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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 1860 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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Sono le sette,
svegliati pagliaccio!
Lo show deve continuare.
Vesti la giubba a scacchi,
la tua cravatta a farfalla
e scendi sulla piazza
dove si gioca a rimpiattino.
Non indugiare
nelle tue tristezze,
lava le tue pupille,
lava i tuoi
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Distratto dal volere ingovernabile
D'ingiusta e impura grazia intermittente
Ritorni in questo letto inesorabile
Rubando sesso al voglio tuo insaziabile
Ho dato fuoco ancora al tuo equilibrio
Sferrando la mia spada arroventata
Per te! rimorso in
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Me misera me tapina
credevo al volo d'Aquila
invece era gallina
Non sono gagliardetti
le lingue acculturate
ma vaneggi di mente
andata fuori bordo
Canizia sub- acuta
spara florilegio
giustiziando odori
senza difensori
Si dice che
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Ogni giorno io mi sveglio
col problema di che fare
dopo l'ultimo sbadiglio
un programma da trovare.
C'è la mamma benedetta
che prepara colazione
latte burro e una michetta
sono cose sempre buone.
Il domani è un altro
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Come ogni sera ci osserva la luna
lontana e chiara chiusa nel silenzio
di notti senza tempo col suo giro
lento e perenne che non muta mai.
E noi volgiamo gli occhi pigri e spenti
a quell'abisso che chiamiamo cielo
senza provare un brivido
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| Sono simpatica
quando mungo le vacche scalze
incoraggio le maree
e rido con le Prefiche
al mio funerale
Non piango mai sul latte versato
sopporto il drammatico
diventando placida
postulo la tragedia in comica
Amo la dentiera ballerina
le
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| Una volta costruito,
un edificio è raramente demolito.
Allora una carriera d'artificio,
che dopo molta età finisca per piacere
solo al suo artificiere,
sarebbe una scelta stolta.
Il batacchio non si stacca dalla campana:
le dà
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Che ci sia qualcun lo dice,
ma ove sia chi mai lo sa?
A chi 'l sa, e però non dice,
ti vien voglia di sparar!
Tu capisci, il caso è grave:
la question "dire o non dire..."
peggio è assai
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| Me vorrebbi fa assume
da na ditta de pulizie
perché dentro ar palazzo mio
ce stanno quattro comari
sempre pronte a
sparla' de quello e de quelartro,
me so rotta quelli che nun c'ho
Le poi ammirà, pe esse' gentili,
so brutte
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| Tornava un lupo a casa col bottino
e un suo fratel: non molto fa mi ha detto
un uomo che ho incontrato sotto il pino
che il furto è gran peccato e maledetto.
E quei meravigliato: chi mi nomini?
ti sbagli forse, tu sentisti male,
dicesti un
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| Il poeta è un visionario
non ragiona con la testa
mentre appronta un ottonario
nel suo cuor c'è una tempesta.
Non gli dite di esser chiaro
in cuor suo c'è confusione,
alternar di dolce e amaro
mentre lotta col magone.
Si
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| Un di per caso andando per diporto
mi soffermai curiosa presso un orto.
Un cavol, messo li per far semente
fiorito era da poco e immantinente.
Ruotando le sue foglie in modo altero
alzò la voce e disse al mondo intero:
erbe da nulla, udite
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| Scorgo
l'estremo limite del niente
in questa ignobile sciarada
ma non m'offende,
poiché m'era noto
lo stacco eterno
tra essere ed apparire,
tra millantare e vivere.
Ora
che tra me e la scena
si frappone la corsa
mi ritrovo solo ed
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Come pietre feriscon
le parole
scagliate senza senno
da viscidi serpenti
e gratuitamente scaricate
come baril di porto
nel fatuo plagiar dei paraocchi
cui volle dar peso
la sapienza d'un somaro
difficile da digerir senza l'amaro.
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| Latte e miele le tue parole,
snocciolate in rima sciolta
tra una lacrima d’emozione
e uno sguardo di femminea fragilità.
