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Poesie pubblicate: 360’904Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Frammenti di vita stesi sotto i passi indifferenti
dei rumori umani.
Angoli abitati dai sospiri della notte
innocenti
addormentati nella stanchezza del giorno
sfiniti nei lamenti dell'anima fragile
triste
impaurita dalle paure umane.
Resti di
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| Balli?
Le chiese il ragazzo
con in mano il ghiaccio e il liquorino
puzzava di alcool
come un vecchio di osteria
anche lei non era da meno
grande abbastanza per la tequila
gli occhi rossi sforzati
si presero per mano
si addormentarono sul
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Sordo vagito
squarcia la notte
pianto indifeso
sbarra occhi pesanti
che invano cercano pace
Quale la sua colpa
e quale la mia
S'è svegliata
la paura
dell'altra creatura
che accanto dormiva
"Voglio la mamma"
Quali
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Era rosa la scarpina
altro che di cristallo
non ballò Cenerentola
che in un sogno bello.
Ma funziona la favola
per chi è disgraziato
mantenendo speranza
di un destino benevolo.
Era rosa la scarpina
indelebile segno
di bestiale
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Nel desolato Sahara Occidentale
ho raccolto una bambina
dagli occhi di sole raggianti,
sotto un cielo cupo e bruciante
già nel primo mattino.
Al crudo deserto ho carpito un fiore
dalla bruna pelle
color della terra d'avana.
Labbra di
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| Quella nube...
fuoco di bombe su infanzie sbriciolate
mentre tacita pioggia scura
come braccio da semina
penetra sull’aria dei giorni
fatta di zolfo e di piombo...
cancellando sogni e speranze.
Senz’acqua né grandine
quel rumore di
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giocano i cuccioli d'oro
si stuzzicano
è un finto rincorrersi
è il volersi esplorare
esplodere
si spulciano i cuccioli
s'accartocciano
tra la follia
tra la folla
hanno un pendaglio, una corda
un bossolo già
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Dudum, poco fa
dietro la scogliera,
in un'ansa
di mare e sabbia,
deserta,
un rumore assordante,
infrangeva
il silente mormorio delle onde.
L' elicottero volava basso,
un vortice di pulviscolo
annebbiava tutto.
Un gommone alla
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Mani che guardano
aggrappate al silenzio,
come panni stesi respirano,
risplendono sul grigio
di questo corridoio
senza colori e tempo
Le chiavi fermano i passi,
solo entro nel buio
la vita trattengono fuori .
Vomito rabbia e ossa
sul male degli
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| Ho usurato tante parole
che ne son rimaste poche.
Cerco di dire, ma non dico... accenno!
Ci vorrebbe un nuovo alfabeto
per nuovi sentimenti.
Dovrei bere nuove vocali,
lucidare parole con nuovi colori.
Allargare la stanza del dire,
il pozzo
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| Vigile di leccornie corruttive
l'usciere dirigeva traffici
della regione Molise
...primo piano olio
caciotte in fondo a destra
salsicce terzo piano
polli al secondo, prima a sinistra
nasceva uno dei primi centri commerciali
copiato in
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Cori tragici
di scarti umani,
in spazi vuoti,
risuonano.
Volontà impigliate nei vizi,
aggiogate trainano
il carro di nessuno.
Corpi distrutti declinano
verbi mortali,
deliri d'onnipotenza,
falsi paradisi.
La vita...
scambia i
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Corpo in disuso
preda di abuso.
Allucinazione,
violenza carnale
di una psicosi infernale.
Voci, tumulti,
ciondolamenti...
dentro teste non sempre dementi...
...Specchio, specchio delle mie brame...
Questa vita con me è stata veramente
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Metastasi promiscua
da malaffare a religione
-Ruggine al ferro
tarlo al legno
zecche al sangue
nefasti ai tre regni
mancavano solo ai reading poetici
a distribuire targhe
a impacchettare ipocrisie
a imputridire anime
a ghettizzare idee
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Soffia un vento gelido
nel buio della notte,
un attimo è l'orologio ferma,
per sempre, il suo tempo.
Corre sul filo
quel grido d'aiuto,
urla d'angoscia
e corse contro il tempo.
Un immane dolore
oltre ogni ragione.
Volti sconvolti,
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Con sprezzanti maschere
e squallidi atti
ciondolano l’età,
con schizzi di cielo nero
oscurando sfumature
riflesse, in deboli creature.
