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Poesie pubblicate: 361’361Autori attivi: 7’478
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♦ Gianpiero De Tomi | |
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Le 7859 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Sono uscito, dopo mesi,
dal flagello della droga,
con i nervi ancora tesi
ed il cuore in piena foga,
sto cercando di ordinare
i tasselli del futuro
allo scopo di tracciare
un domani più sicuro.
Non è facile giurare
d’evitare le cadute,
è
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In un parco seminascosto tra verde erba
si affaccia un fagottino
bimbi dattorno s’incuriosiscono gesticolando
forte il desiderio curiosità che a volte viene pagata cara
se non parole dettate dall’amore rifrullano nella mente
consigli di chi nel
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Non c’è traiettoria di comportamenti
son solo frustrazioni malcontenti
di una antilogia dilagante
di un suono più volte ripetente
sovrana è una mala parola
viaggia sempre in compagnia mai sola
rete ospita bellezze disagi
a volte in ricerca di
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La barba incolta, gli occhi spenti
uno sguardo smunto, distante
nel ricorrere giorni tutti eguali
per essere ancora una volta... tra gli assenti.
Una vecchia panca, l’umile giaciglio
tra le parole che l’aria assorbe
manca il sorriso tra quelle
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Vivendo d’opulenza e d’agiatezza...
smanioso desiderio d’agguantare
idolatrando smania di ricchezza
qualunque sia il prezioso d’addentare,
quel che c’è di pregiato e di sontuoso
nel venerare gioia di patrimonio
desiderando accumulo
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“Mi butto giù da questo fabbricato,
se non mi date un posto di lavoro!
Ho quattro figli, son disoccupato
ed ho il diritto a vivere! Vi imploro! ”.
I vigili del fuoco, in un istante,
han predisposto un rigido telone,
qualora il loro saggio
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Stanotte ho sognato
che al di là del mare,
la libertà avevo trovato,
cibo, un tetto e la scuola,
giocare per le strade,
senza più paura.
Stanotte ho sognato
che al là del mare,
non si udivano gli spari,
i bambini erano amati,
non usati come
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La pecora, nel bosco, si è smarrita,
si muove sempre in varie direzioni,
ma non sa dove andare è impaurita,
è preda di tremende esitazioni.
Il lupo, che la segue, sta nascosto,
attende solo l’attimo preciso
per poi saltare fuori, in senso
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Ho paura, ... ho tanta paura,
perché il mondo risulta sbagliato
e nessuno ha un po’ di premura
per cambiargli il destino segnato!
Si continua con tanta violenza
sulle donne e pur sui bambini,
si convive con la prepotenza,
si diventa persino
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Se io mi sento male ...
non gli interessa niente al mondo intero!
Se vado all’ospedale
qualcuno mi prenota ... al cimitero!
Possibile che intorno
c’è solamente gente negativa
che aspetta quel momento
per spingermi la barca alla
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L’oro bianco
del sudor dei pastori
spezza in due
il cuore e il Paese
per un vento
che tutto butta fuori
e cancella attività
e gran riprese.
Colpendo al cuore
pecore e pelo,
unica fonte
di sopravvivenza,
che dan da vivere
al mondo
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Su un grande schermo colorato
un delitto perfetto sta annullando confini labili
tra sogno e realtà.
L’ipocrisia di censori defilati
taglia con un coltello scene d’amore
e poi offre caramelle di violenza.
Ombre plagiate, anime fragili
guardano
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Sul Carso,
in questo mesto giorno
sempre il mio spirito mi porta,
e lì, col cuore afflitto
vedo tutti i miei fratelli
sofferenti
nella loro infelice sorte.
Tenerezza d’immenso affetto
rompe i miei silenzi assorti
stringendomi la gola
in forti
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Il buco dell’ozono
fa sciogliere i ghiacciai,
è un critico problema
che provoca dei guai!
La plastica nel mare
produce inquinamento,
la colpa è della gente ...,
cattivo atteggiamento!
Ci son le colonnine
nel centro cittadino
con l’aria
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| Per le madri di figli fioriti
il giorno lontano del miracolo
è pietra scolpita
sbozzata, modellata, levigata
“per forza di levare”
e quel che resta sa di perfezione
portento incredibile a chi l’ha generato.
Nulla turba il sereno fluire della
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Un urlo
dentro uno sguardo che soffoca il cuore,
l’aria che manca
dietro una rete di dolore.
Pareti di cemento
celano sofferenza, un piccolo angelo si dibatte
attero, nel grigiore d’un cielo senza giorno,
senza il sorriso del sole.
