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Le 7859 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Sentieri
polverosi e scoscesi,
aggrovigliati rovi pungenti,
di more succulenti
e salmastri sapori .
Sapore di sale,
odore forte
risale
risale
e mi annoda la gola.
Brividi,
brividi
sulla pelle,
ecco
il sentiero del mare.
Sabbia
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 | Si specchia il tramonto
dentro il silenzio del lago,
acque calme, tranquille
riflettono i colori aranciati
che sfumano al giallo.
Un’anatra si tuffa
testa all’ingiù a pescare,
lascia una scia di bolle
del suo nuotare,
riaffiora poco più
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Scendono le perle dal cielo
si posano su un prato verde
la pioggia diventa carezza
che s’adagia sui fili d’erba.
La pioggia disseta la terra
risveglia la mente assopita
scorre lenta e inafferabile
evoca ricordi svaniti.
Sono gocce d’acqua
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Si incarna il crepuscolo
di bruma rosata
velo su velo
per questo giorno
morente e pigro.
Arrende i battiti
sul ciglio presente,
porta ombre e sonno
sulla terra stanca.
Braccia spoglie
a sfidare il vento
e la malferma nebbia,
aria ferma e
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Senti la primavera
comincia ad ubriacare i pori
quel sentire che sempre si ripete
quando la natura si risveglia
.
creando intorno un alone di freschezza
ove tuffarsi onde assaporare
quanto Colui ci dona
.
riconoscenti ad oltranza
di sensazioni
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Dicono il tempo
sia un gran guaritore,
che basterà far passare giorni
e dimenticare sarà
sorprendentemente semplice.
Io dico che il tempo
azzanna e segna
con le sue fauci ingorde
dico che ci si illude
di riuscire a dominarlo,
dico che crediamo
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Quando il cielo è terso
come l’occhio di un bambino,
l’inverno lascia spazio alla primavera,
e, si cammina, su per i monti,
per i prati e, così via.
L’erba avvolge
e, ogni goccia trema.
La bellezza sboccia
osservo la terra che
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Respira d’immenso
questo vetro di cielo
spalancato su di me
abbraccia i miei occhi
annullando le ombre...
sussurra l’incanto della vita
in ogni suo inizio
seppur spettinato e dolente
grida a gran voce
la pazienza del cosmo.
Come la natura,
la
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Sotto il velato cielo
scorrono fiumi di vite
allacciate strette
ai giorni confusi.
Passano i tempi antichi.
Passano le corte memorie.
Passano i ricordi luminosi.
A tratti, dietro raffiche di vento
le nubi polverose
svelano l’azzurro
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Aliti di vento
intrecciandosi
sulle foglie
ingiallite e stanche
fluttuano
sussurrando.
Vivo sole,
dai tepore.
Sulle pendici
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Parole mutate in stelle
nel prodigio della notte
tintinnano nel cuore
come monetine
sul fondo del mare.
Mi culla la notte di vetro
come lucida mano
da afferrare nei momenti
di fredda attesa.
Mi arrendo a questo cielo
bucato di luce
distendo
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Pettinata e abbellita
dalle mani sapienti della notte
si desta la Natura
Una striscia rosso fuoco
abbaglia e
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Valle d’Itria, terra incantata,
terra soave di antichi sapori
che custodisci con orgoglio
tra vecchi casolari imbiancati.
Mi perdo con lo sguardi nella tua valle
tra quei viottoli e quei prati selvaggi
ove un tempo pascevano pecorelle
che il
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Percorrendo questa strada
di tornanti in salita
sotto cieli che tagliano,
ascolto la meraviglia
del fruscio del vento
tra i rami delle mie querce.
Abbraccio ogni giorno
con fatica
queste radici gelide
aggrappate alla mia terra.
Le abbraccio
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E quando l’ultima vela
abbraccia il vento di levante
solo il grido d’amore
dei gabbiani desolati
rimane sospeso nell’aria
a fare da eco
a qualche scampolo di antica memoria...
Ricordi mai sopiti
di estati già lontane
rumoreggiano superstiti
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Grida pensieri scarmigliati
questo cielo imperioso,
mi ricorda certe intemperanze
mi sovviene la volubilità dei giorni
e certi ripetuti momenti
vissuti con altri animi,
sospirati e forse cancellati.
