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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’085Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 37229 poesie in esclusiva dell'argomento "Riflessioni"
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Cittadini del mondo son coloro
che portano nell’anima e nel cuore,
come se fosser del prezioso oro,
pezzi d’altre città con grande amore,
sono coloro che, pure restando
nell’ambiente che lor diede i natali,
vanno continuamente
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La malinconia frantuma la vita
appesantisce ogni angolo
del nostro tempo.
Sotto ai neon di luce solare
ciascuno si arrotola, fatica
per restare a galla da un vivere sospeso.
Con il perno smarrito
prosperano limiti e confini;
le strade della
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Cade la neve qual velo bianco
che copre e purifica brutture
e allo sguardo rende immacolate
della visione
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Rifugiarsi nel freddo
quando fuori il gelo incombe
è quel qualcosa che riscalda
in particolare quando
“brutti ceffi”
hanno condiviso il percorso
sotto una pioggerellina
che anche virus all’istante
avrebbe voluto cancellare
indescrivibile la
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Come è difficile iniziare il giorno quando
notizie si abbattono sulla testa
verrebbe voglia di spaccare tutto
anche se pensare a chi sta peggio
riesce sempre a fare riflettere
accettare di non poter condividere momenti solenni
un dramma che non
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La vita è bella,
qualora non ci son vicende storte,
se sei felice con la tua consorte
ed hai parecchi soldi in cassaforte!
La vita è bella,
se il fisico risponde in modo attivo
ad ogni problematica dal vivo
e senti d’esser sano e volitivo!
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Mar Nero, Mar Rosso, Mar di Vino.
In un mare di vino dimenticare
di saper nuotare.
Dolce affogare, morte indolore.
Scorrere sull’allegria delle bollicine,
cadavere felice con il viso che sorride.
Benedetto da Bacco.
Sballottato senza resistenza
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Il pianoforte suona Chopin
alla finestra bussa la vita
cuore che batte e mai smette
cuore che ascolta l’alba
sente passare le limpide note
tra i suoi preziosi battiti
le sente vibrare negli attimi
in cui il silenzio s’avvera
presto sarà ancora
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Rotondo fanale,
di incerti confini,
albeggia, scompare
e riappare tra i pini,
una cocuzza candita
di plastici affilati aghi,
con i capelli tra le dita
-di qui e di là-
trasognato vaghi...
Vaghi il pretesto
cercando il dolore,
ti trovi che è
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-il mondo si è fermato-
disse il gigante al nano
-cosa vedi all’orizzonte?-
rispose il nano a fronte
-solo nuvole nere tempeste e temporali-
-io nuvole chiare che Tu non puoi osservare-
Ma spesso Sua Altezza, il Grande, il Tiranno
ci indica la
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Piange la terra,
piange ogni alberello
per non veder più
ombre in movimento
e anche il cielo
ha messo l’ombrello
per dare spazio
a un nuovo vento.
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È triste anche il mare,
è triste ogni corsa,
si è spendo anche
il faro del porto
e ogni
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Alto in basso sta,
lungo il tragitto corto,
per chi viene e per chi va,
più diritto è storto,
il nodo della libertà...
Indietro e avanti,
più qui fisso è l’orizzonte
men lì muovono i rimpianti,
il sole c’è adesso di fronte
che prima erano le
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Sfrugo negli anni ed a ritroso
torno a ieri
In quei sorrisi acerbi
che raccontavano di semplicità
di cuori che
sobbalzavano per un giovane amore
e sogni fiabeschi
a cullare le notti.
C’era un profumo diverso nell’aria,
colori più tenui che,
non
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Spostarsi un po’ più in là
per non violentare l’anima
di chi con una sola lacrima
bagna la propria intimità,
accarezzare con gli occhi
l’altrui sguardo nel vuoto
che s’è perso nell’ignoto
privo di trucchi e ritocchi,
offrire un sorriso
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Ma che grigiore quest’oggi
non è bastato raggiungere l’apice
seppure volontà non sia stata chiusa nel cassetto
solo tre ore di luce ancora e tutto diventerà buio
non lasciarti cogliere all’improvviso da situazioni incresciose
reagisci come di
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Distesa di fiori di campo
ondeggiano al sole
delicati petali si confondono
con variopinte ali
di effimere farfalle
mossi da
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Accarezza il vento dormienti visi
una finestra sonnecchia, sbadiglia
un respiro s’anima d’aria, intrisa
s’origliano i suoni, la città si sveglia.
