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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 7858 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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| Se están muriendo de hambre,
enfermos sin poderse curar,
ancianos sufriendo penurias
y raquíticos los niños van
pidiendo comida en la calle
mendigando un pedazo de pan
Todo quedo como antes
nada se ha movido más
se han vendido por dos reales
los
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| Di fronte a noi l’astuzia.
Poche parole
- evento semplice -
breve
per la mente "astruso"
come uno scherzo
in una confezione dalle forme egregie.
Poche parole
- stritolate - oltre una scrivania
cadono a pezzetti
rumoreggiando sopra il
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Vi etichettate "Gente onesta"
credendovi con aureola in testa
ma agli occhi di chi saprà guardar
appariranno i vostri volti d’orror.
Pur con maschere da vergogna
s’intravede nel collo la gogna
d’una coscienza resa indifferenza
verso l’anima che
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Se vero
è
che siamo Unione
vogliamo
la prova che il dire “Ognuno è come gli Altri”
mera retorica non sia
la prova del noi - non singoli esseri - in abitare comune
la prova del noi - pur non identici - in una sola entità.
Noi
che non
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In un paese bello e dissennato
c’è un ragazzo dal talento inesploso
con progetti sul futuro tanto belli
quanto difficili da realizzare.
Di persone come lui è pieno il mondo
marinaio disperato alla ricerca di una bussola
quando sta per raggiungerla
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Non mi piegherò al volere del vento
né al peso delle tue parole.
Urla pure quanto vuoi
tanto non ti sentirò!
sono oltre ogni tua immaginazione
volteggiando con le farfalle di maggio
nudo... come un fiore nel prato.
Conquisterò il silenzio
nel
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I treni di una volta, che viaggiavano dal sud al nord
stracarichi di povera gente
bagagli a mano, anziani, bimbi.
Si fumava al finestrino, lasciando la propria terra
corri corri amore, corri verso il sole
un’altra vita ci aspetta.
La mia lettera
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| Brotan capullos
orlados con penuria,
senda inmatura,
lagrimas disecadas
semidormidos
bogando río
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Vi chiamano "Gente per bene",
pur se siete fautori del male,
subdoli e scaltri nel far apparire
ciò che nasconde il disonore.
Saldi nei vostri privilegi,
non per merito ma con plagi,
mai controvento, con la corrente
- pur se ingiusta - a voi
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Mendicando con viso triste
in silente attesa di mano benefattrice.
Con la mano tesa al cielo
per un obolo sincero.
Ma con tremule parole,
mi disse voglio una carezza
data con amore.
Il tuo affetto,
perché nella povertà
il mio cuore al freddo
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usi il plurale maiestatis
ma chi ti credi
aureolato tu di vacue
onorificenze
che col lupo segui la pista
del sangue
nightmare per te se
ti fronteggiasse un davide
ad abbattere con fionda quel tuo trono
di tracotanza
anche le pietre
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| Tu sei troppo vero
per essere della nostra aria...
e così cavalchi il tuo aquilone
al di sopra del nostro mondo
danzando con il tuo azzurro
come bacio vellutato
tra i colori della tua poesia
e la nostra terra.
Fantastica distrazione
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| All’ombra del mio credo
e del dannare
dannatamente ascolto
il vento grigio
che palpita nel buio
e solitario
riscrive la sua storia
ed è un diario.
Nell’ombra vivo
e palpito con te
con la speranza stesa
alla finestra
su questo filo umido
di
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Sul bordo di passi incerti
Il suo cammino
alla ricerca d’enigmatici perché
senza risposta
Porta con sé il dolore
e la paura di vivere
un’esistenza che passa in fretta
senza lasciare traccia
nell’aurora del domani.
Sofferti occhi
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Eravamo quattro amici,
in testa avevamo i ricci,
la storia ci fece una caverna
per i nostri giochi di fanciulli.
Là sulle Alpi con i verdi cappelli,
là si marciava negli anni più belli,
alla festa dei nostri matrimoni
nessuno mancava e là si
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Voltarmi indietro
per far contento
il cuore
in un mondo
dove dormono
serene le stelle
e i mattini sono
sospiri d’Aprile.
Sentire
nei refoli del vento
un fruscio d’ali,
il profumo fresco
che si disperde,
il sole che picchia
sui campi
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Tema d’una tarantella basilare
scrittura di note e ricordi
di parole scomposti del domani.
