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Le 5058 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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Non voglio conoscere
tutte le cose del mondo
e non voglio viaggiare
per vedere le città
Mi bastava il sorriso
dei giorni inutili
le tue parole incise
nei miei occhi stanchi
Non voglio sapere
se hai sofferto tanto
né se quel giorno
hai
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Lei ricorda
quando andavamo insieme
a sfidare la pioggia
ed il cielo era cenere
Lei conosce tutto
anche i nostri silenzi
e la polvere dei segreti
celati alla luna
Senza un confine
da dare al nostro tempo
così lieve ed eterno
come il male
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Sei morta fra le ombre
un mattino di maggio
mentre il mare sognava
le sue onde nel vento
Sei andata via per sempre
con l’ultimo respiro
e il sorriso dei giorni
più neri del nostro cuore
Sei morta nella tenebra
di un cielo mai nato
con i
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Non devi essere arrabbiato
per mesi ho resistito
alle ombre della sera
e ai gufi maledetti
che piangevano il tramonto
prima del tempo
scritto nel destino
di ogni cosa al mondo
Tu sei qui nel mio cuore
le nuvole del cielo
non sanno del
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Tanto tempo è passato
da quando abbiamo visto
la luna nel cielo di polvere
danzare con le ombre
Tanto dolore abbiamo sentito
nel vento dell’inverno
dopo le stelle oscure
che pretendevano l’amore
Ora non saremo più insieme
e se coglieremo i
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 | Tutti uguali
pregni d’angoscia e lunghissimi gli istanti;
ma in pause di salvifico lavoro
la melodia è composta e lambita dal dolore.
Sullo straccio sudato
con inchiostro scarlatto da ferite attinto
il motivo è arrangiato
e con paterno
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C’è tanta ispirazione
Là fuori
Qui dentro
Veline di cartapesta
Pagine unte
Sguardi strappi
La violenza che si
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Non guardarmi mai
finché sarò così
assente dalle cose
che sbocciano nel sole
Io voglio solo il buio
perdermi nel vuoto
quando è notte
e non tornare più
Non parlarmi mai
perché non ho il cielo
da dipingere con le rose
ma solo stelle
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Avevi parlato delle ombre
e le tenebre
ti avevano risposto
ogni volta
Quando scendeva la notte
e il vento
era un filo di seta
dove il cuore restava nascosto
Avevi tenuto il silenzio
in uno scrigno
chiuso con il dolore
e con le tue paure
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Seppellisci qui
il mio cuore stanco
vicino alle ombre
che ti hanno amata
Deponi un fiore
nero come la notte
e piangi poche gocce
di limpida rugiada
Perché solo all’alba
potremo ricordare
quanto la tenebra
sia stata profonda
E sperare in
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Manda i tuoi sospiri
a noi che stiamo morendo
nella nostalgia delle notti
e facci sognare un’alba
Il dolore sembrerà tramonto
e questa stanza buia
fiorirà come una nuvola
prima della pioggia
Portaci il tuo profumo
e chiuderemo le
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Non parlo per ore
e ho già il buio dentro
quando ti sento morire
in mille attese
e la sera scivola via
come il canto delle falene
mentre la luce brucia
le ali di una nuvola
Non amo da anni
e non penso che a te
al silenzio che hai
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Ricordami
quando sarò morto
per i pochi sogni
che ho disegnato
Su questa terra
e nel cielo notturno
prima di andare
via da tutte le albe
Pensami
qualche volta ancora
quando il sole
tramonta fra le nubi
E l’orizzonte
sembra troppo
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Sono le ultime parole
che hai detto a tarda sera
l’ombra non ha voce
per morire con la notte
Sono gli ultimi segreti
i sogni, i dolori ed i lamenti
i coltelli già affilati
sul bordo chiaro della luna
E mille tristi storie
da raccontare
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In questa notte
che sa d’amore e morte,
di stelle chiuse da un cielo nero
trapunto di fiocchi bianchi
che scendono lievi a carezzar la terra,
- svelando gli occhi umidi
e le nocche serrate,
la fronte alla finestra
ad inseguir pensieri -
forse mi
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Non è certo l’amore
che ti ha uccisa
né il cielo del mattino
quando la luce
sembrava troppo lontana
per fermare il cuore
e rendere il respiro
un soffio distratto
Non è certo la luna
che ha spezzato
il tuo filo di seta
con la cenere degli
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Nell’ora del crepuscolo
le ombre mi chiamano
è una danza di luce
appena uccisa dalla notte
Dopo il gioco delle tenebre
resta solo il silenzio
i morti sono un ricordo
ancora vivo sulla pelle
Nell’ora del tramonto
la luna è appena accesa
non
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Respiro le tenebre
che ti portano via da me
per non sentire
il profumo del tempo
Così impietoso, così freddo
tanto da fermare
il cuore che sognava
una nuova luna
Danzo il buio
con te che sei morta
lontana dalle nostre carezze
per sempre
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Scegli un masso per chi hai sepolto,
fanne un cippo unito al volto...
