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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’074Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 37228 poesie in esclusiva dell'argomento "Riflessioni"
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Assomiglia al mio tempo
la solitudine delle funi
affastellate e stanche.
Assomiglia alla mia immobilità
senza vele da ammainare
ne’ bitte salde
a cui tendere abbracci.
Assomiglia al groviglio dell’anima
questo ammasso informe
di desideri e
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| Inutile spremere le meningi
si rischia solo di fare un grave danno
pazientare l’unico rimedio
arriveranno momenti migliori
la fretta non è mai buona consigliera
sino dai banchi di scuola insegnano in tal senso
quel bianco calamaio
incastrato
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Un altro anno è passato...
ed è di nuovo Natale...
che strano sembra sia volato
seppur tra distanze e limitazioni.
Nulla è più come prima ormai...
i nuovi eventi hanno preso il
sopravvento e fanno parte di noi.
La nostra incolumità affidata
a una
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Bel giardino fiorito d’un tempo
lentamente
hai ceduto il passo
alla desolazione d’un muto deserto
echeggiano lontani
gioiosi giorni.
Fu fecondo vigneto
coi suoi presenti
di sgargianti grappoli suadenti.
S’è dispersa la melodia del canto
dietro
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L’oggi tra ieri e domani.
Semplici giorni cui soltanto
le emozioni donano un senso,
emozioni che il cuore nutre
per non morire.
Quante strade senza nome
che ho percorso all’infinito.
Cerco ancora tra i pensieri
i segni della mia giovinezza
quando
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Inutile creare un alone intorno a noi
non serve proprio a niente
essere noi stessi in qualunque occasione
è qualcosa che dovrebbe allertare
seguendo la retta via
sotterfugi non mancheranno di essere scoperti
per le bugie ricordare vecchi
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Ho portato via
il mio dolore
perché non siamo
fatti per amare
ma per odiare
ogni altra luna
diversa da noi
e dalle carezze
sporche, malate
della cenere
dei giorni andati
a finire male.
Fra le braccia
di un altro
che non amava
come
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Bottiglia di vetro verde rotola sul tavolo
d’una stanza vuota, senza una finestra.
Mille pezzi appuntiti sbriciolati per terra.
Cocci frantumati tra molliche di pane.
Quali pensieri appesi sul muro bianco?
Forse di vita? Forse di morte? Forse
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È come fosse in cielo a dire basta
compresi stelle e luna
col sole che si infila nella cruna
del piccolo universo iconoclasta
e rapida e nefasta
adopera la luce su in tribuna
destata dalle urla e inopportuna
si innalza immensa sopra la
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Raggela il pensiero
l’autunno che sta per morire.
Le foglie morte macerate dalla pioggia,
la rassegna di tronchi slavati
sembra una foto ingiallita dal tempo
nell’inanellarsi di cose senza tepore.
Le nuvole non passano alte
ma si incupiscono nella
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| Tenere zolle di gioia
e dura terra di dolore
alle radici del tuo albero,
che è cresciuto con te
irrorando i suoi rami
con stille d’amore
e arrivando a dare vita
alle radici più profonde.
L’albero della vita
è una pianta sempreverde
e non teme
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| Sarà pur vero quanto ogni giorno viene propinato
dubbi non rimangono certo in disparte
vige in ognuno un pizzico di verità
non sempre bene accetta
riuscire a discernere il tutto diventa obbligatorio
onde un domani non rimanere male
lasciamo
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Lacrimo questo mese,
mentre luci e colori in festa
riempiono case, strade e viali,
rivedo momenti passati,
vissuti e amati.
Tanti ricordi,
leggerezza e gioie,
nei sorrisi, parole che
hanno lasciato segni,
brividi su una pelle giovane,
poesie
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Nelle assopite sere
e nel loro lungo richiamo
il tuo nudo tronco piovoso
si sveste delle foglie d’autunno.
Una vita dura e umida,
la tua scorza senza carezze,
attenderai invano anche domani
che una mano passante
ti sfiori per donarti un pezzo di
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Non ci vuole mica tanto
a rispettare i doveri che ogni dì assillano
cosa fatta è un pensiero tolto
perché mai dovremmo portarlo avanti nel tempo
intralcio che prima o poi farebbe inciampare
procuriamoci quindi tanta tanta pazienza
volontà nostra
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Scende la neve diverso della caduta il ritmo
larghi son prima i fiocchi intensi e nell’aria
un violento turbinio e nasce così forte
un desiderio che una spessa e bianca coltre
del mondo cancelli e copra le brutture nere
poi più leggera più dolce la
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Soltanto la morte,
la morte soltanto,
scoprirà le mie carte
e getterà il guanto,
prendendo me in disparte,
col pieno capo ritorto,
tremerà l’istante
che, avrà il fiato corto,
-volente o nolente-
le avrà riso contro
la mia bocca gaudente
e due
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Un respiro di pietre addormentate
sotto lo sguardo del sole
e l’oblio del vento.
