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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’104Autori attivi: 7’474
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Ottobre 2024 |
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Le 7701 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Come il mare in tempesta
è cieco al bel tramonto,
come d'ogni onda cresta
sorda ai fischi dei gabbiani,
io or ora vi racconto
dei miei pianti tra 'e mani.
Persi per incidente,
avendo or sedia a ruote,
l'uso da ambo le gambe
che or son
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Incantevole sole
infervora le acque
limpide del ruscello
facendo compagnia
al profumo
dell’apice di campo
e un’aria tiepida
concludendo
annuncia l’estate
alita il vento
pian piano riscalda l’aria
portando nuovi profumi
e tanti colori
in
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Sarò letto dove il fiume si adagia
E cicala che canta in agosto
Sarò stella cadente mentre il sogno si avvera
L'imbrunire che accende la sera
Sarò mare che infrange scogliere
Ed il volo di cento aquiloni
Sarò l'alba
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| Quando la vita è un canto lieto
il vento di mare
soffia leggero sulle colline
il gabbiano prende il volo
per sognare sulle onde
in un suono terso
non ci sono nuvole in cielo
che limpido e puro risplende
e il respiro dell'Universo
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Una stella scende
giù dal cielo,
silente si posa sul
mio cuscino,
illumina il mio diario
intriso di ricordi
colorato di sogni
consumato dalla mia
vecchia penna.
Ho preso tra le mie
mani quella
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Nel canto della natura verso il cielo apporre,
fiorenti rami sorridono del felice loro andare,
le foglie parlottano serene, dell’aria l’assorbire
il soave fruscio tra i sussurri rigoglioso inalberare.
Nascente vita, prospera l’essere suo
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La mela bisogna coglierla così com'è
Senza aggiungere apostrofi al succo
Chiudendo gli
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Sole,
sembri un incendio bianco,
la terra una donna
con vene asciutte e magre,
Dentro le tanche,
armenti scheletriti
cercano il verde,
solo gli alberi fioriti col calore
sembrano fanciulle.
Campagna brulla
massi come pietrificati
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| Come un colpo di cannone
si presenta questo giorno
Il fracasso che dal cielo
mette in guardia dal rovescio
Pari proprio ad una guerra
in rimonta vanno i tuoni
nel rombare improvviso
rassomigliano al mio cuore.
Strali squarciano l'immenso
in un
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| Tu mi guardi labile luna,
musa ispiratrice di una sera
o magica liturgia di una vita,
come faccio a non pensare
che la vita va vissuta...
La natura disegna i posti più belli
in cui è immerso il nostro domani,
giorno, variante
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| Sei bianca e rotonda
stanotte luna
e il tuo chiarore
disegna nera la città.
Ombre sulla via;
solo là in fondo, dove la curva
cela il proseguire,
scende il cammino
sulla riva del lago:
una lanterna,
barche colorate
e l’incedere
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Fiorisce sui fianchi del vulcano la ginestra,
s'aggrappa alla roccia e ne trae respiro.
Fiorisce,
e silenziosa espande il suo profumo.
Riconosce una vita di sofferenza
ma ha speranza
quando vede tutte le altre ginestre fiorire con lei,
ne
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Natura che porge briosa il viso
nell'aroma che tutto contamina
e rilascia l'aria pura in essenza regina,
l'occhio si perde e plana lungo
nello scosceso del folto intreccio
ove il bosco presenta l'effige di comando.
A destra e a manca il
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Mi lascio andare e ammiro
la distesa blu
e col pensiero vago e abbraccio
la vela candida
che vibrante beccheggia
e rolla volando alto:
con lei ancor più stretto.
Ecco che poi s’inchina
e pare salutarmi
il mio cuore è lieve e si
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nuoto in questo caldo liquido
ondeggia questa aria densa
cercando la brezza vocifera
la cicala nel mezzodì che langue
canta false promesse canta
segue la nota acuta si fa
sera il crepuscolo incendia
l'orizzonte si ripete il cicalare
prima
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Canta l'estate sotto
un sole cocente,
cicale chiassose
formiche operose,
il grano maturo
aspetta il lavoro sicuro.
