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Le 4992 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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Di un lontan passato
di maggio ultimi giorni
ultimi giorni quel dì
del in terra viver tuo
breve come un sogno
rapido fu la vita tua
un fresco mattin a cercar
in sella alla tua moto
di una una roggia una ombrosa
riva due sperate ore di pesca
due
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Il mito dell’ombra
era una vecchia storia
da non raccontare
nelle notti d’amore
O mentre la nebbia
(prodigio d’inverno)
copriva la luna
col suo fiato di bava
La leggenda del buio
nasceva dal bosco
e qualcuno diceva
che poteva
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Tutto mi consuma
il sole troppo caldo
e anche uno sguardo
il silenzio del mattino
Tutto mi fa male
le parole non dette
e una sillaba spezzata
riflessa in un cielo
Grigio come i morti
abbandonati da anni
in un sudario bianco
memoria del
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Sento le voci
solo di notte
quando i morti
parlano d’amore
Mi sento perduto
fra le ombre
in qualche strano
conflitto di cielo
Sento le carezze
di lontani cuori
ormai stanchi
di battere le ore
In un tempo
finito fra le nubi
di altri
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Nulla da dire
e sono chiuso qui
nell’isola dei morti
da quando il tempo
È trascorso
senza nessuna gioia
e deposita polvere
ovunque nella casa
Nulla da chiedere
e ora ho i ricordi
sbiaditi da leggere
fra le pagine antiche
Di un
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Saremo anche
stati diversi
ma almeno la notte
si è accorta di noi
E la luna piangeva
quando sei
andata via da me
mentre le stelle
Spegnevano
la loro luce
in segno di discordia
con il mondo
Intorno all’alba
non c’era conflitto
ma solo
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Medea non piangere
io ti amavo ancora
ma non sapevo
cogliere la Luna
Mentre tu rubavi
la vita al mattino
e nei nostri sogni
c’erano solo ombre
Medea non morire
il mare non merita
un tramonto oscuro
fra i lamenti del cielo
Quando tu
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Le labbra bruciano
sarà il ricordo
degli ultimi baci
dati alla luna
Sarà il sapore
dell’addio al tramonto
e del colore del fiume
quando piangevi
E non c’era nulla
che potesse trattenere
quel dolore di vento
nel buio del mondo
Le labbra
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Non parlo per giorni
e il silenzio
è il mio compagno
in questo mondo scuro
Dove la luce
sfiora solo le tende
e mai la pelle
screpolata dagli anni
Non amo da secoli
e il dolore
è il mio secondo padre
nel tempo strano
Dove la morte
resta
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Quel giorno un triste pomeriggio
che nel sonno ti abbandonasti
padre mio dolcemente come poi
mi disse la mamma al sonno eterno
volle il destino crudele che io fossi
da te assai lontano sotto la Manica
in quel Tunnel di rotaie e parti
metalliche
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Lui non se n’è andato
se ancora tu pensi
che il vento possa attendere
le mie parole di vetro
E lo sguardo che non osavo
spirare in un fiato
col cielo pieno di nuvole
quando il nostro amore stanco
Riempiva i pomeriggi
di cenere e
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Ho guardato davanti a me,
in mezzo alla folla e ti ho vista.
In mezzo al grano ti ho vista,
sotto un albero ti ho vista.
Al termine di ogni mio viaggio,
in fondo a tutti i miei tramonti,
la svolta di ogni risata,
che uscivi dall’acqua e dal
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E se vorrai innamorarti
scegli prima
le rose di campo
con le spine rivolte al cielo
Avranno un profumo
più denso dei loro desideri
e quando saranno colte
moriranno lente
Di qualche sogno
mai pronunciato all’alba
e con un rimpianto
celato
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Ho pianto,
quando ho avuto tempo di pensare,
oltre il silenzio di questi giorni bui,
mi sono accorto di essere solo.
Quando non ho più visto
Il tuo sorriso
fondere i muri del dolore,
oltrepassare le barriere del tempo,
ho respirato la tua forza,
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Sei solo tu
la Madre Oscura
che ha segnato i passi
attraverso le ombre
Solo tu
la perla nera
che provava dolore
tra due ali di seta
E che consumava
parole nel buio
finché il profumo
non fermava il respiro
Sei solo tu
che sei morta nel
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Questo è il centro del mondo
cuore in una croce di case
il principio e la fine di tutto
l’evoluzione in un continuum
rincorrendo linee zuccherose
d’infinito verde.
