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Gli ultimi 5 iscritti: Gaetano J - Malena - Die - vorreichiamarmigreta - Lorenzo Vecchia
♦ Rocco Luigi Carlo | |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Son le vostre parole
dolci come il miele
ma le vostre azioni
son calici di fiele
non c'è che odio
dentro il vostro amore
tutto ciò che vive
volete far morire
per vendicar la morte
ch'avete scelto in sorte
con mani untuose
e
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Albe distratte
negli occhi arsi
m'asseta il sole
circonda la luna
la feconda
Poi macerie
stracci di pietra
son isole,
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cammino
inciampo cado mi rialzo
,cerca
quest'anima sfinita cerca
sghignazzando lungi salutano certezze di sabbia impastate
,fremono
queste mani fremono cercano chicchi da avi tramandati
esuli dolci parole diffondon preghiera
,e se allor del
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Non conosco la recita
passo i grani tra le dita
li snocciolo e li accarezzo,
la fede non ha prezzo
stringo la croce prego contro il male,
chiedo perdono e aiuto terreno
dove si perdono le antiche letture
dove si naviga circospetti l'uno
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| ruvidi jeans
e un'umile croce
la tua veste
chiaro il sorriso
e carismatici gli occhi
ardente ed elevata la Fede
nascono dalle tue labbre
parole dolci e docili
come onde d'organo
che affondano
nel rifugio dell'anima
-che cosa ti ha
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Marial |
10/06/2012 17:48| 2027| |
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Fisso è lo sguardo
nell’antro di un’anima inesplorata
e cerca riparo
tra le parole
mentre la bocca prega
quel solfeggio immeritato
che nella polvere arrotola
promesse e desideri
di vita
Si stringono le mani
tra i grani di un
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Impugni i grani della corona
come la rosa con le sue spine
e lucidi le sfere d'avorio
incensando l'aria
di sommesse preghiere
il cielo è commosso
di sì tanta calda Fede
un sole scorticato
riscalda i tuoi giorni
in un gioco
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| E quando esplose la notte, senza nessun tramonto,
capì che non è un calendario
a segnare l'inverno e l'estate
e neanche erano le stelle e i pianeti
a dire la notte e il giorno
dentro il freddo era siderale
e veramente voleva fosse
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| Un grido di dolore s'innalza
con il tuo cuore che grida rabbia.
Infranta da ciò che il mondo ti ha tolto,
una creatura che amava il mondo.
Distesa con un rosario tra le dita
implori pietà verso chi distrugge la vita,
mentre lacrime
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Quale dio ispira le tue voglie, Prete?
Dimmi quali salmi ho trascurato
per far luce sul mio sguardo
e bendare le mie la labbra.
Quanti altari hai dissacrato, Prete?
Forse è il sangue del demonio
che hai versato dentro il calice
per la sete
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Abbracci ogni istante della vita
la tua croce
con fede infinita.
Ogni dì
nel silenzio crepuscolare
con il rosario tra le mani
l’anima vai a raccomandare,
perché lo sconforto
non abbia a prevalere
sulla pena che devasta il
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E’ la paura,
di passi sbandati,
potere che soccombe
all’oscurità d’anime perse
a giochi di rivincita.
E’ l’angoscia
che questo cielo
venga a punirci,
a muovere la forza
di pulire la coscienza
scorrendo i grani d’un rosario.
E’ il
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Non piangere sulle pieghe dell'anima
perché ha già pianto l'autunno
Non odiare le tue stagioni
Impara il linguaggio della luce e lascia libere le mani
abbracceranno l'eterno
se il tuo spirito saprà indossare la veste
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Tra dita disabili avvolgo un rosario
profuma di preghiera
mi elevo al cielo e chiedo miracolo
per te nato prigioniero
d'un corpo che non fa rumore
per te che guardi inabile
indifferente vie sconosciute
e chiamano follia la tua
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A un rosario di piccole perle
ha legato il suo esistere
e una croce di legno
gli cade sul collo
ingombra è la mente
d'immagini e sacre scritture
lo sguardo solingo
intenso e profondo
di illusioni e pietose bugie
colma il suo
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In paese era giorno di festa,
e col fuoco il pallone si alzava:
tu tenevi rialzata la testa...
nella notte leggero brillava.
