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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’106Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Ottobre 2024 |
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Le 37234 poesie in esclusiva dell'argomento "Riflessioni"
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Il tempo
non spegne
il sorriso dei vecchi
ma rendi lenti i loro passi
sui tronchi lasciano
impronte di mani
che prima curavano rose.
Stano svegli
tornano bimbi
osservando la luna
quando il cielo si tinge di rosa
verranno
nella tua
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| Vola dolce l’aria
tra spighe d’estate
fili d’erba,
fiori di campo
multicolori
pieni di vita
Stretto su di me
il tuo profumo
che va e che viene
come il ritorno
di primavera
quando Marzo
diviene una gemma
tutta da scoprire...
Cieli
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| Parlerò di te,
dei tuoi spenti silenzi,
mentre il riverbero
e i bagliori della guerra
mettono in fuga le rondini
dei tuoi sguardi.
E il verde chiaro dei campi
e le allegre sponde del fiume,
si tingono di una pioggia
rosso sangue.
Parlerò di
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Frammenti di ricordi
bruciano l’anima di chi più non li vive,
lucide dimenticanze dell’io, sono...
Frammenti di vita
da
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Ammirare una delle meraviglie del mondo,
restare per ore lì immobile
a meditare con animo nobile
dinanzi al silenzio profondo
com’è quel taglio del monte
che, trasversale, s’inchina alla vista
e, seppur lontano, sempre meno dista,
sembra quasi
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È muta la musa che ispira i versi
Intrisi di sentire e parole.
Come il cuore, la mente aggradano,
la mano trascrive.
È muta, afona, spenta,
al cospetto di due corpi, inermi.
Muta osserva il cullare mortale,
dell’acqua, ora nemica.
Supini
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| Le vie del cielo trasvolando è bello
con l’aeroplano o col pensier profondo
ma non ti sfiora l’aria, il sole, il vento.
L’airone era speranza d’Alemano
e a me leggero può bastare un corvo,
o comodo sarei pur su un gabbiano.
Di passerotta idea
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Pianta coi frutti
che nessuno coglie,
pensieri
che il tempo ingiallisce.
Tornano alla terra,
madre che tutto accoglie,
che forse un passero
porterà al suo
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Forte è il mio dissenso verso l’ignoto
che ha però l’attrattiva del nuovo...
chissà quale sarà la giusta via o il cammino
da intraprendere con zelante maniera,
non tutto è deciso è vero, ancora c’è timore del nuovo
o dell’oscuro percorso fin qui mai
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Al grande mare vorrei poter andare
dalla sua brezza lasciarmi accarezzare
e da lontano seguire quel veliero
dove il mio cuore viaggia
insieme al mio pensiero.
Disteso su quella calda sabbia
bruciare sotto il sole la mia rabbia
lasciare che l’onda
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In tempi passati
alla fine della scuola
ogni ragazzo andava
a cercarsi un lavoro
per poche lire
e mai dire una parola
s’imparava il mestiere
con passione e decoro.
E chi in nessuna arte
voleva andare
andava in campagna
con i genitori
a
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Resta soltanto il tempo delle messi
il fiato che sospeso attarda il taglio
del giorno nuovo stretto nell’inganno
e tu che sei di ghiaccio
ascolti indifferente il mio lamento
in questo viaggio a due sulla scogliera
tra il mare grosso e l’onda di
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| In fondazione quella pietra è di valore
e qualcun l’ha percepita, in certo senso
pietra nera e venerata d’occidente.
ll podere ebbe il colono e nella piazza la sua torre,
chiesa e scuola affratellando rese stabile chi venne,
poi di più si fece
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Passano gli anni,
come sogni...
La vita,
simile a un fiore
riposto tra libri
che altri leggeranno.
I sogni nessuno li eredita
restano
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Nel divenire del tempo
siamo come polvere in controluce
Semplici niente
tra le bellezze della vita.
Respiri unici
in balia del vento.
Immortali in
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Ricomincia ancora
proprio quando pareva
tutto finito
e la giostra gira
va talmente forte
non la puoi fermare.
