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Le 5286 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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Sur les berges de vos critiques aseptisées,
danse le Baobab aux couleurs du messager.
Il contient en son creux mystérieux,
toutes les missives du conteur,
qui transmet les sagesses de vie.
Sur les rives des vos critiques stériles,
chante le Baobab
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Esco in compagnia dei miei anni,
della voglia di vivere,
della malinconia,
amica indesiderata.
Tutti procediamo
nella stessa direzione.
La voglia di vivere scruta l’orizzonte
in maniera frenetica.
Gli anni avanzano senza indugio.
La
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S’ode nella valle
il lamento degli ulivi
ululano al fronte
nel forte vento di tramontana
che ha gelato il cuore
dei lupi del potere.
Squarciano
la coltre nera
dell’indifferenza
nei fumi dei falò
nei colpi degli aguzzini
piangendo
amaro sangue
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Vous pourrez effeuiller le coeur
avec vos gueules d’anges,
Vous pourrez capturer le coeur
avec vos mains satinées,
Vous pourrez chavirer le coeur
avec vos discours cajoleurs,
mais si vos pensées sont succubes,
tournez vos rayons ailleurs.
Si
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E mi ritrovo qui
nel cuore di una tempesta boreale
su questo ciglio di terra
a scrutare il sorgere di un’indomita aurora
che illumina pallore d’anime indolenti
ormai soggiogate nel subdolo velo dell’ipocrisia.
La vita in affannoso respiro
affonda
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Dall’odio scosso dal tempo,
dal sale grondato dal supplizio
ne trae godimento il supponente
che con il suo supporre
abdica la sostanza
con estrema noncuranza
e, nel suo interloquire
l’aspetto primordiale
si scontra sempre con l’attuale
generando
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Consulta pure
gli ingialliti cartigli,
sparpagliati su basculanti tavole,
macchiati di nero inchiostro.
I mari sono burrascosi e neri,
le rotte contorte,
confuse,
dall’assenza delle stelle.
Sali sul ponte,
liberati
delle ingombranti
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 | Chi ti salverà dalle tue incertezze, le tue paure...
Chi mai verrà in tuo soccorso?
Il tuo tempo a rincorrere la felicità, non supera i tuoi tormenti.
Non mi basterà una vita intera
per capirti, perché non avevo io i tuoi legacci.
Non ti basterà la
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| Dalla cacofonia di suoni
emessi dai sapientoni,
ho estratto un amaro succo.
Mille volte ne ho assaggiato
l’aspro sapore,
mille lacrime asciutte
dagli occhi alla gola
hanno solcato il cuore.
L’indifferenza,
le aguzze punte delle parole,
hanno
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La vita e la morte
Io calpesto,
dal nulla all’infinito
Io vivo
e di me rinato, solo
avrete vuota lapide.
Pensieri di nebbia, ora
mostrate l’incerta città
di squadrati abituri,
panni svolazzanti e sabbia,
nell’oscurità di una Luna
che notte
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Piange l’amata mia terra!
Lacrime empiono rossastre pozzanghere
inermi bimbi giocano inconsapevoli
ignudi piedi calpestano fango
rossicce palle a rotolare pei campi:
Piange l’amata mia terra!
Reclama la vita, la stessa deturpata
la stessa
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Quanta strada
dovrò ancora percorrere
per dissetarmi?
E quanta
per sfamarmi?
Qualcuno
mi ha promesso
limpide acque
e cibo senza fine,
mentre io muoio
lentamente
in questo mondo
preda
di padri aguzzini,
non più padri,
invano consolato
da
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I vinti tacciono
lo sanno: è giusto così
la saggezza era
ed è dalla parte dei bravi liberatori
perché la vittoria era una foglia.
La foglia non può raccogliere i frutti,
dopo la bufera i vinti tacciono
perché orribili sono state le loro
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Sul rifiuto del silenzio stagna il fango
saran tante le voci
che chiuderanno gli occhi
capire credere
odiare amare
soffrire per perdersi
nell’infinito boato mortale
arrugginiscono le grida
e su una nuvola di polvere
si disperderanno nel
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Racchiusa,
nell’ uovo, sottile, dorato,
traslucido, immobile
spiando tra le ciglia,
lo scorrere del tempo,
il susseguirsi delle stagioni,
l’alternarsi delle maree.
