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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’073Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 23177 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Credo che tu
sia andata via presto
per non vedere
le mie parole fiorire
sulla tua tomba
e le lacrime cadere
sulla terra
mentre sbocciavano
fiori di loto
freschi come i dolori
di una lontana
nuova era di buio.
Credo che noi
avremmo
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Come ora
mai
Sfilano lungo il corpo braccia piú lunghe
inutili
ciondolanti
faticosamente eludono il tempo
cercano di fare ...
cosa
tutto niente
Il pensare disilluso non le muove
Cambio faccia cambio corpo
cambio tutto
Un pensiero mi
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Stanotte
ho danzato con te
era solo un sogno ma era così vero.
Ti accoglievo nelle braccia e con te
nello spazio infinito volteggiavo
tu mi fissavi, i tuoi occhi erano tristi
dalle tue labbra non uscivano parole
la musica, un
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Nell’alcova dell’attesa
il grembo fecondo della notte
partorisce colori.
La progenie ruvida
affastella
sullo stuolo
di acerba giovinezza
dune
come lievi affreschi
laddove il vento dell’anima
spalanca infiniti sentieri.
Le trame imperfette
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Ti celi nell’aria fresca del mattino eppur ci sei
sorridi fra le nubi gonfie di pioggia, lucente primavera.
Prati verdeggianti colmi di bianche pratoline
s’inchinano a te meravigliosa creatura regina della natura
non osan guardare il tuo soave
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È un sole che bacia, sorride e carezza,
complice sbuffo di effimera brezza,
che spazza il ciel da ogni candida macchia
e un tocco d’indaco dipinge con spocchia.
Ignudi ancor si protendono i rami
formando intrecci, arabeschi e origami,
ma manca
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Vivì |
15/03/2021 12:35 | 500 |
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| La notte mi accoglie, mi prende,
mi culla, mi accompagna nel
mio andar foresto in sogni a volte
ricercati, catturati
La notte risale crinali d’un tempo
lontano, in cassetti chiusi in scie
d’effluvi profumati
Accarezza l’anima mia,
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| La mia commozione
è semplice
si aggrappa allo sguardo verso il cielo,
a un gesto fiorito dal nulla,
a una musica che muove il cuore
a un tramonto che fa lo sguardo liquido.
La mia commozione
si nasconde nella promessa di luce
nella corolla di
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| Nel silenzio della sera
sguardi d’Angeli
...un "sentire"" celato
nell’aria
Un sorriso cristallino
irrompe nel vuoto
dagli echi copiosi
nel vetusto castello
E il lontano fluire
di un tempo sepolto
ecco che fa ritorno
il passato
come l’acqua
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| Piccoli sorsi di vita respirano
l’andare d’ogni cosa
Albeggiano nei nostri pensieri
si lasciano cullare oggi come ieri
Tra lunghe dita vellutate regalano
soffi di memoria per poter
sognare ancora
Piccoli sorsi di vita sensuali e
capricciosi
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| Il freddo un po’ cede, si assenta,
dolce tepore arriva e nuovi uccelli al canto.
L’ inverno ci lascia,
ritorna la bella stagione ...
soltanto per dire!
Su piane adiacenti e sui monti
solarità nascoste, sfumature sommerse,
mentre su vite e
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| Dietro le scelte, a volte, di città,
di film, di libri, siti, dei più vari
argomenti, pensieri per qualcuna
ci impongono, nascosti, quei bisogni.
Hanno stesso tessuto, essi, dei sogni,
dai quali non è esclusa mai nessuna
qualità dell’amata, ma
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È un cielo di sogni a catinelle
tra buio e luce infiniti pensieri
riverberi di stelle sulla pelle
a ridisegnare il ricordo di ieri.
E tutto si colora di amarezza
ripercorrendo ripidi sentieri
dove nulla profuma di purezza.
In quest’alba
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La sento sulla scena palpitare
con tutta l’accortezza di un attore
che ama tanto farsi lusingare
cento e più volte ancora a tutte l’ore
Cento e più volte ancora a tutte l’ore
il suo destino canta ogni minuto
sapendo come e quando nel
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Sul crinale di uragani interiori
si incrociano in disequilibrio
cuore e respiro;
vite, dunque.
