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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’091Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 7700 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Meravigliosa natura,
che nel gelido inverno
al chiarore di una luna innamorata
ricama delicate trine
e candidi merletti
a rivestire ed abbellire
rami spogli
di alberi nel sonno incantatore
nell'attesa
che rondine nel nido
ne annunci il
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Soffice scende
sussurra emozioni tenere,
avvolto dal mantello immacolato
il paesaggio pare addormentato,
un timido raggio
squarcia la nebbia
e il volto mi accarezza.
Il tempo si ferma
la terra tace
l’animo s’incanta
dinanzi a tanto
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| Rosso fuoco
foglie
esplodono
spoglie
a poco a poco
saranno
ardore svanirà
chi le coglie
non avrà
tempo
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| Come un petalo
vibravi al pregustare
d'un venticello,
qualcuno rubò
il tuo polline
e lo cosparse
tra campi e fiori
mentre in cielo
gli uccelli annunciavano
il grande sole,
la primavera era arrivata
ma ora tu petalo
te ne dovrai
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| Ed or resta solo il brusio del vento
d'un Autunno ch'omai s'asconde lesto
entro la nera coltre dell'avvento
di quell'Inverno dal gran buio pesto.
S'attende poi col mare turbolento
la neve il gelo e forse ancor più presto
l'anno
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| Dicembre è arrivato
a passi stentati
con la gerla piena
di rami secchi,
dal cielo livido scende
la pioggia greve,
dal mar l'eco rumoroso
di sibili sferzanti di vento.
Una nenia malinconica
espande la sua voce
nella nebbiosa vallata
che
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Acqua
Acqua che canta sopra la roccia
Acqua tiepida sopra il tuo cuore;
sobbalza, cattura, incanta
nel rimestio dei giorni che ingialliscono
dondola uomini e animali
copre di chiaro le montagne
porta a valle saggezza e nostalgia.
Acqua
mormorio
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Un’ orchidea rosa,
petali di Cattleya,
profumatissimi,
sei tu.
Innescanti feromoni
innaffiano
bramosia e accecano
controlli nervosi.
Ammiro le tue grazie.
Battiti aumentano
e fantasie si lubrificano
mentre si ingrossano
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Condensa di anime
gocce di lacrime
di spiriti tristi
di fantasmi sinistri.
Visione del vuoto
come equilibristi
su un tetto di loto.
Preghiere di vita
attraverso i sussurri
dell'aria fredda.
Fuoco che arde
con la difficoltà
attraverso
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Nel silenzio della notte,
luce di stelle dipingono il cielo.
Soffice venticello carezza
volto innocente di bambino,
con gioia decora anima.
Come un fiore che sboccia
unto di rugiada, pian, piano,
profuma l’aria soave respiro,
mentre
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Fissi con tocco sidereo delle dita
e mezzelune pallide alle unghie,
la pellicola screpolata delle nocche
al nastro che raccoglie i neri crini
che in camera oscura fanno notte.
Sfocata, dal tuo sfavillare d'astro
vibri nell'aria frizzante della
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Che pace stasera in riva al mare
con i refoli d’autunno
a ritemprare la pelle dopo l’afa d’agosto.
La spiaggia deserta sonnecchia
cullata dallo sciabordio del mare
che avanza e si ritrae
con continue profferte d’amore
alla battigia
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Lontana da casa mia
scivola la poesia,
su petali e sementi
si rotola,
di notte la rugiada
tutto bagna
e vanno a marcire
i miei versi,
nei colori moriranno.
Passa l'inverno
con fondi aratri
mette a dormire
sogni vestiti di semi.
La
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Il grigio di un sabato di dicembre
parrucchieri con pochi cliente
via D'Annunzio sembra annoiata
mentre l'amico che vende accendini
mi saluta come sempre.
C'è qualcosa di strano per le strade
in questa mattina di sabato
una crisi che
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Respiro
brezza del fresco mattino,
banchi di nebbia copron pallido sole,
caduche foglie umide di rugiada,
ondeggian nell'aria
al soffio d’una nota argentata.
Immagine d’immenso valore,
sublima quadro del vecchio pittore,
premio d’onor conserva
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Raccolto ho sulla spiaggia un sassolino
come se fosse cera levigato,
dalle schiumose onde sballottato
che lì parea finisse il suo cammino.
