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Lingue di fuoco avvolgono l'oriente,
tiepide l'ombre notturne ancor dilungono,
il campo non abbandona la luna impertinente
eterna vorrebbe primeggiar nel ciel regina.
Disorientata stenta quest'alba acerba,
timida esorta quel sol alla
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Vivì |
09/04/2016 14:43| 1577| |
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Lì sullo scoglio
assorta nel silenzio
tra cielo e mare
gli occhi si perdono
nella luce del Creato
immenso respiro
unico e irripetibile
che accende il pensiero
come un volo di gabbiano
così la mia anima svolazza
giri di valzer
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Mi struggo, mi emoziono quando
la bellezza del paesaggio esplode
intorno a me.
Mi seduce, mi abbaglia come fa
l'amore, quando nasce e mi avvolge
senza darmi tregua.
Mi afferra mi avvinghia dentro
i suoi colori e a volte mi stringe
nel
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Camminare distratto
tra il rumore di pozzanghere
frustate dal vento
nella sera d’un giorno d’ottobre,
riflessi di nuvole rompersi
tra l’odore di
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E con un soffio liberò i colori
nel cielo sopra i prati dentro il mare
e con lo sguardo convogliò le nubi
che bianche grigie e rosa come un manto
quietarono i tormenti a tanti cuori
e sopra i colli in fiore boschi fitti
con canti
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| Un soffio soave
penetra la mente
e questo sole pallido e velato
il cuore ispira
che l’amore inspira.
E tu sei la mia aria
il mio respiro
e col tuo fiato
in me vive l’essenza.
Sei sole acqua terra cielo mare,
sei fuoco luna
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La storia millenaria
i fiori più intriganti
un cielo cesellato
il tempo mai turbato.
Un pugno di casette
su in collina
una spruzzata d’anime
in cornice
che luccica di vita
ogni mattina.
Il mare in appendice
un tocco verdeazzurro
il
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Fogliame d'ombra
in quel limpido mattino,
e si sente già
il profumo della primavera
racchiuso in qualche goccia
di rugiada.
Ricordo la tenera ingenuità
dei monti cosparsi di verde;
ad ogni cielo,
domandavo un perché,
ed
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Dietro alla mia casa di là dello steccato
c’è un’anima grigia che divora ogni cosa,
ciminiere svettano su tetti troppo piatti per sembrare case
e colori smorti dipingono di ferrigno anche l’orizzonte
Ma se per caso cambi verso al tuo sguardo
e lo
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Il rosso il giallo il blu
la mia natura
la vita che rinnova
e si avventura
con la sua gloria
fatta di colori
di canti di trionfi
e mille fiori.
Il verde delle foglie
e l’oro in terra
la nostalgia di un mondo
che mi afferra
e mi riporta il
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Annuserò un minuto, caruccio gatto
nel suo manto soffice e morbido,
in svariati vezzi mistici, inafferrabili.
Sì! Già da iti, prolifici atti egizi,
di storico, percettibile esotismo.
Concubinerò il mio sguardo al
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Dan oggi qual occhi aperti al cielo
le bianco rosato brattee del corniolo
all’animo una particolar dolcezza
pur se il sole è spento e addormentato
e il
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Il mio viso indenne poi imposto all'archivio d'ogni tempo,
sgorga in mutevoli, in naturali Acne facciali.
E dall'adolescenza, mia ingenua maturità;
son marchiato gaiosamente...
A braccia aperte, allietato... mi creo un mondo
di negate
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Tu che nell'aere spandi il tuo tepore
alla campagna doni l'erba e i fiori
e tutta la inondi di vaghi odori
col vento Zefiro pien di candore.
Ogni giardino cambia di colore
mentre gli augelletti coi loro amori
sui rami cinguettano degli allori
e
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Or d’augello vien il canto
che par brezza serafina
al calar del giorno scarno
che’l benessere raffina
E il giunge al cor sì mesto
di ricchezza sì foriero
in un’aria da maestro
di prezioso è davvero
Tocca poi il core
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Ai piedi dell'ingualcibile universo
si mischiano
i colori di vita,
vestendo
il litorale del mondo
nel vento confidenziale
di un'aurora di pace,
come indescrivibile primavera
discreta poesia dorata
di un vergine sole,
unico e
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| Lunga fu l’ attesa
dolce è la sorpresa
della sospirata primavera,
che avanza a passo leggero
rivestendo di verde
campi, prati, valli e monti,
felici di sentire di nuovo
il mormorio dei ruscelli
e il festoso cinguettio d’ uccelli.
