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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 7701 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Bei pensieri mattutini
sotto le tue dita
suonano nell'aria di maggio
come un canto fresco e leggero
di piacere
la luce del sole
coccola delicati boccioli
e le parole delle rose
prendono il sapore
delle tue labbra
il mio cuore che vive
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Marial |
11/05/2014 21:52 | 1940| |
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Nel tepore dell’aria profumata
son tornate le rose! E’ Primavera;
nella luce violetta della sera,
si spegne il giorno e l’anima è acquietata.
Risuona la festosa scampanata
dal campanile antico ove si spera
e prega; canta dolce capinera
che
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Se avesse scalzi i sentimenti,
volerebbero ora con il sole,
dopo la pioggia delle sete,
dopo l’acqua sulle strade, le case,
sui giochi... bambole di fango.
Se avesse passi sarebbe in silenzio,
dietro le tende delle cucine,
e soffierebbe i
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Già nel fuoco
arde il ghiaccio primordiale
e le mentite spoglie:
il vento parla
a se stesso...
non più contaminazioni cogitabonde!
il sentire è pensare, ma il pensare non sussiste
se non si "sente" la
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Non sarai tu forse
quel sentire...
Lo scorrere dell'aria
tra le dita
il prosciugare del fiume
mentre ammiravo
la teoria che sono
la magia del giorno.
L'autobus portava alla
stessa fermata.
Il furor dell'eco tuo
il silenzio fresco
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| Tra i rovi spinosi
è sbocciata una rosa
tra i suoi petali perle di rugiada
che riflettono tutta la luce
di un mattino di Maggio.
E' la rosa del mio cuore
l'amo, ma non la strapperò
alla sua terra,
perché la sua bellezza
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| Or che spalanca le porte
i suoi fil dorati accendon la corte.
Poi accarezza e bacia il mare
i pesci in tal bello si fan cullare.
Corre appresso al vento,
caldo soffio al velier contento.
Fa moine a tutti i fiori
loro esplodono in mille
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Radiose immagini
entrano nel cuore
mentre ascolto
i richiami della natura,
una tortora
che tuba dal solaio
saluta l'effluvio
di luce nascente
col tepore di maggio.
Quel roseto
che mano di madre
piantò sotto il margine del
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Distribuita all'infinito
da giardini e giardinieri
d'ogni stagione conosciuta
saluta il vento nuovo,
vento di giovinezza
come il vino di botte
e, tutto un profumo emana.
Sfoggia a maggio
il bello del fiore
in un'armonia che stupisce
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| Di
un giorno di maggio
proscenio di colori
è il delicato omaggio
posato dalle mani
di sapienti fate,
pervaso di silenzi
di tramonti e brine
in lembi di rugiada
distesa sul grembo
del mondo.
Di
fragili immagini
ci delizia il
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Neve di primavera
se il cuore sogna e spera
le ombre inutili nel vento
ed un momento di silenzio
Oblio per le parole
e per i respiri rimandati
ad altre sere vuote
ed altre pelli di velo d'oro
Seta di stagione
tramata ad arte fra le foglie
e
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E’ incanto nel cielo!
Sotto i piedi di una vergine
Si tratterrà il male
mentre
Estasi di gioia
Sboccerà
Su
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Maggio non voleva
che il sole scivolasse
nell'azzurro del lago
e tu eri lì, seduta
sul muschio dei sassi
fra le rose selvatiche
io guardavo, ora il cielo
ora la tua bellezza
e rincorrevo un sogno
fato di petali
su tramonti di
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| Petalo di eleganza
sonnecchiata essenza, canta
e tra i colori di seta
il bocciolo
si schiude al sonno.
Appari inerme
nei giorni sofferti
fresche speranze
pioggia, ti abbatte
e un curar di mano
offre riparo, un cuore lontano.
Nel
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Voglioso di riappropriarmi
della mia essenza,
sferzo strati di parole
e apro gabbie in cerca di coscienze,
ma urto contro i muri spessi
dell’odio e dell’arroganza.
