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Le 7858 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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lo senti
arriva dal basso
il canto della terra
calpestata dall’odio
e dalla guerra
che uccide creature e bimbi
senza discriminazione
di razze o colori,
lo senti, arriva a te
che seduto stai
sullo scranno del potere
e non conosci suono
che del
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Dolce desio, velo ad adombrar lo sguardo,
brillio a sfolgorar la sera,
rosso corallo a tinteggiar le guance,
voli pindarici a cinger il cuore,
ed allegre voci a sostentar il morale.
Dal palcoscenico la mente inebria e solerte vaga,
sussulta il
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Io e te, noi a contarci ricordi,
scivolano lenti e segnano una linea
finita,
adesso che non ho più parole
e non riconosco più limiti.
Io e te, noi a rinnegarci negli occhi,
complici e amici prima,
in un abbraccio racchiusi i nostri
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Sei caduto giù, inghiottito
da quella bocca d’inferno,
giù, sempre più giù fino a toccare il fondo,
poi anche il tuo compagno
chissà, forse solo per aiutarti
si è affacciato a quell’inghittitoio
e anche lui è sprofondando
come fosse uno
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mucchi di cadaveri ammonticchiati sul nero sudario d’inverno
mediocri comignoli fumano sfinito veleno di una strage
cadeva la neve ed i brividi nudi ammorbavano l’inverno del 1944
io non vi perdono perché avete massacrato la dignità dell’altro
quanti
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Andammo ad incontrar il buio,
la ripida salita e negli occhi l’inferno umano.
Andammo silenziosi ed annientati dalla paura
ed un cuor agghiacciato di terrore,
fu il tempo dei morti viventi.
In quel treno non crebbero rose e ciclamini,
non fu
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| Roma città Eterna
da tanti millenni
ospita chi ci governa
da tanti decenni.
Amata e ammirata,
a livelli mondiali,
il suo gran fascino
è senza eguali.
Ricca di arte,
di tanta storia,
ormai è parte
della nostra memoria.
ll bel
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Ad Ascoltar la vita,
è amor a sperar in un vissuto .
Anno nuovo a gemito di bimbo,
spontaneo e festoso,
allegre allegorie, petardi, botti e
sognanti attimi a profumar le ore.
L’aria fa lieve e la musica empie il cuore,
brindisi, baci e abbracci a
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Tra le pieghe del tempo
sovviene un ricordo,
un’eco lontana,
un rumore ormai sordo,
lungo le piazze
di paesi e borgate
un antico mestiere
si svolgeva d’estate
"Donne,
è arrivato l’arrotino!"
l’annuncio nel sole
d’un caldo mattino,
la sua
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| Ai dipressi di un bosco
dal nome antico,
cosparso di muschio,
intriso di bruma,
è il mio paese,
che visse,
un tempo,
di colture e legnatico.
E in quel giorno dato
ch’è di nostro Signore,
ogni anno,
vi si fa insieme un viaggio
quasi
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| Rugiada di nuvola disperata
e valzer di stelle,
leggera la mente,
penso all’ aurora
che accarezza
il fiasco di luce,
abbraccia
il cielo
nel dolore,
sfiorar il cuore
nel tocco della nostalgia
mi sveglio in versi d’oro
dove va il mondo
per
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Fummo la luna ed il sole,
cantammo la canzone dell’amore,
abbracciati udimmo il cuor cantare,
stelle brillavan come diamanti,
e farfalle volavan per noi.
Ad unico amor Giulia, lo sognasti
e amandolo lo abbracciasti
ma venne l’uragano a spazzar
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Se Venisse la pace in ogni angolo di terra,
ogni uccello canterebbe ed ogni cuore esulterebbe,
la polvere nei cieli svanirebbe,
e la luce della terra illuminerebbe,
se venisse diventeremmo fratelli e sorelle,
nucleo primordiale della pace.
Pace
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Orrore di un seminare morte
occhi innocenti guardano il vuoto,
sogni spezzati, giochi finiti.
Paura.
Niente risate nell’aria salubre
e né allegrie nei saloni distrutti,
solo voci di aiuto e pianti innocenti,
ed in quei cuori acerbi
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Sono tristi le notti ad Aleppo
senza un appiglio di speranza,
anche il giorno segue la notte
nella sua pece
e la parvenza
di un raggio di sole
muore è
alla fine del giorno.
La speranza giace inerme
inchiodata alla terra dei sospiri,
muore
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Blocco sociale
intelligenza sensoriale
tutto intorno a me non è normale.
