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Le 5286 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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Sulle cataste di falò interminabili
colonne di anime frantumate nell’indifferenza,
sulle tradotte stipate come carne da macello
stelle disperate urlavano nel silenzio inutile.
Nel disegno di uno sterminio nato in un segno belluino,
nella paura di
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Il racconto di una notte
con tante stelle spente
di lacrime perse...
in laghi di piccole anime disperse
come fumi ai venti
di sguardi e sorrisi infranti!
che speri ti porti via fra le illusioni
che in fondo, la morte
quella morte, si può
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 | Hanno raccontato di ore che stordivano rumore
di fumi neri nel vento soffiati dal tormento
e del nulla che sembra vero dentro allo sgomento
come accaduto! E sguardi caduti prima dell’azzurro
Di ore mai trascorse, ferme sul correre del
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Ebbro di toni amici,
compassato, assorto
da tripudi di piazza, porto
di vicoli affollati di voci...
Tu, colombo mio, gonfi il petto
mendicando briciole di affetto!
Le tue piume conoscono le lingue
dei venti e mimano traiettorie
verso i
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Deluso dagli approdi scelti noti
che sicuri ritenevo nel passato
questi ultimi miei pochi desideri
ad una nave anonima senza nocchiero
ho da oggi per il futuro qui imbarcato
lasciando così all’onde al mare al caso
quella sua ignota a me
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Quanti chef ai fornelli che si alternano sui canali
per grandi sfide culinarie a stuzzicare gli appetiti
ma chi non ha niente in cassa con l’immagine poco ingrassa.
Son ricette da appuntare con le dosi consigliate
e allor pronti a partire accendiamo
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 | Ladra di luce,
che speravi?
Raggi di sole
contro fregi e dolori?
Furfante di vita,
che cercavi?
Spiragli di cuore,
contro lembi d’anima?
Qualsiasi cosa,
rubata a scrocco,
ti rissucchierà l’anima,
ti spegnerà il volto.
E quando
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Vi vedo correre e ciarlare
correre e ammazzare
correre e scemare
lentamente,
inesorabilmente.
Tutto è sotto gli occhi
di tutti
ma nessuno vuole vedere,
si assiste all’imbruttimento
impotenti
mentre le stesse facce
le stesse vite
le stesse
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Il seme della cattiveria germoglia senza sole,
non ha bisogno d’acqua e fertili concimi,
si nutre solo d’odio, rancori e facili vendette,
si drizza subito tenace soffocando tutto
e con grandi foglie sparge ombre nere essiccando rose.
Anche i
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Pericoloso più di malalingua
è leccapiedi: vuole te adulare
per ottenere in cambio qualche cosa.
Enuncia qualità, con la sua lingua,
che non possiedi, ch’egli sa inventare
con sua mente contorta e appiccicosa.
Almeno malalingua a
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 | Penetrare con astuzia nella mente della gente
instillare come gocce che cadono dalla fonte
illusioni e dubbi che confondono le forme.
Si insinuano nei concetti e nei canali virtuali
per carpire il pensiero e le debolezze mentali
son cavalli di
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| Parlare di problemi in poesia
si rischia di deludere il lettore
che predilige i versi in sintonia
col genere più intimo: l’amore.
Però nel cuore, oltre ai sentimenti
che investono i settori della vita,
ci son ben altri infausti argomenti
che
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| Albero di bugie crollato sotto il peso
della luce brucia coriandoli di verità.
La purezza dell’acqua piovana ha lavato
le scorie di atti inconsulti che avevano
travolto l’immagine del vicino inconsapevole.
Restano le parole: armi potenziali,
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Atto efferato
pegno prezzolato
riflesso nello specchio
dei precordi
con i trascorsi grati al dio del male
figlio mai avuto
maledetto affare
ponte tra due sponde condannato
alla tristezza avida e assassina
che coi capelli neri si
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Girovago in un mondo
di gente senza scrupoli alla ricerca di quel potere
che rende schiavi cuore e mente.
Anima circondata da sbalzi di umore
brividi di paura quando l’urlo diventa
di ghiaccio, quando quel sole non illumina
la mente. Infelici in
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Artigli che s’affondano nell’anima,
sono le parole,
scavano solchi maledetti
dentro un soffio vitale, vestito di tristezza.
E’ la vita
ora gemma e fiore,
ora albero privo di foglie,
spoglio di coscienza.
