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Le 7858 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Solo
lungo la riva
seguo l’andirivieni dell’onda
anche il pensare
segue lo stesso
andare e tornare
Leviga il sasso
la mente pulisce
entrambi ritornano
lavati.
Rilassati.
Il sole è solo sulla montagna,
a valle l’imbrunire avvolge
rari
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| Nell’attesa che qualcosa cambia.
Mi lavo spesso la lingua
prima di parlare.
Strofino le mani con il sapone della speranza.
Sto attento alla distanza dei sentimenti,
all’elettricità che mi procura amore.
Non temo batteri e virus,
di qualsiasi
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| Più luce negli occhi,
mani cercano invano
appigli per non cadere
spilli conficcati nella carne
livida,
eremiti ai margini di un dolore.
occhi velati di
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Ad or, ora con divenir incessante prolifichi ed espandi
come fiume in piena travolgi ciò che incontri...
Ad ora, or fra popoli divelti, padrone di
ogni vita umana di panico irrori il mondo intero...
Ad or, ora coronavirus, virulente ed assassino,
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Toglietevi la benda, aprite gli occhi,
seppure in verità contate poco
il clima sono secoli che soffre ...
nel mentre voi scherzate con il fuoco!
C’è l’aria rarefatta in tutto il mondo,
col traffico c’aumenta le tossine,
si prende sempre tutto
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Oramai è risaputo
e a tutti noto
che l’Universo intero va alla deriva,
ogni giorno di salubrità di più è priva;
l’acqua, il suolo, l’aria
elementi che alla vita sono necessari
vengono a mancare e traballa il futuro
anzi da raggiungere è sempre più
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Lasciateci da soli: fuori tutti!
Ascolta, Fra’ Giordano, ciò che dico:
non voglio avere in capo ancora lutti,
ti parlerò pertanto come amico.
Conosco la tua vita sin da quando
nascesti in quel di Nola, borgo antico,
Filippo fu il il tuo
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Fu ebbra l’estasi dei giorni
a colorare arcobaleni a
tinger desideri, porzioni da
dividere e contemplare furono anni
a crear i figli dei fiori...
oh vita a migliorie e desideri
nel catalogo dell’avvenire.
Figli dei fiori a crescere
di sogni
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Il paravento
di cui non conosci la stoffa
in un teatro con attori
che non distinguono
onesti da assassini
non si uccide
solo per pane;
Il razzismo
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Tortuosamente girava su se stessa
la nave greca, remi in barca e
vela raccolta tra Scilla e Cariddi:
i corpi umani feriti gridavano,
i corpi bronzei guardavano fieri
ed impassibili nella tempesta.
Venne la quiete che durò duemila anni,
la storia
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Gli animali dell’uomo amici,
parole che esprima sentimento
non hanno, sguardo contento
a scodinzolar se sono felici
o anche se trasmette tristezza
da solo non lasciano amico
è bene novello seppur antico
che da secoli è nato ed è
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Storia infinita di sangue e di guerre
odio razziale avida onnipotenza
ciò che è preso poi tolto ripreso
storie di esuli privati di un volto
costretti a fuggire da loro terre
folle di persone senza più peso
scheggiate ossa da Pola al
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Una luce nel buio, un passo ancora
e coraggio e speranza si poseranno
con nuove ali,
al nascere di una nuova alba.
Ma ogni alba,
ha l’amaro del ricordo,
dei binari di morte
dei fumi che inorridivano l’anima,
dei passi sincronizzati dei
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Regnano i ricordi ove
insidie della vita
s’affacciano al sorgere
del sole.
Un giorno di pace
in quel villaggio
oppresso dal regime
espulsi riprendono
il cammino
per un nuovo giorno.
Aurore trascorse
in turbinio di marce
vite cadono
nel
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In un lontano giorno,
bussò alla porta l’ abisso.
Gli occhi si spensero,
il corpo si fermò,
l’anima tremò.
L’oscurità della felicità s’ impossessò.
Caddero gli appigli della speranza,
tutto perso sembrava.
Anni passati nell’ oblio,
l’ inedia
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So leggere il pensiero della gente
e tremo per la tanta cattiveria,
però non posso rivelare niente,
perché dovrei parlar della miseria
che c’è nel loro modo d’operare,
schiacciando e sormontando gli avversari,
il loro motto è quello d’ignorare
il
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| La lunga marcia (Per non dimenticare)
Non volevano morire!
