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Gli ultimi 5 iscritti: GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese |
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Le 23197 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Come una cattedrale al centro del creato
l'ho veduta inginocchiarsi sotto un insana bestemmia,
un urlo ha devastato l'aria,
è salito dal grembo della terra inseguendo gli angeli neri.
Nel galoppo sfrenato di attimi interminabili
come un
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Le mani nere, il viso paonazzo,
la maglietta a strisce - il sole in tasca -
il cattivo odore del suo macigno lordo di frasca,
lordo di nafta... e ancora acceso.
Tegole rosse, rosee, assolate, in fila indiana
sosta di passeri allegri – beccano il
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| Muti, avvicendevoli, i silenzi
scrutano la mente
parole afone senza presente
vecchie fotografie
inaccessibili malinconie
spingono le forze
arrendono la vita
di una risposta, speranze
senza sole tra le dita.
Affranti i silenzi
guardano
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| In questo lago di miele
sospira spesso
il frutto di fuoco,
desideri e sogni,
la tua pelle si veste di rosso tramonto
in spighe di grano
amo, amano!
E' una fonte di vita
forte in visi di magnolie
alla geometria dei sogni
amo, amano!.
In
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| Tra l’averti e non averti
tra sognarti e non toccarti
tra l’assurdo dei miei pensieri
e la follia delle passioni.
Tra il cuore e le falangi
tra le unghie e gli orgasmi
tra gli occhi e l’infinito
tra l’inconcepibile e il definito.
Tra la
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| Trema quel vergine foglio
chiedendo questua
un occhiolino s’intravede
birbante fa la chiama
sospiri selezionano manna
intraprendenti ingurgitano
lasciandosi travolgere da emozione
quando minuscoli gioielli
prendono posto
aggiustando piccoli
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Qualche goccia di pioggia
non è servita a bagnare la terra
e venti di sabbia soffiano
l'orgoglio di una pena fragile
Sembra che il giorno insista
nel chiedere nuova luce
ma le ombre fermano il cielo
in un deserto di dolore
Favole di
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Ovunque tu navigherai
se non stimerai l'ampiezza d'animo
vedrai solo scosse di pioggia
ammollare raminghe
il cruccio di terre e stagioni
Indosserai strade di orgoglio
in quel dettato rancore
capace di lasciare occhi sdoppiati
di bugia e
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Non serve che ti dimeni
in questa tua culla:
tu altro non puoi fare
se non lasciarti
squassare
dalle burrasche
e ammansire
dalle bonacce,
se non vederti investire
dal bagliore intenso
e fugace di un raggio
che si perde nell’oblio
di un
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Un guizzo, un lampo, un tonfo,
scrosciar di rami nel vento,
oscura l’empireo nel trionfo
di rabbia cieca del momento.
Muove la buia notte contro
la quieta parvenza del tramonto
con l'aspro aspetto furibondo
d’un uragano avverso al mondo.
Muta
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Miglia di venefico vapore s'innalza
espresso veloce che imbrogli erutta
ustionanti macigni della storia...
E chi non ha forza invano si volta
ma obbligato osserva ed ascolta
il fruscio assordante dell'altrui vergogna
mentre è defunto
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Cupo il volto della notte riflette respiri
d’ogni cosa, sapori d’ogni sorso di memoria,
mentre in veste discinta m’accingo ad aprir
porte segrete.
La mente si sveglia, non riposa si bea, crea
orditi, sui quali trame segrete si presta
a
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Mare
nel sentore dell'acqua
ondeggia l'onda, rimescola pensieri
confonde le navi al passaggio
e la scia di un sorriso
vedi il tempo cambiare
nelle nuvole andare
sorseggiare a un tramonto il sole
silenzio della notte, un giorno.
Mare
quel
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In sul venir della Notte e 'n su, a' Luna,
e in tra le frasche i' sentìa 'l Temporale.
Quasi in spasmo pell'etra e truce e bruna
fòlgor i' ne vedea dischiuder l'ale.
Al finestrèl i' mi posai; e la cruna
dell'orizzonte
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Cielo grigio, uniforme, un po' di vento
di tramontana che mi fa tremare,
eppure son felice, son contento...
per come in questo mondo si può stare.
Io m'accontento. Guardo all'orizzonte
monti che si confondono col cielo,
son proprio
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Lontane memorie,
in svariate sfumature di colori,
giacciono, inermi nelle pieghe del cuore,
ben nascoste,
fragili e forti insieme,
scostano, ogni tanto, la tenda di protezione
e si mostrano.
