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♦ Raffaele48 | |
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Le 7862 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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| Notte che vieni notte che vai
sono felice per quello che dai
i sogni infranti l’amara realtà
un freddo inferno diviso a metà.
Notte che prendi notte che fai
giochi col sempre dormi col mai
godi di tutto del bello che
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| Nel buio pesto freddo sulla via
scroscia la pioggia
lunga notte insonne...
Ripenso a te
a quello che sei stato
a ciò che sei e che sarai per sempre.
E nella stanza mi ritrovo ancora
di te e di noi a scrivere parole
sotto la luce della luna
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Sino a quando non sovviene giorno, sino
a quando la notte copre il mondo, l’abominio,
la crudeltà, sino ad allora l’anima respira, nel
tempo della libertà.
Come fili di seta sospesi nell’aria, s’aggirano
in campi privi di terra, di
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Tra Vomero e Vesuvio giace inquieta
una città da tanti molto amata,
quella che fu per secoli la meta
dei popoli che l’hanno conquistata.
L’anima del Vesuvio, alquanto nera,
è simbolo di vita irrazionale,
di capricci di dei, di follia vera
della
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Nacquero sane e intemerate,
uguali a tutte le altre,
traboccanti di speranza
e proiettate nel futuro.
Venne la pioggia acida
e la goccia d’acqua cattiva
cadde insistente su esse
e, scavandole, le contaminò.
Menti inquinate si aggirano
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Isole di fronte al buio
macchiati d’orgoglio e di sconfitte
liberi di assistere indifferenti
scagliare la pietra o la parola
scegliere di vivere o di esistere
in
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Perché parli
se mi vuoi uccidere
con il tuo destriero, la spada tratta
il ghigno del superbo
la distanza è finita
la corazza dismessa
appoggiato il dolore
pizzica la bocca, persi gli occhi nel mare
Perché parli
se mi
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| Eccoli lì
visi tristi, occhi cupi, testa bassa...
Non più battiti nei loro cuori.
Han perso speranza in là fuori.
Ansimano, camminano, vagano,
senza una meta,
con indosso un'armatura, sottile,
come uno strato di
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È perché le lacrime di un bimbo
sono come la lastra di ghiaccio
sulla strada.
La neve penetra la pelle dei passanti
sotto l’indifferenza di una luna
tormentata dalla pigrizia.
È perché – ti ho visto –
lacrime
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Scavammo nel pianeta Terra
cercando vestigia degli uomini
trovammo computer rotti
tracce di emozioni nei dischetti.
Il primo di noi scavò nel web
trovò conversazioni e fiabe
poesie accatastate come tronchi
e libri ammucchiati nelle
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Gran credo in origine
pian piano dissolto,
di quanto servisse
Giustizia lo sa.
Già a schiava relegata,
la si è lasciata cadere.
Nulla le resta, salvo cedere
e pian piano perire.
Con la robotica che incalza
non credo faremo una
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| Storie di strada
son salvagenti
nel silenzio
mani in alto
il cerchio mai si chiude
mosaico di
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| Ci ho provato e riprovato
ma il cuore non s'è fermato,
si è solo di molto avvicinato.
Ignaro, è chiaro, ma ad uguale risultato,
per un pelo m'han salvato,
perché Lui, son sicuro, così ha voluto.
Gli hotel di
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| -Era joven
bella como ninguna
cuando el infortunio
llego a su puerta!-
.
¿Ay, Rosa, qué brisa
derramo tus lagrimas
apagando
tu hermosa sonrisa?
.
¿Qué desliz calló
la inocencia
cuando abrazado a su
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| Sul proscenio muta lo scenario
la paura ora prende la mano,
dietro al gesto infame di balordi
nel raptus folle sfrenato ordito,
mi sorge spontaneo il dubbio
e latente in quei perché m'interroga.
A chi giova il clima d'odio
che monta
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Ti solleverò
dalla sedia di latta,
casa ruotante della tua
esistenza,
forza ti porterà
sulla battigia umida
di lacrime e sospiri
di dolor.
