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Poesie pubblicate: 360’926Autori attivi: 7’474
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Fame.
E' la fame,
a tenermi vivo, a tenermi fermo.
I respiri,
sono cari e
le mani stringono cenere.
E la fame,
mi mangia dall'interno,
assaporando la mia carne.
Il regresso
cammina a passo svelto
in questo mondo, in questa
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| Foglia d'inverno nel vento
come aquilone senza fili vola
segnando nel cielo un manto
Danza tra variopinti canti
ancor oggi che è festa
sino alla sera tra respiri silenti
E col tramonto
quando la brezza si acquieta
va con altre ove si
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| Li chiamano poeti
sono operai
che fabbricano lamenti
li chiamano poeti
appendono parole
al sottile filo
del destino
impastano dolori
per un pane amaro
a una società
che ha sete di potere
sono vele al vento
che hanno perso il
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Sorriso le tue pupille traspirano
ma sotto strette labbra
urlo di aiuto non sveli.
E' maschera per far tacere
il baratro imboccato
che ogni attimo in sé la tua vita afferra.
Quanto un filo la luce che su di te cala
cibo nemico in te non
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Mamme sui tetti
alate per i figli
ma inseguono telenovelas
Padri alla finestra
dismettono bianche barbe
salutano pecore in volo
si rifirmano allo specchio
Consultate al vino
collaudate ernie di nonni
meteo di bimbi
prevedono
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| Vitale tumulto, bastardo,
pugnala la mente con ciniche spille
offrendo eternamente alla vita
ricordi velati di dolore.
Il senno non arguisce
demolito da deliri carnivori
nel tempo buio, solo scintillii di vita
coltivano nella realtà lo
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| Dei miei monti signore quel lupo amico
or sosta inerme nella quiete in frentano
prigioniero e scosso sul tratturo antico
tra spine di rovi in fangoso pantano.
Ulula spento dalla coltre biancastra
che invasa la terra gli fiacca il respiro
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Guardami
se avessi la parola
potrei davvero essere migliore?
quanto varrei
nei vicoli diretti alla stazione
nottambulo di fame
e gelo
tra i cassonetti di periferia
coperto solo di distratte carità
pelose (più di me)
e di
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Qui giace in atmosfera ancora scalpitante
come a voler chiedere ultima gara al cielo
l'uomo più veloce del mondo
detto il ghepardo
Nella sua lunga osannata carriera
solo tre persone al mondo lo batterono
con metodi fuori dallo sport
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| UN'ombra,
L'ombra d'un filo di luce
ha accecato il mio vedere
Immane viva trasparente
or la luce è anima
la luce è vita oltre la morte
Son terra son cielo
son vento son fiore
son eterno
son il credo del mio cuore
Son
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Ho versato Sale
sui Ricordi
perché si cauterizzassero
come ferite
Che ferite del Tempo sono!
Ho cercato di piangere
senza trovare
lacrime da versare.
Finite!
Finite, come la Speranza
di un mondo migliore
Ho visto, poi,
il
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Giace qui impavido
sotto la foto del suo amato cane,
preso a calci da falsi adulatori
in disprezzo al padrone
-Vedete l'animale, sogghigna
scambia fiori per bastone
e le sue poesie zuppone
-Son certo, qui di fronte
nessun ipocrita
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La vita di un uomo
vissuta da eroe,
in quei giorni lontani,
in quegli attimi smarriti.
La vita di un uomo trafitta
dal dolore,
incatenato alla morte e al suo dolore.
La vita di un sogno,
di un sogno smarrito,
la vita di un incubo,
un incubo
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Parole già dette
consuma il tempo
per rivestirle a nuovo
Parole
che labbra ripetono
e
il vento disperde
Fili
che la mente tesse
su tela vocale
di chitarre senza corde.
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Certe volte l'avverto ...
lo sguardo del mondo reietto
l'urlo di gracili mani
levate al cielo
chiedere diritto alla vita.
Un'ombra scheletrica
dipinta sulla grigia parete del nulla,
gli occhi sgomenti
di creature affamate di tutto.