Amavano la vita, il sole e fiori,
ma... la lunga marcia e il gelido vento,
li spingevan sempre avanti ... sempre avanti...
tra i sussulti d’un canto e l’altro quasi spento.
Non volevano
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| L’incontro con l’altro spaventa
se al cuore non si argomenta.
L’altro a noi resta inviso
se non si accoglie con un sorriso.
Tendi la mano e non stare chiuso
all’altro il tuo animo sia dischiuso.
Non è un nemico
se liberi la mente
è un pregiudizio
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| Mai più un sole
tinto di rosso
d’un mondo
di terrore
estirpato
d’un ramo
nascente spento
di acre odore.
Dolore dipinge
le coscienze
di un sentimento
nauseante
dal terrore.
Uomo eretto
radice di un popolo
introverso, ramazza
I simili
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| Potreste, per favore,
costruire parchi
dove correre a nascondersi
con il cuore pulsante solo per la paura
che il tuo compagno di giochi
ti veda e scopra il tuo segretissimo posto?
Potreste, per favore,
alzare reti
da scalare per avventure
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| Tu con il tuo animo stanco in un cuore
di bambina hai atteso tanto che quella porta
si aprisse, tu con la tua infanzia rubata
mentre grida disumane rincorrevano sogni
ormai stanchi, non più
da accarezzare .Chiusa
in una stanza buia e fredda
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Oh tu sole temerario sbirciavi e
di freddo e paura anche tu moristi,
truce gelo percuoteva le membra ad
anime desolate in cerca di conforto...
E cuori piccini, cuori di bambini a
giocar alla guerra col terror negli occhi stanchi,
bimbi lasciati
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Buongiorno principessa
che vivi in un castello di rabbia
accerchiata da balli di filo spinato
dove crescono fiori senza stelo.
Buongiorno principessa
aggrappati a questa flebile voce
fanne corda di violino
per rallegrarti l’anima
quando anche le
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Non aspettare i cavalieri dell’apocalisse
lascia che volino colombe...
Sono passati
con smorfie di scheletri sdentati
per questa secca pianura pietrosa
improbabile seminato di frumento
inutile e feroce campo di battaglia
sotto muri e porte di
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Giro per casa stamattina
e mi sento un gran scansafatiche:
il letto disfatto,
impolverato
quel ritratto,
mi chiede più attenzioni il gatto,
e, vedendo questo,
mi sento molto insoddisfatto.
Ascolto un po’ di musica alla radio,
come son cambiate
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| Passi lenti, pesanti, ci spingono
in avanti senza meta, come
preda che non sa dove fuggire
dove andare per poter scappare
Chiudere gli occhi pensare di
sognare, un incubo da cancellare,
credere che tutto sia irreale da
dimenticare
Piange la
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| Un pensionato chiese ad un cavallo:
“Vorrei scommetter sulla tua vittoria,
però la corsa dicon ch’è truccata,
per chi la vincerà ... è vana gloria!
Volevo incrementare la mia vita
con una puntatina sul vincente,
ma nel tuo campo c’è la
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| In disparte non si può restare
in attesa che per magía mera
il mondo d’improvviso cambierà,
ciascuno si deve impegnare
per poter vivere con gli altri bene,
sinceri e rispettosi, prima regola,
non dare ascolto a parola pettegola,
a chi ha bontà
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| Ho preso la mia pentola più grande
e con pazienza quasi certosina
ho cominciato ad inserirvi dentro
la gente più cattiva e malandrina.
Nell’acqua che bolliva ho inserito
la mafia, la camorra ed i “gorilla”,
s’andavano sciogliendo piano piano
ed
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| In una giornata
di Settembre,
bussasti alla porta di casa mia
e non andasti più via.
Il cielo
cupo era diventato.
Il sole per sempre
sembrava tramontato.
Ma la vita
è come una rosa,
coglierla,
cosa assai preziosa.
Controcorrente
ogni giorno
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| Lo senti il lamento del vivere
l’ingiustizia, il peso del vuoto
e la pallida luce
che istante dopo istante
nella sua spietatezza ci
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7858 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 421 al n° 450.
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