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Poesie pubblicate: 361’079Autori attivi: 7’474
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Le 7698 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Si leva imprevedibile
fantasma,
turbina nell'aria,
dissolve brume,
svela il mare spumeggiante,
scuote fronde e fratte,
soffio di vita,
energia invisibile
alita sugli animi grigi
turbina allegria,
volano leggere le foglie,
scompiglia i
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| Ed ecco che la terra mi ha cresciuta
non l’avrà fatto invano no
avrà la sua ragione del mio corpo prato
del biancore che acceca il contorno certo delle cose
che allinea in forme sparse nebulose
- fintanto che perdura un senso di lucevole speranza
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Intemperanti i miei logori passi
in questa stagione che incombe risoluta,
stregato, sono un peregrino vagante
ostinatamente intento
a vane profusioni.
Distratto tralascio l’armonia
del giorno che nasce,
mi perdo i raggi del sole di maggio
Il
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| Papaveri rosseggiano
verdi campi di grano
e l'acque limpide
di ruscelli
nella fresca primavera
sussurrano.
Volano libere
farfalle
cercano fiori
su cui riposare
e le nuvolette
nel ciel si rincorrono
nascondendo a tratti
il sole.
Cantano
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Lentamente
era svanito il tempo delle rose
e i petali marcivano
in un angolo del brolo
La primavera era spenta
non aveva sogni da regalare
e il vento dei morti
soffiava più forte verso sera
Qualche volta
il respiro esitava
e inutili
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Verso l'estate va il fiore di campo
con semplice freschezza odorosa,
vari colori regala il magico tempo
come le trecce belle di una sposa.
Bionde le spighe al vento appaiono
in questa distesa che pare un mare,
cielo si oscura e alla terra
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| E’ il saluto del mondo
che trovo ogni giorno in torretta,
invocata alba
scompone profili montani
e visuali.
Il fermo manifesto
è movimento taciuto,
lentezza di epoche,
nella pietra rappresa,
cela memoria d’inizio.
Scompone visione
il
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In volo
effluvi di colore
tra sfilacci verdi,
che inseguono il sole,
in giochi di luci e calore.
Danze profumate,
rivestono steli
di corolle sfumate...
e sono suadenti,
i sussurri pastelli
rosei e dorati,
che di beltà
colmano gli occhi
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La sera che cala pian piano
mi porta pensieri diversi,
gentili, novelli, un po' persi,
che pare mi prendan per mano
a scorgere un dolce lontano,
perduto nei sogni che scelsi,
scordato nei pianti introversi,
di chi vuole amore, ma
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Strade bianche e polverose,
sassi aguzzi e piedi nudi.
Solo un salto e...
via la siepe!
Mani al vento giù al ruscello,
viso in acqua ad occhi chiusi:
sorsi verdi e
margherite.
Poi tra spruzzi diguazzando:
nidi, rane e ciclamini.
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| E d’improvviso caddi
come un sapore aspro
che confonde le nari
come un verde tiepido
puntellato di chicchi d’uva spina
e venni morsa
dalla chela ruvida
d’un granchio
che moribondo
volle portarmi con sé
e fu il risveglio
di un profumo
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Albero
accarezzato dal vento
la tua corteccia
popolata d’insetti,
la chioma
tetto per greggi
sotto un cielo color zaffiro
diventa manto.
All'alba
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La natura all'alba
è il mio tempio,
dove le verdi fronde
mormoran la vita,
che nasce né boschi
dai canti dei merli,
che vivi s'innalzan
ai raggi del sole,
tra le umane parole,
che s'apron avvolte,
come dolci preghiere
a la
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Sboccia la perla
del giardino,
pura bellezza vellutata
colora il cuore
e nella nube
della
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Onde alte come montagne
su questo caldo oceano primordiale
e pioggia, pioggia battente
pioggia di acidi cosmici
pioggia di lava e acqua
pioggia gelata e pioggia infuocata.
