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Le 7862 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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| E ti sento, lama di vento
pugnalare al costato l’Amore.
E sussulta
sussulta il mio cuore
quando mi volgo alla
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Jibi |
24/10/2016 16:45| 1276 |
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| Ci sono occhi
chiusi
come le gemme
d'inverno
in una nevicata
senza fiocchi
respirando
inferno.
Ci sono voci
che nessuno più
ascolta
come i cantastorie
di una volta
cosparse di chiodi
e croci
sotto una camminata
storta.
Terra
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| Esser guardiani tanto non vale
ti prodighi per un mondo fallace!
Dove l'idea furbesca è vorace
non vedi i segni immondi rapaci?
Assassini di dignità e di vita
e tutto sempre più stretto nel degrado.
Esser guardiani è
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Bottiglie vuote sull'asfalto a ricordare...
croci e fiori ai bordi delle strade per pregare.
Lacrime dal cielo a riempire,
chi sveglio aspetta per non soffrire.
Vuoti interiori da colmare,
rombano i motori ancora una curva per sognare.
Uno
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E’ di tutti la tavola imbandita
la stanza è vuota la mensa piena
Chi primo arriva prende posto
chiude gli occhi e si sazia
e poi va via
E l’ultimo conterà le briciole...
Apre gli occhi e scava nel piatto
torbido sugo croste
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Cento passi Oltre.
Oltre la morte.
Oltre i marciapiedi rotti dal silenzio.
Oltre il velo pietoso della notte,
steso sulle lacrime dell'assolato cielo.
Oltre il solco delle profonde rughe
delle Donne coraggiose e Sole,
che a sera sgranano...
il
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| Ferma alla finestra
tra sbarre arrugginite
e infiltrazioni nel soffitto
lottando con fame
spine ho nel cuore
ed inspirando profondamente
guardo i tuoi occhi... Signore
.
Quanta povertà mi segue
persone senza pane
giovani e vecchi
dai
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| Mille anni fa
un tenero amore nasceva
a consolare il mio io,
ma tribolava la gelosia,
sentimento dei giorni tuoi
nel groviglio d'ossessioni...
Davanti al pugno alzato
spiegazioni e scuse
non bastavano mai.
Assurdo è urlo di
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| Non voglio la luna,
non prego le stelle,
desidero solo
un raggio di sole,
perché qui fa freddo,
non ho la caldaia
e tremo di giorno
e pure di notte!
In casa ci piove,
il tetto s’è rotto,
non ho il denaro
per farlo aggiustare!
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| Alto interesse e impegno
hanno a distrarre l'angoscia
già seduta nei camminamenti
dell'evidente sfacelo.
Esaltano or uno poi l'altro
e lavorano le parole al vero.
Diventano vaghi dove conviene
e alla gente che patisce
a non amar
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Ogni sera stiamo a pensare
quello che il giorno ci ha lasciato
tiriamo le somme sul campare
e ci lamentiamo di ciò che è stato
In realtà non riflettiamo mai
sul presente a noi donato
perché riraccontiamo i nostri
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| Strano o mio stivale
ti trovo nel pallone,
tanta è la retorica
ma zero in coesione.
Tutti contro tutti,
in questa giostra
che porta in auge
l'io squallido,
che porta linfa
solo alla propria bottega.
Si lo so sei fatto così
o
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| È triste l’immigrato alla fermata
e il sabato, le corse pur son poche;
stamani, un vero fiasco, su al mercato:
nulla venduto, e merce sequestrata.
Domani, per campar, cosa inventare?
Con bocche da sfamar, laggiù tra i neri:
fin d’ora non potrà
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| Non scendo quasi più dentro di me
per unirmi all'intero,
con il tempo la strada si è ostruita,
sono caduti massi di dolore
dalla parete del mondo,
le tracce si sono coperte di polvere
d’ingiustizia.
Una volta portavo su,
trascinavo
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| Senza scarpe e senza scuola
vagate per le strade
sotto pioggia e indifferenza.
Non lenisco col mio scritto
il candore disilluso
dei vostri anni delusi.
A piedi nudi non avete
puntini sospensivi
ad alleggerivi il cuore.
Così fanno
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Macigno nel cuore.
È un pianto muto,
speranze deluse
dentro l’amarezza.