Dove il sole asciuga lacrime
aleggiano le vite finite
e quelle presenti
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Anche quando parli
soffro di quel male
che non lascia scampo
e bagna le palpebre
Le ciglia nere prive
del loro conforto
fatto di vento e sale
nel mare dell’ombra
Anche dove mi spoglio
di tutte le paure
resta un alone di gelo
che mi
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Le sere mutano silenzio
in qualcosa di nuovo
che prima non era
ed io ora non ti cerco
Fra i miei spazi vuoti
fatti di dolore
e di un diverso colore
che il buio regala
Le notti cambiano la seta
in un tessuto povero
fatto di speranza
e di
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Nessuno ricorda più
il nostro amore
tranne gli alberi
che ci hanno visti
Baciare le nuvole
tra un vento e l’altro
quando la stagione
prometteva dolore
Nessuno sogna più
una carezza sporca
data nel silenzio
tranne i passanti
Distratti
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Non più tu regina delle alte vette
sfiderai l’aria e l’azzurro cielo
con maestoso e superbo volo aquila
reale bolzanina che tornata al nido
ed alla materna cova intenta man vile
assassina ti negò la vita ed il volo
e la gioia di vedere a nuova e
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Troppo alta la cima dei tuoi occhi
per pensare di accarezzarti il viso
sembra vicino ad una stella madre
che si confonde col tuo guscio d’avorio.
Conosco il peso delle tue radici
dei passi che solcano aridi paesaggi
con una marcia dignitosa e
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Per noi
che non siamo mai nati
portate un fiore
sulla tomba del nulla
Per le vostre carezze
promesse al vento
e svanite nel cielo
scuro di troppe bugie
Per le parole
che non avete scritto
e per i gesti curvi
sulla schiena del
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| Solitaria, sempiterna
bussa.
Scandisce l’istante
indugiato,
è già arrivata.
Disdegna
l’amore
i rimpianti
gli odi
e i sogni
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I colori di giugno
mescolano gli umori
scivolano liquidi
dentro miasmi di nubi
quando la notte
sta per cadere
sulla terra.
Ti penso laggiù
in una dimensione inaccessibile
svuotata di tramonti
e di voci
e di risa.
Ti guardo
con l’occhio
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Non ti ho detto
che avevo paura
di non trovarti sola
quando era sera
E che la mia pelle
rimaneva offesa
appena guardavo
i tuoi occhi chiusi
Non ti ho detto
dei sogni morti
appena sei andata
via da quei giorni
E che le nuvole
hanno
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Ho sempre detto
che siamo morti dentro
mentre la luna sentiva
le nostre parole
Ho sempre saputo
che l’amore è solo morte
con il vestito scuro
tessuto dalla notte
E se mi hai lasciato
pregare i nostri desideri
è stato solo per il gioco
delle
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Non sei più con noi, dove noi siamo,
siamo noi ad averti insieme, nei cuori,
staresti a giocare, di nuovo, con noi,
noi siamo tutti con Te;
La domenica sera, quell’ora scoccò,
indelebile verità del nostro cammino,
unico, in un sol senso,
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Non parlarmi
proprio ora
che ho finito di morire
fra le nostre ombre
Non morire
fra questi pensieri
perché hai un posto
nel mio cuore antico
E se domani
sarò ancora triste
respirerò il tuo buio
che ho sempre sulla pelle
Non
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Non sarò più lì
quando si spegnerà la luce
ed ogni cosa sembrerà
l’ultima stella nera
Toglierò il respiro dal cuore
ed avrò le nuvole
al posto delle ombre
che la sera conserverà per me
Non sarò più vivo
non vedrò mai il dolore
e la luna si
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Non è il momento
di piangere
e mi domando sempre
cosa tu abbia pensato
Prima di morire
con la nostalgia del mare
e con il sole
che baciava le nuvole
Non è tempo
di lottare con le favole
e se rinascerò
voglio vivere nel buio
In una casa
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Non mi piego
all’impero del sole
e torno alla notte
come la luna al mare
Non sento più
le tue parole nere
ma so ascoltare
il vento sussurrare
Riti di nostalgia
attraverso le porte
appena socchiuse
fra questo universo
E le altre
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4992 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 691 al n° 720.
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