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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’070Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 7697 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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S’ode bussar alla porta ed apro.
Ah finalmente arrivi. “Primavera”
Arrivi con fragore e nel cuore posi ogni qual fiore.
Profumi di ogni tiepido calore e
nell’immensità in ogni angolo ti poni.
Benvenuta Primavera nella mia casa,
gradita e ammantata
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Un raggio tiepido insiste sulla soglia
l’aria è smunta in questo marzo al suo principio
di platani è solo un debole russare quando il vento
che imbratta viali e ammucchia rami
acquieta finalmente la sua foga.
Un fioco vocio s’ode in
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Mi preme eliminarti mia signora
da questa mente stanca del tuo orgoglio
e dato che tu apprezzi l’erba voglio
ti mando a quel paese alla buon’ora.
Io azzardo a dirti basta donna flora
col tuo dannato e maledetto imbroglio
e visto che ti neghi io ti
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E’ di primo mattino
che s’alza il profumo di gelsomino
nella campagna assolata
da Primavera appena iniziata
germogli di fiori
fan capolino
nei campi e nei cuori
odore fino
di zagara e menta
riempie il giardino
di fragrante essenza
ed io
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Sarà una primavera tutta rosa
bella abbondante gonfia e rigogliosa
e brillerà di sole e di fortuna
col suo profumo e con la bianca luna.
Avrà i suoi giorni pronti ad incantare
coi fiori rosa questa terra e il mare
tutta le gente pronta a far da
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Da sotto la gonna potente la natura.
Profumo di te, mentre la primavera...
Si sniffano odori d’erba e fieno
cavalli, asini e anime in subbuglio.
Il babbo dal fienile stupra le ore
non volendo intervenire...
fatale il mantello che hai dimenticato.
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Giornate primaverili in questo
inverno dona il sole all’aria
un tepore dolce quei raggi
accarezzano le erbe i gatti
sonnecchiano beati gazze
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Oh rondinella per altri lidi vai volando,
dolce Paradiso il tuo ciel azzurro...
Di sassi e fango è il tuo nido e l’inverno
lo lasci vuoto per tornarci a primavera.
Oh rondinella è l’ora d’aprir le ali e
partir all’avventura fra terre lontane
ove
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| Eccola...
Primavera regina
cammini poggiando i piedi
su tappeti d’erba verdeggianti,
con la mano sfiori cespugli fogliati
come per magia,
le gemme si schiudono
ai raggi dolci del sole,
nascono fiori
di vari colori.
C’è festa nel
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| Está volviendo
la siento llegar
cargada de flores
y perfumes de azahar
La esperamos con afán
después del frío invernal
que tanto nos molestò
anhelando el sol sin igual
Tu, hermosa estación
que nos traes golondrinas
en nuestro cielo sin
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Del canto tuo soave la mente ispiri,
bellezza natural ad apparir serena
un farfugliar di musica mai scritta...
Solenne divenir ad incanto e, di tal beatitudine,
la prosa e la poesia a decantarne su
verdi rami l’allegro fischiettio...
Un saltellio
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Ecco un merlo e un altro ancora
e poi in schiera l’aria sorvolar
sopra il mio e il loro cielo,
e poi sulle erbette e sui campi dissodati
a cercar leccornie per il lor palato.
E i cardellini cinguettano tra i rami
non ancor di gemme
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| Come tutte le cose del mondo,
anche la rosa, regina dei fiori,
vanitosa e profumata,
col tempo, poco, lentamente,
dopo aver sfoggiato la sua bellezza
nel giardino degli occhi di chi la guarda,
piega la bella e odorosa chioma rossa,
perde le
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Quel ramo quasi spezzato
che sfiora la terra
pareva già morto.
E invece ecco, che,
da un giorno all’altro
s’adorna di piccole gemme
pare un miracolo
quel verde più verde
dell’erba d’aprile
e trema lo sguardo al pensiero
che il vento possa
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Oggi nel mezzo di febbraio
la natura di risvegliarsi
attende e di riprendere i colori,
io lungo un sentiero i passi
muovo su un sentier racchiuso
tra una piccola boscaglia che
alle sponde qui vicine del Ticinello
del Ticino figlio si
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| La musica allegra
brillante ed effimera
delle cicale e della primavera
vola lontano cercando
il suo nido perduto
nelle meste note dei violini d’autunno,
toccanti melodie
che annunciano la morta stagione
e feriscono il cuore.