Tra girandole, giochi e torrone,
un cuor bianco da porta- rosario
si prendeva di te l’attenzione,
attaccato a un cordino
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Per la lotta,
per l'unione,
per lo scopo e l'ideale,
mi hanno imposto un cilicio
m'han vestito militare.
Incasso il passo
del gerarca
del diretto superiore,
che m'affonda in questa barca
e che amputa il mio cuore.
Tra gli scontri
tra
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Cuore affittato al dolore
Coinquilina pena
Trovi spazio nelle piaghe
E ti rinnovi tra le tegole rotte
Delle amicizie vaghe
Cuore venduto al piacere
Sfrattato amore
Trovi spazio nelle sere
E ti rinnovi tra le cosce aperte
Degli alberghi
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Ho bisogno di trovare
Dio.
Le perle del rosario
spingono le mie labbra
a recitare una preghiera
che mi eleva
fino alle porte del cielo
grazie alla forza
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| La vaga memoria,
folli sospiri del
rimpianto, tornano
in me, mentre cresce
la sete di volare
dentro la magia
dell’universo.
Fino al grembo
di Dio, nella sua
grotta sublime, dove
muore l’oblio e
rinasce la fede.
Dolce mi afferra
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Riuscirò a sconfiggere ogni insidia del Male
con un rosario tra le dita
e lo scorrerò finquando i polpastrelli saranno piaghe
come quelle di nostro Signore sulla croce.
La mia voce sarà ferma e solenne
nella recita delle
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Un grido s’eleva improvviso
la terra con i suoi acciacchi
alza bandiera bianca
ovunque esplode liquido rosso
saturo il suolo
fuggiaschi in casa nostra
altrove cerchiamo pace
buio intorno
riflette nel cuore
tremendamente pece
ai visceri si
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| Nel buio della notte
della vita,
tra temporali oscuri
ed uragani,
pioggia incessante,
lampi e gran boati,
uno spiraglio s'apre tra le dita:
prece insistente
tra gemiti a stille,
fede racchiusa dentro una corona.
Tra gli sconnessi pioli
ci
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Sgranando
perle di metallo
facciamo fusione
per proiettili d'argento
ad esorcizzare
licantropi
che da tempo
ci mutano
in
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| L’albero dell’odio
cresce vigoroso
nell’arido deserto dell’anima
senza sole,
senza un goccio d’acqua,
lui succhia la mia rabbia
il mio rancore,
è questo il suo sostento
m’inorridiscono
i pensieri,
m’inorridisce la mia mente,
e
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| Nella penombra
d'una cattedrale
penetrano fasci di luci
multicolori e tremano
le fiammelle quando
un alito di vento
le accarezza.
In quel mistico silenzio
s’ode un fruscio di vesti
e sommesse voci
di donne consacrate.
Le suore...
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Ombre, crepe,
squarci
nella 'chiave di volta'.
Rintocchi
di campane... scordate
dissonanti i tonfi.
Trema l'aria,
stanca
dell'atroce polvere.
Vibra l'eco del dolore
nel pulviscolo di sangue.
In quella cenere,
di sogni,
mesti
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| È buio. Una falena bianca
palpita silenziosa tra le dita,
freme, si posa sulle palpebre
chiude con le sue ali le mie labbra.
Non posso più guardarmi corpo e mani
sporchi di una paura che mi uccide i sogni
la bocca che rifiuta le parole
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| In quale coro d'angeli canterai
bimbo mio,
incatenato ai grani strofinati fra le dita
mentre altre mani frugano
nell'innocenza della prima comunione?
Tre paia d'ali
accompagneranno lo stupore
del Serafino di Dio,
nel cogliere il sangue della
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| C’è ancora tempo per estirpare
quel poco che gli resta!
Gli invisibili
non hanno piú un anima...
si son giocati anche quella.
Non è difficile distinguerli,
son coloro che scrutano il cielo
bramando una stella cadente
di giorno, in un
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| Sgranavamo
il Rosario, tra le nostre dita.
Mi perdevo
nel suono dell'Ave Maria, mentre
lentamente, il mio cuore
al pensiero dolce della Madre,
si calmava.
E così, ritornava
il mio pensiero a quando, bambina,
nelle sere di
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4081 al n° 4110.
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