze periscono.
Gli amici disertano,
parenti non chiamano,
le faccende gravano,
e il
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| Sanguisuga del denaro altrui.
Ubriachi le menti
Perdute in un sogno
Esaltato e senza limiti.
Ricettacolo di illusioni
Eccitate dal continuo
Naufragio di speranze.
Allucinogeno permanentemente
Legalizzato dall'Istituzione.
Osceno tributo
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| Scende
sporca e ghiacciata
acqua tumida di malafede,
di nauseante condiscendenza;
tutto annulla
nel bigio fetore
di torbide pozzanghere
d'immoto grigiore.
E' sopruso,
millantato splendore,
autoreferenziati eroi
obliqui e finti;
nel
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| Navigo in un oceano oscuro, annerito
da pensieri corrotti e alimentati dal torbido
desiderio di conquista.
Onde che ci trascinano verso una meta indefinita,
plasmata dall'occhio vitreo della sconfitta.
Uno sguardo al passato che desta una
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| Avidamente alzi quel bicchiere
e uno dopo l'altro
non vorresti mai finire.
Solitamente forte, carismatico, accattivante
barcolli, vacilli
lo sguardo sembra demente.
Poi parli e parli
e t'accanisci
nel tentativo di motivare
quel che neppur tu
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Delusa |
10/08/2009 14:44 | 1051 |
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Passi rapidi tacchi alti svelti
in tunnel unti di sudor e fiato
mille pupille di schiavi non scelti.
Folle sole nel rio scavato,
e qui non intendo dell'alta stella,
si guardan fisse ma solo di lato.
Verso grattaceli a vita snella
uomini alla
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folla tumultuosa
s'accalca sulla piazza,
vuol viver con decoro
senza distinzion di razza,
non è gran capolavoro,
nel duemila, par cosa pazza,
chieder ancor pane e lavoro
dall'alto d'una gru
mentre il sole impazza.
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Un passo ripetevo
verso un mondo migliore
con figure di cuore
che non fanno del male.
Un passo ripetevo,
nel vuoto finivo
e di vigliacco coraggio
mi coprivo.
Un passo distante
da questi dolori
che l'anima stringe
in morse mortali.
Il corpo
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Sublime miraggio
arcano tesoro
alle anime sfortunate
è un impiego dignitoso
Misterioso motivo
l'esistenza avvelena
toglie un futuro
Antiche
oscene colpe
a profusione
su anime innocenti
per colpa di un denaro
Ma il tempo non
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Hai risposto
col silenzio alle mie grida.
Hai scansato
con freddezza la mia presa.
Quante volte ho pianto
sotto il letto,
quante volte mi hai
abusato su di esso.
Mi nutrivo
solamente di silenzio,
i miei occhi
volevano gridare
e tu
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| Ho osservato, con fiero disprezzo verso il futuro
Ho guardato, con illuminato entusiasmo, al passato
Ho compreso il tempo, dall'immutabile ciclicità, abbracciato
Ho eluso lo spazio, dall'effimera linearità, alienato
Tutto ritorna
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| Povera Italia
tolta all'avvenire
abbattuta
avvilita
dalle fauci di un'immensa povertà
che risplende
sugli sprechi di un abuso
immotivato
Due avanzi son rimasti
in quella ciotola che lurida sorride
all'occhio stanco del
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7171 al n° 7200.
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