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♦ Pierfrancesco Roberti ♦ Michelangelo La Rocca | |
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Le 7697 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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La lavanda è oggi in fiore e all’aria
dolce il suo profumo dona lì attratti
volano danzando api farfalle calabroni
e spighe e steli vanno presto a dondolare
e il fiore dell’attenzione questa si bea
e si rallegra gli insetti con altri
voli andranno
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Nel suo splendore riposa la terra,
mentre si allontana l’ultimo raggio di sole.
S’affacciano nel cielo quasi buio,
tanti brillanti
fanno compagnia al canto della luna.
Alti nel cielo come soldati
proteggono il tuo lieve rossore, Selene.
Si
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| Tra non molto ve ne andrete insieme alla vostra famigliola
peccato che quest’anno non vi siate soffermate
come solitamente abituate a fare
un vuoto che ogni giorno esprime tutta la mia solitudine
mancano quei volteggi con il garrire che impegnava la
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| Si dondolano dolcemente sotto la brezza del vento
si muovono ondeggiando lenti,
sotto una carezza che arriva dal mare,
i lunghi rami del pino, possenti e immobili,
aprono per primi la danza,
mi piace guardarli dalla finestra
un mare verde si
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| Mentre la selvatica sorella
il sonno abbandonato e il terren
lenta bucando é in attesa il sole
di vedere una Zantedeschia calla
già alla luce mostra una prima
delle sue belle bianche creature
e par dire agli altri fiori del giardino
da oggi a
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In alto il sole,
un posto sulla terra
più simile al cielo,
annulli i confini
nell’infinita distesa
del deserto rosso.
Valle della Luna,
alte montagne sabbiose,
policrome,
intervallati canyon,
archi delicati,
ponti naturali,
pietre come
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Rugiada di maggio
l’ultima tua goccia
scivola al suolo.
Or che giugno avanza
con le sue calure
scompari e te ne vai.
Caldo tepore tra l’erbe
prende il posto
della brezza mattutina.
La notte più non disseta
la secca zolla, or solo
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Splendono al sole nel giardino
in sette vasi i rosa bianco e rosso
fiori dei gerani li guardo
li vado ad accarezzare ed
ecco nel bisbiglio del vento
mi sembrano parlare: ricordi
quei di un tempo che di tua
mamma ornavano il balcone
quei nostri
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| Scende il declino
la limpida acqua,
gorgoglia e spumeggia
quando neve discioglie.
Ogni tanto in un’ansa
si ferma quieta
rimane in silenzio
tra fitti fogliami.
Ma poi riprende
il veloce suo andare
tra massi saltella
per correre
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| Cantano i merli prima che l’alba
infiammi il mattino
il cielo è di un turchino sporcato di buio
un passaggio di anime vola verso la luce
con gli occhi pieni di persiane in cerca di riposo
attendo ore migliori per dormire.
La notte afosa è un
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Pullulano gentil anime nel ciel in canti ed incanti,
un vociferar d’amor gioviale,
colorate libellule, capinere e cicale canterine,
ed un orchestra di grilli malandrini.
Rondini a virar veloci e pipistrelli appesi ai muri,
stormi di gabbiani a volar
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Quel verde filo di grano
che tremulo e impaurito si
affacciava alla vita,
neve, pioggia, freddo,
lo hanno temprato,
oggi con il calore del sole
rigoglioso,
cattura il nostro sguardo,
ondeggia, superbo nei campi
a guisa dei nostri
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Grida pur la poesia
al nefasto cambianento ...
non reggerà a tanta follia
mondo nell’inquinamento!
Vitale Lei all’umanità
no ella ad essa ...
"Madre natura" sparirà
in terra compromessa?
Ecosistema nostro
piange d’affanno ...
pianeta urla al
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Potremmo chiamarla già estate
non fosse per la mancanza
delle creste dorate
o per il canto delle cicale
di là da venire.
E si torna ad abitare
gli spazi e le abitudini
con la luce abbacinante
del giorno pieno
e il sollievo dei crepuscoli
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Oggi la mente mi ha donato alla vista
un fresco affresco e a me caro di quel
mio tempo antico Motta Visconti dolce
paese della giovinezza della rungia Cara
fresca limpida ecco ancor scorrer l’acqua
verso il cavo della sorella rungia Dora
e qui in
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Mi mancherà la sera.
