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Le 7859 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Corre lo sguardo nel tempo in cui
si perde il pensiero mio,
nella stesa di un dolce panorama
di boscaglie dal verde cupo e brunito,
mentre il grano è del colore smeraldo!
In tale armonia fantasticare è ameno
dall’alto della torre di Aliforni
si
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Petali bianchi di
candor vestiti,
gocce di pioggia a
sospirar su verdi foglie.
Sboccian ricordi e
nel cuore goccioline
trasparenti a scoppietar di
pianto e volar nel mondo.
Fra valli, boschi e
prati a scivolar su nubi stanche
van i ricordi
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Assorto, pacato, a meditare resto
rimembro natura, l’estasio spesso
contemplo l’assemblo lo sfondo fisso,
lo sguardo donando il riporto lesto
Oziato l’osservo il riparto, questo
l’essere vicino gli apparve il nesso
collina il colore vivace
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Irsuto, grigio, viscido e un po’ matto
creato forse in fretta, un po’ di getto,
la coda a punta, di indole é abietto;
e non ha predatori, tranne il gatto.
A scorribande e furti più che adatto,
veloce come un fulmine o un proietto:
per questa
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Come sentirsi grandi essendo piccoli piccoli
lassù tra vette innevate
sensazioni che riescono soltanto a far sognare
chi da tempo questo desiderio ha cullato
pronostici vanno e vengono
ma niente che possa realizzarsi se non in sogno
verrà pure
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La luna fa capolino
dall’angolo dei due monti
Stria di bianco sfumato
il dondolio dell’acqua.
Immagini riflesse di argento
prendono il mio spirito.
In
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Vortice a colorar umore e mente
colore a scalfir ombre oscure,
giallo girasole e rosso papavero,
rosa tulipano e bianco gelsomino
verde pratolino e felci a
spuntar nell’adiacente bosco.
Tinte a decorar tratti di vita,
azzurro cielo a
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Su una vetta guadagnata
si rallegra la compagnia.
Sembra che nel momento
il tempo, non abbia consistenza.
Solo noi con la montagna
e, il cielo da contorno, tutto intorno.
Visto dalla cima, il fondovalle
cambia prospettiva
proprio come nella
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Molecole di sogni ad aprir ali, rondini in amore.
Spighette di lavanda profumata a
riempir narici ed abbellir prati e giardini.
Giugno a pelle nuda ed aria a gonfiar gonna.
Vibran all’aria la briosità dell’anima e
nel ciel il pensier è tessuto di
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Peonia
profumo naturale
vive dappertutto
al cuore è,
fiaba agli innamorati
sul tuo raggio speciale del sole
immenso
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Mi abiti da sempre,
vibri silenzioso
nella fulgida
costellazione delle idee,
ti offri nel tabernacolo
mistico dell’anima,
assurgi inviolato
a ogni tempesta del cuore.
Tra le crepe di parole disperse,
sotto le ciglia umide
di lacrime venute da
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Vorrei scrivere dell’estate,
della sua luce
che grida energia,
dei voli incessanti
al limitare della notte,
del linguaggio segreto
delle lucciole
mute sentinelle
nel fragore delle stelle;
vorrei scrivere
del profumo di pane
custodito in ogni
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E flebile il canto risuona
nel mentre già cala la sera,
ché il cielo lampeggia e rintrona,
com’eco che porta bufera.
Nel nido s’acquatta e dispera,
ammanta i piccini ed intona
la nenia che fughi, leggera,
la pioggia che il vento più
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Passa il bimbo e si ferma ad osservare
vede oltre i pesci che guizzan nel laghetto
pigre tartarughe che si riposano su pezzi
di tronchi dalla furia del vento lì gettati
che ancor le lor ferite offrono gli alberi
che nell’acqua si specchiano dalle
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Ti copro a braccia aperte
ma non tentare di ferirmi
con la tua punta, scalfirmi...
il mio tronco è inerte.
Apprezzo anche tuo figlio
ma digli che l’amo anch’io,
vorrebbe raggiungere Dio...
m’assale, come un coniglio.
Vi riempio i polmoni
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Un campo di papaveri vermigli
cuce il cielo
sull’ennesimo strappo
di fragile velina,
lo cuce
all’orlo di quest’alba
morbida
e zuccherina.
