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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’070Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 7697 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Verde il prato di fiordalisi pieno
in distesa infinita d’intenso ciano,
laggiù si perde tra dolci colline
nel quieto paesaggio senza confine
ed io in silenzio basito ammiro
si tanta beltà con profondo respiro,
m’illumina l’anima tale
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| Guardo l’immenso infinito
passando da silenzio a silenzio.
Luccicar di rugiada,
stelle del mattino catturano
gli occhi
distratti da pensieri.
Mi incanta magica natura,
mandorli a gemme
sprizzano soave fragranza,
l’aria s’inebria di profumata
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Sapessi luna i ricordi che
emana il tuo chiaror notturno,
stupore ad ammantar orizzonte.
Notte sonnambula, misteriosa,
notte di luna piena ad
apparir su trasparenti vetri,
magnifica, lungimirante,
effimera nostalgia.
Argentea brezza e,
sguardi
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Onor a te che ogni tuo petalo
forma un macro,
corollario ad aggirar se stesso
e fiore a fiorir in simmetria vegetale
colori smaglianti d’avvenente mistero.
Onore a te Dio della quasi perfezione,
agli occhi di beltà vestita,
fierezza fioritura
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| Tra nuvole di suoni
e di colore
l’improvviso nereggiar
del temporale
quando del giorno
rimane solamente
una vampa
arancione all’orizzonte.
Del mare screziata
da strisce d’argento
l’onda sfiorata
da un fievole sole
voluttuosi
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Distesa di colori e
ciel s’arrende a
codesta bellezza che risplende...
Un cuor s’eleva alza ed invola,
disteso pacifico vestito da bonaccia...
E’ un muscolo gioioso e addolorato,
di serenità fatta sincera,
serena valle ad eco boreale
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| Mal vedrò forse l’eterno sole
e tutto ciò che vibra intorno
all’orizzonte che ondeggia
specchiandosi all’infinito
sugli arenili abbacinati.
Si può presumere la fuga
dei silenzi sì profondi
che nel tempo si ravvisano
nei deboli fruscii dei
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| Nasce nuova giornata di pensieri vivaci
cala dal roseo avvio celeste,
viaggia nel notturno riposo delle braci
schiera già in chiara veste
di felici moti posati sulla porta a vetri
della vecchia serra
nell’incanto di un roseto potato .
In tempo
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Piove il cielo
lacrime di purezza
fiocchi leggeri,
a sollevare il cuore d’allegrezza
stupore,
fra spazi aperti di
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| Nell’incavo del grembo del tempo;
stando in ascolto della natura
nella misura che mi consentiva;
m’ inoltravo nell’infinito
ove non esiste il prima e il dopo;
lasciandomi abbagliare
da improvvisi brandelli di nuvole
stracariche di radiose
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L’ultima carezza
aveva lasciato il bosco
caduta in un attimo
come le foglie
Quando arriva
il gelo dell’inverno
e i rami restano spogli
in attesa di un sogno
L’aria
non era troppo fredda
ed io sapevo
che prima o poi
Sarebbe
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Al tenue tepore
vano s’arrende
e, senza riserve,
il vergine manto
è vinto dal sole,
ritorna a cantare
il vecchio torrente
e sfratta dal letto
l’ignavo letargo,
incede, sospeso,
un avido uccello
nel prato riarso
or trova ristoro,
lento si
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Li dove il muschio accarezza le viole
uno spicchio di Luna timido appare;
solitaria, s’affaccia e va a carezzare
il dolce pensero che la mira e la vole.
La candida neve ricopre le aiuole,
e nel bianco ricamo la terra scompare;
tutto scintilla
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Tormenta tremenda
fischiando imbianca
da valle a valle
la nuda
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Odo il canto insolito dell’ inverno nell’aria autunnale.
Pensieri macchiati di freddo fanno eco intorno.
Un pigolio vuoto tra i rami e un alito di neve dal
cielo piano scende.
Io trattengo un respiro di meraviglia pura e con
occhi di candore lo
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Il bosco ombroso appare vuoto
come i calici all’alba.
Costruito di cristalli di legno
e piante multiformi: querce
dalla memoria secolare
e filari simmetrici di pioppeti.