Dell’inaridita giovinezza,
nel mucchio la forza
servi di falsi ideali
lasciano ferite,
nel vanto, d’esser
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L'odore della fatica
profuma di pino
letame e grano
lo sprigionano i ceppi
lo diffondono i campi
entra nelle narici
si estirpa con le interrate radici
si miscela al sudore
ne senti il sapore
ti riempie la memoria
di gesta operose
di antiche
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hanno un assurdo che affascina
le bancarelle del mercato
infilate a lisca di pesce
in un disegno preordinato
sempre lo stesso, il Mercoledì
gente che muove il risparmio organizzato
urla che sdoganano merci
pazienti mani, callosamente
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Ho un fiocco rosso al collo
e una coda
che non ti fa mai finire
respiro ad ogni dove
alquanto sospiro
fusa affannose
ansie nuove
matematici entusiasmi
Sarà che il cielo ogni mattina
mi guarda
Sarà che l'illusione ogni
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Non c'è senso
non c'è ragione
solo rabbia
e disperazione.
La distruzione
senza armi
senza fuoco
è incomprensione.
Sol levante
in ginocchio
non ti ha messo
quel tempo
maledetto...
Non c'è tornado
non
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Ho visto lo sguardo di Dio
in occhi velati
cerulei perdoni a Caino.
Mani che scioglievano nodi
carezze e compassione
a un'anima imbrigliata in rimorsi.
Ho sentito
il lamento strozzato
di un corpo martoriato
dal perdono
per l'iniquo male
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Arrivi da lontano
a cercare la libertà
giri il mondo senza paura
ricerchi la gente in posti nuovi,
le cose genuine ch'hai sempre sognato.
Un cane come amico
la chitarra sotto braccio
pronto a regalar amore
non importa a chi.
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Non è il "darla"
che scandalizza;
poiché ciascuna
di sè può disporre
come gli pare.
Scandalizza
se quello che è
un valore assoluto
viene venduto
o barattato
in squallidi modi
per ricavarne
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Dietro quel sorriso
celato nella tristezza,
partecipo attonita
alle ingiustizie,
violenze cosumate nel buio scarno,
alla supremazia dell'uomo
che si erge ad applaudir le pene
del suo migliore amico...
Ed agognando
mi perdo nell'utopia di un
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Faccetta nera muove dal deserto al continente.
Un esercito di mare, sopra legni di fortuna,
zappa rotte con i remi, solca piano il suo cammino.
Portano in dote il sogno di un boccone, di un respiro, un aquilone.
Sono qui per ricordarci quello che
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Non sopporto
che i passeri colgano
l'ultimo chicco di grano
dimenticato.
Non sopporto che i falchi
con occhi rapaci
inpediscano loro
di cogliere spighe.
I volti tristi della fame
i cuori tristi della dignità
hanno occhi grandi
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| Traspari e passi
in mezzo a tanta gente,
quasi trasparente
nessuno che ti veda
ombra, oppur fastidio.
Si vaga, immersi e avvolti
nel nostro innato ego
dentro vuoti immani.
Che strana specie siamo.
Poi, ci si guarda dentro
e infarcendo
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| sentore di zolfo,
si sente ovunque, dappertutto;
diaboliche macchinazioni,
costante critica,
roghi di inquisizione,
spicciolo pubblicismo,
propaganda di parte;
sono dovunque eretti
nei luoghi del sudato lavoro,
sulle nobili bellissime
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| Non sono stato io
a calpestare il tuo sorriso
con i miei pesanti anfibi
non sono stato io
ad aprire un solco nel tuo petto
con il mio insensato fucile
non sono stato io
a bruciare la tua casa
e il tuo domani distruggere
non sono stato
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| Entre densas nubes
de perverso gas
por las bombas y misiles
baila la muerte, una canción
ofreciendo como elixir
azufre y plomo, en confusión
.
Mientras...
en alucinante abrasión
en los campos germinados
alcanzando a sus
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| La ruggine ha divorato l'ingegno
come l'odio l'amore
-Un tempo testimone di vita
Pegaso alle anime unisone
ora ossa di ferro alla terra
ma c'è sempre un matto che passa
in cimiteri senza lapidi
e scorge tracce d'amplessi
di cervelli
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4891 al n° 4920.
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