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Le 1860 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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| Tanti auguri a me
E la torta a me...
Mentre tutti son fuori a festeggiar
Io son qui la mia torta rimirar
Come mai?
Son nata il giorno delle megere
Mentre io festosamente esulto
Alla mia porta giungono a trillare
Apro, c'è tumulto.
Dolcetto
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| Alla nonna dal bimbo mio adorata
anche quest'opera è dedicata:
da mamma snaturata, in nonna screanzata
in soli nove mesi ti sei trasformata.
Il bimbo mio piccino
non ti guarda da vicino,
scappa via il poverino
e sparisce sotto al
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| Implumi lattanti
agitano smunte alucce
uscendo da scuola
ove di certo indefessi zapparono;
impossibile pretendere
che lor tenere zampette
camminino per strade laterali
o, tremo a dirlo,
che sozzi mezzi pubblici
subiscano per raggiunger
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| Cominciano giovani a protestare
onde ottener che la scuola
ignoranti permetta lor di restare;
in mente poi una cosa sola:
divenir velina o tronista!
Ed invero per questa fola
si dannano per esser primi in lista;
ma se ahimè non servisse
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| Al tempo del mio viver
gaio e spensierato
acchiappavo farfalle multicolor
con loro giocavo
a briscola
poi libere le lasciavo
alle loro magiche traiettorie...
ora allegramente
pure i moscerini
a calci in culo
mi prendono!
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| oh... gentili signori...
qui di necessità si muore...!
allo sguardo si scorgono
soltanto coccodrillanti
lacrimose donzelle
noi... uomini si brama!
stanche di elargire
sdegnati sguardi
e sorrisi beffardi
e spossate di spostare col tacco
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Amara |
17/10/2008 15:13 | 2935 |
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| Arduo del poeta è il compito
di immortalar su carta emozioni
ma arduo è anche del lettore il fine
quando deve dar un senso a quelle rime.
Amore dolore
sofferenza passione
dolci e chiare scorron le parole
senza destar alcun
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| 'n fijo de' papà
tutto 'mpomatato
cor celulare a l'orecchio
guida spericolato 'na Ferari
tallonando n' autoarticolato
co' dietro scritto
"freni potenti",
quanno er camion 'nchioda
e lui se schianta
senza pote' fa'
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| controvento poni il mento
e con il tuo sibillino canto
quel nanerottolo imbruttito
hai messo in convento
ma non sai che è forgiato
da quel dio che l'ha creato
ed ogni insulto ed ogni odio
lo rimbalzano sul podio
e poi
brutto ciuffo
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| Il giullare senza scarpe
va saltellando nella città
ma ci sono buchi
e nessuno li aggiusterà
il sindaco è al mare
non si sa quando tornerà
dopo tre giorni di lavoro
una vacanza se la doveva piglià?
I denti
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| Tra pieghe contorte,
viscida serpe
mente corrode,
ogni pensiero
tua mossa scruta.
Primeggiare,
sua smania repressa.
Losche alchimie,
la logica.
Sferzanti colpi,
chi, per lei...
una minaccia.
Potere,
dividere non intende.
Meriti
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| Un giorno bello, il vento balla, il sole coccola la terra.
Una splendida farfalla si è smarrita nel cimitero.
Da corolla a corolla svolazzava spensierato.
Non poteva d'immaginare dove fosse capitata.
Luogo calmo e sicuro le sembrava al
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| da una impalcatura
improvvisata
sentenzia incravattato
il bel paese
redige bandi e pergamene
medaglie un po' stonate
nobili signori e cavalieri
presenzia monsignore
l'usciere il corazziere
l'unto protocollo
di stranieri
non vado oltre
il
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| Che le cravatte si attorciglino strette come delle serpi
a togliere il fiato a voi, profeti della menzogna
che dell'inferno è già piena la fogna
perché lucifero in persona non può più mantenervi.
Che crollino i
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| Destino
ripieno
di fiele maligno
ti mangio al mattino
tra latte e caffettino,
mi dai delle pause
mi butti varie esche
io spesso ci casco
e tu te la ridi,
nascosto stai spesso
tra lucidi specchi,
mi pungi
mi becchi
di me ti fai
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| Interventi duri
per esser più sicuri
è da un pezzo
che si sente questa solfa
e avanti tutta
sempre nuove leggi
per spazzar via
scippo e delinquenza
sarà anche vero
ma un tantino esagerato
mi pare questo postulato
ben
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| Vestite a festa
in giorni feriali
chimere di vanità
ammiccano
con fare furtivo e giulivo
illustrano progetti concreti
realtà consolidate
piatti parchi
assai salutari
da gustare all'ombra
di pini secolari.
