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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 37235 poesie in esclusiva dell'argomento "Riflessioni"
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Benedetti gli attimi smemorati
che non sanno più le malattie
le perdite e il dolore
Beata me quando
senza corpo né
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Amara |
08/04/2019 17:26 | 1430 |
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Non farti prender oggi dalla noia
mentre riposi sotto l’ombra ampia
di questo faggio antico oh mio amico
che la mente annebbia tutta e buon
sapore toglie al viver lieto torpor
nero mena, orsù destati ora che dei
sensi al risvegliar basta assai
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(Euterpe, colei che rallegra)
Se un dì mi svegliassi e Tu non fossi già qui
come potrei _briglie alla mano_
sospingere l’Aurora oltre le nubi
nella luce che va il giorno maturando
ed accendere speranze sul cammino
fino al tramonto.
Se un dì
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Al bacio dei due innamorati
ti sei alzato contrariato al manifestare,
pubblico, del loro affetto.
I tuoi amici hanno riso.
Io, sorpreso di questo fare,
ho sorriso.
Poi tu hai chiarito come solo nell’intimità
l’amore si manifesta.
Nel prato
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| L’anima sempre ricerca
quell’ “Arcobaleno”
ricorda i momenti unici
vissuti negli anni
e si attiva per accogliere in sé
tutta la magia
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| Siamo molte immagini di noi stessi
tutte vere e tutte false
la sovrapposizione nello spazio
a rendere più fitto il cielo
in certi giorni non piove
eppure c’è
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Tutto deve nascere
da un tremendo fuoco
non ci sono molti modi
per venire al mondo
quale mondo?
S’apre la porta e si chiude
poco spazio per guardare
dentro o fuori, regole chiare
quali regole, quali?
Nel mio destino i tuoi occhi
come il
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Anche le parole sanno di terra
e sono emozioni
quando dette sul filo di un sussurro.
Sanno anche d’amore
e non si leggono in un libro
ma dalla nuda roccia
come acqua di fonte
dal cuore sgorgano.
E sanno anche di dolore
nell’assenza più nera
o
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Come un seme nascosto
nutrito dalla terra genera radici,
così lascio fluire evidenze irriducibili
e gli occhi a cercare la luce sempre.
A volte mi sento nuvola sfilacciata
che si ostina controvento
nel voler cercare parole inesistenti
per
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Il Kamasutra lo sappiamo tutti
che tratta l’erotismo in posizioni
diverse dal concetto naturale
muovendo le più critiche opinioni.
Non voglio qui parlare di argomenti
in relazione a scene sessuali,
ma solo presentare con dovizia
il Kamasutra
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respiro affannato
è morire
dove nessuno ascolta
i miei occhi
sono alla ricerca di uno sguardo
la mia mano
è distesa in una
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| E hai domandato alla vita
rami di pesco fiorito
sorsi di aurora.
Quanti infiniti attimi sono trascorsi
che la quercia ha retto
al suono delle stagioni.
Anima antica che accompagni il mite silenzio
guarda
che il vedere ti scorge
là dove ancora
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Era possibile sentire
il pianto delle rose
fin dalla strada dove le ombre
si confondevano col buio
E potevano essere scambiate
con il confine
di una notte troppo breve
per sembrare tenebra
Era probabilmente
l’ultima volta che
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Dalle onde increspate e dalle acque chiare
si erge corpo statuario, è sontuosa
Venere circondata dalla brezza del mare
nella sua bellezza unica perla preziosa.
Dolce donzella l’adorna come figlia
i lunghi capelli dal colore biondo
quasi fino ai
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Un giorno morirò, è naturale,
ma prima della fine voglio dire
qualcosa contro il mondo anti- sociale
che vive in ozio senza intervenire!
Ho questa pena che mi crea dissidio
e vorrei stare in pace con me stesso!
...Descriverò l’immane
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C’era la pioggia,
la pioggia fredda e il vento
in quel confine strappato e sbilenco
tra la notte e il giorno,
ma non c’eri più tu.