Si spara, si muore.
Ferite di guerra
come dura pietra.
È un forte schianto,
un sogno finisce.
Noi ti supplichiamo:
"Scendi sulla terra
coi motori alati
degli angeli,
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| Ti ho cercato ieri
non eri seduta sulla panchina
del parco delle due betulle
vicina all’ingresso principale.
Il giorno prima io c’ero
seduto dalla mia parte.
Ho visto nella folla di cartoni
una leggera somiglianza
non eri tu tra la pasta e il
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La tua mano sia la casa di quei bimbi
e gli angeli le tue carezze
sulle loro guance bagnate dalla paura.
Ascolto il canto della notte, dei Navaho, che
mi trasporta su monti che conobbi, la tristezza!
-l’inferno sembra prendere possesso, la rabbia!
E
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Generoso sempre son stato
il sorriso mi è naturale
e l'avaro ho considerato
per quel che vale!
Or lasciar voglio in dono
non ciò che solito dici,
qui niente monete d'oro
da distribuir ad amici,
è solo affezione
che
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Ricorda le onde,
il vento e la tempesta,
voleva veder la luce,
ma... pugnalate d’acqua gelida
hanno trafitto petto e cuore.
Erano migranti!
uomini donne e bambini,
sorrisi a cogliere fiori
di primavera.
Sciamano lentamente
i colori della
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Ti fossi adeguato
ti fossi accontentato
ti fossi dipinto un sorriso comune
ti fossi scelto la maschera con cura,
plasmato dall'ambrosia dell'immagine.
Ti fossi guardato allo specchio, ma solo con gli occhi
ti fossi seduto al volere degli
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| Triste solitudine
nella fievole luce
La libertà fuori gioca
attende paziente
il mio ritorno
il mio anelar
si veste di speranza
Un urlo disperato
squarcia il mio petto
perché tanto tormento
me innocente
perché negarmi
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Non bastano i fiori per coprire tutto questo mare,
tutti questi dolori annegati per una speranza vana,
tutte le povere vite che continuano ad affondare
nell’ignavia crudeltà d’una umanità malsana,
quanti corpi ancora da raccogliere sulle
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non altro che
raccogliere su foglio
il Grido l’amaro
sangue -morte per acqua-
parole a
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Blindato cuore
più non avverte
amorevole carezza.
Intiepiditi sentimenti
di un vuoto assenteista
in cui ci si disintegra.
Incomprensione di sé
annulla il pensiero di esistere,
irriconoscibile parvenza
di un essere inutile,
fino a
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Strana luna in cielo,
han cambiato pure lei,
sembra cinica
se la ride dei poeti
e pensi ancora che sia un fiore
che cambi tutto quanto il gioco
ma non è un film
questa boiata
che qualcuno chiama vita,
e' solo inferno senza
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Mavec |
26/09/2016 21:02| 769 |
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Un cuore colmo di bontà
apre ogni dì se stesso in questa terra
e niente fa apparire
solo batticuore per tanto amore
diffuso ad oltranza sui binari della vita
qua e là semina virgulti
sapendo che il domani gioirà
grandi piccolezze non
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Fu quella notte che la morte
col suo orror assunse un volto,
nel ghermir le spoglie
di quello splendor
che mi fu tolto.
L’opra dell’uom
che l’ingegno fece,
in un batter d’occhio,
quel tremor maligno
tosto disfece.
“ Dicitencello
a ‘sta
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Tormenti, lamenti, frammenti di vita
dispersi in autostrade di mari in tempesta,
falchi che rapaci beccano la preda.
Un'altra riva, un'altra vita.
Onde che sospingono barconi di speranza
e sommergono anime innocenti,
croci che affondano sotto
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Credono di trovar la soluzione
senza pensare al popolo sovrano
cambiando la nostra Costituzione.
Molta gente non è perita invano.
Gli articoli della Costituzione
non si trasformano in modo malsano,
è davvero una brutta situazione
fatta con un
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| Di che pace parli o mondo corrotto
tu pensi solo a far rimpinguar il conto,
dell'altro o del diverso solo uno sterile commento
e vivacchia il giorno nel solito lamento.
Tanta luce nascosta in soffitta
dalla bramosia che non vuole la
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7862 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1411 al n° 1440.
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