Mi
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| Raccontar vorrei d'una Signora
distinta e rispettata fino ad ora;
la sua dimora, austera ma accogliente,
le porte apriva a tutta quella gente
che ascoltar volea le sue parole,
che antiche e sagge sortivano dal cuore
e dalla mente, in morbide
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Lia |
06/09/2008 19:24| 2298 |
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| Puntuali e gradite
quali tasse inevitabili,
le tue prevedibili imprevedibilità
ci giungono, o leccatissima;
come tali
a denti stretti le paghiamo
e siam certi di loro ritorno
come di rondini in primavera.
Ma pensando a codeste
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| Il vescovo del mio paese
si è infilato in un caffè,
di zucchero uno due e tre
e tutto d'un fiato butta dentro
il prezioso nettare in un sol tempo,
le comari li vicino
seguon da le lor finestre
il canonico curioso
senza incenso e
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| il mio spirito non è nel bicchiere divino.
chi ha paura fugge dormendo.
polverose emozioni
inalano gli illusi.
accoppiamenti di plastica
si consumano nella distrazione.
naturalmente lei mente naturale
e solita mente lei mente al
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| Ragazza volpina
fa la cretina
lui allocco ascolta
l'inventiva...
.. donna cerca donna
.. uomo cerca uomo
.. donna cerca uomo
.. uomo cerca donna
Mah tra -dire fare
basta sbagliare?
Tu discendi da Adamo
.. comise "fallo"
Io da
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| tutti son percossi
dall'inutilità di pippe mentali
di tipo quasi matematico.
fastidio, fastidio
parlando di niente è finito il credito,
la carta è esaurita..
aritmatico vero? no algebrico.
voglio annegarvi nel sapere
per farvi respirare
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| Drin drin
voce calda e suadente
sicura e invitante
buongiorno signore
mi chiamo Luciana
mi ascolti un momento
mi faccia il favore
di una cosa importante
le voglio parlare
io le propongo
davvero un affare
“purtroppo mi scusi
ma vado di
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| T'agiti e gesticoli
da padrone superbo
sporcando ed invadendo
come mai potresti
nella patria tua,
ordinata e grigia;
ti volgi intorno,
a valutar severo
l'inveterata sudditanza
base della nostra
psicologica schiavitù,
e chiaro ne è il
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| Nervoso
l'aria finora ha riempito.
Ingordo a lungo ha vinto
svuotando i tavoli:
il casinò velocemente svalutato,
piano
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| Battito d’ali,
fiume d’api
tra strette celle,
pensieri si raccontano.
Tra cupo e grigio,
sacro e profano,
l’aria solerte,
trascorre il tempo.
Voci soffuse
pensieri altrui
Organizzano.
Ragni tessono
ragnatele
All’aria aperta.
Ballano
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| Diavolo d’un dente,
martoriar ti ostini
lanciando dardi infuocati
che trapassan veloci la mente.
Sotto di te cavità avariata
pulsa incessantemente
a ritrovar spazi
per nauseabondi minuscoli
esseri spregevoli,
ma non ti
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| Anche agli italiani
dell'impronta
è estesa l'onta
non fosse mai
che ai nostri governanti
venisse l'idea balzana
della castrazione dei gitanti
come estrema soluzione
alla nomade espansione
ahimè poveri noi
per non parer
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| Passa la sua vita
con in mano la matita.
A tracciare in tutta fretta
ciò che gli si prospetta.
Progetti, attrezzature
che gran rotture.
La vita scorre veloce
e lui è sempre in croce.
Deve solo lavorare
e cercare di inventare
e
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| Questo è ormai il secondo anno, che l’inverno fa il tiranno,
la “famosa” dama bianca, fa lo sciopero ad oltranza.
Colpa dell’anticlicone, che inchiodato ben benone,
ci regala a noi profani, cieli azzurri a piene mani.
S. Ambrogio se ne andato, e
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1860 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1771 al n° 1800.
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