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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’101Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 7701 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Bianche coperte di vento
lambiscono dolci declivi
spruzzati di sole.
E tu, su cieli di acque,
splendido e
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Il mare per me
non ha mai avuto un colore,
è sempre stato grande come la notte
con le sue danze nere di luna
Ed il riflesso delle luci
ha sempre perduto il suo orizzonte
nel tempo infinito dei sogni
che scorrono lenti fino al mattino
Le
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Indaco il cielo sopra di noi
le cicale friniscono impazzite
un isola nell'isola
un gabbiano vira sopra di noi
per ritornare nel fremito
dell'aria marina
un bacio appassionato unisce
le labbra salate di mare e sabbia
il tramonto sotto la
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Nell'ora del giorno e della notte
quando il sole rinasce
piccolo bambino
e la luce squarcia il cielo
cominciando a crescere nei giorni
Dio si rivela nella sua bontà
e dona i suoi raggi
per far crescere la vita sulla terra.
Solstizio
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| Al termine dell’afosa estate
spira forte vento di tramontana
sui monti ansiosi di neve
ove s’addensano minacciose nubi.
Ignoto m’è quest’avvio
repentino del tempo
carico di lampi e tuoni.
Nottetempo al chiarore lunare
nei momenti meno
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| Il vento che freme di ramo in ramo
l'albero spoglia di foglie ingiallite,
quando l'autunno l'estate saluta
coi grappoli rubicondi e gioiosi.
La pioggia che scroscia col forte vento
non cessa sui tetti il suo ticchettio,
mentre l'usignolo
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Nitida
nel suo bagliore di seta
l'allegra campagna si desta
tra foglie stinte,
nel silenzio della sua nudità.
Affiora e balzella la
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È fermo al suo breve tempo
questo lieve passaggio,
un freddo avanzare di buio
dove ora tace la terra
Nessun presente rimpianto
resta alle grigie stagioni
né un tremato clamore
ad attendere suono di cielo
Se il cuore ascolta
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Effluvi degli ultimi gelsomini,
distese di trifoglio verde immaturo
inondano l’argenteo uliveto
stanco e spettinato,
come amante placato.
Inediti colori del tramonto
rivestono le viti,
mentre l’impetuoso vento le spoglia.
Onde del vicino mare
si
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L'ombra restava in sospeso
ed io non osavo chiedere
che la terra dimenticasse
i primi germogli dell'estate
Qualche fiore era già morto
mentre il gelo accarezzava
gli ultimi ricordi conservati
nel vento nero dell'inverno
La notte era
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| Una volta sorridevamo
quando verso sera; il sole
tramontando lentamente,
non sentivamo i brividi
dell’incipiente frescura;
c’era in noi un che’ di arcano:
qualcosa ci coinvolgeva
che di sera s’ingigantiva
come ombre lunghe
riflettendosi sui muri
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| Tanto carina la gatta
con la pelliccia invernale
folta a tenerla calda
esce di casa a cacciare.
Posa in giardino una cincia
cerca col becco fra foglie
se mai trova cibo per terra
e muove adagio le penne.
Un balzo da furia assassina
va
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| M'han detto proveniente dal Marocco...
nel crescere indeciso, brufoloso,
arancio normo leso, al gusto osceno.
Orribil suspicion: “Terra dei fuochi?”
Un po' ne assaggio, e poi, da terror preso,
più non mi fido... e il resto va sprecato!
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Da Ardea ti levasti in volo
dopo che Enea in cenere
ridusse la città
Ora torni al fiume
alle acque poco profonde
alle quiete sponde
airone cenerino
E in posizione d’attesa
studi la selvaggina
o voli a pelo d’acqua
per afferrar la
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Ignoravo esistessi pettazzurro
perché tu non giungi alla mia casa
come il nostro pettirosso amico
d’inverno in ricerca di qualcosa
Finché non ti scorsi su un giornale
e pur d’aver la tua lieta compagnia
che ancor di più il cielo mi richiama
ti
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Calma d'argento,
soffice e lieve,
scende danzando,
sognante, la neve.
Pigre le falde.
nell'aer sonnolento,
cullate da un soffio
di pallido vento.
Distratte, ridenti,
gareggiano liete,
d'incanto dipingon
la candida quiete.