Tutto è colore
dentro l'estate del sole
luce e bagliori
infinito calore,
acqua raggiante
mare lucente
il blu che tocca
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Chiuso in un vago silenzio
il vento non ha più parole
per levigare il cielo scuro
e le nubi sono il mio dolore
Bramo il cielo nero dell'estate
e l'aria prega che sia pioggia
a cadere su questa terra
malata di ogni cosa al cuore
Gocce
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Tornerò
tra ciottoli dove nasce l’erba,
respirare i profumi del cisto,
dei funghi,
frutta con le ceste colme.
Monti d’antica terra,
"Picculu mau" lambita dal vento
sentire il canto di ulivi ruba.
Ricordo i pastori le greggi,
tessitrici e di
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Freddo e cupo e di negro tinto 'l vento
nel ciel sen soffia e in possa, e 'l Temporale
di fresche piogge colma 'l torneamento
che 'l nembo assale,
e mi giova dell'acque 'l movimento,
e del tòn che ne sento immense l'ale,
e
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Il tempo è malato e non da affetto
il frutto ancora acerbo sfigura,
esso, non vedrà l'estate né il suo effetto
Vento annaspa tra le persiane
tempesta inaspettata fino a morire
desiste e resiste la voglia di uscire
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| Piogge di giugno, assai rare
elisir benefico, così appare
tuonano all’improvviso i grigi nembi
e sulle spiagge vidi richiudere i lembi
Archi variopinti, apparir tinti
il vento si eleva il cuore mi solleva,
i cinguettii rinascono mentre
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| Pupilla sorride,
il mare canta.
L’anima cammina,
boccioli d’oro
nella sabbia del fuoco
giocano lentamente
ogni attimo di sole
visi di
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E mi perdo nel canto del mare
che culla le onde dei miei pensieri,
fra i venti salmastri che impregnano l’aria
di fragranze marine e olezzo di tiglio.
Nell’aria stregata della notte
la sua voce è musica che lenta seduce il mio cuore.
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"Come l'alma, nuvol bianca,
si dissolve in cielo azzurro
sotto i bei raggi del sole,
così il corpo, nuda carne
si dissolve in terra grigia
sotto i segni, ormai, del tempo."
E se questa è delle cose
loro essenza e lor
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Io so, dove gli uccelli hanno il nido
da lì osservo spiccarne il volo,
la vita in quel momento lambisce
e
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Cere azzurre e serene son quest'onde
che in cor d’un sogno allegro scorgo, e ‘l bello
vagolar fremebondo in sulle bionde
vie del battello,
e veggo ancor i lidi e le profonde
acque, e i bei cigni, e ‘l passero e ‘l fringuello
e l’anitre dolenti e
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Sta l'usignolo sul ramo
a contemplar la luna.
Immerso nel suo magico bagliore
scorge gli spicchi di polvere d'argento
ed i riflessi sulle acque del mare.
Canta
e dipinge con le sue note il paesaggio,
allontana ogni tristezza
perché sa
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Ho atteso il cielo
tante volte sulle note di un dolore
e quello che ora perdo
tramerò per ore nel passato
Foglie appena accese
sul selciato di un autunno
immaginario e senza più percorso,
lento quasi fosse un gioco
Di tramonto e
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Ammirevole paesaggio interiore
sei scandagliato dai pensieri
che mi colmano di gioia
come venticello carezzevole e frizzante
di frescura rinfrancante.
Quel paesaggio che contempli ogni dì
perché è cammino sfiancante ma
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brontola il cielo annerito
nuvole grasse corrono
verso l'orizzonte distante
un susseguirsi di lampi
saette e crepitii tonanti
restano assenti i rumori
spazzati dal vento che annuncia
la pioggia
piove sopra valli assetate
sembra finire l'estate
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Filari di vigna adagiati sul crinale
allineati nel disegno universale della vita
e umile baccante presenza appesa,
striminzite appaiono or le acerbe ciocche
nel meriggio afoso che brucia l'aria
in quest'arsura padrona del rituale e della
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7701 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3031 al n° 3060.
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