A minacciar s’attinge
il caos nella mia vita
perso ho la via
non trovo l’uscita.
Sopravvivenza decadente
silenzio le voci
nella mia mente.
Bramo un rifugio sicuro
sogno
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Giro girotondo
la terra intorno al mondo
la mamma al suo bambino
la vita al suo destino
Giro girotondo
la guerra invade il mondo
l’eroe ormai è andato
la maschera egli ha calato
Giro girotondo
soli in questo tondo
il giorno s’è svelato
la morte
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La terra non ha pace, l’umanità evolve al male
si corrodono anime e cuori,
la guerra avanza e la morte mette radici profonde,
abissa e spoglia ogni buon proposito.
Signore figlio di Dio e padre dell’umanità e del mondo,
rinsaviscano i cuori al tuo
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I bambini hanno piccole mani
che stringono i colori di domani
la pelle morbida di cuscini stretti al petto
per scacciare via gli uomini neri
e risate ballerine negli inverni freddi
delle madri.
I bambini hanno occhi di terra e cielo
per non
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| Lampedusa cantone italiano,
è paese davvero un un po’ strano
che in più l’aspetto mostra d’africano.
In alto mare terra un po’ sperduta,
con finta austerità nei varchi aperti,
ma con fatica tien tra mille squarci
diritto di annegar negando ai
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| Ho viscere straziate dal dolore
con gas misti vapore a trattenere
lungi agognata stanza a provvedere...
e se esco mi vedrà quel seccatore.
Già scellerate gocce da alambicco
tradendo la fiducia han scelto il vento,
a soluzione alterna è il mio
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L’anima tua era viva poi è sparita
s’è allontanata dal tuo corpo esangue
dalla stretta dell’odio e dell’orrore
scende una lacrima dagli occhi chiusi.
Hai chiesto aiuto ma non l’hai trovato,
hai denunciato, tutto è stato invano.
Domani sfileranno
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Un salto all’indietro nel tempo
giornate tranquille,
di socialità, giochi a volontà.
Bimbi con grembiulini,
fiocchi colorati,
capelli intrecciati baciati dal sole.
Bambini, quanti bimbi liberi di giocare,
di socializzare senza guinzaglio al
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| No, che non puoi gridar: mi piace evviva:
con chi la reca in dono essa è un tutt’uno,
e tu un maiale stupido e ignorante!.
“Che ti farei!”, sbavando..." e sei linciato!
Ma lei ben oltre ancor se vuol può dire:
“Se non è offesa, a noi si lasci
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| Un soffoco m’ opprime
m’ accorcia il respiro
mi trovo tra le rime
suda anche la biro.
Per scrivere ci vuole
giusta temperatura
ma sale la calura
con schiocchi di braciole.
È vivere sociale
tutti ci accomuna
vola un temporale
le gocce li
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| Come non rimanere scioccati
dalla bellezza che dintorno respira
fluttuando in maniera incredibile
ampliando ogni piccolezza
che mai avremmo potuto pensare
risalente persino a tempi passati
lascia in noi un senso d’incredulità
per come a volte
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La guerra è come un filo
alquanto ingarbugliato
gli occhi son molto tristi
per stelle avvelenate.
È come un sogno orrendo
nasce in acque stagnanti
e muore la speranza
di veder le farfalle.
La bocca spalancata
di bambini innocenti
provoca
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Sopra il tuo porto in ansia il mio domani
un valigione a corda
e il tempo arborizzato che ricorda
le cento attese il coro e la tempesta
e i mille e più pensieri nella testa
di fronte al vecchio mare
amico poi nemico e infine istinto
con la paura
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Cnosso dell’aureo palazzo l’opulenza
dove bello sorride il Principe dei gigli
lì sacrifici a Gea la Dea olio e vino
a profusion da lunghe anfore versati
poi schiavi macilenti dolenti denutriti
che solo ne assaporavano gli odori,
e poi la ricca
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nella stretta storia d’un silenzio baciato dai cannoni
strage d’anime innocenti
fuori da ogni odio singhiozzanti
voi che sputate i vostri bocconi di vita in rivoli di cielo
ritmo dei missili che sventrano palazzi cuciti d’umanità
oh giovani croci
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Fu dolce desio, placido e sereno
nel grembo dell’amore,
ad attender che vita m’abbracciasse
e l’aria riempisse i polmoni.
Era buio ed udivo i vostri suoni,
le carezze della mamma e
la sua suadente voce,
e della tua Papà non ebbi paura.
Sognai un
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7858 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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