Ancora umide d’inchiostro
scivolavano veloci
sulla pagina bianca
del tuo quaderno a righe,
lasciando una scia
d’aromatico
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| Io son violino
vecchio prezioso e scalcinato
ma la cassa armonica è ancor salda
e le corde morbidamente tese
e tu, archetto maldestro,
solletichi e picchietti sull'abete
in un panno m'avvolgi
per soffocare il suono
stanca del tuo
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| Buongiorno,
mi chiamo cane,
non vado ramingo randagio per angoli d'ombra,
viscidi di mucillagine e piscio,
né contendo leccornie di pattume
a stormi impazziti di tafani caparbi
né struscio gli stinchi a laide puttane,
lascive al
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| Facciamo qualche esempio:
una promessa
- Io t'amerò per sempre! -
tradita
- Potrai mai perdonarmi-
dalla vita
- Domani è un altro giorno.-
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Io non capisco perché
a Quelli piacciono un mare
d'accenti.
Non è ch'io mi lamenti,
però, però, però!
E' vero che hanno licenza,
ma pare una vera indecenza,
perché, perché,
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Ragazzo
non ti lamentare,
non ci fare incazzare,
c'e' la crisi mondiale.
Dobbiamo far fronte
all'emergenza,
fuggono i cevelli
della scienza.
I capitali
dobbiamo far rientrare,
con il condono,
con lo scudo fiscale.
Tu come vivi,
come
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Irenae Amicae
Avverto l'esigenza di scusare
ciò che ho causato l'altro dì, mia Irene,
quando ti soffocai con greve fare.
Grande tormento il cuore mio trattiene
ché mai avrei sì pensato di ferire
la tua persona e le
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| Tenebre in versi dettati dal fuoco
Urli angoscianti motivano un vuoto
Varcano lettere immerse nel sangue
Lividi affondano i servi del toro
Larve d'immagini e statue di demoni
Folti detriti d'oscuri discepoli
Oneri atroci descritte per
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| Per iniziare l'anno in allegria
cimentarmi vorrei con dei sonetti,
anche se non ne conosco la via
tentar vorrei per vederne gli effetti.
Chi del mestier vuol farmi compagnia
potrà di certo criticar i difetti
potendo giudicar l'opera
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| Iuliae amicae
Ho desio di capir da te, mia amica,
quale che sia d'amor l'ascoso senso
ch'essa mi par di suono assai nemica.
"Tal non dev'essere" tra me ripenso,
"L'accezion sua di certo m'è sfuggita!"
e
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| C'erano una volta i dinosauri
i ladri nelle galere
i mastodonti nelle discoteche
i magistrati osannati
e glorificati.
Trallalullero trallalalà
ascolta cosa è successo
senti qua.
Uno che rubava era malvisto
se s'arricchiva con
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| Non è un gioco
se fra le dita
abile prestigiatore
idee rigiro,
come cantastorie
al volgo narro
e fantasioso saltimbanco
invento e creo.
Vi piace di favellar
e di continuo parlar
senza idee e chiusi
in folle logica.
Mi piaccio
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| A nulla vale
accumular ricchezze,
quando il sorriso cede il passo alle amarezze...
...quando da vincitori, soli e mai appagati,
ci si ritrova in luoghi
tristi ed affollati...
...quando al calore di un abbraccio umano,
subentra il fuoco fatuo,
di
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| Ed oggi
di frottole canzoni
la coscienza
eternamente ingannata
dalle debolezze del non volere.
Odo menzogne
raccontarti alla consapevolezza
che domani sarà definitiva,
ma che oggi già svanisce
nel fumo dei buoni
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| Il segreto di una ottima ricetta è
nel giusto dosaggio degli ingredienti
cercando di non eccedere
e di equilibrare le emozioni per
procurare
così al lettore
l'ottimale reazione viscerale...
innanzitutto
preparare le giuste dosi
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| Col tuo finto volto
di bel giovine ispirato
conosci l'arte dell'alterazione
ed insinui maldicenze,
dissemini incertezze,
quasi ti duolesse
ch'esistano motivi veri
per cui vivere e lavorare.
Comprendo;
chi come te
celato sotto moltiplicate
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| Sapeva di non essere un giornalista
troppa erba sui denti
e un gonfiore troppo denso
nella pancia
eppure sognava di fare il conduttore
e di aprire mille e mille porte.
Con il suo sedere gallicano
si fece largo in piazza
delle televisioni
e a
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1860 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1621 al n° 1650.
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