Un velo pietoso,
la cattiveria, che
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Tu che passi i tuoi giorni
a diffondere
la tua maleodorante alterigia
se ancora ami un poco te stesso
raccogli quelle poche briciole di bene
che il cuore ti ha
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Non parla Amore
a chi lo spirto suo dissoda
per seminar e nutrire l’oppressione,
né canta il cuore
di chi in Cattiveria pone la sua ascendenza.
Né ali hanno i sogni
di chi non fa danzare la Speranza.
Bassezza alimenta viltà
e sol disprezzo e
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Ed è legata strettamente al cuore
la cattiveria pavida regina
che sa di ossa peste e caffeina
appesa per i piedi al pio furore.
E si combina a vita con ardore
avvolta in una veste diamantina
là dove trovi aperta l’officina
che con il fuoco genera
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Vago incerto, nel buio
dietro me, nulla v’è...
Il cuor mio, infelice è
d’esser pregno di quella cattiveria
che non mi appartiene.
E l’anima mia, or ci tiene
a sollevare questione...
Chissà il perché
di questo improbo cammino.
In cerca di una
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Cresce a dismisura
l’erba della cattiveria
come nel bosco
quando spuntano
selvatici rovi
e salici piangenti.
Prosperano rigogliosi
muovendosi
tra le vene invernali
dei più aridi cuori.
E’ un graffio che fa male
come un fiore carnoso
o
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Amor... amor
cuor dilata,
fa i conti
senza l’oste,
serve vino e acino
senza cuor
delle risorse.
All’interno
candeggiano
canaglie vie
per modellar illusioni
e grandi progetti,
lor voler imprimono
senza doti.
Rassettano le tasche
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E’ il tempo della vita maniacale
nascosta dalla porta appena chiusa
e dato che sai bene come s’usa
tu sappi che è un nemico potenziale.
Appena entrata ascolta il suo segnale
che naviga nel sangue alla rinfusa
per castigare il male e chi
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Se tu sapessi quanto ti ho amato,
ormai è tardi per i rimpianti.
Benché trafitta dalla tua morte,
ridotta male da una finta nuova,
amor lontano, che torni a fare?
Viaggiavi sempre nel mio pensiero,
ed or mi conti che non sei cenere?
Forse il
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Per vincere, nel judo, lo sappiamo,
assecondar bisogna l’avversario,
trascinarlo con noi nella caduta,
per rialzarci più forti e superiori.
E se fossero al judo viciniori
le tecniche per vincer la temuta
malalingua, se su stesso binario
l’infame
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Tu cuore di pietra,
che senza ritegno coltivi la spudoratezza
e l’arroganza favoreggiando verme malefico
che dorme dentro l’anima nascosto
grido di dolore t’annienta ma forse
è solo solitudine, rabbia o frustrazione
quello che ti tiene con le mani
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 | Guardati nel mio sguardo
senza ricordare il mio nome,
oggi non ti posso accontentare
nei rosari discussi e ipocriti,
in effetti, presepi oltraggiati;
mercimonio brusco
nello stridore d’unghie
sullo specchio appannato.
Lo chiami
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Non c’è scuola, per la cattiveria,
nè insegnante che la insegni
vive con la malignità ed ostilità.
Cattivo tempo e perfido spazio
sono i suoi amici.
Soltanto la malizia del denaro
e la crudeltà del potere,
stimoli e valore per Lei
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La cattiveria rende infelici
e nessuno redime il male bevuto a lungo.
La normalità affianca in fretta
vite sformate
in regressione di passi che strisciano
eterne condanne.
Oltre la linea d’ombra
anime oscure e infelici
tremano, arrendendosi coi
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 | Sei stata nella mia vita
l’erba cattiva che avvelena
ridotta come anima in pena
malattia che mi ha colpita
Nessuno l’ha mai capito
ti credevano bella e buona
ma io sapevo ch’eri imbrogliona
la calunnia era il tuo mito
Mi hai tolto chi tanto
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| L’ignoranza
ha resuscitato Caino.
Sotto le sembianze
di nuovi ordigni mortali:
tutta l’umanità fa tremare.
La memoria ha già dimenticato
Hiroshima e Nagasaki,
quanto successo è già passato.
Solo la cultura, novello Abele,
la potrà salvare dalla
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5286 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 391 al n° 420.
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