Raccolgo l’aria con le mani
sospeso in questi sterili giorni
con una pena sconosciuta
che il cuore nutre per non morire.
Ho spento anche il canto
nell’intenso
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Un occhio di qua un occhio di là
proprio per riparare a tutto
è quanto consigliano sino dai primi anni di vita
seppure fastidioso insegnamento
lo ritroviamo quando meno ci si aspetta
solo allora ringrazieremo chi
con fatica ed amore
tutto
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| Non arrivi.
Davvero non arrivi!
Ti bagni appena dentro l’iride,
ma non arrivi a vedere il vero:
Le chiavi le ho nascoste
dentro il vaso, poco più su.
Devi affondare la tua voglia
nella terra:
Stare attento che non gravi
il tuo
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Tra montagne di muschio e cartone
una capanna vuota.
Si è disgregato il presepe antico
non vi sono più re magi e pastori
nè bimbi né madonne.
Rimangono le memorie
di una terra prosciugata
radici sradicate senza vita
esposte ad un cielo
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Come resistere ad eventi che scatenano la fantasia
seppure niente riesca a mettere un punto fermo
a tutto quanto sotto gli occhi appare
libertà d’azione s’installa
provvedendo a diluire nel tempo
quanto vorremmo poter gestire
un sentire che
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Il cielo è spoglio
sopra di me,
sono cadute tutte le stelle,
una ad una.
Non resta che il mistero
del buio profondo,
l’immagine di un passato
da dimenticare,
la bellezza del silenzio
che accompagna i pensieri
e la verità del tempo
che mai
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Non vedo oltre
le nubi d’acciaio
che mi schiacciano lo spazio.
Scivola il tempo
mentre brilla la neve
sulla strade ferite.
E il tempo passa
cullando lentamente
le mie giornate.
Nelle pieghe notturne
mi danno conforto
i filtri di
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Come il nuovo giorno
rallegra e prude,
fin al mezzogiorno
così, le mani nude
levarsi aprendo,
la terra ode,
al sol crescendo,
gagliarda lode
girar il mondo.
Piacere rotondo,
rotondo sapere,
occhio curvando
puoi anche
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Un mondo fatto di silenzi,
non amo il rumore assordante.
Nel silenzio m’immergo,
fantastico con la mente,
raggiungo il cielo,
guardo le nuvole,
coprono montagne vestite di bianco,
il mare che cambia veste.
Leggo un mondo lontano,
che corre,
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Cosa c’è di meglio se non scrivere di dolcezza
quella cosa comune che sempre dovrebbe
poter aleggiare nel giorno
dolcificante senza effetti collaterali
inseriamola nel nostro vivere
onde allontanare la paura
tocco lieve che inebria suscitando
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Non si può né vendere, né comprare,
si porta dentro di sé,
come un segno di riconoscimento.
Capisci che nella vita niente ti è dovuto,
la puoi trovare in ogni angolo di strada,
negli occhi di chi soffre,
nelle persone dal cuore tenero,
dall’animo
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| Quasi Tommaso Campanella
pianeta utopico amo sognare
qui sulla Terra o nuova stella
ove regna indissolubile l’Amore!
Sarà pur utopistica visione
scevrà povertà invidia corruzione
cui equità libertà d’unione
per tutti a fattor comune?
Ogni popolo
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Sconsolata luna
veglia, si dispera.
Cupola di stelle danzanti
copre cielo di diamanti
Luna corre, spinta
dal vento di maestrale,
le stelle ululano
nenia malinconica
Nella panchina del parco
due cani si guardan,
han fame, col freddo
non si
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Macchie di colore
sul muro
mai cancellate
il mondo curvo
sotto una bolla di sapone
-l’infanzia smarrita-
nel silenzio
di una fiaba interrotta
da ruffianesche voluttà
è terra morta ormai
quella che volevo
senza padrone
ogni domani
sarà
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37228 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1051 al n° 1080.
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