Le radici sono d’avorio.
Le frequenti piogge hanno
ubriacato i rami di
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Le bianche scogliere di Dover
spettacolo della natura,
composte di gesso e calcare
son meta di tanti studiosi.
La Manica agisce da specchio
e loro si vedon riflesse
mostrando il piacere e la boria
al pari di donne superbe.
Di fronte alla
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Mi mancano i tuoi ronzii
i tuoi voli su fiori profumati con colori accesi...
mi manca il profumo del miele
e mi manca la forza dovuta dal regale cibo.
Mi mancheranno i passati momenti
che ci videro insieme su ali di vita
e che ora davvero
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Scende copiosa fra foglie ingiallite dal freddo
la brina e si posa a tapperar di muschio la terra,
odor di stasi e tempo a fermar ore,
riverbero a filtrar fra sottoboschi.
Anime a vagar in sospir d’amorfa vita,
metamorfosi a rattristar il
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Alzo un bicchiere di vino
brindisi volto al tramonto
nel tuo bel vestito rubino
di un piacevole incontro
muove ricordi il barbera
così lambrusco o brachetto
che scende nel rosso di sera
con cui tu vai a braccetto
rosa scarlatta di un
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Mossa dal vento novembrino
d’un pomeriggio assolato
ondeggi sull’acquitrino
che ricopre fango screpolato
attendi che si faccia sera
quando la luna s’accende
sull’acqua non più nera
che ai suoi raggi s’arrende
libera nell’aria oscilli
sotto
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| Caduche foglie,
abbandonano il ramo
nell’ultimo palpito d’autunno
planano e ondeggiando,
scivolando al suolo
come morbido tappeto
ad ovattare passi dei viandanti.
Malinconiche foglie,
senza più linfa,
desiderose dell’umida terra
in attesa
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| Una luce cinerea smussa le ombre
su quella riva del lago
dove stamane me ne sto seduto pensoso.
Appare fioca, levigata,
poi d’improvviso esplode
nel prosieguo del mattino.
E’ così calmo e placido
questo paradiso
da farmi desiderare momenti
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| Appese ad un filo di vita,
le ultime foglie gialle
della pianta avvizzita,
come stanche farfalle
non ce la fanno a volare
e neppure ad atterrare.
Un tappeto giallo come il sole
rumoreggia sotto le suole:
foglie in balìa del destino
a terra si
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| La morte dei fiori di legno.
Tagliati,
decapitati,
demoliti,
spezzati dal vento,
arsi dal fuoco,
Infradiciati dalle piogge,
divorati
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| Cade il silenzio
mentre una pioggia
scroscia e canta
la sua canzone,
ma or che confuso
il silenzio tace,
fluttua il fiume
stracolmo
ed impetuoso,
arde senza fuoco,
brucia senza bruciare
ricolmo di pioggia,
una goccia ed altre
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Brandelli profumati
batuffoli a raccoglier pioggia
pizzi intagliati in trama di velluto.
Sogni ad intonar nuvole e
svanirle in lontananza
dileguarli in bolle di sapone e
colori a tappezzar pezzi di cielo.
Pittore a pennellar la vita ed
intonar
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Novembre giunge a consumare
ogni istante di cadute di foglie
che lasciano le piante spoglie
nell’attesa di un’onda di mare
o di un tocco di pura magia
che
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| Giunto all’estremo oscuro
al di là del tempo;
brancico in questa selva
folta e contorta
trascinandomi
in stentati passi
verso l’arenile.
S’addensano nubi
trainate dai venti,
s’avanza una polena
nei frastuoni d’un temporale
sul vasto
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Travolgente danza di nubi
su d’un cielo asfittico e cupo
e giù acqua mista a grandine
che sconquassa ogni vita
si rivolta l’essenza naturale
laddove emerge il dolore
fuggente sensazione inerme
che scuote pensieri sopiti
nessun arcobaleno
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Sul terreno disfatto
gli alberi urlano la morte
divelti, falciati, strappati dal vento
viscere di fango e radici.
Scheletri incolori
sparsi tra le note dei violini
perse le foglie rosse dal sapore d’acero.
Usciranno dal camino
come ad
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7697 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 811 al n° 840.
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