A lui ho chiesto mi dicesse quanto
nel suo ruzzolar per valli e monti,
furia di venti oppur rossi
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Il cielo bizzarro cambia colore
di plumbeo si tinge,
piange sui tetti.
Sentite voi tutti suon di
spilli battere sui vetri.
Furioso è il mare,
con fare impetuoso
oscilla insidioso bagnando
la rena.
Fioccano foglie dagli
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| Nel fragore d’un mattino
diluvia sui lastricati;
nel tempo estroso
piove e spiove in alternanza.
Risuona lontano un rombo
nella massa tacita delle nuvole
e il cielo si discolora
riflettendosi
su pozzanghere melmose.
Penso alla calda
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Pioggia di novembre
a ledere i freddi tetti,
nel ciel i nembi schietti
rigonfi riflettono le ombre
I vetri appannati
accarezzo con la mano
trasportato in un viaggio
vedo passare i ricordi andati
Nell’aria profumo di stagione
a richiamare i
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| Scogli inermi attendono flutti di acqua salmastra,
cantando leggende
di impossibili abissi.
Voi lì, a infrangere onde,
a spezzar legami di lunghi percorsi,
capaci di forza
su impetuose criniere.
Un tempo celate,
voi ispide rocce ora
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| Rumoreggiano le secche foglie
alle soglie del freddo inverno
e mentre guarda spento il sole,
sole, se ne stanno a rotolare.
Che misera è la mia strada!
La contrada più non ride,
nemmeno una rondine si vede,
tutto cede ad una finta
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Un verde mare di colline
s’apre al canto d’autunno
È tempo di vendemmia
Grappoli d’uva
intrecciati alla madre vite
penzolano lievi
al vento di passione
Netto è il taglio
a riempier i cesti
d’un dorato
e rubino colore
E nei ricolmi
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| E’ sera, l’ora del tramonto
e da quel cielo a pecorelle
va il sole pel suo conto...
Al di là d’un verde colle
s’eclissa, arrossendo
le fresche
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| Nel silenzio soffia di tramontana
il vento e nella notte gelida stellata
da di mano con il pennel fatato suo
all’opra attento l’omino misterioso
della brina e della galaverna fredda:
ed ecco di strato bianco sottil si riveste
in ogni dove ogni cosa
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| Pavido sol che accendi
l’ultimo dì d’autunno,
di morte foglie stendi
i viali nel tramonto,
mute le valli rendi
e posto lasci al freddo
Nei prati e sopra i tetti
la bianca neve scende
coprendo lentamente
il salice piangente,
silenzio
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| Tra la spuma s’alza l’inquieta salsedine
adagiata tra le volte dell’infinito mare,
che accarezza il sogno d’ogni uomo giusto,
nella attesa del declivio del tempo.
L’orizzonte, immerso tra gli effluvi salmastri,
purifica, dal torpore, le vereconde
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| Lentamente si stacca
emerge dal mare la palla infuocata
lo strascico è lungo
la coda sui flutti
e il giorno si accende.
Dei gabbiani le urla
il silenzio è violato
ma fan compagnia
a tratti il chiarore offuscato
son tanti
poi
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| Cinguettano festanti
nella foresta ombrosa
ove la luce filtra
tra verdeggianti foglie.
Fringuelli ed usignoli
rincorronsi tra loro
per poi fare ritorno
nei loro nidi ascosi.
Ed è un viavai continuo
di bruchi e cavallette
e tant'altri
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Il respirar del bosco
s'impiglia tra le fronde di foglie a capo chino
tra perle di rugiada appese sui ricami
dell'umido mattino.
Che sembran vele aperte
che sembrano centrini che sembrano merletti
sugli abiti eleganti di piante appena
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Un istante, oltre il monitor
s’allungano stanchi gli occhi,
cornice nera - orizzonte -
butto oltre il cuore.
Un sole acceca il mio autunno
tetti svettano - incalliti fumatori -
s’aprono finestre,
ospite... luce calda.
Pettirossi cantano
in
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Si chiama inverno,
entra nella valle,
ha bianchi i capelli,
le spalle e le scarpe.
Lentamente si stende
su letti di morte foglie,
i suoi occhi grigi,
si specchiano nel cielo.
I bambini caccia dalle piazze
e gli anziani più non
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7700 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2101 al n° 2130.
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