l’immagine cara veglia sovrana,
e tu, da roccia, diventi fontana.
Immenso dolor, riman lì sospeso
tuo proseguir appar indifeso.
Futuro incerto, senza colore,
tempo deserto,
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Tienimi stretto nel tuo cuore
e nelle tue preghere dammi forza,
al Buon Dio chiedi Grazia,
madre mia, che il mio ritorno tanto aspetti.
Son qui avvinto in questa triste sorte,
oppresso dalla tempesta
che mi travaglia l’esistenza,
nel conflitto
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Ti avevo sognata
e avevo detto
che il mare
ti avrebbe trovata
Ti avevo baciata
piangendo una stella
e il cuore del cielo
avrebbe taciuto
Mentre il sole
di quel mattino
ti ha tradita
per tutte le cose
Mai dette alla notte
le lune del
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Ti ricordo così
i vetri appannati nel freddo
e le tue labbra calde
di un sorriso triste.
Le mani strette
al velo dei miei sguardi
e le parole leggere
rimaste a guardare la sera.
Ti penso così
viva nella nebbia d’estate
con il mare
che
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Finché scende questa neve
il silenzio ci dividerà
e nessuna parola potrà
accarezzare la nostra pelle
Finché avremo un respiro
la morte attenderà ancora
altre notti per rubare il cuore
e tramare ricordi di nuvola
Perché i nostri sogni
erano
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La mascherina del chirurgo
libera solo gli occhi.
La notte sveglia il dolore.
Fremono gli ulivi nel parco
nel vento che non lascia quiete.
Si può intuire l’aurora
tra gli scuri che filtrano l’arrivo.
Pietosa la porta a vetri
mi fa intravedere il
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Mille e mille volte
la nonna diceva: "Prega
adesso e nell’ora
della nostra morte."
E venne la morte,
bianca come lei,
senza i colori delle sue:
lontane e colorate primavere.
Gonfio il cuore
privo dell’abbraccio,
e nemmeno il bacio
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Sono qui all’ospedale
nel reparto del virus letale.
Molti vengon chiusi nelle bare
con gli stessi abiti, senza carezze
e abbracci delle persone care.
Son solo nel mio letto e penso
a questo virus che ci fa
morire senza abbracci
ma guardiamoci
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 | Il distacco è drammatico,
speri sia momentaneo,
vedi il suo petto sussultare
e i suoi occhi supplicanti
t’implorano: "Non mi lasciare!"
Le sue braccia distese
rimaste orfane e vuote,
dalla sua gola un grido
che ti strazia e ti percuote.
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Ti ha lasciata morire
con la luna nel cuore
e anche il mare
non poteva accarezzare
la pelle senza piangere
mattini di nebbia
e di vento portato via
dalle colline in fiore
Ti ha lasciata sola
e nessuna notte
avrà la stessa tenebra
senza le
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Le lacrime che abbiamo versato
per la tua improvvista scomparsa
ci impediscono di ammirare
il profilo della Majella
che tanto amavi.
Il suono delle campane
che suonano a morto
ci toglie il respiro
per l’immane dolore.
Non chiudere gli
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Sempre che tu sia lontana
e non qui
vicino alla mia pelle
che freme per le stelle
Sempre che tu sia un’ombra
e non la rabbia
di un momento sbagliato
pronunciato a mezza bocca
So che sei vicina
ad accarezzare questo vento
che non ha
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I morti senza nome
non hanno un luogo
dove riposare
e rimangono in attesa
di un fiore a primavera
un petalo rubato
dalla tomba di qualcuno
che giace nella luce
I cuori mai nati
non hanno poesie
sulla lapide di marmo
ma solo gesti
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5058 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 631 al n° 660.
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