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| Il sole, stanco dell'odierno andare,
discende lentamente giú dall'alto
nel mare azzurro, che sta per cambiare
il bel colore ch'era un blu cobalto,
le nubi in cielo provano a strafare
e il loro manto mettono in risalto.
Magía di
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| Strigido capace
cognome "sforza", farebbe
non l'usa difatti
non è prepotente, il rapace
di scienza propria, con stile
pronto reagisce all'ostile
è, il sangue reale
che gli fa male
passa difatti, al feroce
il
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| Timidi raggi allo sguardo sfuggiti
di bigie nubi vaganti nel cielo
s'infrangono nello spazio infinito
per poi giungere sull'umida terra.
Canta il bosco con le sue folte foglie,
mentre gli augelli s'en volano in coppia,
essi preparano i nidi
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| Sfuma l'inverno gelido con il suo freddo.
La brina e la neve solamente ricordo.
Stamani fiori sbocciati al sole di primavera.
Fiori, piante, alberi messaggeri di questa stagione
pronti a colorare il paesaggio.
Con fragore, dolcezza e
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Cupa la nebbia ai fianchi risale
ed il lago parsimonioso specchia
il gigante bianco.
Segnali di fumo in vetta
opposti al verde collinare
nel turchino cielo s'espandono.
Acque quiete e distese,
ove eucalipti dominano
docili rive
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Pescara tossisce nel grigio d'aprile
mentre un cielo di umide nuvole
l'ammanta e la intristisce.
La puzza di baccalà e olive guaste
esce dal mare intasato da fogne
e traspira il suo odore
sui panni stesi sino ai Colli.
Da Rancitelli
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Se’l Sol di velo si traveste
ma’l vento l’investe
diradasi le nebbie meste
e’l dì si riveste
S’illumina il paese
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Arrivate son le rondini,
con la primavera,
scendono giocose
da quell'orizzonte
di verdi colline,
come frecce
a fender l'aria
ma non s'ode
nel loro volteggiar
il sibilar del vento,
dolce la carezza
radente sul prato fiorito,
nel mese
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Com'è dolce il tramonto
a quest'ora, stasera,
la spiaggia indossa
il vestito più bello
e tu vedi, con occhi diversi,
il suo mare di cobalto
mentre quello che rimane
di un debole sole di dicembre
gioca a nascondino,
intrappolato
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È germogliato il grano
nella tua terra di neve
dove il sole ormai maturo
ha sciolto l'ultimo nodo
stretto al silenzio
Ed è un bacio caldo
in ogni zolla di ghiaccio
che sa ma non brama
nel respiro di primavera
perché
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Ritorna sempre la primavera
tra le indecisioni
tra le rilassate espressioni
di cambio atmosfera.
Sbocciando nel pensiero
timidi fiori nascono
nel breve tempo periscono.
Fondamenta della speranza
viatico della distanza
portando apparente
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Tuo è sempre il cielo,
tue le nuvole ed il vento.
Ed io che non so volare inseguo la tua immagine sul pelo del lago
e sogno talmente tanto
che non so più quale delle due rondini sia vera.
Così in fondo al cuore lo sono
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Si saluta, con l’arrivo della tiepida stagione,
Il caldo vestire, che compagno fu sotto pioggia e neve
e allo sbruffar del vento birbantello.
Abbraccia l’anima
un rigenerante tepore
e il rifiorire della natura è sollievo, respiro per il
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A tradir l’inverno,
sbadigliando,
si scioglie
questo giorno
al tepido sole,
libera dalla morsa
della brina
giace assopita
ancor la terra
e avvolge materna
il battito lento
del risveglio.
Stanchi comignoli
respiran a fatica
e sbuffano in
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7700 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1921 al n° 1950.
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