Voglio fuggire via
da questa fredda prigione
e raggiungere l’estasi
annunciata
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Tracimano percezioni d’onnisciente pensiero
ruote oleate d’universale progresso
elèvati Venezia dalle nuvole in terra
fin quando dai cieli mirando l’audace dipinto
alleggerirono i tratti di laguna selvaggia
convinti di scioglierne
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| E tra filari al sol morente
in quell’aria d’incenso
dove tutto è terra di colori
lo sguardo io volgo al cielo
Passeggia maggio
con essenza dell’amore
prelibato odore è rosa canina
tra bordi di viottoli
Tendaggio di boschi e
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Dona a natura, dolce il fiato
l'umore di tal fiore sbocciato.
Stende il suo velluteo mantello
e sulla via il transitar fa bello.
Seppur amica di adunche spine
il suo incanto par senza fine.
Veli in tinta per aromi di vita
la sua è, essenza
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| Aromi maggesi
delineavano i tratti
di un esule pensiero
mentre, in timorosa attesa,
il tuo purpureo volto
porgevi al sole
che lo sguardo arrossiva.
Flautati ricami
dal turgore vibrante
catturavano trine ombreggianti
che a passi lenti
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Nell'opale del mattino
un vero paradiso
è il cielo limpido di maggio
il bel mese mariano
schiude gli occhi
sotto soli di rugiada
sveglia il cuore
come si svegliano i campi
a primavera
Gironzolano le nuvole
che rubano
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Quando una rosa sboccia
il profumo d’amor s’apre
ad ogni cuore che aspira
a giunger lontani orizzonti
e là perdersi per sempre
tra petali di velluto roseo
e sogni d’incantato amor:
è Maggio dei fiori il poeta,
vate degl’intensi
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I petali delle rose di maggio
piegano le scie incaute
al passaggio delle comete
Spianano l'informità
della stesura del manto
sul giaciglio
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Affacciato nel giardino stamane,
ai primi raggi del sole novello,
ho scorto il mio rosaio inghirlandato
tra rugiadose variopinte perle.
Ogni altro fiore è intento lì a guardare
non poco spaurito per la sua beltà,
e un nugolo
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| Le rose di maggio rivelan misteri
nei petali chiusi schiudendo i boccioli.
Effluvi soavi armoniose fragranze
che fanno pensare,
che fanno sognare.
Ognuna è legata a qualcosa o a qualcuno
che è ancora e viviamo
o tra noi non è
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Vergine e Bilancia
s’inseguono fra mille
estati ed autunni,
di odoroso tardo imbrunire
ante i ghiacci su,
da qui remote, montuose catene.
Pura e
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Soave sorniona intrigante
Astuta
sei felina
Ti chiamerei -Gattina-
se sulla pelle non avessi
il segno dei tuoi graffi
i tuoi sberleffi
Ma quando mi dormi accanto
e sento il tuo respiro
e sospesa dentro un sogno
emetti un sospiro
mi assale
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Alto una spanna il sole si specchia
sopra lo stagno
e colora tutto attorno a sé
nasce un nuovo giorno
tra magie riproposte
e ancestrali misteri.
Silenzio già interrotto
dagli abitanti
che cantano per primi
alla vita:
misteri di
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Alzo deciso lo sguardo accorto
verso il proscenio in movimento,
in quel chiarore poster di natura
che cattura e sognante mi contagia.
Fra ampi sprazzi di cielo terso
spugnose sagome rapiscono lo sguardo,
nel gioco mistico d'incanto
si rinnova lo
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Respiro d'oltremare
dove vanno a morire le ombre
quando le viole sbocciano
e perdono il colore di una terra
Fragile conquista
questa tela d'ambra bruciata
che nega il frutto ai sogni
ed ad ogni altra stella spenta
Non è una meta da
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Chiancinu l'aciddruzza
ni lu nidu
chiancinu pi la fami
e pi la siti.
Ora ca lu suli
s'affaccia pi la terra
callia la casuzza
di paglia e fangu e
la matruzza vola a
pinninu
ncerca di sustanza
pi saziari li so figli e
li civa cu so beccu
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| Esco con le ingorde narici
delle lunghe e fredde attese
Barcollante e solo
come un'ape rapace
Sull'amo di un
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7701 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3091 al n° 3120.
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