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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’070Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Le 23176 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Solo oggi hai instaurato un rapporto da brividi
quando nell’attesa tutto si è fatto fragile
.
anni ed anni si stagliano davanti
senza un minimo intoppo
quel volgere sempre a dritta
che mai ha importunato
mani operose hanno ogni volta
saputo
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Questa notte una costellazione
respira sul mare;
son stelle gitane.
Scintille che si specchiano
nel lucente mare.
Estasiato sposto la visuale
e, il raggio di una stella
sembra posarsi sulla battigia.
L’eco della risacca mi giunge
come la
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Scandiamo bisogni
fermo istante ...
anelati sogni
albori in mente?
Avventori pregni
letizia silente
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Scivolano stille salate
rigando il volto.
Squarciano l’ anima
quei ieri
ormai lontani .
Flebile un ricordo
si fa spazio
tra rabbia e nostalgia
in quel
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Indescrivibile sentirsi persi
quando tutto viene incontro
con la velocità della luce
aprire l’ombrello non serve a niente
inutile combattere con quel tornado
venti hanno il sopravvento
cercare di mettere al riparo
quanto più preme
non sempre
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Mi vesto di mille colori,
cieli azzurri e nuvoloni,
foglie rosse cadono,
cambiano i colori,
mutano gli umori,
nascono nuovi amori.
La gente fiorisce di nuovi ombrelli,
il vino novello, con i suoi profumi,
inebria i cervelli;
con tanti
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Non ha senso
baciare la terra
se prima non hai
conosciuto il cielo
e tremato per ore
mentre il sole
svaniva di sera
con il suo colore.
Non c’è spazio
per il dolore del mare
se non al tramonto
quando ogni cosa
sembra lontana
e il
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Azzurro velato rosato,
nube bianca, pecorella smarrita;
nel cielo chiazzato,
l’aria canta come violini,
tocco la pelle azzurra coi miei respiri.
Fiori e pensieri abbandonati al vento,
arrivano stormi, fiocchi di lava
ricami di velluto
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Lo sguardo corre lontano cerca invano
tra pertugi di tempo ovattato attimi
d’amore agognato, si rispecchia in un
cielo bigio che non lascia intravedere
attimi felici di ieri.
Sotto un mare dello stesso colore si bea in
un pallido e stanco
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E poi mancava la luce
quando c’eri tu
e molte altre cose
da dimenticare
sui bordi della luna
sempre più sola
e senza il cielo
da accarezzare ancora.
E poi c’era il silenzio
mentre andavo via
verso il mattino
e poche altre stelle
che
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Si consuma l’ultimo quarto di luna.
Il vecchio attore
ripete con grazia la sua parte.
Soltanto ora l’indulgenza della terra
sgorgherà frutto nelle sue mani,
come una messe di parole antiche.
Poi si allontanerà per l’ultimo azzardo d’inverno,
per
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Ti guardi in silenzio
cercando di riappropriarti di quanto spetterebbe
occasione da prendere al volo
onde non ritrovarsi
di nuovo sospesa in quella nuvola
prigione dalla quale è bene stare lontani
almeno così insegnano
sarà poi vero
difficile
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| Quegli acini spolpati fan soffrire
di vita allegri grani e tristi avanzi.
dovessi uno ingoiar ne temo un danno
e li allontano quando li ho davanti.
Il loro aspetto mi fa inorridire
ai miei perduti denti sì sembianti
al lato un dì cruento lisi e
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Uomo.
La consapevolezza di esserlo
nell’attimo in cui ti accorgi
di avere il coraggio di guardarti dentro.
Ero diverso un giorno.
Cresciuto ora dopo ora
tra i rottami spuntati delle illusioni.
Cerco di afferrare gli attimi
che diedero un senso
a
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E accolsi il tuo silenzio
vagai a lungo in quei meandri
di anima
per ritrovare tracce di te,
tracce di noi...
nulla incontrai di quel passato
di quella storia
nessuna traccia
di quella memoria
solo vuoti silenzi
solo vuote parole
poi
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| Siamo rami che piangono
il fuggir della foglia,
un pensiero che fugge nell’aria
e con le foglie si incatena
alla mente e l’affligge,
come al ramo si tiene a bandiera.