La luna che abbraccia
dal cielo lacrime di buio
di glicine bianco vestito.
Mi mancherà la sera.
Il ritorno e la strada, il sospiro
delle auto, delle sagome di luci,
l’abbraccio del tramonto
che non parla e subito saluta
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Allor che il Creatore il mondo
stava completando una stagione
poi chiamata Primavera un giorno
che poi sarà di Marzo vide nel cielo
dopo un temporale un arco scintillante
di tanti tanti tanti molteplici colori
poi il suo sguardo a terra pose
e una
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| In ogni stagione ed in ogni tempo,
tra lo sconfinare delle vette
ed i racconti del vento,
tra altere pareti e misteriosi
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| Anzitempo è fiorito quest’anno
l’albero di Giuda e cosa strana
violando un poco la natura sua
i grappoli dei rosa- lilla fiori
sulle nere cortecce di tronco
e rami qui fissi il sole han visto
in compagnia delle scuro verde- oliva
foglioline
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| Costernata
appoggio la mia vita
a questo tronco antico
sento la sua rugosa corteccia
mi ricorda le asperità dei giorni,
sento la frescura delle sue foglie
mi ricorda i giorni lievi al riparo dall’arsura,
vedo il brulicare della vita
mi ricorda
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Pagine di vita,
passeggi per vie senza tempo
ascritte oggi... vissute
essere bimbi fortunati.
Guance arrossate dal vento,
giornate mai finite
giocando senza più fiato,
correndo pei prati
scegliendo fiori... più belli
in dono alla
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Giro giro tondo
succede il finimondo
la terra con la guerra
è un evento che ci atterra
prima il buco nell’ozono
il pianeta in abbandono
poi lo smog e inquinamento
un eterno abbattimento
le energie alternative
tutte belle iniziative
ma ci manca
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E dalla memoria
quel dono ingenuo
mai atteso.
Una festa ai piedi
di quell’abbondanza
oggi priva di linfa
e sensazione.
Immobile dolorante
come il cuore del fanciullo
smarrito.
Per l’intensa realtà
dischiusa e mai
lasciata dal
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| Quando tutto tace
si ferma il tempo
dentro le trame universali
e trova posto
l’alfabeto muto
delle nostre anime.
Sono mondi da esplorare
a passi felpati
scantinati asciutti
dove riponiamo
sogni e intenti.
Quando tutto tace
parlano le
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| Ho sentito stamane in giardino
un profumo soave di pesco,
e il canto dolce d’un canarino
in un’aura odorosa di fresco.
È giunto Aprile, il mese gentile
che nere zolle fa germogliare,
ed ogni balcone in bello stile
di mille fiori sa
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Granitici giganti
ti osservano curiosi
mentre margherite adornate a festa
formano un letto di colori.
Fresco fruscio di foglie
accarezzate dal vento
ti accarezza il volto,
rapito da melodioso canto di canne
smosse da brezza marina.
Riflessi del
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E’ sulle nuvole nuove che il vento fa le prove
il mare cambia umore salsedine e colore
Dopo il percorso, esausta si infrange l’onda bianca
sulla scogliera ormai, stremata, sfinita e stanca
Allegri sono i gatti
Quadriglia fanno i tori
Cordame e
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Bella
fragrante
arrivi trafelata
incespicando su zolle ancor gelate.
Scuoti la gonna
spargi semi di prati e fiori
olezzi gemme e le colori.
Con mani colme
di farfalle e fiori
voli di ramo in ramo
cantando nuvole di boccioli
a suoni
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Saltella il pettirosso sui nudi e bianchi rami,
tra bacche asciutte e rinsecchite,
lievi sonni, ed agghiaccianti inverni.
Un canto saltellante, tra cielo e terra,
e la fanciulla sogna altre primavere,
ad anima gentile sogna l’amore.
Ognuno spera di
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La brezza stasera
è come un canto tra gli alberi.
Le giovani foglie dal vestito lucente
respirano estasiate le parole dei fiori.
Parole
fatte di profumati silenzi
e colorati sospiri ...
ed eccola, ardita e briosa
danzare tra petali in
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Il cielo non ha età.
Tra questi filari
antichi e muti
le sue nubi velate
raccolgono anni
lunghi secoli,
vite ferite dal dolore
spezzate dalla fine.
Il cielo non ha tempo
sussiste
dentro questo artificio
solo nostro
che i fili d’erba
non sanno
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7697 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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