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Poesie pubblicate: 360’909Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Premere sulle teste vuote
ricavando sangue
e vendetta
da chi è lupo per scelta
e non per natura
è l'avanzo d'un frutto marcio.
Carcasse di mondi liberi
fuga di cervelli
e l'agnello muore proprio a Pasqua
sgozzato.
Un avanzo
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| Oh sì, vedrai io posso
vestirò morbido pelo
talora ispido, nero
o riccioli candidi e lievi.
Sarò di morbidezze avvolta
e di ferocia guardinga velata
indecifrabile belva inquieta
dal belato fragile, ammaliante.
Avrò
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| Se poi la vita
non ti ha dato amore,
potresti sempre darne tu,
in risposta.
Ancor più bello sarà, allora,
il mondo,
più gioia s'ha nel dare
che in avere.
Dona sorrisi
a chi non sa donare,
accogli l'altro
che non ha
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Ad oscillare
in precario equilibrio
tra l'esser Lupo
o l'esser Agnello, sacrificale d'un male
incurante
Perpetrare l'ignominia
la cupidigia, la discordia
fra sessi, classi e se stessi
Noi, attori
d'antitesi
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Dall’infanzia le nostre paure,
fiabe dolci, incantate d’inganno
sputano orchi e lupi cattivi.
Noi poveri agnelli dal candido manto,
fragili creature tremanti
corriamo ansimando i nostri giorni,
sudati e chini, fradici di terrore
inghiottiti
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Chiusi tra mura possenti
Cariche di storia antica
Ringhiano
e nel loro parlare
si spartiscono le prede
il terreno di caccia
ma oltrepassano i loro confini
e nel terreno altrui
divorano la preda
si spartiscono il bottino
alla faccia
di chi
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Il lupo va per i boschi
più non s'accontenta
di un cestino
con la merenda
morboso, violento
nel tempo avanzato
ruba l'intimità
di "Cappuccetto Rosso"
Del suo sangue si disseta
il corpo deturpato
senza più
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Cambia in fretta
se vuoi camminare
i tuoi occhi innoceti
son facile preda
il tempo è da lupi
non per agnelli
svegliati in fretta
caro fratello
sei nella giungla
e non esitare
fan sol ridere
le tue pure illusioni
ti tolgon la
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Vediamo gente che nuota nei soldi
dorme in letti d'oro
beve champagne di marca
mangia solo prelibatezze
e veste stoffe rare
cucite da grandi stilisti.
Vediamo donne dall'aspetto curato
su tacchi a spillo
dentro macchine di lusso
con uomini di
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La chiesa di San Grato
seguendo di Bobbiate
le pecore riottose
negli anni ha raddoppiato
di numero l'ovile.
Di dietro un po' nascosta
vicino alla canonica
sta la chiesina antica
dei vecchi bobbiatesi.
Davanti ampia e moderna
la nuova
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Bimbo che fissavi dall'alto nel cielo
palazzi opposti altrettanto alti, era la 167.
Pozze sfavillanti e colombe immacolate
- lo giuro! Sorgevano divinità nel marmo
all'ombra lussuosa di tredici banani grassi,
gazebi il cui ventre era
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In squallidi
periferici viali
misere
e infelici donne,
agnelli sacrificali,
femminilità mortificate,
da avidi lupi
sfruttate,
vendete il vostro corpo
ad arrapati clienti
in cerca di luridi
e fugaci appagamenti.
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Lupi, sorci e maiali,
in piani dirupati
fra mille agglomerati,
tra lusso e povertà,
vi intanate e rovistate.
Inganni tra la folla,
motti e promesse
nella sommossa.
Potere,
dimora di vergogna,
nullatenente alla porta
all'uscio con
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ruvido il pensiero di te
volge alla fine
sconvolge linea d'orizzonti
che non mi appartengono
declina in vortici il senso
di un vago tepore
è delusione il risvolto
opalescente residuo di un sogno
eppure non c'era la fune
sospesa tra il
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Musica ingorda
brucia con fretta
le ore rimaste
Il corpo si muove
tra lupi e agnelli
in cerca del caos
nell'ipnotico ritmo
delle ali notturne
tra strade svuotate
e piste riempite
Lupi e agnelli
pronti a cambiare
alle prime luci di
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| Dentro un branco
di lupi tu parevi
l'agnello per questo
ti scelsi
Ora più non ti conosco
mi chiedo perché la
sera dolcemente m'abbracci
poi senza motivo
su me riversi la tua ira
Dimmi perché ho paura
ogni volta che
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Lupa belva fiera
cupida vorace
innocenti carni lacera
con furia mendace
sull'insanguinata ara
sgozza capri espiatori
in vena sanguinaria.
