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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 1860 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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| È la che mi tenta.
Assillo fastidioso
incrina la mia volontà
ne ride
provoca
nasconde la mano
dopo aver scagliato nel mio cervello
la tentazione.
Ma io resisto
nego
rifiuto
volgo i miei umidi occhi
altrove
mi atteggio.
Ce la
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| Sardiniae uitcus partis princeps cadit nudus:
falsis nominibus nouis clamant ueteres nunc.
Obscenis uerbis uirtutes pugna perimit:
Au! Miser, aetatem nunc aetas desine uelle.
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| Se fossi il Dittatore della Terra
accoglierei mugugni ed opinioni,
ascolterei di ognuno le ragioni
a patto non si parli mai di guerra.
Siccome siamo tanti ed è impossibile
trovare il modo che accontenti tutti,
obbligherei gli onesti e i
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Da quando lo sciagurato Adamo,
infinocchiato da Eva,
si sognò di addentare la mela
l'uomo ha dovuto sobbarcarsi
millenni di sciagure e disgrazie,
sofferenze e dolori...
ma ora abbiamo la pillola...
panacea per ogni
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Simili
una all'altra
inquadrate e risquadrate
perfezione
rasentano
ignorando
minimo difetto
Camminano impettite
pettorute e
sculettanti
ancheggiando
smisurate misure
Gran pregio ignorano
in naturalezza e
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Mi sono proprio rotto il cazzo
d'esser considerato un bravo ragazzo
come la vispa Teresa sul suo terrazzo
anche perché ragazzo più non sono
o si, sta sfiorendo quel dono
dovrei forse darmi un po' più di tono...
Il fatto sta
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| Com'è triste la vita de 'sti tali
piccoli esseri, infidi e rosiconi
non so' omini, so' solo animali
capaci solo a rompe li cojoni.
Fanno branco proprio come i cani
e in gruppo attaccano le genti
hanno davvero pochi tratti umani:
so'
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| Identità falsate,
ai confini del web,
dove tutto è tutti,
ed io non so chi ero.
Facce da libro,
l'invenzione del millennio,
tra fotoritocchi,
e amicizie ritrovate.
Poi l'incontro per strada,
e non vi salutate.
Utile si... Per
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| Affirmas, mea amica, possidere
multos notam habitamque ab is amantes:
non amicitiam petunt modo a te,
rosam sed quoque non nouam cupiscunt.
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| Abili costruttori di senso
competono
in bazar
dai mille volti
e uscite,
veri e propri labirinti.
Necessitano
sillogismi
per uscirne vivi.
E non basta.
Tra meandri
e miasmi,
ridicoli contrasti
della mente contorta,
è una
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| ti leggo dentro l'anima
in quella foto fatta di sguardi tesi
sorrisi falsi dietro una bottiglia
di frizzante vino vedo poi non vedo
il tuo sorriso bieco
nascosto mi ritrovo
dentro un fiume di parole
nascono da sole per poi morire
in un sorso
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| Disperata la follia
che serpeggiava nelle vene
camminando per Roma
un sussulto
un brivido.
Nel cielo immenso e senza fine
scorgo il mio gabbiano
piroetta e m'insegue
gli sorrido e per la città eterna lo rincorro.
Strana sirena del
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| Sono stanca di leggere parole
spacciate per scritte con il cuore.
La maschera che il volto cela
nasconde così bene lo sberleffo
da ingannar perfin lo specchio
che riflette il narratore.
Impeccabile lirismo,
non c’è che
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Insofferenza e dolore
mi fecero decidere
di recarmi al
Pronto Soccorso.
Il dolore si espandeva
dal basso ventre
alla bocca dello stomaco
e fui indirizzato
presso l'Istituto
di medicina Interna.
Dopo una sommaria visita
un medico
di
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Rassicurato Dante per l'eterno
affetto dei poeti e degli amanti,
giungemmo al terzo cerchio dell'Inferno.
I peccator di gola avemmo avanti
che son costretti sotto l'acquazzone,
piegati stanchi e lesi tutti quanti.
"E che ce frega a noi
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| Si destò una mattina
quella gallina padovana
che niente era come prima;
a dir il vero
già da tempo
a furia di far uova
sentiva in cuor suo
d'esser bella e brava,
più del tacchino
e meglio d'oca giuliva,
e prese a
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Mi svegliai cavia
tra milioni di cavie...