Il tempo di una sigaretta,
ti ho detto aspettami,
ritorno,
ma il tempo era già di spalle
con te tra le braccia
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Se mi emoziono guardando la mia principessa
che oltre al nome ha la dolcezza di mia moglie,
devo sorridere, pur se la malinconia mi coglie
sul volto la tristezza non può apparire
se in questa pazza società io vedo nero,
e per i figli non vedo
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La memoria è un dettaglio, rinvenire la cosa
posarla qui, sentire il rumore che manca.
Fa quasi ombra il suono
nel piccolo ossario di figure
dove avviene qualcosa e quasi gioisci
inavvertitamente.
Ora della paura
che pianti e componi
e ancora
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Attimi di vita
di me, di te,
distesi a raccontar di noi,
di bufere passate e cuori scorticati.
Anime in fuga,
correre a ricercar se stesse.
Calamite cariche di eros.
Attimi di noi, teneramente,
a riempir di risa i risvegli.
E le sere,
ogni
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sospesa su un ramo di un albero in fiore,
sola.
Piove,
e non mi bagno.
Mi guardo intorno,
c’è un silenzio che regna
nella pace mia.
Ho gli occhi chiusi,
mentre vivo l’istante
Sospiro
l’nizio del mio essere libera.
Tocco il cielo
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Roma con i suoi fasti, il Colosseo,
il sistema fognario, il Pantheon, l’erme,
la straordinaria vita di Pompeo,
le strade, i valli, i fori con le terme,
a che, Augusto, Cesare, Scipione?
Tutti facciamo la merda marrone.
Lo spazio nei suoi cosmici
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Un petalo cade già
dalla triste corolla
d’un fiore color lillà
planando s’una zolla
leggero l’accarezza
recandole
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Certe volte considero l’idea di un brulicare dispettoso
dato che il sole schiaffeggia questo fermento colorato.
Le mie spalle lo sai
vorrebbero abbracciarla questa primavera in gara
realtà baciata dalla dolcezza di elementi.
Eppure,
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E’ l’alba e mi cerco
lontano da flussi di insignificanti parole ascolto il sentire profondo che ho scavato nel tempo
Mi cerco
viaggio con piedi dolenti lungo sentieri rocciosi scoscesi a tratti pianeggianti
Mi sento sospesa
Appoggiata ad un filo di
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Guardi il cielo, soffi di vento
e nubi, guarda il cielo
passano le rondini
più silenziose degli anni
dove andranno?
E qualcosa ci accade
una leggerezza, una semplice idea
un tratto di colore inatteso
uno spazio vuoto da colmare
un’altra vita
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Tempo nel tempo ad ondulazione di cielo,
identica passione in fluttuante amor e
rimembranze a trasparir attimi eleganti.
Divinità celestiale e
riverberi di luci ed ombre a
sfumar secoli di gloria,
ad apparire stellare costellazione.
Amor di bimba,
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Quando l’attesa diventa birichina
si attorcigliano i capelli
ognuno con il suo impetuoso fuoco
emerge in contesti che fanno rabbrividire
una scintilla di qua una scintilla di là
onde bilanciare quel senso d’impotenza
aspettando con un minimo
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Nascosti sotto ai ponti
o dentro le stazioni
riposano per terra
i poveri barboni.
Nessuno pensa mai
ch’è gente sfortunata,
la sfiorano coi piedi
e vien dimenticata.
Qualcuno sì addormenta
in braccio a una panchina
e resta su d’un
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La vasca, passeggiata tra amici
da una piazza all’altra,
portatrice di benessere: quello amoroso,
quello amicale.
L’uno afferiva al cuore
tra il Romeo di turno e la sua Giulietta,
confusa dalla donna schermo.
Il giovane soleva fare le sue
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Brezza sorniona, insinuante brezza
stimola l’immaginare mentre carezza
e se sonnolente dilungan le ore
s’adagia la mente in denso torpore.
Libera libra su vasti orizzonti,
scevra d’intralci di limiti e fronti,
visioni idilliache di lidi
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Vivì |
31/03/2019 08:20 | 818 |
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| Scuciti di orli i giorni
strappate le pieghe, inventi parola
quel dire pensiero
sopra ogni riga di certezza
quando ascolti il freddo
attraverso i lembi della vita.
Un refolo di cielo avvolto a un istante
luce dei pensieri
accomodato
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37235 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3451 al n° 3480.
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