Ulula feroce
su tremuli agnelli
sacrificali
lupa affamata
di potere assetata
circuisce
mortalmente
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I lupi
affogano la pace
ululando nella notte
illuminando cupi fuochi
Gli agnelli
illuminano il giorno di speranza
sapendo di essere sbranati
belando beati
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Pane raffermo e briciole per sfamare
corvi ormai sazi e anime disfatte
non è rimasto nulla per noi la mensa chiude
solo stoviglie da lavare e unto sul menù
Nuda un'anima si aggira, ma è già sera
e muore ancora un
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| Pervase eran le strade,
s'andava ignara gente
dal quotidiano presa
per sbarcar gli stenti.
Caldo, il sole
in quel dì d'agosto
s'era destato.
Tutto era usueto
pur non fosse,
tempo normale.
S'avviavan
vocianti a scuola,
non
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lotta povera tra fratelli
bela
ulula quanto ti pare
ma vai a lavorare ...
*
Signore sei tu il mio pastore
nulla ti può mancare
- se riesco ancora a pagare -
per i tuoi pascoli ...
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| Annega l'orgoglio
l'uomo di sasso
picchia i più deboli
anela il salasso
Un pugnale sul petto
intriso di cielo
uccide la rugiada
ferma sullo stelo
Nessuna lacrima
macchia quel volto
indurito dal pianto
nel cuore sepolto
Dorme
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Avanza
la Nera Tempesta
sul mare avanza.
Arse umane bocche
implorano
gocce di vita...
gocce di sogni
e amore...
il Sacro Bacio
degli immensi
Nuovi Cieli.
Ma la Nera Tempesta
avanza
e cieca e impietosa
avvolge e prende
con adunca Mano
e
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Bretella del tempo
spogliatosi dal ripetersi
gettata dal mare alla montagna
contesa a rifugio da cani e pidocchi
Molise arco di spalle
licenziato dalla cintura
oppressa da scroto gonfio d'attese
sceso inciampo al progresso
Antichi
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| Con la vorace voglia di sangue
Di una pecora con le zanne
O con l'innocente verginità
Di una meretrice
Così le persone che ci circondano
Con le loro facce poliedriche
Ci porgono il loro aiuto.
Le false amicizie
Son vigliacche
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| un uovo bianco
all'apparenza perfetto
perlaceo splendore
desiderio
a lungo cullato
nel grembo vuoto.
ali a proteggere
nel tepore ovattato
d'un sogno divino
i sorrisi del domani.
si schiuderanno i giorni
tra pugni spenti
le crepe nel
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| Oggi so proprio scoglionato
me sento stanco
depresso e un po' incazzato
mi par perfino
che m'abbino messo un dito ar culo
dal primo giorno che so nato
eppure se ce penso
in fondo che me manca
ciò un po' de panza
ma ciò un ber
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Turan |
03/08/2011 15:30 | 699 |
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La rinuncia ad essere noi stessi,
se non nell'intimità
della nostra stanza,
sconta il duro prezzo
dell'altrui noncuranza
e delle nostre atroci solitudini.
Le parole rimbalzano sorde e bieche
sulle mura di quella prigione
in cui ci
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Bambina,
il tuo volo
si scioglierà presto:
le tue risate
cucite,
la tua fantasia
annegata in un corpo
troppo fragile
per vivere
domani.
Bambina,
a volte mi chiedo
perchè
ci illudiamo
di non dover pregare
per un pezzo di
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| Ricordo solo
la voglia di dormire
il bambino che strillava
forse aveva fame
avevo sonno
non posso
esser stata io
non ricordo nulla
non rammento
d'aver ucciso
il figlio mio
non voglio
ricordare
ora mi sdraio
chiudo gli occhi
su
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Bancarelle, bancarelle
comprate le medagliette
son dorate, son così belle.
Il rosario miracoloso
toglie il diavolo di torno
acqua santa in bottigliette
bandierine con i santi
a tanti angeli di contorno.
Edicole fuori dalle chiese
ci son
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5101 al n° 5130.
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