Visitatori in 24 ore: 3’580
288 persone sono online
Lettori online: 288
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’068Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Gerardo Cianfarani | |
_
|
Ottobre 2024 |
|
do |
lu |
ma |
me |
gi |
ve |
sa |
| | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Le 7697 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
|
Lascia che sia
adombrato eppur nitido
questo corso
ineluttabile
intriso di nodi e lacrime
su sprazzi di gioia pulita.
Lascia che i giorni
si dipanino tra le dita
senza affanni,
lascia libero
il domani
scivolato giù
da un cielo slavato
o
leggi
|
|
|
|
Se ne stanno lì ferme
nel mio ombrggiato giardino,
attente e pronte a girarsi
verso il sole che ora non c’è,
ma come lo vedono, ecco
che allargandosi mostrano
tutti i loro bianchi petali.
Le margarettine, povere,
hanno abbellito il
leggi
|
|
|
|
La tenera sera
ora ti culla
e ti avvolge
nella sua curva blu.
Le luci occhieggiano
alle stelle addormentate
e preparano la strada ai
leggi
|
|
|
|
Quest’anno i papaveri
tardano a fiorire
Le distese di petali
ricordano il mare incendiato
al tramonto
Delicati e
leggi
|
|
|
|
Rivivi vita
ogni nuova primavera
ogni nuovo inizio
ogni rinnovato tempo.
Rivivi nei voli
delle rondini
graffiti nel cielo disteso.
Rivivi nell’aria
accesa di suoni conservati
nella memoria glabra
di albe tiepide.
Rivivi nei
leggi
|
|
|
|
Il silenzio
ha chiamato la neve:
quatta quatta
ha steso il suo velo
confondendo
fantasmi di ombre,
il lento andare,
il senso smarrito.
Nessuna festa
per questo candore
nessuna risata al seguito
nessun richiamo.
Presto sparirà
più in
leggi
|
|
|
|
| La primavera brucia
il silenzio della notte,
cerca luce nei fiocchi di neve.
Aspetta che il vento plachi
la processione di spasmi
nell’aria gelida.
Crespato afrore di fiori
muore sul parapetto
delle umane paure.
Urlo di madre terra
leggi
|
|
|
|
| In questa luce di marzo
svuoto lo sguardo
sul mio cielo di vetro,
resto dentro
il verde che attraversa le zolle,
guido i pensieri
su cammini di nubi,
canto il mio sogno
come soffio di vita,
coloro le labbra
per i baci perduti.
In questo
leggi
|
|
|
|
| Silenziosa questa notte
è arrivata la primavera,
si è stesa nel mio giardino,
l’astettava da tanto tempo
si era lavato tutto
dalla testa ai piendi,
un tappetto verde e soffice
ha appoggiato sul terreno
ogni sua forma di vita
bramava per una
leggi
|
|
|
|
Sfuggente la memoria
dei pensieri
nei passi
di vita ormai andata.
Provo ad afferrarla
dentro una foglia,
una crepa d’asfalto,
una lacrima di rugiada,
un petalo di calicanto.
Nessuna risposta:
solo frammenti
discontinui e logori
di un
leggi
|
|
|
|
Furioso fischia il vento e va sul mare,
sui monti e su pianure e tutt’intorno,
ma poi si ferma e lievi, al nuovo giorno,
le braccia allarga allor per carezzare
le nuove gemme della primavera;
si incanta ad ammirare quei colori
e dolcemente
leggi
|
|
|
|
Radici, poi sassi,
poi greto e fogliame
e fiori d’incanto
sui passi ormai grevi.
S’accende
il mio ocra
di bianco sentire
s’illumina il senso
di ogni mio andare.
Potessi ora
stringermi forte
sino ad avere paura
di uscire in frantumi
su
leggi
|
|
|
|
Cogli questo piccolo fiore
annusalo a occhi chiusi
sii grato alla vita
respira con essa
nelle spirali di vento,
negli sbuffi delle nubi,
nei guizzi di luce,
nei chiaroscuri
vulnerabili e preziosi.
Sentiti parte della terra
dignitosa e
leggi
|
|
|
|
Nel vortice di petali
arresto l’anima
di roseo profumo.
Concedo
un margine
di innocente gentilezza
ai bordi del cuore.
I tuoi occhi bambini
catturati dai miei
carezzano
il buono che ancora
mi abita.
Un respiro profondo
e scendo
leggi
|
|
|
|
Anche gli alberi in primavera
sussurrano parole invisibili,
nelle ore leggere
cariche di voli,
nelle ore vellutate
nel nero della notte,
sulle labbra gentili
di rugosi anni,
sulle gote di pane
dei bambini distratti.
Anche gli alberi in
leggi
|
|
|
|
|
L’alba mi sveglia
è bella come mai,
ha il volto della primavera
ed il sorriso che mi contaggia
scende come una regina
dal trono della luce,
mi saluta con dolce voce,
poi se ne va giù in valle.