Onde che bagnano appena
la sabbia bianca,
onde che investono e
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Mi tengo fuori dai vostri bordelli
da cataclismi deliri ed estremi crismi
mi tengo fuori dalle vostre chiacchiere
pettegolezzi, sotterfugi e caste
mi tengo fuori dalle sbirciatine
ammiccamenti e sfracelli da cortile
mi tengo fuori dallo scambio di
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Meravigliose notti dal riposo dorato,
nostalgici ricordi del recente passato.
Ti risvegli nel buio più profondo,
le tue forze disperse chissà dove per il mondo.
Invisibili catene frenano ogni movimento,
amara realtà e grande tormento.
Profonda
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Rientra nella buona correttezza
e nel rispetto che si deve a tutti
criticare con scelta leggerezza
senza che quell’errore lo si sfrutti.
La critica sia lieve, la si spezzi
in modo ch’essa veramente frutti
ed assolutamente non disprezzi
l’autore
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Ascolta, notte,
non ho bisogno delle tue strane ombre
accatastate ai piedi dei lampioni,
né della luce della luna
per seguire la strada.
Non hai letti per riposare,
né cuscini per deporre i miei pensieri.
Tieni pure la tua valigia,
colma di
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Dammi un libro,
uno di quelli polverosi e grossi
del tuo scaffale scuro.
Lo porterò con me,
dove la terra brucia sotto i piedi,
dove il sole non dorme mai,
è li che siedono le donne
coi loro figli in grembo,
è li che si nasconde
il demone
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L’inizio di ogni errore,
ostinata e impenetrabile barriera
tra l’ipocrisia e la ragione,
è la virtù dell’infelice e nemico dell’amore
che nasce dal cervello e non dal cuore.
Benvenuti nell’orgoglio,
pessimo sentimento del genere umano,
una
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In questa circostanza
ad avvenuta consultazione elettorale
aimè, mi sento male
nell’enunciare che:
aumentando il ritmo del progresso
per indecente che vi sembra questa mia poesia,
credo che arriveremo alla morte naturale
senza passare per nostra
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Racconta dei pericoli affrontati
insieme ad altri stipati
in barconi fatiscenti
nel mare aperto.
Nudi di ogni avere
ricchi di desideri,
speranze,
perduti.
Alcuni per sempre,
nell’abisso oscuro.
Gli altri si frantumano
sull’ottusità
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non amo metter punti virgole e interrogativi
mi piace esser anarchico errati i congiuntivi
il poetar è tale perché
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Sono sgomento
davanti alla caducità degli eventi.
L’ingenuità umana
mi dà angoscia.
Mio padre
non ha fatto la Resistenza
sulla Majella
per idolatrare
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Non ho timore della morte,
ne ho rispetto; quale altra sorte
all’uomo nuovo, cosa in cambio,
di chi della propria vita fa scempio?
Al gelo dei cuori, nelle stazioni
va l’umanità persa con se stessa,
a costruire alcove coi cartoni
come castelli di
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Pelle avvizzita
come foglie in autunno tardivo
restìo a lasciar la scena,
a silenzioso inverno
sordo ai moti dell’anima
al riecheggiare, nel silenzio
dei tuffi del cuore
amplificati, come di un sasso
che precipita giù, giù,
sempre più giù
sino a
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 | La volontà si erge in potenza.
Distruttiva forza persuasiva
contagia la moltitudine
in opposizione controversa.
Si resiste come barriera difensiva,
per
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| Sfido la gravità con un pensiero,
sparigliando i tarocchi menzogneri,
portato di una vita farfugliata,
che scarnifica l’ethos quotidiano.
La tunica indaco da Tuareg,
ad avvolgere scampoli di amore
e torbide sirene del passato,
copre,
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 | Sangue
occhi sbarrati,
terrorizzati,
carni strappate
sanguinanti
e corpicini,
ormai immoti,
lacerati
deturpati,
arti monchi.
Corpi e anime straziate,
piccoli angeli martoriati.
Quale la loro colpa?
L’essere umano
si è venduto il
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| Don’t look for me
when it will be too late,
when I’m old and tired
and the light in my eyes
will be turned off.
Don’t look for me
when my heart has closed every entry,
when there will be no way out for us
and every remembrance
will have
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5286 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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