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Le 7859 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Oggi, mi prendo per mano
una bellissima primavera,
la vedo donna, nell’età
più bella della sua vita.
La prendo per mano,
l’accompagno sui miei
tanto amati colli,
la invito a guardare
la verde valle vestita a festa,
le faccio fare un bel
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La specie degli uccelli
...è varietà infinita,
svolazzano nel cielo,
ci allietano la vita.
Dispiegano le ali,
si librano nel vuoto
e senza alcuna meta
affrontano l’ignoto.
Son circa due mila
i generi svariati
di questi accattivanti
volatili
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Se ne va, lentamente
una bellissima primavera,
senza bimbi che la cercano
priva di mamme che la cantano,
l’aspettava tutta piena
incantata la mia valle.
Se ci sono i sorrisi,
non si vedono, e le canzoni,
si sentono rinchiuse,
L’acqua dalle
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 | Avrò cielo e mare che mi contengono.
E cercherò sempre sole e foglie su cui adagiarmi.
Verde platano è il colore del tempo.
Amerò anche il tempo che
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| Uno stormo di storni
ondula il cielo,
mentr’io m’accingo
a socchiudere gli occhi,
un brivido lieve
m’avvolge la pelle,
un sentir nel cuore
la loro libertà:
è il palpito dell’infinito
che in un solo istante
tutto il mio essere
d’energia fa
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Che buon odore di pane si sente nell’aria
profumo lieve d’aromi fruttati,
viene l’acquolina in bocca.
Fumo esce dal forno a legna
il pane sta cuocendo,
sotto, la legna brucia
il fuoco divampa luminoso ardente.
Si ode il crepitio della
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La vita è un investimento di sogni.
Di stelle che cadono ai tuoi piedi e non raccogli.
Tetto di pensieri di svariati colori.
È azzurro da mescolare con altri colori.
Senza sbagliare la tinta dell’essere:
Il tuo corpo celeste.
È verde di mani e
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Salivo di corsa sul colle
e là guardavo il piano,
la città si abbelliva
guardandomi, aspettandomi,
ne godeva il mio pensiero,
ristretto in un spazio, bello,
ma troppo stretto.
Mi facevano festa
alte le allodole nel cielo,
libero dalle bianche
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Petali e spine,
convivono con lo stesso canto,
il vento asciuga la rugiada
pensando siano lacrime.
Alle api non importa il colore
le attrae il profumo!
Per l’uomo
sono come un libro d’amore
di sentimenti
che non riesce a dire.
Carezza per
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Del glicine
parla il giorno
dei suoi grappoli odorosi
nel silenzio dei rami
delle foglie inutili
tra corolle vanesie.
Petali protesi al suolo
in una forza di gravità
che contrasta
la tensione verso il cielo.
Mi sovviene un ricordo
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Mi spinge a lato
il giallo di colza
dell’erta antica
che scivola sotto i passi
lenti e stretti.
E’ ancora aprile
sotto il verde accennato
delle querce pazienti,
è ancora cammino
vestito di nuovi pensieri,
è ancora domenica
piegata alle ore
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Nevica nevica
la neve dal cielo,
come sempre s’allieta a scender sulla terra,
fiocchi di tenerezza intrecciano allegrezza
nel cammino.
Portaci novità di grazia
dolce neve,
cumuli di carità ai bordi del dolore
pioggia di piume;
inondaci di novità
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 | Ride la vita dentro un chiostro di gioia.
Ride, danza, inventa e crea.
La vita grida vita.
Esige leggerezza.
Ali d’innocenza.
Mani aperte nel prendere e lasciare.
Tenerezza.
La vita non ama cerchi chiusi in cui le onde
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| Una sola farfalla volteggia
sul verde giardino, sola,
non chiama, ma cerca
fanciulli per farsi rincorrere,
sembra che se ne vada,
ma torna più decisa,
mi cerchia, va sulla siepe
solo per guardarmi negli occhi,
strappo un fiore, allungo la
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Ricorda quando
le tenevi la mano,
per trasmetterle
quello che pensavi:
Tra un po starai meglio!
Quanto l’amavi!
il suo star
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Sospirano lievi
i giaggioli fedeli,
attraversano la luce
dell’acerbo aprile.