Quanti passi calpestati sotto i piedi?
Quante
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Sul colle mio odorato
cresceva il fieno ordinato
in campi freschi e piani
nei più belli dei miei anni
la pace del cuore era piena
anche se lavoravo di schiena
mietendo il frumento biondo
vera bellezza del colle rotondo
dei poveri panni che io
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Le prime luci velate,
tenui, amorevoli
sono sorrisi stagionali,
tinte dorate
delle giornate.
Nei boschi,
il frusciare dei rami
si fa sentire,
talvolta,
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La vecchiezza del mondo
sgretola le montagne
antichi fondali
sospinti
nel tempo infinito
sino al punto più alto del cielo.
Si eccitano le pietre
nell’acqua lussuriosa
del torrente
che addolcisce spigoli
e crea pertugi.
Il
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Cade silenziosa tra le fronde
supina si pone al suo arrivo
par schiaffeggiare quell’inerme ramo
nell’insinuo leggiadro e felino.
Par lacrima scesa dal cielo
cristalli di luce a bagnare il viso
lembi di cercata speme
tra le foglie a sigillar gli
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Vorrei essere la tua luna,
maestosa e solitaria,
regina incontrastata
di libero cielo.
Padrona del nero pece,
sentinella dei sogni,
complice degli amanti,
silenziosa testimone
di segreti sussurrati,
di desideri di zucchero
di angeli
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 | Mentre il tramonto si dilegua
nell’apparizione d’una pallida luna
apparentemente di rara bellezza
come una visione irreale,
appare con dei colori
che emozionano dolcemente
in una notte tenebrosa.
Il vento fregoroso e incesssante
trascina con se
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| Ma è tutto un consumare luce con questo tempo
non puoi nemmeno lasciare uno spiraglio
che pioggia con tal violenza rovina sui vetri
bilanciare il costo diventa sempre più difficile
cosa conviene un vero dilemma
arriverà pure la primavera anche se
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| Sarò sempre albero
radice a fittoni
nel greto macilento,
fronda di sollievo
nelle ore di calura,
tronco da abbracciare
nei momenti schiaffeggiati,
frutto da mordere
quando la presa cede.
Sarò sempre albero
tu mi dicesti
e io non capivo
la
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Il mio domani s‘abbiglia dell’autunno
che abbandonando smeraldini monocromi
veste d’accesi e cangianti policromi
quanto è destinato a cadere al suolo
Non v’è lietezza nello sgargiante divenire
ove l’acquerello si fa allegoria d’un svanire
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 | Quando il sole abbraccia l’orizzonte
tutto cambia e tutto tace
mentre il vento si porta via i ricordi.
Piove su un abbraccio di case
ed anche su i tigli in fiore
impregnando i vasi intorno
ed anche sulle tenere foglie.
La natura sembra
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I nuovi inizi
entrano in silenzio
nella pelle
nella profondità degli occhi
nell’abbraccio
delle ore che avanzano
velate di nebbia
non c’è freddo che fermi
né ragione che logichi...
apriamo la porta
a questa luce
che chiama
alla vita
ad
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Nuvole mute
amiche volubili
con i giorni nelle tasche
e le notti sotto il bavero,
io come voi
gonfio i miei attimi
tentennanti o decisi,
io come voi
scoloro e trasmuto
in certo cielo abbassato
in certo orizzonte disteso,
io come voi
preparo
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scende la sera
su questo giorno immoto
di tempo dilatato.
È una luce scalza
che taglia il cielo
senza grigi,
nuda e vitrea
pronta per la notte.
Il vento ha spazzato via
pensieri e parole
e nell’imbrunire
di solitudine
solo i tonfi delle
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Nel buio inerme
del crepuscolo di novembre
un guizzo di vita come folgore
accende i miei sensi
con tutta la sua lucentezza.
Ancora una volta
il tuo cielo madre terra,
assorbe e dissolve
i miei affanni
in modo imprevisto e inatteso.
Vorrei
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Sono qui
tra quadri di mareggiate
e velieri che attendono il porto
questa stanza mi gira intorno
nel silenzio dove ascolto la mente
dove s’apre l’abisso del niente
c’è un’intimità che colma ogni distanza
ove si percepisce respiro e voce
di non
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7859 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 751 al n° 780.
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