Visitatori in 24 ore: 7’943
308 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 307
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’363Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Le 7859 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
|
Occhi velati assenti non
vogliono vedere ciò che
accanto a loro sta per
avvenire.
Cuori di madre doloranti
figli strappati dal loro
grembo, crudeltà umana
senza discernimento
Fiori recisi, bimbi innocenti
pianti sommessi,
leggi
|
|
|
|
| Poesïa è l’ansia, lo spasmo, la spina,
il vecchio curvo che nell’acre ascesa
sfidando il vespro esorcizza la resa,
è il grande gelso che non gemma più.
Poesïa è madre che senza più lacrime
afflitta fissa due sfuocate foto
dei figli spersi in un
leggi
|
|
|
|
All’ombra d’un raggio sfuggito al sole
giace dondolandosi un tenero fiore
si infrange nell’assoluto silenzio
donando al cielo il suo muto evidenzio.
La realtà giace nell’angolo, in attesa
osserva, quasi inerte, l’apatico respiro
nulla scalfisce
leggi
|
|
|
|
Apri il cielo
ed apri il mare
nessuna goccia
può passare
Apri il vento
ed apri il fiume
qualche fiore
sboccerà nel sole
E se l’inverno
soffierà la neve
germogli di rovo
qui nel cuore
Le spine cadranno
sulle ferite aperte
di una
leggi
|
|
|
|
Matera, effluvio divino
città di tufo e di Sassi, parca e millenaria
conglomerato di fitte abitazioni
simile a un’immenso gruviera o un’alveare,
misticanza di antichi pastori
che percorrono da sempre
aggrovigliati tratturi
e polverosi
leggi
|
|
|
|
E’ un filo sottile di malinconia
il miele d’acacia dei tuoi occhi
neri come la pelle in ebano
da dove mi mandi le tue foto
Al limite d’un deserto subtropicale
insidioso quanto il mio suburbano
i tuoi disegni raccontano luoghi
mai visti e
leggi
|
|
|
|
Ho incontrato gli occhi tuoi nel vuoto persi.
Bucavi con incalzante ritmo un bianco foglio,
scaricando la tua celata rabbia verso l’esistente.
Ho tacitamente cercato il tuo sguardo, ne ho colto il sussurro.
Tu, alienandoti, alzavi con foga invisibili
leggi
|
|
|
|
Atteggiando mosse, gesti,
patti, intese e convenzioni
in mezzo ai più vari contesti...
quattro balzi e due scossoni
fatti a ritmo e
leggi
|
|
|
|
| Mitico baretto dove si teneva
sotto banco gran rispetto.
Frequentato dai più
ora chiude non c’è più.
Chiuse le serrande,
non ci saranno più
le splendide bevande.
Ora con mio rammarico
anche se ero attirato
non sono mai entrato.
Ma sin dai
leggi
|
|
|
|
| La Campania ha la forma di un orecchio,
e sa bene ascoltare ciò che altrove
dice codesto mondo; come specchio
ne riflette tendenze, che rimuove,
perché un po’ tutto, nel suo mondo vecchio,
a essa si piega: anche le idee nuove
sono spesso
leggi
|
|
|
|
| Chi ha divorato il tempo
era qui un istante fa
volevo
aspettare prima di...
ma è sparito
leggi
|
|
|
|
Il mistero avvolge astri lontani,
lassù sentire l’armonia dell’universo
scintilla di vita dopo il caos.
Genesi di un mondo virtuale
paradisi artificiali si schiudono
connessi a nuovi orizzonti.
Energia oscura che si insinua
in reti neuronali,
leggi
|
|
|
|
Non ha più tocchi
il campanile del mare
nè scie luccicanti
il guardiano del faro
gemono corde d’onde
come violino stringato
dall’indifferenza.
Tra un vagito e un rantolo
si spengono le vite
senza carezza di Nettuno
nè dai figli di
leggi
|
|
|
|
Polla di fuoco è l’orizzonte, l’aria
come pece che cola dal crinale
i monti ammanta un’ombra lunga e insidia
un universo poco funzionale.
Un universo oscuro - parallelo -
fatto di sassi e di spigoli e scale
dove non sempre il sole scioglie il
leggi
|
|
|
|
La prima cosa sono state le mani
gonfie enormi e rosse
Al di là della ringhiera
sull’unica panchina
disposto con garbo
un fazzoletto come tovaglia
il piatto una bottiglia e il pasto
lasciato a metà
La testa
affondata nel gomito
Le
leggi
|
|
|
hy ju |
06/01/2019 22:34| 709 |
|
|
Ora me ne sto in silenzio
e fisso il mio diploma al muro
mentre mi bevo un po’ d’assenzio
e do le spalle al mio futuro...
chiudo gli occhi e prendo fiato
ed assaporo un altro sorso,
poi ripenso al mio passato
alla strada che ho
leggi
|
|
|
|
Far proprio l’altrui bene,
nell’interesse reciproco.