Frangersi d'onde
al calar del sole,
ammalia sguardo
d'occhi cerulei, cinge
vita
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Dov’è purezza di verità
laddove a rive opposte
l’orme
d’uguale impronta
segna
ugual passaggio?
È forse 'l bisogno
d’eccellenza
la via ch’apre d’ubiquità coatta
la porta
d’ogni miser combattente?
Oh, come
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| Uno sguardo
verso le sue trascorse aurore
quando il sorriso
s'apriva
e sorgeva il sole.
Brusco il vento degli anni
or che
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Io non sono Virgilio e non vi porto
fra gli assurdi siti del suo regno
così osservo, parlo e non sopporto
di perdere il tassello d’un impegno
Trema colui ch’è senza disciplina
e tremino le borse coi banchieri,
fallisce l’euro, è alla berlina
si
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E dentro nel midollo
piove, piove e piove.
E' un mare d'ombra,
senza argini e orizzonti.
E'ormai un flebile pianto
senza più parole.
E dimmi Amore... come asciugarlo?
Non lo vedi che a sera
anche il gravido Sole piange?
E' ormai un
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Rughe appena sagge
solcano il passato
di un ombra irriverente
un tempo dell’accidia
muti i sottotitoli
del dire singolare
che il
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Smarriti sguardi brancolano nel vuoto
sempre più fiacco è lo stanco cammino
assordanti rumori s’odono ... l’assenza
del profumo d’una parola che s’è persa:
Solo... con l'incombente destino!
Una lettera spedita nel
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| Solidarietà pregna nella sala
di buoni propositi e vita degna,
il teatro accogliente è in attesa
di quel do di petto e vivida scena.
Canzoni nostalgiche e pensieri
testimonianze di un presente lontano,
vita di paese nelle sue
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| Peggiorano
le condizioni
se
le coscienze
restano indifferenti
Son loro che custodiscono
la dritta
Il concetto dell’esserci
il far meglio
Il rispetto dell’avvenire
Questi
gesti
daranno nuova veste
respiro
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| ho veduto questa notte inorridita sul mare,
allungare un'abbraccio sugli occhi stupiti,
tra i flutti impietosi di un letto di rovi,
artigliato alla rabbia di una polena famelica.
Stremati in una fuga dalle ombre crudeli
gettati come cenci su di un
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Ogni mattina diversi pensieri
vagano in questa mente adolescente
tra parole d'amore e riflessioni
frullano in testa idee e le canzoni.
Una mattina prima della scuola
ripetendo la lezione di storia
riflettevo su valori andati
presenti in
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Notte di pace
percorso fugace
nell'erba alta
nella pianura della libertà.
Scacciando il male
nemico del letale
del mondo assopito
del pianeta ferito.
Tenendo unite
timide speranze
contrastando
le naturali divisioni
per giungere
a
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Un uomo- pezzetto
avea solo il petto,
la testa sul busto
e nulla oltre il fusto.
Gli chiesero: “Dove
hai lasciato le braccia?”
“Saranno ora altrove
-si fe’ scuro in faccia-:
mi furo amputate:
ricordo il rimbombo
laggiù allo
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M’irritano
le abitudini d’uso
e le ricchezze vuote
delle cose,
poiché nemmeno
un oggetto,
ci appartiene
e parole non sa,
fruscio non gode
e amore non crea.
Affannose corse
contro un tempo
che duole d’incomprensione
un
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Centoventotto e più ci hanno lasciato,
in dolorosa attesa sta qualcun altro,
senza nemmeno saperne il motivo.
Volean lo svago, la serata passata in pasta,
con qualche risata o la tua sonata
hanno trovato troppo di più.
Sono stati contagiati,
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| Sterminati grandi occhi
fuggono verso la stella
caduta oltre la notte
nel mare gonfio d'ignoto
nell'onda che travolge
ragnatele pesanti come la vita
grandi mani per afferrare
ed uscire dall'oscurità
lingue stremate dal
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7862 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1861 al n° 1890.
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