Fallace richiamo di dolore,
ritrova spazio nella
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Invasa e straripante la mente
in accesa armonia onirica,
nel buio isolato di una notte
arcigni pensieri... respiri.
Immagini si rievocano dall’ignoto
tetre condottiere di pure emozioni,
come canti al vespero attendono
quel magico ingresso del
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Mare angusto si frappone
a dividerci,
distanza ineludibile...
nel traballante moto
dei nostri versi
si disperde l'eco evocante
dei sospiri sommersi
dall'onda sfinita,
ci risospinge
sulla riva d'un ricordo
cullato dal tempo
lento a morire.
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In pensieri distorti si muove la bocca
se pieno l'addome è pesante in difetti
ed una volta capisca la gente più a modo
che non vivo d'invidia nell'indigenza dei troppi
il rifletter soltanto d'uno stomaco il vuoto
ma a volte il
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Nel fisico assente
osservo,
spossato,
di curve preziose
l’evolversi lento,
annuso,
incessante,
di brama ormai paga
il carico umore
e tribola l’animo
l’intenso sentire,
acceca
il mio senno
la sosta forzata
in cigli socchiusi
plagiati
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Freddo l’aprile gli estremi suoi giorni
alitando trascorre un tristo vento.
Ulula ‘l sasso degli antichi forni,
e ‘l sibilo s’infuria e passa lento.
Le foglie strappa alle betulle e agli orni,
e ‘l bosco ne costringe a un torneamento,
‘ve i
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E’ triste il fiume
ora che piove.
Origlia
lo scricchiolare dei legni
saturi, marci
sul perimetro che corre
si gonfia, s’increspa.
Ho una tristezza che langue
spezzando il respiro, gocce
che cadono cerchi,
allargando silenzi e promesse:
il
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Girano nel loro spazio
questi granelli giganti
che s’insinuano
in un tempo,
pieno di ore
che attendono
il ritorno
tra stanche quattro mura
resistenti.
Si esce da dentro
per entrare dentro,
passando per la strada
bagnata dalla
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Desideri appassiti al davanzale
minuzie di splendore
che rubo agli attimi quando il respiro rallenta
sono sillabe superstiti
scampate alle rughe del disincanto
perché difficile è vivere, arduo è trovarsi
e non basta
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Ho parlato col vento
ho cercato quel sole
ma sulla nuda terra
ho seminato parole
cresceranno come grano
invecchieranno come l'argento.
Un vecchio raccontava
respirando cemento,
dimmi o uomo,
forse contro natura,
da solo lottavi così fra
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| Chi siamo noi
che soli non vogliamo
stare, ma in compagnia
discutiamo?
Chi siamo senza un futuro
scritto da altri?
Non riusciamo a districarci
in nulla solo
complessi di colpa
verso un domani incerto
dentro lamentele vuote.
Noi
che abbiamo
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| Esile la forma
s’aggrappa alla sostanza
e danza.
Denudata l’immagine
conosce l’atroce casualità
infranta nella sua fantasia
e, spira.
Avvolta dalle fiammate
del momento malvagio
che colpevolmente frange coscienze;
noi, a decifrare il
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| Quando il tramonto
lascia spazio alle ombre
e le prime stelle
si levano pallide all'orizzonte,
stendi le tue nere trame
sull'umanità silente
o notte,
impalpabile notte,
non una voce s'ode
per le strade deserte,
lenta scivola
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| ci sono versi di cui a volte non si conosce passato
come se il tempo li avesse sospesi sul tronco d'un albero
a picchiare di tanto in tanto ritmicamente, a forare, ad aprire
Ci sono anime che volano libere
senza sentore, senza sapore
non hanno
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| Ho spesso cercato il mondo
attraverso lo spicchio di luce
della finestra in questa stanza
l'immutabile spazio
non fosse altro che per le persone che passano
e le stagioni che si susseguono
nel loro ritmo immutabile.
Eppure imparo a conoscere
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La vedo ...
costruisce i giorni della vita
senza pensare al domani.
I miei ricordi, salienti immagini
fuggevoli alla dimenticanza
dettano perfette figure geometriche
un triangolo compiuto
un salto tra un'emozione ed un'altra
la scuola, la
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23197 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7141 al n° 7170.
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