Siamo voci che inveiscono
contro il tempo
della vita che si fugge in un
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Ora non respirare
e prendi il tempo
della sera
che scivola via
come un fiume
tranquillo nella sua
eterna corsa
verso il mare.
Ora non chiedere
nulla alla notte
tranne le sue stelle
che brillano
di una luce
fatta per tremare
ogni
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Sulla mia strada
dove corrono lenti i giorni
mi accompagna
il brivido remoto d’una stella.
Così di prima sera
un’estasi di spazio
dilata e colma
il mio lento andare.
Una voce indefinita
mi parla dolcemente
e chiama la mia mano.
Ora la
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| Frammenti di possibile, sentire di un tempo
lontano che non potrà più tornare.
Profumi chiusi nel palmo di una mano prigionieri
di un dolce richiamo
Ricordi d’amore che fan sognare il cuore, leggeri
come battito d’ali, delicati come cristalli di
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| Fascinando l’attenzione
col suo atavico magnetico
splendore l’Oltre intero
ci nasconde quella linea
all’orizzonte suggerendo
chissà quali meraviglie
da
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Quando si è innamorati
le strade, le mura, le piazze
respirano di tenerezza.
Quando nel cuore e nella pelle
trattieni gli ansiti del cuore,
spirali lievi sono forme
sussurrate di città
accarezzate da scampoli di cielo.
Tra alberi e panchine,
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Credo ormai di conoscere il tempo.
Guardo il passato tremare di luce
nel rivivere i miei giorni remoti e felici
con tanti dolori e gioie improvvise.
Pronto a sognare le ore più belle
correre lievi nella carezza di un sole
ancora amico nel fresco
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Siedi, calmati, riposa un momento, esci
dal turbinio quotidiano e appropriati del tuo corpo
del tuo pensiero e della tua voglia di felicità
ecco siedi e osserva in silenzio: quello che vedi
quell’oltre o altrove possa esaudire il tuo meritato
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Dodici volte all’anno ritornano
amiche da una vita
riescono sempre a concedere un sorriso
abbraccio che ogni volta
dovrebbe essere presente nell’arco del giorno
onde gettare distante
inconvenienti che sulla via si fanno avanti
non basta il
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Sul riflettere di stelle
poste al limite di uguali geometrie
e raccolte in vividi brividi
in verni sereni, segnate su mappe
ricalcate da bordi di cime innevate.
Sul risorgere da un semplice atto,
da un soffio d’amore insperato,
pacato di
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Verrà l’autunno a benedire le cose
con l’aria fresca di primo mattino,
corse di nuvole sul greto del fiume
come le trame di ottimo lino.
Verrà l’autunno e lega i suoi occhi
ad ogni pensiero che vibra virtuoso
ma resta sepolto tra le foglie
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Le foglie si mostrano
nel museo dei giganti e dei peccati,
si svelano come perle ingoiate
dalle bocche dei pesci, carpe
che si arrampicano sul dorso del mare,
minuscole balene azzurre
che luccicano con le squame al sole,
leggende dei ghiacciai e
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| Vanesie case su dirupi
incupite dal tempo riposto in speranza
e dai fumi impetuosi dei camini;
stille del cielo i coppi
come gocce di sangue colato sui sassi
dal crepuscolo
sul dorso delle austere colline.
Grumi di sogni dentro l’anima mia
sono
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Così il cielo di settembre
mutevole al capriccio di nuvole vaganti
si scompone e ricompone
e di segreta energia definisce
lo spazio nel respiro del tempo.
Partir c’est un peu mourir
canta il disco della vita
nel ripetuto rito dell’addio.
Le
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Una notte da ricucire
mentre oscillo tra Phatos e Logos
se l’anima solleticata
risulta fragile e non consapevole.
Tale la doppia voce della notte
tra attimi senza nome
nel rifugio di parole che conosco.
e nella loro armonia.
Vorrei scivolare
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Un giorno due tre un’altra vita
il viaggio di quel tempo ormai in te spento
dal gioco manomesso in parte lento
nei salti di una nuvola bandita
tra tante messe all’asta e favorita
dal trepidare in alto in braccio al vento
amico maledetto del
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23176 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 781 al n° 810.
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