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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’928Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J - Malena - Die |
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Le 5007 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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C'è la malattia là fuori, piccolo,
non credi? Non odi lo squarcio
folle, feroce, che t'investe
fin dal tuo primo vagito?
Non provi, forse, il graffiare
d'un vento grinzoso e maligno,
fra le tue membra dal bianco candito?
Questo
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Uno squillo
il buio dentro al cuore
una corsa nella notte
per avere in dono
quel travaglio negli occhi
che ancor oggi vive
Istanti interminabili
quel sudore che piangeva
quelle mani
la paura
l'ultimo sguardo stanco
mi avvolse
fu il
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Mi rilascio a blasfemie,
a liturgie dell'autodistruzione,
il nulla si nasconde in me
mi fa da menade.
Quando tutto dorme in me
mi lascia la ragione e di
bianche fandonie canto ilare
detengo e detergo le ultime rovine
del regno che ero e
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un segno.
della croce.
camminare in silenzio
cercando la tua foto.
chiudere gli occhi
per non lasciare scappare
una lacrima. è soltanto la prima.
incrociare il tuo sguardo
attraverso un vetro immobile
da quasi 14 anni.
ma sei sempre
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| Danzano le note
intorno ad un volto adolescente,
un tempo anche bambino,
adesso adulto,
custode degli affascinanti segni del tempo.
Rintraccio una bellezza insolita
in questi sottili solchi,
preziose cornici
di uno sguardo che è rimasto
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| Sette sono i Natali
che i tuoi occhi
più non hanno scartato.
Dolore pungente,
tremano le radici
mie salde sulla sabbia e
torno a versare
su marmorea neve
sangue alla terra
in cristalli d'amore.
Mi specchio
nei tuoi occhi,
la tua
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| Volto senza contorni,
spazi senza confini.
Anima dispersa
nella folla dei ricordi,
fredde mani
piene di tagliente gelo.
Sabbia opaca
dei tuoi giorni persi
dentro il tuo non vivere,
scivola piano nella clessidra
del cuore avvizzito,
grigia carne
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| Sovente penso
d'incontro venirti a precedere il passo
sgravare il fardello di si tanto operato
sperando di farti dono gradito ancora
mi accodo agli uni persi nell'oceano del fare inconcludente.
Ebbi mai lamenti ad avanzare
dello stato mio
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| e vedo morire
innumerevoli parole
a causa dell'esilio
che martire renderà il mio io.
Un innesto amorfo
su questa sabbia io sono
divengo granulo di nulla
lontano da casa
e dal suo suono.
Dirige l'orchestra al mio posto
un fiore
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| I nostri fili uniti
non spezzano l'amore
la morte non esiste
lo sento nel mio cuore.
Sei qui mi vuoi parlare
e dire tante cose
di quello che eri ieri
in ultime sere afose.
E ora piange il cielo
in pioggia torrenziale
ed io ti sento
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| Dov'è quel filo disperso
che tiene legata la vita alla morte?
Qual'è la differenza
tra emettere in un istante
l'ultimo alito di vita
e morire nell'io lentamente?
Nei giorni di sole l'anima si ristora,
però anche in quegli
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Anfra |
20/12/2008 08:34 | 1101 |
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| Morte
Morte... fuggirti giammai ...come potrei!
dalla vita ti ricevetti in dono
e or che vecchio e stanco sono
...davanti a te sono prono.
Però non credere sai
che a te m'abbandoni,
di vita viva sono le mia membra
e che iddio mi perdoni
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| È cosi poco intensa questa giornata.
In cui scrivo.
In cui penso.
È cosi tanto triste il mio volto...
che non riesco a guardarmi.
Non riesco più a capire...
Il vero senso dell'amore.
La mia stima si sta sciogliendo.
Il mio
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| Io vetusto signore della malinconia.
Amo far scemare i ricordi nella loro scia.
E quantunque mi sforzi di far brillare il presente
rassegno l'entusiasmo nel vento del Levante.
Povero di risorse e vantaggiose alchimie,
Chiudo il cuore al dolore nelle
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| Si sente il freddo
in un vicolo senza sole,
non nella carne, ma più dentro
dentro, fino a soffocarti.
Non esiste Stato,
Dio, o altre leggi.
