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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 7862 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Viviamo il caos
l'epidemia di un male che lentamente
contamina
Nulla sarà come ieri
come l'ieri di un sorriso su labbra
libero
Oggi... è il più prezioso dono
il dono di un sognato domani
evaso da pregiudizio
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Se la ferocia ha una cittadinanza
quel posto ha un nome, dove è d’ordinanza,
perché, in assenza di bene e verità,
scatta un ritratto di
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Chi permette?
Chi spara, chi uccide?
Chi mascherato, chi dimenticato
chi frutto di seni di madre ha bevuto
dalla coppa dell’odio
o alla fontana del niente?
Rosso- sangue
la vita
la morte
si aggira silente
nelle vie, sulle scale
fuori da un
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Silenzioso muto
accarezza gli scogli
sabbia dorata
preziosi
gioielli sparsi
nelle fresche acque
Il mare
vivo ci ascolta
nel mondo
il suo movimento
preghiere assenti
mute
come delfini emergono
dalle profondità
per nuotare nel
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Ho volato alto abbracciando mari,
deserti di sale, e fiumi.
Remigato su onde:
rasentato scogliere, evitato tempeste.
Ho visto tutto ciò che è dato vedere
e sempre, sono tornata al nido.
Nel becco custodivo per te qualcosa.
Ricordo le
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Fratello, ora che indossi la cintura
non vedi più i colori del mondo,
non senti più il profumo dell’amore,
non ascolti il canto del vento.
Sei accecato dal pesante fardello
che altri ti hanno calato addosso.
Mutilato da una fede che
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| L'osserveremo ballare nelle sere
ancora rossastre d'un tredici novembre
Sconosciuti a loro intimi
di esistere là, nella sintesi
del tempo giovane di sé stessi.
Questo impeto giovane che mai cresce
a divenire grande, ne sale e
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| Come avvoltoi si librano nell’aria di cieli neri,
scrutando vittime ignare, volteggiano quasi
con aria innocente, per esser sicuri di non fallire,
di esser vincenti .
Artigli tondeggianti e forti per poter ghermire
prede designate, già
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Quante volte
dovrò ripetermi amore
confondendo l’odio che bussa
nello stridio di coltelli sui vetri di povere mura.
In questo delirio ostinato
dove ripeto - non faccio conversazione
con il grido ustionato di demoni
soffiato da risa
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| Non vuole sorgere il sole
nel tempo sospeso
dove c'è il silenzio.
L'umana misericordia tace
quando parlano le armi!
Profonda angoscia combatto
in questa notte di Novembre,
l'onda della morte
carezza la mia casa
ma il senso del
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| Un gioco perverso
d’inganno e di odio,
assetati, senza ideali,
rosse onde s’infrangono
tra le scogliere e battigia sabbiose
di gabbiani addolorati.
Reclutano innocenti vittime,
lame taglienti mietono
candidi Gigli fioriti.
L’atroce
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| la ville lumiere ha spento le luci
nell'oscurità degli animi travisati dal male,
come lupi feroci approdati dall'averno
nella mattanza di una notte infinita.
nello sgomento della ragione
ho sentito le mie certezze frantumarsi nell'ira,
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| Dove vai uomo immerso nel veleno
e monta quell'odio che toglie il sereno
e tetra sommaria ingiustizia di sangue colora,
la notte di colpo rabbuia e assiste passiva
a questo macello che sradica impietoso la vita,
un altra pagina nera al veleno
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| era festa
era gioia
e c’era musica
nell’aria
era Rock
e avremmo visto Aquile
volare
ma liquidi fiori
esplosero scarlatti
sopra i nostri cuori
era buio
era freddo
e c’era sangue
c'era stupore
nell’aria
alti
dalla Torre
senza
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Jibi |
14/11/2015 17:09 | 1076 |
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Arsa la gola nel deserto del giusto
striscio le membra come unico Cristo,
porto la croce, fardello dell’uomo,
frustato nel riso dell’ultimo primo.
I chiodi m’attestano il non esser divino
espiando le colpe d’un fatuo destino,
rinasce la vita
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Com'era denso il chiaror lunare,
luminose le notturne ore senza veli,
schiacciavi i colori e dipingevi
gli allegri pensieri di un acerbo tempo.