Fugace è
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Il cielo s’oscura ancora
la tempesta s’avvicina
e nulla abbiamo capito
della scorsa lunga notte.
Ora non spunta più l’alba
è perduta la memoria
d’un secolo alla deriva
con l’odio nei nostri cuori.
Ancora nulla è mutato
se restiamo
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Piccola Anna fragile e forte
dalle domande immense
scritte fra righe di spine parallele
e incomprensibili confini:
Dove fuggì la ribellione
dove si nascose la dignità?
Fra condizionanti profezie, ingenuità furiose
nella folle paura di sfidare
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Zikkaron e parlate
voi, parlate per chi, caligine,
l’iniquità non vinse:
dal pollice a sinistra al poi
di cenere nei campi e nei fiumi.
Pulsate, da memoria rerum, riverberi
nel qui e ora di viscosa turbolenza
- dicotomia d’esistenza, d’anus mundi,
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Lia |
27/01/2019 20:21 | 910 |
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Quanto dolore
nella notte del male
e quanto è freddo il pianto
per i cuori di pietra.
Non ricerca fulgida luce
di albe migliori,
il male.
Si nutre dell’altrui dolo
non vi è martello che ne spacchi il suolo.
Scavi solchi nel mio
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La medaglia c’è.
Sei tu che all’appello manchi.
Ogni giorno è per tutti la convocazione.
E la tua presenza all’appello non risponde.
Dove sei?
Perché possa io correrti incontro
e per nome Fratello chiamarti
e nel mio abbraccio e nel mio
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Olocausto di un popolo
un brivido scorre veloce
lo sguardo si oscura
il sorriso si spegne all’improvviso
Anime spogliate della loro individualità
sentimenti che urlano silenziosi
sofferenze che dilagano
speranze svanite per sempre
"Tu" che ti
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| Chissà
se anche tu
guardavi al cielo,
bambino ebreo.
Ascoltavi
il pianto straziato
di tua madre,
ed eri
solo un numero.
Volasti
un mattino di Gennaio,
lassù, verso
le stelle.
Fosti
vento, e nulla più.
Tu sei
l’imperituro
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S’oscura il sole nella valle della morte,
sospirar d’affanni e anime sepolte.
Flebile vocio e coincise preghiere.
Supplizio d’arrendevole castigo e
fantasmi ad apparir negli occhi.
Oh dove andaste stipati come bestie da macello?
Che pensaste
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Oggi di quel dolore, gigli nella terra.
Del tuo abbandono accecano gli scheletri.
Ogni prigione una fossa nella pioggia.
Raccontami ancora delle tue allegrie,
della quiete nei giardini d’Europa,
dove si spaziava dal mare alle praterie.
Quando
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È lunga e violenta la notte
della tua giovane vita
con la tua stella ferita
per l’alba che non sorgerà più.
Piccola cara adolescente
hai lasciato ai posteri
le tue emozioni e i pensieri
d’un rifugio senza la luce.
La testimonianza d’un
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| Ritorna nell’aria eco del deserto,
l’odore acre dell’Olocausto
trasborda ancor l’onda incancellabile
di sangue e orrore.
Non s’arresta fiume di dolore,
pieghe della buia stagione
rinnova ferite mai ricucite dal tempo.
Rimbalza l’incubo nel giorno
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C’è una festa in paradiso
tra le alghe in mezzo al mare,
non v’è il frutto del peccato
solo anemoni da salvare,
ma il serpente tentatore
sulle onde sempre è agitato.
Non ci sono invitati
nè tavole imbandite
sulla porta il divieto,
qui nessuno
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Dietro quel muro grigio
circondato da filo spinato
e l’acre odor di morte,
nasce una rosa,
una rosa per ricordare,
una per non dimenticare.
Folle... folle... folle idea
di un belzebù incarnato.
Pazzia omicida!
Ha ucciso, trucidato,
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| Adesso tocca a voi giovani leve
l’ambiente triste e torvo a districare.
Aveste scarso il nostro patrocinio
negli anni in cui sfilammo presto innanzi.
Poi giunse intelligenza artificiale:
quell’artificio che recò la scienza
portava a ben sperare in
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Occhi velati assenti non
vogliono vedere ciò che
accanto a loro sta per
avvenire.
Cuori di madre doloranti
figli strappati dal loro
grembo, crudeltà umana
senza discernimento
Fiori recisi, bimbi innocenti
pianti sommessi,
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7859 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 631 al n° 660.
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