Silenzio di vita sulla terra
mentre scosse telluriche sollevano zolle
e
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Azzurro fiordaliso più non t’accompagni
come un tempo al rosso del papavero
a rallegrar campi e erbosi cigli di colori,
il confortevol al frutto di Cerere diserbo
veleno mortal fu per il nascere il fiorire
tuo e così per me si perde
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Per me così oggi ha dipinto la natura
un quadro fatto di ricordi e di colori
qui nel giardino e sul recinto che
la serra lì in fila bianche roselline
a ricordar la figura della mamma
che soleva curarle con amore, verde
il rosmarino
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Aleggiava una strana quiete quando
il rio si fece torbido; ingrossato
cominciò a mormorare frammischiando
ramaglie e fango e fogliame grinzato.
Qualche fugace occhiata e setacciando
in tratto antico trovai l'inumato
giorno nel quale
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Ricorda natura su tela
da accogliere viva e lucente
quel lento ondeggiare su prati
di stami e corolle umettati
Calici aranciati, bianchi oppur rosati
son flebil tulipani su campi verdeggianti
Mai fu colorata ricerca
d'estroso e geniale
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Padrona del mondo
impedir loro di muoversi
non si potrebbe
Perdersi sull’identità
dell’oppio che rinasce
scivola rinverdisce
sul loro ritmo
Ignorarne la fine
onde su onde
luminose silenziose solitarie
sul movimento
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| Risale dal mare
il respiro della notte
in una primavera
che preme al riflusso
della marea.
Tremano fresche foglie
nell’incanto della luna
che s’illumina d’argento
sotto coltre di stelle
nel ripiego d’un crinale.
Nei bei momenti d’estasi;
si
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| Correvano i cavalloni
oh predatrice del mare
il volo di un angelo
che poteva naufragare
i passi di un bimbo
che crescevano a uomo
il sole nasceva
un'ombra senza tono
il fiore più bello
sembrava piccino
ma il suo profumo
cascate di
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L’albero sembrava malato
ma toglieva la luce
alle ore del giorno
e il vento alle primavere
Era solo la terra
più scura
a pretendere attenzione
e lui soffriva di cento ombre
Cadeva sulle gocce
e qualche volta sognava
di essere in riva
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Nasce con l'aurora il velo,
apre la porta fino a scolpire
un giorno come l'ultimo cielo
e il segno bianco vidi apparire.
Voli di emozioni lambire,
in quel mare le sue ali riflette
si sente come echi il bandire
un garrito il gabbiano
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Quei bei monti su cui vegliano
in cielo le nubi del mezzogiorno
sono splendori di contorno
e cavalieri contadini
abituati alla guerra
al sentore del legname
e ad altre vicende menagrame.
Ed il cinguettio delle rondini sotto
l'arco di casa, dove
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Quattro petali rossi e setosi
cuciti su un gambo sottile,
sfoggiano il colore della vita
e della passione.
Amano addentrarsi nei campi
e popolano vasti territori,
e camminano lungo le strade
senza mai attraversare.
Poi c’è il solitario
che sotto
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di verde in chiome folte
natura si riveste
a specchio di sole -sangue
di primavera-
becchetta
l’immagine
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Un raggio di sole
che bussa
alla porta
risveglia e alza
ogni freddo cuore
e lo porta
a sperare
che il cammino
lo possa vivere
con più forza
e con più amore.
Alza la fede
e si aprono
le porte,
le porte del sapere
e
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Galleggian lievi, tenere ninfee,
spennellate di verde e sereni colori,
fiume in trasparente velo,
candido pudore a,
rispecchiar cielo e splendor di sole,
ombre solidali d'amore e profumar di essenze vitali.
Fiori di natia speranza,
giardino
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I segni vorrei cancellare
solchi amari del tempo,
bianca amica da amare
ferma e nata al grembo.
Il verde del giardino orno
il boscoso brullo e nudo,
con muschio il contorno
pace viva in essa chiudo.
Sei la storia di un artista,
goccia simile
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| Stormi di rondini
saettano in alto
a sfiorare gli alti platani
in un turbinio frenetico.
primavera piena
s’indora all’improvviso
come spighe al sole
nel meriggio.
Il giorno si ricompone
nel pigro tepore
e si distende
nello spazio
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7698 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1261 al n° 1290.
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