Gli alberi
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| Il tempo è sempre un po’ pazzo,
io sono nato a marzo.
Freddo, caldo, pioggia, neve, sole,
cadono le ultime foglie
mentre qua e là spunta un fiore.
Vento di scirocco s’alterna
a tramontana e la
primavera si veste di neve.
Torna l’inverno sul
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| Sul tiglio che di riinverdir
nel tempo primaveril attende
sui rami scheletriti al cielo
volti come a implorar la stagion
dove il dolce zefiro qui spira
le ultime gocce dell’ultima
breve pioggia di febbraio
qui si imperlanon tutte lucenti
al sole
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| Come d’incanto
si materializzano
apparendo
come figure dantesche
da una fitta nebbia grigia.
Avanzano
sotto il picchiettare
di un’ingannevole pioggia
tra i faggi opalescenti
e le Croci.
Ansimando
per aspri sentieri
s’inerpicano
mentre
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La solitudine del bosco
è un’ombra
che scivola lentamente
verso il gelo della sera
Nessuno è passato
lungo questo sentiero
ed io mi rifugio
nel mistero del buio
Nessuno ha pensato
di cogliere le foglie
all’ora del tramonto
quando le fate
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Una farfalla bianca la luna.
La terra
un profumato fiore azzurro.
Gustoso per la
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Petali a sfogliar misture colorate,
essenze di profumo ad inebriar aria.
Petali a volteggiar nel vento ed aleggiar d’amore.
Sfaldano le corolle in nuvole di petali
tappeto a concimare il suolo.
Vivere e morire e colorar la terra
da boccioli a
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Del volo delle rondini attendo l’arrivo
come i corsi d’acqua che si riversano a mare,
e già nell’aria si ode quel brio
una strana e buffa sensazione del cuore.
Scorrono le nuvole cinte dal vento
con pensieri sparsi e mescolati al mondo.
Vorrei
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Fiocchi di neve su tutta la terra
cristalli di ghiaccio come in una serra
di fiori bianchi, dove qualcuno ha innaffiato
con il pianto del cielo, immacolato.
Fiocchi bianchi e tramonti vermigli
fiocchi morbidi come conigli
brina boschiva e
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Tristemente villaggio minerario
sul punto di sprofondare,
dall’altura dove si vede il mare,
scomparendo nell’oblio della memoria
dove non c’è né arte né storia.
Sud Sardegna,
dove d’asfodelo tutto s’impregna,
tra Masua e Buggerru,
i ruderi del
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Pendono le mie labbra
dalla tua bocca fine,
arsa di parole,
che
volteggiano
in cerchi
tra le fronde dei pini,
descrivendo
soavi correnti
in questo cielo
iridato.
Oh, Musa! Il tempo
non più assolve
i tuoi vezzi leggiadri,
che dolcemente
si
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Son nudi i rami del giardino
ove timidi volano gli augelli,
ora tra coriandoli di neve
ed ora tra canti d’azzurro cielo.
Ed io dalla mia finestra opaca
il tutto ammiro e resto lì,
a guardare fino a sera,
quando un lamento d’usignolo
il silenzio
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| E’ lei l’ultima
la più nostalgica
la più lenta
la più anziana
L’ultima rondine libra pesantemente in volo
sa che non tornerà
segue lo stormo
se ne sente attratta
Ma il suo cuore rimane lì
come il suo sguardo
dove il calore estivo è stato
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| Collina a me cara che segni
l’orizzonte dal mio affaccio,
dove miro vestire stagioni
sul dolce declivio di coccio
Trafitta da tre croci di vento,
spettri su un Golgota spento,
impalate a corrompere il cielo.
Solo la nebbia col pietoso velo,
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| Deboli brandelli di sole
filtrati da nuvole sfrangiate
nel mattutino dorato:
presagio armonico
nel vasto chiarore dell’alpeggio.
Di tanto in tanto
i campanacci
frantumano silenzi aerei.
Agosto, consapevole, avanza
adagiandosi su fresca
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| Verde il prato di fiordalisi pieno
in distesa infinita d’intenso ciano,
laggiù si perde tra dolci colline
nel quieto paesaggio senza confine
ed io in silenzio basito ammiro
si tanta beltà con profondo respiro,
m’illumina l’anima tale
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7697 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 781 al n° 810.
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