Amare senza riserve,
non disdegnando il diverso.
La luce è indivisibile,
ma di colori riflessi
porta il suo bagliore,
ciascuno lo vede con gli occhi dell’amore.
Incarniamo il volto
leggi
|
|
|
|
Una flebile luce, una vuota stanza
una vecchia poltrona attende
il suo essere arranco stanco
con pareti spoglie d’ogni sostanza.
All’ombra d’un sospiro... l’attimo,
il rimembro di gai giorni andati
la solitudine è là... lì vicino
un tramonto col
leggi
|
|
|
|
Mi risvegliai nella suggestiva scena modellata da una perturbante bellezza: un minuscolo lago modulato di bracci e baiette comunicanti con ponticelli di pietra spandeva di ninfee rosa e bianca coperta e rosse ondate di pesci sciamavano tra il profondo e
leggi
|
|
|
|
Non si rispecchia l’incanto del cielo
in questo cuore che ha perduto il sogno
oggi è Natale in questo mondo indegno.
Il destino è crudele, senti il gelo.
Nelle notti al buio, lacrime amare
in queste ore di fiele avvelenato
v’è l’impronta d’un
leggi
|
|
|
|
Ora maledico anche l’aria
e non mi importa se voi avete
le luci accese e la tavola pronta
per i parenti in visita
Ora fulminerei il Cielo
e quel falso Dio che pregate
nato da una vergine
ma assente da migliaia di anni
Perché qui nella
leggi
|
|
|
|
| Nascosto nel tacito urlo
un sorriso regalò al suo aguzzino
già lui sapeva tutto quel che doveva essere
soffocato dalle onde malsane
di un paesino di mare e tempeste
nell’ inafferrabile cammino
di speranza cercata
naufragò la sua
leggi
|
|
|
|
| cadere dai cieli del sogno
fino allo stato di coscienza
-che ha occhi per riconoscere
il frutto proibito
avanzare su filo teso
acrobati tra nuovi barbari
votati all’arrivismo
in un battesimo di deliri
cala il sole ingoiando i sogni
la
leggi
|
|
|
|
| Come piccole lucciole
riscaldate da un falò
aspettano che qualcuno
le degni di uno sguardo
Vestiti succinti, calze a rete
non badano al freddo
che le avvolge dentro e fuori
nei loro cuori indifferenti.
Niente le scuote dal dolore
che più non
leggi
|
|
|
|
| Parlare d’amore
quando il cuore
parla solo al suo io.
Rinchiudersi nel proprio guscio
vedere solo nemici all’uscio,
non è da par mio.
Quel parlare con tracotanza
gonfiare il petto con baldanza
denota tanta ignoranza.
La storia ai giovani va
leggi
|
|
|
|
Gocce di sangue cadono su questa
terra sofferente e arida.
Piove ancora...
ma la polvere dell’odio
non si china mai...
Con Dio voglio parlare.
Ti chiedo,
perché non c’è l’antidoto per
il virus che corrode il rispetto
della vita...
Tu
leggi
|
|
|
|
Da falsità sovente circondati,
dobbiamo stare attenti a non esporre
tutti i nostri pensieri: camuffati
i discorsi saranno, ché proporre
in modo netto quei significati
veri di cui la mente sa disporre
esiti può produrre inopinati,
in cui malignità
leggi
|
|
|
|
Senza esitare,
chiedi perdono.
Per un fiore strappato,
appena sbucato dalla neve,
nel debole stelo tranciato.
Chiedi perdono
per le lacrime nascoste
dentro fazzoletti bianchi,
ripiegati nelle tasche,
per le parole incastrate
tra la lingua e i
leggi
|
|
|
|
Marcia qua, marcia là,
ma in realtà, cosa si fa,
l’apparire è brutto vizio
alle opere non da inizio.
Si può stare davanti a tutti
dar esempio e senza frutti,
camminare per chissà dove
per diritti e scarpe nuove.
Insieme uniti, l’unirsi in
leggi
|
|
|
|
Lettor, fin qui mi segui, ma presto, ritorna
a riveder le fike: la morta che risorge
dai veleni, le misere pike dispettarono
perdono con macabra veste da cerimonia oscena
O più e più i globi ritorci, risforma il grugno
e la voce, laido il
leggi
|
|
|
|
Quando io vidi questi fatti Eternia sinistramente scintillante sembrava e di luce accecante: acciaiosi uccellacci con le teste lucide e ribrezzanti markavano l’aria a morto in formazione romboica a tratti silurando l’aride rocce con le penne oscene Ora lo
leggi
|
|
|
|
|
7859 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
|
|