Il sole tra le mura stanche capolino fa
la notte appena trascorsa ai raggi lascia
la stanza è colma
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Correre correre
non riesci mai a trovare un minuto di riposo
ma cosa sarà questa fretta
hai paura che tutto scappi
non ti rendi conto dell’affanno che nel tempo nuoce
sii più tranquilla basta cominciare
troverai un altro modo
onde selezionare
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Tempo è,
questo che vivo
è il mio,
prigioniera e libera navigo
con mani pulite,
afferrando nel vuoto,
aria sana.
Tempo che
mai si deve lasciare indietro
che deve guardare l’infinito
che semina in raccolti
fertili.
Lo vesto di colori,
lo
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Questo confinarci
pensoso e stanco
rende il mio camminare.
La natura arriva in mio aiuto,
apre con il mio animo
un dialogare silenzioso.
Planano Storni sul pioppo,
in volteggi sincronici e festosi,
interrompono il loro migrare.
Esultano i rami
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Respiro il guizzo procace
di gocce punte di rugiada
in più crescendo audace
rosseggiando, la masnada
soverchia delle affini ombre...
Sgombre!
Le bionde piagge di calore
risplendono, tirate, a festa
sul telo, iridescente, del pittore
una
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Accade per sbaglio,
ingombrante mole,
ingigantisce il verbo stridente,
l’ afflato
strisciante e pesante.
Parole e solo parole,
il vento riporta sull’uscio di casa.
Esplode il rumore, gonfio di clamore,
richiama l’aulente profumo di
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Spingo la soma dei sogni,
oltre le tribali percosse
di un grandinio di voci,
soffocando lo sguardo
con il segno del sole...
Di levante in ponente
un sillabario di croci
ammutolisce in un ponte,
che a fiduciose stelle
li affido, i miei
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Parlare, non dire nulla
ma parlare
nei gesti e nel silenzio
una nuova vocale
e seguire il mondo
dalla curva del suo sole
ho visto piangere un bambino
era disperato
ho visto una mano curva
stanca, appoggiata sul suo seno
quanto, è vicino il
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In salamoia contro il tempo stanno
i delicati pensieri che tempo non hanno
sotto acqua e sale integri e sani
per non cadere in discorsi
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Questa arrendevole smania,
di mostrarsi cordardo, assopito
in uno specchio d’acqua salmastra,
improba sentinella, vigila
e approva che non sei degno
di assaggiare la dolcezza dei sensi
e invita a solleticare la noia...
Che noia!
Pararsi il
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Musa dei miei sogni,
impagina la mia lirica
nella magia delle notti,
in cui discerno
il chiarore che indossi,
ché la tarda sera
tu possa rischiarar.
Nel tuo vagar sei gitana
e ti mostri in quel ciclo
che a volte è a velarti
al mio sguardo di
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| Quasi poesia, aria leggera
fluttuare morbido del vuoto
quasi, quasi poesia
nel vagito nell’alba
quando si lascia la notte, lentamente
restare svegli sui
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| Più tempo passa
più mi vien da pensare
che quel che sento
c’è poco di vero
e se potessi uscire
a navigare
andrei lontan da questo
cielo nero.
Me lo diceva un giorno
mio nonno
che di crisi e guerre
ne ha visti tanti,
ma chi aveva il
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Arcana delizia dei sensi,
dalle radici del cuore,
protetta e nutrita pendi,
di univoca gioia risplendi
-un frutto proibito-
negli immemori giorni
della memoria incallita ...
Il tempo resiste
agli assilli del vuoto,
-una linea continua-
di
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Triste e cupa è la notte e senza stelle
e la luna, stanca, non più rischiara
i monti e le vallate, con i borghi
che alle citta s’affiancano copiosi.
Il buio avanza ognora in ogni dove,
e spente son le luci entro le case,
ove s’ode solo d’un bimbo
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37229 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1831 al n° 1860.
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