Poteva essere forza o lucido desiderio,
sentivi pio affetto nel centro immaginario,
non doveva lo
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Pagu |
13/11/2015 20:22 | 1769 |
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Corre sul filo d'acciaio
corre con le sue scarpe sottili
corre e non inciampa il giocoliere
dall'alto della torre del cielo.
Aerei con la stella di Davide
dirigono verso il mare
il giocoliere lancia in aria una palla
verso l'ala di un caccia
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| Ci s’illude a
cavalcare l’incoscienza,
non trovi mai la convenienza;
un giudizio giusto non paga la
dogana, l’arte della legalità
non è strana.
Soli come
dei bambini, cerchiamo
l’aiuto della mamma stato;
non è al
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| Un val de roua
s- a ridicat
poporul s- a trezit unit
a matura in graba
spinii ce printre flori alese
au distrus visul tinerilor
sus si jos
melodia de vis
a patruns inima focului nestins
cu dor si jale
ecuatia s- a-ndeplinit
in cor
mergi spre
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| Fuggi, nel bosco di betulle
i rami protendono le mani;
fuggi, il passo si fa molle
al ringhio famelico dei cani.
T'accasci sulla gelida terra,
preghi invano che si spalanchi
fuggi, ma il terrore ti afferra;
non chiudere gli occhi
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"Dona", mi disse il cieco sulla strada,
ed io donai; ma lui non mi vedeva.
Dimmi: adesso che ti ho dato una moneta
come mi riconoscerai?
Non mendico guardando in faccia il mondo
ma so riconoscere un'anima gentile,
nel mezzo del brusio
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Paure di ceneri
Perbenismo angosce solitudine
su scandalosa ricerca
uomo di spirito critico
cultore astrale di mille dubbi
in un mondo di paure
dentro nascosto in menzogne
ardono sotto le ceneri di paure
Lontani son stati i passi
scandalosi
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| Come il vortice che fa la ballerina,
in un breve spazio di respiro
annulli i sogni di bambina.
lentamente hai chiuso gli occhi
alle bambole,”piccina”!
che non vedano che inerme
stai il tuo cuore, congelando
con il sole il tuo splendore!
Sono
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| Suona falso ancora lo strumento
tanta caci- ara e polvere al vento,
giorni da lunghi coltelli spuntati
e per la ragione non ci sono invitati.
Storia antica ... o Roma tu la ricordi
ormai quei fasti son lontani dagli sguardi,
l'attualità
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| Si fa incerta la visione del proscenio
la politica più non traccia generosa la via,
egoismi del particolare salgono in cattedra
mentre la massa sorda arranca a capo basso.
Cupo ormai è il destino come il grigio giorno
che imprigiona
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| Dovrei spesso pensare,
chi me lo fece fare,
la mia professionalità?
Di certo la mia dignità.
Denunciai il malaffare,
l’omertà e l’abusare,
ma ahimè tale attività,
lese troppe maestà.
Continuarono ad
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| E' per te,
bambino siriano
che io scrivo
questi versi.
Fosti barbaramente
trucidato...
Oh uomo
che più che ad uomo
rassomigli ad animale!
Apocalisse
del male raggiunge animo
d'uomo.
Oh uomo, non vedi giungere
Apocalisse
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| Ho la gola arsa
percorro lunghi nastri di strada
sotto il sole cocente
e la sete aumenta.
Incontro sguardi affamati
illusioni di profughi
annegate in un mare di sogni
padri disperati senza lavoro.
Ho sempre più sete...
M’imbatto in
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| Scruti dall'alto in un pozzo oscuro,
urli per sentire l'eco delle tue parole,
ma niente.
Tutto rimane immobile,
nessuna risposta.
Allora ti butti, piangendo una gentilezza ormai svanita.
Dopo pochi metri un eco ritorna alle tue orecchie:
La
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| Il mendicante
di ieri non è quello di oggi;
non cera niente che li separava
dal freddo; speravano solo che
spuntasse la luna, per trovare
l’ombrello.
Le scelte di
identità, non li hanno mai
riempiti di ottimismo, sempre
vicino
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| L’urlo della tua anima si è perso nell'etere.
Ti ha devastato la stanchezza
di inerpicarti,
giorno dopo giorno,
su per le strettoie di un imbuto
che ti risucchiava giù.
Quante dolorose risalite,
mentre il mal di vivere
ti scavava
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7862 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1951 al n° 1980.
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