Ricomincia il giro
ti perdi di respiro
proprio ora che l’aria
profumava il cielo.
E tanto vorresti cambiare
colorando il
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Quanti ricordi!
diciassette anni,
il tempo dello studio, del diploma,
e te, l’amore di una vita.
Mi brillavano gli occhi al vederti,
al sentirti una forte emozione.
Mi chiamavi con buffi soprannomi
ma ero la tua vita
e tu la mia .
son passati
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Pianeta terra
che dai e dai
e più volte senza
mai pretese,
da l’uomo che non è
contento mai
e sta sempre allerta
e con la luce accesa.
in attesa di prendere
dall’alba al tramonto,
dall’etere al più
profondo abisso
e se potesse andare
oltre
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Sempre mi segui
a volte cigolando
scandendo e assecondando
i miei sempre più lenti ritmi.
Di semplice fattura
solo due rotelle, morbido il manico,
ampio però lo spazio
per contenere cibarie e detergenti compreso qualche sogno!
Nuovo compagno
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| Sono i nostri passi
che parlano
sui viali e nei corridoi
e nelle nostre stanze
quando siamo soli
sono il linguaggio
la parola non scritta
ci
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| In casa vacanza
o in villa al mare,
da solo o in allegra
compagnia,
quel che conta
è sapere navigare
e non uscir mai
fuori dalla scia.
Tenersi sempre pronto
ad ogni evento,
non lasciar fare
al mare in tempesta
o al gran fuoco
che
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Non avere paura,
è un regalo,
libertà,
di non sentirsi
come dietro le sbarre .
Per paura
si fugge
si muore,
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È invitante ammirar le onde che tornano
e poi si rincorrono veloci,
spumeggianti giungono come voci
che portano messaggi da lontano.
Anima, corpo e mente
son congiunte con l’infinito
in un meraviglioso rito
che si ripete ogni giorno
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| Lo sanno tutti i poeti
quando il nodo poi si stringe
quando, nella luce che cade
s’apre serena la ferita
lo sanno anche i poeti
che il silenzio della notte
altro non è che attesa
quando le voci parlano
nei riflessi delle onde
e dicono cose
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| Restiamo intatti in questo urto di corpi
trafitti dalla gioia d’esistere
dopo l’intermittenza ancora dopo
aver posato i resti nel sonno
ma poi, vedi, io ho astute gallerie
e passo da me a te senza respiro
tenendomi nel buio come se andare
fosse
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Rintocchi che annunciano l’epilogo
troppo sovente scendono dal colle
in quest’afa di luglio. Qualche rondine
stride nell’aria. Il contrasto d’un tratto
si fa amaro. Poi torna il silenzio.
La vita uguale. Le strade ancora sonnolente.
E mentre il
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I poeti sono soli
e da soli vagano nel deserto
al posto del sangue
hanno il soffio del vento
e nella gola il sole e scaglie di cemento
ingoiate di notte
quando la luna va a dormire
e l’amore è il lamento di un lupo
che non ha casa, strada,
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Dev’esserci un nome
per dire dove sono quando scrivo
scavando, un nome, che
porti con sè l’odore forse
di qualche campagna bruciata
un nome di donna o di città
che abbia ai fianchi una collera antica
e nella bocca un rudere coperto di
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Novanta volte ci godiam l’estate,
novanta volte sopportiam l’inverno,
novanta volte tolleriam l’autunno,
novanta volte amiam la primavera!
Il ciclo della vita si rinnova
di anno in anno dentro le stagioni
che si sostituiscono l‘un l’altra
in una
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hai levato il braccio
e hai capovolto i cieli
dai recessi del sangue
rimonta la melopea selvaggia
hai sul collo il fiato
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Piccole, piccolissime ferite
e un arcobaleno di lividi
ecco cosa mi rimane di te
che non conosci o non comprendi
l’altrui cuore, ma ti fermi sulla soglia
del tuo essere possessivo.
Non bruciano sai, non fanno male...
o almeno non quanto la
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37234 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3181 al n° 3210.
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