Tema di un momento d’adorare
fiore che sboccia in spiaggia al mare.
Tema di una gioia senza fine
aiuta la mente e l’intelletto.
Tema di mondo che
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| Ombra nel buio
ombra nell’azzurro profanato
racchiusa tra le mani di un dannato
nella speranza vana battagliera
finita nella tua acquasantiera
e qui mi benedici
col fuoco con il vento e con la pioggia
in questa strano cielo freddo e oscuro
ed io
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| Mai sei appartenuto alla categoria vile
di coloro che hanno stampato sul viso
una maschera per apparire civile
nello sfoggiare bugiardo sorriso.
Ti sei dibattuto sempre e con tutti
per la verità e la pura lealtà
anche con parole di rimbrotti
dette
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| Lacrime di ricordi all’ombra
del salice piangente,
campo di grano...
piegato alle intemperie
del tempo.
Mano amica d’un lieve
venticello
asciuga il sudor della mera
solitudine.
Stella nel riflesso del mare
illumina flebile sguardo.
Sommerso
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Una isolata panchina accoglie
nell’umido andare l’eterno vuoto
lo sperduto sguardo di stanche spoglie
tra i fogli d’un vecchio quaderno... l’ultima foto.
Una tremolante penna tra le dita
scarabocchia frasi senza senso
frasi a imbrattare, d’uno
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| Il solito passato di torture
a carte con le amiche nel salotto
i vecchi dell’ospizio ogni ventotto
al taglio di speranze e di avventure.
Il consueto misto di paure
il tempo mezzo nano e galeotto
la strada di un futuro mai tradotto
le ruote sempre
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| Desideri e sogni conservati in scrigni di memoria
allora in fogli bianchi
e adesso così pregni di frasi scritte
nel segno di quell’amicizia
che mai cancella quel dolce sonnecchiare di cuori
ritrovatisi fra i tesori della vita.
Mielate nostalgie che
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| Breve la vita
rapido il cammino
fin dove il sole cade
e non tramonta
con la cometa adatta
a segnalare
il fragile schioccare
dei miei passi
lungo una strada piatta
e tutta buche
dove si tocca il male
e i suoi aguzzini
nella certezza vana
e mai
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| Corvo nell’ombra corvo condannato
col canto tra le labbra disgraziato
che palpita e giocondo non lo è
chiedendosi dei passi i suoi perché.
Vola alto ma sconnesso
sopra i prati di un cipresso
e se gracchia lo fa spesso
senza fame e
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| All’ombra di una mamma e di un papà
ho dato fuoco alla mia verde età
col fratellino maschio in pentagramma
cresciuto come il primo della gamma.
All’ombra di una vita senza voli
stagnavo con la mente sopra i poli
nel dubbio e nel recesso di un
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E mi soffermo in questo cielo oscuro
acceso dal silenzio delle stelle
che sembrano perdute damigelle
di quel passato che sovente abiuro.
E in mezzo a tanti io mi trasfiguro
seguito dalle mute campanelle
tra i bordi di due stupide
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Tra milioni di morti senza croce
prive di volto e di orme sulla sabbia
si trascina il destino dell’umano.
Vite calpestate, arse, profanate,
in guerre che percepiamo in frammenti
come segreti opachi e clandestini.
Come possono le onde del
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un cielo abbrividisce bianco di silenzi
guarda Signore come mosche annegano
i tuoi figli - un mare di cadaveri
niente più scuote sorprende
-agonia del mondo
quando finirà: ancora e ancora
speculano sulla pelle dei miserabili
gli scafisti
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Scoccano campane della morale
sul promontorio etico - universale
per lanciar allarme ed avvisar
che catastrofi stanno per arrivare.
Un monito a chi non vuol ascoltare
sarà la poesia da far proclamar
in ogni ove nel pianeta ora peggiore
di tutta
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| Passeggio su un mondo,
che fa del suo giusto,
un pensiero contorto,
che mette in contrasto.
Osservo le sue acque,
che calmano l’interno,
bagnando le ferite,
che ho scordato nell’inferno.
Prevengo e cammino,
sulle sue fertili terre,
ma so
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7858 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 571 al n° 600.
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