E se sorella del proprio destino
è la
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Voglio riempirmi gli occhi
dei colori di questa primavera,
il mio tempo è trascorso,
ma voglio portare con me il ricordo
della mia casa circondata di fiori.
Chissà forse qualcosa resterà dell’amore
che ho dato ai dolci declivi,
ai dolci ricordi,
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Un gorgo nei sensi distratti,
turbinio del taciuto
che sconquassa le veglie.
Perché sull’estremo ciglio della notte
barcolla
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| Trascini i tuoi piedi stanchi
sulla strada bagnata,
arranchi
negli ultimi passi
della notte appena finita.
La tua pelle odora di sesso,
di pagato amplesso
di mestiere che ha rubato
i tuoi sogni
nei tuoi giovani anni.
Intorpidite hai le
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Respiri lenti,
quasi immobili,
sotto lenzuola di flanella
al riparo dalla furia del vento,
e dai fantasmi della notte
che tirano calci e pugni
alle sgangherate
sponde del letto
dove nella paura
sudo tutti i miei peccati.
Tasti di un
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Ogni piccola cosa
per me è importante.
Anche una corolla
che si industriava
nascostamente
per sorprendere lo sguardo,
anche questo cielo scalzo
di marzo
che avanza febbrile
tra un’alba e un crepuscolo,
anche un monosillabo
di saluto
a farmi
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Ciò che ti segna apre una voragine,
scava in te ogni giorno, ti consuma.
Non è solo un fatto di pelle, di carne che si logora.
È il respiro spezzato, il tormento che assilla,
ti agita fortemente.
È uno sconquasso di ossa, a poco a poco, si
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Aiutare chi ha paura
avendone altrettanta,
scoprire la fragilità delle persone
riconoscendosi persona, altrettanto fragile.
Camminare su strade tortuose,
senza un orizzonte sicuro,
e avanzare in ogni caso
fino alla fine.
Consapevoli
di
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Dio non esiste
l’ho visto negli occhi
dei bambini lasciati
a morire nel mare
Dio non c’è più
l’ho capito quando
è morto mio padre
abbandonato in una stanza
E non ditemi dell’amore
e delle sacre scritture
sono solo bugie scritte
da un cielo
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È distratto questo sole
che inoltrata primavera non scalda.
L’esempio di tanta latitanza
sa di vaghezze diluite
nell’onerosa lotta del quotidiano
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Tu mi aspetti al crepuscolo
ma io non ho ali
ho solo due occhi e tre tarli
per assecondare i colori del suono.
Tu mi dici di ascoltare
la melodia delle nuvole
ed io accovacciato alla luna
sento soltanto il rimbombo di Dio.
Tu che mi colpisci
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In questo solenne silenzio
gracidano le rane
le rondini si rincorrono
scendendo in picchiata
sul dorato grano.
Alberi immobili e solenni
nell’incantesimo
di una natura ferma e solitaria
di un arido luglio.
E mi perdo in un sentiero
dove sola
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Seducente come l’incavo
fra due parole non dette.
Allora scarto l’indice
avviluppato al fondo
dell’ordinato e
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Con martirio e sofferenza...
con furore e con violenza...
disgraziata penitenza
sottomessa alla degenza
d’un supplizio scellerato...
nel castigo e nel tormento
sventurato e sciagurato...
travagliato patimento
zeppo d’una dannazione
d’abominio
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| Cosi
fini con il mettere le ultime carte dentro la borsa.
Aveva compreso le rime alla libertà.
Pochi impensabili gesti
di chi cammina oltre il sentiero.
Felice di darsi un colore
dopo.
E’ poi che vedi il ricamo.
Vide.
Era la strada dei
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Traccio orditi
sul telaio della sera
per tentare
di ricamare la notte,
che non mi porti tristezza.
Tesso i fili
in ordine sparso
come sogni
che svaniranno presto
al primo soffio di brezza.
Trame di raso
per ingannare il vuoto
con voli di
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| Mi piaceva quella donna... ma poi vidi:
straccio ai lembi, e su passanti inermi,
poi, non paga, sguardo intorno,
e lesta con la scopa sterpi e foglie!...
Ovunque è prassi terre e scrosci:
“Così fan tutte” il detto,
con musica che coglie chiunque
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23177 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 991 al n° 1020.
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