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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’074Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 7697 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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| Sono spuntate le prime viole
la primavera si annuncia con timore
è il momento che aneliamo
con piacere il suo tepore
I primi passerotti stan cantando
sopra i rami degli alberi fioriti
le primule bianche con le gialle
riempiono i prati
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Passetti di nuvola
arrampicano la montagna,
le scivolano addosso
scalando le impervie vallate
scrutanti,
millenarie,
corrucciate,
sempreverdi,
eterne compagne.
La maestosità
brucia e svezza
le minuscole fattezze
di tutto ciò che
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Freschi sorrisi
guarniscono
il dolce risveglio
al mattino,
profumato
da note di
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| L’irruenza del vento
soffia dagli altipiani
e srotola la sua foga
incontenibile.
Si staccano ramoscelli
al di là della siepe:
dove stride la macchia.
Vigila una ghiandaia
sul suo nido a mezz’aria,
e da quelle fronde
un pigolare
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La prima luce di primavera
è la più bella
e scioglie la neve
anche se il gelo resiste
Specialmente verso sera
quando i lupi
escono dalle loro tane
per scoprire nuovi sentieri
E ululare alla luna
in quelle lunghe notti
ancora piene
del
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Oggi nasci, come bimbo appena nato,
docile sorriso, soffuso vagito,
apri gli occhi fra le braccia,
oggi nasci
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Nel piano dal sole baciato
è tutto un risveglio di steli
di petali dorati.
Sul tuo gambo la corolla
dal tempo fissata.
Non ti cale della mia mano furtiva
dell’attento al tuo fascino
condiviso.
Alle mie dita tremanti
con grande stupor ti
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Strade bianche
polverose
segnaste il mio giovane tempo
sbuffando talco tra le mie dita,
il fugace cammino segnando
dei miei giorni felici;
mutevoli effimere tracce
come i miei castelli di sabbia
dal sole impietoso diroccati,
dalla risacca
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capita che il bosco mi parli
ogni volta che abbraccio il "mio" albero
-risale
a un rito atavico
l’abbraccio: patto di luce- amore-
mi parla -il bosco-
tendendo le mille sue braccia
nell’espandersi in canti che allargano il cielo
la casa
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| Aspetto le rondini da tempo,
stanco dei gabbiani che schiamazzano
nel cielo sopra al mare, della voce gelida
del vento che urla al tempo;
I colori dei fiori e il sole che mi brucia la pelle desio.
In questo freddo inverno mi cadono i
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| Paesaggistica vibrazione d’anima a primavera.
Tepore primaverile è di virgulto in fiore
come l’odore che si diffonde,
impermea i nostri sogni
e reca con sé le brezze che carezzano,
calore umano insostituibile
per ogni fiato che sfiora i
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| Quando il tramonto appare sull’Arno
i ciuffi d’erba sull’argine s’accendono
e, sostando alcune volte sulla spalletta
intravedo qualche guizzo di pesci
o s’ode dall’alto il verso dei gabbiani
che ridiscendono rasentando l’acqua.
L’anima s’empie di
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| Ci salutano i giorni
sospesi all’eterno
come frecce dorate
nell’azzurro cielo.
Ridono gli aquiloni
alle
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T’ho vista
meravigliosamente bella
danzar leggera ...
Su di una rosa
ti sei posata
su di un bel giglio
hai chiuso l’ali
su profumate viole
hai sospirato
nella gardenia
ti sei nascosta
ed hai baciato
dei fior di campo
poi
mi
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Un tuffo
nella pozzanghera
e un cerchio spinge l’altro
per lasciarla riemergere
in
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Possente è il tuo vociare
urla sferzate,
tra braccia secche
disarmate
rabbioso il passo celere
e al tuo fianco l’inclemente,,
che sfianca ali
di inquieti passeri
tenace è l’infuriare
mentre mormora il mare
in voce tempestosa
d’acqua e
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Raccolta in uno scialle di pensieri
sciorino ricordi in un angolo di stanza.