Lo cuce per non far fuggire
questa luce adamantina
e la possa serbare
in un pugno
per i giorni torvi e
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Senza attesa, paziente
moderato e vigile,
soffermo l’infinito
perpetuo ripersi
di ogni carezza del mare.
Timidi sguardi e parole taciute
orme sulla sabbia,
sabbia infinita
percossa dal vento.
Il tempo si riempie
di un vuoto assordante
placato
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Miscela di musica e colori
S’apre un concerto d’acqua e fiori
Canto del merlo è chiaro paesaggio
Sguardo dolce istante di passaggio
Tocco di campana raggiunge sera
A capo chino raccolgo preghiera
L’Ave Maria l’ultima luce scioglie
Onda vagabonda
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Con il bosco di notte
e, mi esce una voce sommersa,
il suo suono mi riempie la testa
della magica essenza
che si prova nel verde della selva.
La sua voce è calda
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il cuore vola lontano
vorrebbe restare
abbracciato
a un risveglio
di sorpresa,
a una strada
che corre veloce
verso un mare amico.
Salutano il mio giorno
solo nubi raggrumate
attaccate al mio cielo.
Mi consola un pensiero ribelle
tra propositi
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Il mare chiama,
ferma il tempo,
muove passi,
rasserena.
A un passo dal cuore
tutto ritorna
a fluire nel senso,
in quel senso negato
taciuto e interdetto.
Il mare antico
e sempre nuovo,
ricamato di spruzzi
tamerici e palme.
Il mare
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Spesso si tace
e si ferisce anche con il silenzio
si barattano ritagli di ore
da ventagli di tempo,
non si donano
sguardi, gesti, premure, sorrisi...
Porte e finestre sprangate
muri alzati a difesa di paure antiche
Non si mantengono promesse,
con
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A maggio s’espande
il profumo e diffonde
la zagara sulle verande,
l’odor si confonde
col gelsomino ch’effonde
al di là delle
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Nel chiaror ch’illumina l’attesa
d’un nuovo dì d’intenso vivere,
scorgo la fioca luce già accesa
che il cielo sta per accendere:
sorge l’astro una volta ancora
dall’intenso buio dell’oscurità,
annunciato dalla dorata aurora
nella magnificente sua
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 | Rondini birichine non hanno rispettato l’accordo
avranno avuto i loro validi motivi
ma qui la corte piange
manca il loro garrire
la frenesia nel rimodellare il nido
senza pensare a quei “frugoletti”
che di solito per ben due volte
riuscivano a
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| Indosso questa luce di maggio
screziata di erba smeraldina
profumata di ginestra
carezzata di gemme
sotto il vetro trasparente
di un cielo pastello.
Scava il cuore
questo sole tenace
forte come le zolle di primavera
abbacinante come
folgore
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 | Immobile e senza respiro guardo
le braccia del tuo essere
svettano dolenti e poderosi
confondendosi con il cielo.
Il chiarore dell’aria illumina il giallo del tuo cuore
quel magico profumo che mi inonda quando ti incontro.
Lentamente sfioro il tuo
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| Verseggia da sola
sui colli riposando
la nostra primavera.
Leggera, si accosta all’alba,
a braccia larghe e tonda
col sole a mezzogiorno,
rossa in viso e brillante, è
al tramonto di sera.
Nulla chiede e tutto dà,
amica, piano piano
di ognuno si
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 | Gemmasti
da quel seme
fruttato dall’amore
che vide
la prima volta
quella luce intensa
attorno a se.
Quel senso
che divenne
albero accanto
a quel verde velo
a volte calpestato
e mai amato.
Proferisti
ai monti che fecero
in te rifugio al
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 | Come ogni cosa,
anche il seme
nascituro,
bocciolo di rosa,
dopo tanto calore
col sole di Maggio
si schiude al sole.
Lentamente,
col passare dei miti giorni
all’improvviso di buon mattino,
al primo sorgere della stella,
schiude le mani
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| Oggi, mi prendo per mano
una bellissima primavera,
la vedo donna, nell’età
più bella della sua vita.
La prendo per mano,
l’accompagno sui miei
tanto amati colli,
la invito a guardare
la verde valle vestita a festa,
le faccio fare un bel
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7859 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
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