Io la cerco, la voglio,
così bella... non mi
leggi
|
|
|
|
Fatti avanti primavera
sotto i tetti e nei giardini,
porta i petali e le rondini
e tanti canti fra i bambini.
Rinfresca l’acqua delle fonti
ed il verde là sui monti,
chiama alla festa le margherite,
e sveglia tutti i nuovi boccioli.
Bella come
leggi
|
|
|
|
Come un mandorlo
le tue labbra a cuore
soffiano baci
scalzi di vita appesa...
saranno cenere e pula
al cospetto del tempo,
petali stanchi
vestiti di bianco
nuvole in viaggio
nell’aria liquida
della nostra primavera.
Senza legami
andiamogli
leggi
|
|
|
|
Cantava il cuculo sul colle,
colorato il cielo
costringeva a lunghe corse
le grige nuvole,
ma a nulla valse quel vento,
il baccano arrivò
con un bruttissimo temporale,
corsi subito a casa,
sotto i coppi del tetto rosso,
ripresi a scrivere poesie.
leggi
|
|
|
|
Il mio giallo
ingoia l’asfalto
sulla curva logora,
mastica ripetute primavere,
sfacciato e solare
saluta l’inverno
girato oramai di schiena.
Di lato
la quercia paziente aspetta,
graffia l’azzurro di trame,
guarda in silenzio lì sotto
sicura
leggi
|
|
|
|
Oreto caro
timido serpeggi
lungo la Conca d’Or
fino a baciar il Tirreno mar
Argentina la sorgente
alla foce graveolente
da troppo tempo
lì giù a soffrir
A Parco aspiri
verde bandiera
per tua Panormus
d’innegabil beltà
Luogo del
leggi
|
|
|
|
S’ergeva maestoso quel secolar,
d’autunnal doni nascosti generoso,
il vecchio castagno là sul curva
che alla ripida discesa poi portava
ad abbracciar laggiù con l’occhio
l’azzurro fiume il mio “canal”, il mio
Ticino: strada ripida sterrata
leggi
|
|
|
|
Fammi primavera
uccello che canti in fondo
al mio campo rotondo.
Felice mi hai svegliato
all’alba stamani,
un po’ ti ho invidiato,
e mi sembrava giusto,
ora no‘, godo
della tua felicità.
E’ sera e ancora canti,
per ascoltarti ho visto
che si
leggi
|
|
|
|
La semplicità unisce i giorni,
la naturalezza ne è il richiamo,
lo strato interiore
si rigenera a novello vigore
Dove si pronuncia il paesaggio
il valore aggiunto del cuore
arreda l’intimo
con genuino istinto.
Intinto di consapevolezza
dona alla
leggi
|
|
|
|
Si scioglierà la neve
sulle zolle impazzite,
porterà a valle
gomitoli di affanni
greti macilenti
arbusti senza vita
foglie macerate.
Si scioglierà
arresa e crudele
di fiotti sudici
nelle paure recondite.
Non basterà
il sole di marzo
a
leggi
|
|
|
|
| Restò a lungo inviolato:
cielo, mare, e l’arenile sotto al sole,
rare case lì all’incrocio
poi vi giunse un buon ristoro
con tabacchi e libagioni
sulla riva con le sdraio
e pimizie: docce e bagni,
sufficiente, anzi, adeguato
ma era solo
leggi
|
|
|
|
| L’onda quando si frange sulla riva
è viva;
poi, come si depone la corona
si ritira;
un’altra onda arriva
e, nuovamente vita;
il mare, solo il mare
ha il potere di generare nuove isole
e, nel suo germogliare:
il futuro, la vita.
"Natura e vita
leggi
|
|
|
|
| Le gocce dal Cielo cadono
e nascono sulla Terra.
Raggiungono il ruscello,
poi il fiume e quindi il Mare.
Il Sole riscalda l’acqua
che si condensa nelle nubi.
Le gocce dal Cielo cadono
rinascono sulla Terra
per raggiungere il ruscello,
leggi
|
|
|
|
Voglia di voli leggeri
a solcare cieli,
di sorrisi piumati
nelle correnti ascensionali,
di colori accennati
nel quieto orizzonte,
di braccia accoglienti
a sostenere la traiettoria.
Voglia di confini scontornati
dove riposare lo
leggi
|
|
|
|
Quanta fretta di fiorire,
mandorlo! Che fretta
di alzare la prima palpebra
schiudere il primo petalo.
Mandorlo che fretta
di apparire
scoperto all’aperto, niveo
come una sposa sull’altare.
E con che fretta poi spogliarti
in nevicate di candidi
leggi
| |
|
|
|
L’ aria tesa
nel cielo scalzo,
brina lo sguardo
sotto ciglia
ancora fluide.
Sospeso
il crepuscolo
crepita
nella galaverna.
I pettirossi muti
tormentano la neve
di speranzose orme.
Gli istanti fermi
raggelati e algidi
abbreviano la luce
leggi
| |
|
|
|
|
7697 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 541 al n° 570.
|
|