L’inverno della tela svela la fioca luce appena.
Fermo lo sguardo e bevo a sorsi l’incanto.
Pare la neve celare muti segreti e penso
alla mano che tanta quiete tracciato
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| Una montagna di nero zolfo il Vesuvio,
un cappello con un pennacchio bianco
in passato gli copriva la testa.
Ha la bocca grande senza denti,
la pelle di terra lo copre di verde e di grigio.
Sanguigno,
mai rabbioso,
bolle il sangue nella
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| Anche se non ti vedo, passero,
il rumore del tuo saltellare tra le foglie
mi testimonia la tua presenza.
Sei discreto, non vuoi disturbare
Anche il mio cogitare silente
saltella nella mia mente,
quasi ad imitarti.
Non siete sazi dell’affanno
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Imperversa il vento
con frustate ghiacciate sbatte ai rami,
s’infiltra quale gemito,
lamento di anime dannate che raggirano il senno
Su tutto guarda e tace imperterrito il cielo più azzurro che mai,
il suo infinito occhio glauco irride la pochezza
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Col naso in su
è gioia d’allegrezza ritrovarti,
bagnarmi dei tuoi fiocchi
nella notte
inaspettata neve peregrina,
dimentica del mondo
per un
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| Dalle onde e distese del mare,
monte Pellegrino ci appare.
Proteso come una nave a prua,
hai in cima una croce che è solo tua.
Ai tuoi piedi hai la bella Palermo,
città d’arte, preziosa e confermo.
Come una madre tu la ripari
perché da un
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Che giorno è di Primavera! Il meriggio
mi vièn baciato di splendente Sole,
e sulle ripe un primo pìccol fiore
nàscer contemplo.
L’onde cèrule e belle delle nùvole
di grazia còprono i campi e le paglie
’ve l’aratòr princìpia a solcàr fanghi,
e terre
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Rumore d’onde che si frangono
su quegli scogli tanto amati ...
Dall’ultimo volo
lì, s’è posato
stanco, ferito.
Come l’argento il suo colore
brillan come cristallo
le sue piume
Danzano onde coi baglior del sole
il ciel si stinge come una
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| Stamane d’un rosa acceso
s’è colorata l’alba
ed io
nel rimirarla
ammirata
felice
stupita
nel cuor mio l’ho conservata.
Ho sentito d’appartenerle
per sempre
lei che a me si dona
senza riserve così da farmi apparire
più bella la vita
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| Attorciglia le zampe
come manette
sul ramo,
mentre osserva
la neve.
Lui
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| Il Vesuvio innevato,
il bianco cappello di neve gli copre la testa,
il mare abbrunato, arrabbiato,
sputa schiuma sul castello di tufo
offuscato dal grigio pastello
del cielo spuntato.
La giostra dei colori del cielo di Napoli
è opaca, non esalta il
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Crinale
oscuri l’orizzonte
perché proteggi il nido
del falco pellegrino.
Al suo stridio alla sera
nostra sorella luna
trionfale
fa il suo
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Se guardo fuori dalla mia finestra
m’appare una montagna esagerata,
si staglia maestosa sulla destra ...,
visione enorme, magica, fatata.
Alcune rocce alquanto spigolose
risultano scoperte dalla neve,
le chine si rivelano sassose,
a fondo valle
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Giochi ogni notte
a far ombre di luci ...
Tu
splendida luna
sai esser discreta
furtiva
spavalda
sei femmina bella
che incanta lo sguardo.
Ti vesti di veli e nuvole d’oro
ti specchi sull’acqua
ti fai cullare
su mari giochi tra l’onde
su
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Pennellate viola
miscelate a bianche nebbie
sulla pianura si spargono.
Metamorfosi
di estatici incanti
in acquarelli di luce
tra i rossi ambrati
i gialli e gli aranciati
trionfano i colori
in suggestive visioni.
Abbondano i
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7697 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1081 al n° 1110.
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