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vivevo da cavia
in una enorme gabbia
denominata
ITALIA
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ed eravamo tutte istruite
controllate e addestrate
da tizi che si facevano
chiamare Dottori Onorevoli...
-
Un giorno la
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| Intelligenze supreme
che t'illuminano superiori
con istanti d'emozione acuta
e scendono nell'anima...
in fila a passo lento,
ritmato dal misterioso dio
nascosto malvagiamente
sul raccordo anulare,
li vedi passare
ghignando alla tua
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| Al tavolo numero nove
Uno di fronte l'altra c'è
una coppia stravagante
stramba lunatica e distratta
Lei ha il cuore incartato
di cera
Chiuso in una scatola
di latta
Lui rosso
calore agli zigomi
In un naso che
si prende a
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| Strega, cuore di Luna
Notte di Luna
diafana magia di un mistero
raggio eridescente di una Strega che ama.
Vento che scende dal luogo del mistero
soffia tra le fronde del bosco nascosto
scuotendo le loro anime.
Un canto oscuro
un canto di
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| Voto a destra e son mancino
(pur tenendo d'occhio il centro)
do' di fuori e resto dentro
se stravedo per Fassino
ma, secondo l'occasioni,
lecco il culo a Berlusconi.
Sono anarchico- fascista,
forse un po' democristiano,
sono yenky e
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| Era egli di bell'aspetto,
sebbene il suo profilo
tradisse qualcosa di pecoreccio,
forse che la sua nobil schiatta
fosse così millantata
da apparir a più
più che presunta
patentemente falsa.
D'ogni cosa era esperto
e di
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| Curioso costume
incontrarsi tra gran sorrisi
e scambiar complimenti
accreditandosi vicendevoli
statura da giganti
tra strette di mano affettate
urlate sotto i riflettori,
almeno fino a quando
non si gira l'angolo;
e poi sparlare a mezza
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| Barivecchia!
Mattina senza sole
grigio e pure pallidino
senza tonalità e sfumature
un tempo quasi da funerale...
Camminando per Barivecchia
ho ascoltato le chianche sussurrare
ho sentito odori di antico
e mentre il cielo tremava per non
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con meravigliose parole si addice
come eruditi scrittori o scrittrici
e vocabolario adesso uso
per imparar parole felici.
bello è il gaudio scrivere e parlare
che per capir parole
il vocabolario debbo pigliare.
struggenti son d'ebrezza
da
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| Batte la lingua
sul precario dente
già di per se
piuttosto dolente,
poco rumore ma...
batte forte,
per quest'Italia
di calcio e mignotte.
Vada anche al diavolo poi
la decenza
di chi governa, buon Dio
sua eccellenza.
Finché ci
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Saldan |
21/03/2010 22:41 | 1963 |
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Su un filo assai sottile,
sorretto dalle cime da due loschi individui
segnati dal potere,
sedevo accovacciata, guardando preocuupata,
il cumulo fumante
sotto al mio sedere.
E mentre uno tirava
e l'altro non mollava,
il cumulo si alzava
con mio
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C'è un luogo in questa terra assai temuto,
dove spariscono navi e aerei in numero sostenuto
e inutilmente piloti e naviganti son cercati
triangolo delle bermuda chiamato, da scienziati rinomati
E tu donna quando togli le bermuda
e la
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| Quando il mare diventa una pozzanghera
basta ad aprirlo
un ceppo secco
buono per il fuoco
brandito dalla mano di un profeta.
Attraversarlo non sarà un'impresa
per la massa dei fedeli
basta chiudere gli occhi
e saltare
dietro le orme del
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| Senza curarsi del totale scacco
del precedente canto non piaciuto
torno a narrare per il vostro smacco
che voi vorreste fossi cieco e muto.
Ma del giudizio vostro non mi calle
ché non m'avete in spirito feruto.
Alla vostra freddezza
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| Favola triste di contrabbando,
te la racconta un cantastorie,
che però è un po' distratto
e perde sempre il filo,
filo ch'è di lana e serve a ritrovare
il verso,
tiro diritto senza alcun compromesso,
voglio giocare la mia
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1860 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1561 al n° 1590.
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