E
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La miseria non ama fronzoli
toglie quadri alle pareti
azzoppa mobili, rompe piatti
s'annida tra insulse mura
si fa un look tra tosse di fumo
d'un freddo camino
cambia connotati all'amore
spegne semafori alle parole
che si scontrano in
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Poesia come menzogna incapace di cambiare
ma sognante di idee capaci d'inventare
Poesia linguaggio spento profondo artiglio
di una specie in estinzione
Poesia rivoluzione sangue cantato
in barricate e cortei contro il potere
Poesia non ha potere
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| Oscillano voci taciturne
nell'illusione del principio
ormai lontano dal caos vitale
isolati, tra soffocanti luci.
Futuro privo di parole
vite respinte nel fugato anno
nella dolenza sempre costante
prigionieri dell'insensibilità.
Anime
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L'incubo è realtà distorta
la realtà è incubo senza fine
ma non sogno, mentre crollo esausta
non dormo, fra le case in macerie.
Sento le grida di piccoli angeli
schiantate sotto il fuoco
uccise fra le masse di
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Fari puntati
a carpire il segreto
di lucciole sparse
tra i neri giardini
La notte disegna
di luce i confini
tra i campi e le fabbriche
in periferìa
Fari di camion
scalfiti da unghie
di donne sconfitte
del tempo in
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Nebbia stridula, gonfia pienezza,
verbo dannato di stolta letizia,
rantolo sordo, muto giudizio,
inchino violato da un pregiudizio,
annega sorda al disio di giustizia,
la vita, negli occhi di chi la disprezza.
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Busca |
30/12/2010 12:16| 919 |
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Ero lì quando esplodevano bombe
uomini gementi urlavano aiuto
corpi di bimbi saltavano in aria
Mine a terra,
bombe dal cielo
si macchia la terra
urla infinite si spandono,
come eco
si ripetono in me
nelle notti
in cui inauditi
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Omini, ascortateme
so vostra Madre,
la Tera
Ve devo di' che sto male
ogni giorno ve prennete
li doni che conservo in me pe' voi
senza nemmeno dimme grazie,
me riempite de plastica
alluminio, rifiuti tossici
so allergica a ste cose
che nun so
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Oh! Mia cara moglie
per amore mi trasferii
dal caldo sud al freddo nord
ora che sono qui immobile
in pianta stabile
a causa di forza maggiore
penso sia giunto il momento
tu faccia anche se sofferta
identica scelta abnegativa
e venirmi
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un cigolar stressante,
nel lieve andare avanti,
di scarpe trascinate,
di barba incolta, rada,
portava al mio ascoltare,
a suon di campanella,
un senso di ferraglia,
d'ormai persa battaglia,
un uomo nel vagare -
Lo scricchiolar girello, a
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vedevo buio
in quel treno ormai dimenticato
viaggiavo su un binario senza uscita
arrivai li' e "giocarono"con me
arrivai li' e non avevo nessuno con cui giocare
poi il ciel pianse le sue stelle perdute
se ne andarono a milioni
rimasi
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Un sorso per dimenticare
ritrovarsi in quel baratro
ove piccole anguille
vorticosamente danzano
luci psichedeliche inebriano
ricercasi motivo d'autodistruzione
soffre
volontà incatenata
piccole gocce
chiedono aiuto
pallore
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Con suono di carta
si aprono porte di ferro
Angeli senz' ali
lasciano le nubi
e scendono nel fango
Ubriachi di frenesia macchiata
spezzano fiori di pietra
offrono sale ai bevitori e
muti
con parole di miele
trascinano folle di vermi
dietro un
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Le senti le campane
esse,
vibrano nel cielo;
non hanno nessun inganno e
nessun mistero.
Sono nell'aria le note in rintocchi
perchè,
verso l'alto tutti noi, ci porti.
La pace estendono il loro suono
cercando fratellanza
e con essa, il
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| Con lama infuocata
disegno povertà
sulla schiena di bimbo
ubriaco di sofferenza,
marchio i miei figli
per insegnar loro
che il dolore è vita
La mia donna
non è donna,
non c'è complicità
nell'amore
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| Brillio di luci multicolori per le strade
alberi addobbati a festa
fan da cornice in una Città
ove si respira pesante.
Tristezza si percepisce
tra facce scure
affollanti vetrine vuote
consumismo ormai al lumicino.
La speranza per un futuro
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5851 al n° 5880.
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