Ne vale una,
vale l'odore del piombo,
confuso, mestamente
con sangue tiepido
e coagulante,
da
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| canto, il canto
dei morti...
della loro assenza di fede,
in urla infauste,
per la mancanza di luce.
canto, l'eterno orrore
dei dannati,
assente dalla mente
l'amore per la vita.
canto,
la decadenza dei viventi
che come sudiciume imbratta
ogni
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| Non c'è misura
nel passo zoppo della vita
che riempie questo buco
di slanci e brividi di frattura;
come ragni
tessiamo tele di sogni
e basta un attimo nella notte
che tutto porta via.
Quell'ultimo bicchiere di vino
pieno di sorrisi e
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| Un cuore malato,
lento si muove,
depone le forze ormai logore,
posandosi mesto su un disfatto giaciglio.
Una luce ormai fioca,
custodisce in segreto gli stanchi occhi,
celati dal velo del tempo,
angoscioso preludio,
di quello, che avverte,
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| Quando ancora
sono ricchi
di quei fiori
i campi,
mi chiami.
Alla tua voce
alzo il capo
e raccolgo un fiore
ma già m'incammino
decisa
versoTe.
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| Tenue è il peduncolo
che ci tiene legati alla vita.
A volte basta una folata di vento.
Un pulsare anomalo del tempo
e il filo si spezza.
Siamo adagiati su cirri
tenuti in aria da un respiro.
Su pioli che
inerpicandosi nel cielo
girano
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| Fa freddo qua nella steppa
Non c'è che neve e gelo
Siam stanchi, siamo già morti
Eppure pensando alla patria
Andiamo avanti
Arranchiamo in questo
Deserto di neve
Dove ogni passo
Brucia le vene
Mangia la mente
Non abbiamo
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| come parassita
deforme, esisto in
questo mondo...
sfrutto e
getto via.
non curandomi
degli usi che ne faccio.
vivo dell'opportunità
che queste vite mi danno...
mi nutro di esseri umani
e il danno arrecato poco
mi guasta...
eh
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| Sull'orlo
di un precipizio
finire i miei giorni.
Ondeggiare leggero
tra irte rocce
Il vuoto
medito intento.
In un attimo intenso
rivivo il mio film
ripensare la mia vita
un solo scopo.
Lasciarsi andare
abbandonare
-amaro
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| I giorni non hanno colore
Mi rifugio
nel buio della notte.
Brandello di vita felice
accarezzo nel sogno.
futile illusione!
La notte breve
cede il passo al giorno.
Son già desto,
la coscienza del domani
si impossessa di me.
Non ho
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| Ricordo un uomo...
occhi chiari
velati di tristezza;
Triestino gentile
innamorato dei monti,
d'una donna Ladina
che lo rapì al mare...
lei non era più
quando incrociai
quello sguardo
perduto nel tempo
nei ricordi del
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| vivi tra le pieghe di un dolore antico
per giungere in inclemente volo
a fermar del nostro cuor l'incedere
aleggi come leggendario grido
su burattini senza percezion del filo
che distratta Parca andrà a recidere
inceduli al tuo
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| Memoria,
fumo nero
che prende la gola
brucia gli occhi...
l'ultimo Natale,
i tuoi passi stanchi
in dissolvenza muta
senza lieto fine.
Tornano quelle luci
d'allegria gridata;
tra mille banalità,
quel dolore che graffia.
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| Volto disegnato da profondi
solchi, le rughe della vita,
occhi neri immensi, profondi
il cui sguardo incute rispetto
Alta la figura di quel vecchio saggio
dalla folta barba bianca
a cui mi rivolgo per aver conoscenza
del vivere e dell'universo
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| Frange d'amore
Ciò che rimane
Di una storia perduta
Tra lamiere ed asfalto
Righe di gesso,
Gente curiosa
Una pozza di sangue
Nascerà un fiore
porterà il tuo nome...
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| Non resta nulla ora,
il buio è calato da troppo
e non ho più candele.
Dalla grotta esce lo spirito immacolato,
di nero vestito,
lo sguardo è torvo
ed il passo svelto,
non sembra esitare di fronte al mio gesto di sfida,
sa chi
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| Come cristalli
sul tuo viso brillavano
rugiada e lacrime,
desideri sopiti,
acerbi segreti,
lunghi silenzi
inghiottiti dal tempo.
Quel tempo
che, crudo come
gelo d'inverno,
il tuo verde esistere
e l'innocente grazia
con un soffio spense.
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5007 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4711 al n° 4740.
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