Al fin poi
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Il cielo all’orizzonte e in neve adorno
or n’odo che sospira, e veggo: i monti,
i scialbi e freschi prati, e i rivi e intorno
i valichi innevati, e i ghiacci e i ponti.
Allor pella campagna ‘l vecchio forno
un pan di ghiaccio e brina e d’altri
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| Al maestoso chiarore dell'alba
un lembo di pallido azzurro
si scorge tra i tetti.
Riempie d'euforia e abbaglia il candore
quando scivola sui monti
incappucciati di neve.
Rossi bagliori lo attraversano
quando alla fine del giorno
s'immerge
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| Bianche le stelle e scialbi i nembi e neri
i grembi che si gemon della sera,
e di marmo ne son i bei sentieri,
e ‘l muschio che si giace ormai s’incera.
Come corde d’un’arpa i fiocchi altèri
emettono bisbigli a una riviera,
e cinguettano e
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| C'era vento
molto vento
e nuvole nere e grige
erano sul castello, tra alberi e rovine.
C'era vento a Popoli
l'erba fischiava
dove il Pescara s'incontra con l'Aterno
fischiava l'erba.
Una donna sul ponte della stazione
reggeva la
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| Nei mandorli in fiore,
nella solitaria quercia
dalla robusta corteccia
dal tempo scavata, ingobbita,
guardami!
Nei tramonti e nelle albe,
nelle stagioni,
nella neve e nella pioggia, nel sole e nel vento,
guardami!
Nei profumi e nelle chiare
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| Siamo in Dicembre,
e par che sia Settembre,
ché la temperatura
non è ancora "dura".
La pioggia a catinelle
ha reso ancor più belle
le rimanenti rose,
che vedi ancor graziose.
Qualche altro fiore
mostra pieno
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| Si sostengono sugli steli le cicale
a ridosso d’un orto riarso
gravido di tanfo di letame
nel mezzo dell’estate.
Batte il caldo sole sui vetri
e nel cuore dormiente.
Il vento soffia lieve senza voce,
anche il crepuscolo è privo di colori
e sarà
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| Madre Primigenia
sorgente di Vita
che elargisci
all'umanità
momenti
di indicibile estasi
mostrandoci
tutta la tua bellezza
io ti guardo e ti ammiro.
Ascolto anche le tue ferite
spesso causate
da esseri umani
che non ti amano
e non
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| Presto mi ridestai, e all’alba io scrutava,
e al tetro ciel, e al vento novembrile,
e dolcemente ‘l guardo si posava
all’erba che sorgea or presso ‘l fienile,
e lì la bianca brina io ne gustava
in sul stelo smeraldo e sì sottile,
e
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L'aria è fredda
nel primo mattino autunnale
mentre il sole
sotto un tetto di rami
pallido fa capolino
misero e nudo è il suolo
sul fitto strato di foglie
e chiazze di verde scuro
dove i miei piedi scricchiolano...
nel silenzio
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Stanno i falchi sullo stretto
a veder passar le navi
spruzza il mare sulle rocce
mentre sbuffano delfini.
Messina delira
tra miraggi
e fichi d'india.
Stanno i falchi sullo stretto
come amori sopra al tetto
tra tegole e conserve di
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Agnelli in fila nell'azzurro
come greggi senza futuro
metamorfosi della natura
sempre nuova l’avventura
Piangono per il nostro bene,
avvolte, portano delle pene,
a volte, esagerano e lo sanno
serbano sorprese tutto l’anno
Gli uomini di un
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Fra i lunari ed il loro verde battito
respiriamo la clorofilla come occasione di purezza
nel vento che accarezza i seni dei monti
e scaglia le chiome che fluttuano.
Non perderò mai il sapore aspro
di quelle colline appena irrigate
ed i
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| Trasudano d'umido i funghi
spuntati alla fine di novembre
fra foglie fradicie scoperti
presso la riva del torrente.
Avanti la stagione per esserci
segnalano insolito tepore
che spinge a crescere i miceli
dal terriccio in mezzo
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E' un'alba di dicembre
fuori è silenzio, sola
nella casa vuota
rimugini curiosi pensieri
improvvisa sibila
la voce dilatata
del vento di grecale,
ulula come un lupo
aspro preme sui vetri.
Soffia e sgretola
vuote e inutili
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7701 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2731 al n° 2760.
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