La neve lontana
ha fatto posto
al tappeto verde
srotolato d’un tratto.
Ritorneranno le rondini
al loro nido implume
tra voli di api
e la frenesia di
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In questi giorni di tristezza
Di dolore non solo le due
Tortore che tubano su del
Pruno l’alto ramo invitano
Alla speranza a nuova luce
Veder in questo mutato molto
Dal morbo viver quotidiano
Lì i primi bianco fiori
Rossi delicati lì tra
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Lascia che sia
adombrato eppur nitido
questo corso
ineluttabile
intriso di nodi e lacrime
su sprazzi di gioia pulita.
Lascia che i giorni
si dipanino tra le dita
senza affanni,
lascia libero
il domani
scivolato giù
da un cielo slavato
o
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Se ne stanno lì ferme
nel mio ombrggiato giardino,
attente e pronte a girarsi
verso il sole che ora non c’è,
ma come lo vedono, ecco
che allargandosi mostrano
tutti i loro bianchi petali.
Le margarettine, povere,
hanno abbellito il
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La tenera sera
ora ti culla
e ti avvolge
nella sua curva blu.
Le luci occhieggiano
alle stelle addormentate
e preparano la strada ai
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Quest’anno i papaveri
tardano a fiorire
Le distese di petali
ricordano il mare incendiato
al tramonto
Delicati e
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Rivivi vita
ogni nuova primavera
ogni nuovo inizio
ogni rinnovato tempo.
Rivivi nei voli
delle rondini
graffiti nel cielo disteso.
Rivivi nell’aria
accesa di suoni conservati
nella memoria glabra
di albe tiepide.
Rivivi nei
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Il silenzio
ha chiamato la neve:
quatta quatta
ha steso il suo velo
confondendo
fantasmi di ombre,
il lento andare,
il senso smarrito.
Nessuna festa
per questo candore
nessuna risata al seguito
nessun richiamo.
Presto sparirà
più in
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 | La primavera brucia
il silenzio della notte,
cerca luce nei fiocchi di neve.
Aspetta che il vento plachi
la processione di spasmi
nell’aria gelida.
Crespato afrore di fiori
muore sul parapetto
delle umane paure.
Urlo di madre terra
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| In questa luce di marzo
svuoto lo sguardo
sul mio cielo di vetro,
resto dentro
il verde che attraversa le zolle,
guido i pensieri
su cammini di nubi,
canto il mio sogno
come soffio di vita,
coloro le labbra
per i baci perduti.
In questo
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| Silenziosa questa notte
è arrivata la primavera,
si è stesa nel mio giardino,
l’astettava da tanto tempo
si era lavato tutto
dalla testa ai piendi,
un tappetto verde e soffice
ha appoggiato sul terreno
ogni sua forma di vita
bramava per una
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Sfuggente la memoria
dei pensieri
nei passi
di vita ormai andata.
Provo ad afferrarla
dentro una foglia,
una crepa d’asfalto,
una lacrima di rugiada,
un petalo di calicanto.
Nessuna risposta:
solo frammenti
discontinui e logori
di un
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Furioso fischia il vento e va sul mare,
sui monti e su pianure e tutt’intorno,
ma poi si ferma e lievi, al nuovo giorno,
le braccia allarga allor per carezzare
le nuove gemme della primavera;
si incanta ad ammirare quei colori
e dolcemente
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Radici, poi sassi,
poi greto e fogliame
e fiori d’incanto
sui passi ormai grevi.
S’accende
il mio ocra
di bianco sentire
s’illumina il senso
di ogni mio andare.
Potessi ora
stringermi forte
sino ad avere paura
di uscire in frantumi
su
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Cogli questo piccolo fiore
annusalo a occhi chiusi
sii grato alla vita
respira con essa
nelle spirali di vento,
negli sbuffi delle nubi,
nei guizzi di luce,
nei chiaroscuri
vulnerabili e preziosi.
Sentiti parte della terra
dignitosa e
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Nel vortice di petali
arresto l’anima
di roseo profumo.
Concedo
un margine
di innocente gentilezza
ai bordi del cuore.
I tuoi occhi bambini
catturati dai miei
carezzano
il buono che ancora
mi abita.
Un respiro profondo
e scendo
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7859 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 691 al n° 720.
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