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Gli ultimi 5 iscritti: GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese |
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Le 23196 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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L'onore delle armi
si rende alle albe sconfitte
e qualche goccia piange di gioia
se la luna cade con la neve
Se l'ombra soffia stanca
quasi fosse un vento alla memoria
e la terra un fango
senza risposta alle frasi brevi
I dolori
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Cipria rosa sotto infinito cielo,
polvere sopra polvere,
celata, dimenticata,
perduta e poi ritrovata.
Sorgi e splendi antica signora,
sorgi e incanti antica dimora,
del deserto sei regina,
dei sogni sei visione.
E venni a te con timore,
e
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| Non è mai inverno
nei giardini spogli
dove assorto guarda
il vecchio del quinto piano
osserva il quartiere intorno
con gli anni segnati
sulle pieghe degli occhi
e le rughe delle mani
vede il campetto di sassi
delle sue battaglie
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| Di giorni e di notti
appuntando il ricordo
sostando sospetta
alle frange d'un sogno.
Di lacerti di
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Di sospiri vanitosi
e l’anima diventa carezza
in mezzo a queste azzurre scene
che il mare ci rilascia.
E’ come un rosario
agganciato fra le dita
per la preghiera che s’innalza
fumante.
Questo mare che s’incarna
come la ragione verace
che
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| Fresca nella mente
l'aria della sera
carezza il respiro della nuvola,
là ove il cielo disegna il tempo.
Seduta
in lungimiranti pensieri, rivivo
il vento che trascina aria,
tra i rami di un albero
dei canti, usignoli liberi.
Lo
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| Parlami tra le foglie
l'amore...
Parlami ovunque
tra il mare e la quiete,
tra delirio e ninfee
tra sonno, sorrisi
e sopra ogni cosa.
Lingue odorose oscillano
mi elevano lo sguardo,
appare e scompare
nelle fessure.
è fruscio...
sgorga
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| Pause e infinite distese di un riposo,
immortalate in un solo facendo ma sempre nel tempo di un tempo riposto.
A metà del mio cammino mi fermo dentro una storia eterna di perché e amori,
senza riflessioni, ma nel letto di un sonno lungo
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Apro gli occhi
su ombre fuggive
sensazioni sole
avanzano
di onirici viaggi
incompiuti.
Mi porto in Torretta
a respirare il mondo.
Grigio sommosso
immobile cielo
di torbide nuvole
gravido.
Trascolorato empireo
segna pennacchi di
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| La terra ringhia da giorni
offrendo penitenza
in una Quaresima di terrore:
s’apre e si frantuma
con l’ocra delle case
incredule di tanta ferocia.
Calice amaro che trabocca
oltre ogni dire;
scuotendo sopite ansie nell’intimo.
Un rombo di
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Si contrae il cuore
nell'ombra della tristezza.
E' una zolla brulla
riversa come ossute radici.
Indifferente, smisurata, incolore.
Si contrae il cuore.
Niente lacrime,
solo pieghe silenti.
Quasi inferme
in un delicato respiro.
Rappreso
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Indugiare triste e solitario
sulla cima d’uno scoglio
per lunghe ore in riva al mare.
Osservare di nascosto
il granchio e la sua danza:
prima minaccioso avanza
poi si gira e precipitoso arretra!
Ascoltare mille volte
lo sciabordìo delle onde
e
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| Una fiammata.
Punge e trafigge il cuore
su bordure di ricordi incede.
Aiuole di dolori da tempo scaduti
e ancora lì ...macchiare di ruggine
il verde tenero di ogni fioritura.
Liquida densità muta
senza limiti...
Nel suo farsi e
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Non sapevo
se ti avrei più rivista
in quelle notti senza illusione
con la fragile luce del cielo
A rendere il distacco del giorno
più doloroso di certe sere
ignote al cuore
ed ai suoi misteri neri
Non credevo
che quella stagione
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| Precoce primavera
avanza nell’esedra
accarezzando foglie
di gerani bicolori,
bianca farfalla si posa
di fiore in fiore.
I pensieri si dimenano
nell’ipotalamo; condizionando
la mia vita
nell’irto percorso che m’assilla.
Tu non sai, strada
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Nelle risacche di pioggia d’autunno
inascoltato il mare gioca le sue schiume
ambasce di un’immensità che torna
tra gli scogli a cercare identità e pazienza,
o una morte di lago tra pensieri stranieri;
poca luce m’affascina il viso
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| Metterò l'ancora
a questa immagine
che mi riempie di pace
così intensa che voglio
scolpirla nella calce:
è entrato inesorabile
un raggio di sole dalla finestra.
Ha colpito rifrangendosi
in una parete di pietre e preziosi
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Ti ho veduta
lì seduta a riprender fiato
con occhi curiosi bagnati dal sole
e le orecchie in attesa del tuo nome.
Attesa speranzosa,
ma mai solitaria
col cuore gonfio di amore
e di fiducia nel futuro.
Ti ho guardato le spalle
e poi i
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Profumo di pane
e arena calda
nell'aria,
passi in controluce avverto compunto
con minuscole percezioni,
sinottiche intercettazioni psicovisive
di un assieme disgiunto,
contrazioni facciali come pareti rocciose scavate dal tempo lineare
e mediocri
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Sugli scalini di marmi pregiati
sì distende tra le rughe
di vita passata
un anziana signora
con lo sguardo perso nella bellezza
della cattedrale tutta bianca
Sì raggomitola su se stessa
cercando di ritrovare l'ombra
persa tra una
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| Spesso qualcuno oltrepassa la soglia
e la media si allunga,
grinze che si ritrovano ad ornare
un viso dove la decadenza
ha lasciato agli occhi
la luce di sempre.
Mordere il fiato
per trattenere il respiro
l'arrivare ancora più
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Segni di rovina
finché qualche voce non si spegne
e dimentica parole
che per anni avevano danzato ombre
Melodie di morte
che dolcemente imperano tradite
nel silenzio rispettoso
delle tue lacrime segrete
Ma qualche goccia sceglie
di non
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Pare fra scintilla e lampo
spaziare l'appena
e largheggiare il quasi.
Ora sul tavolo balugina il tablet
indifferente al suo stipato lessico
eccitato da elettrone,
sfiorato, poi pigiato
infine lampione assimilato
di scure fantasie
fra le solite
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Ho desiderio della Lotaringia,
quello Stato che visse così poco,
più di mille anni fa.
Parte mi sento io di quella lingua
di terra in mezzo al nostro continente,
che morì troppo presto.
Dall’Olanda scendeva alla Toscana,
ago di una bilancia che
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Sette Serpenti sanno
Sette Spirali d'affanno
Sette Sospiri silenti
Sette Spine pungenti
Sette Sofferti vissuti
Sette Squarci dovuti
Sette Serpenti sanno
Sette Signori cadranno
Sette Sibili ventosi
Sette Sguardi irosi
Sette Sepolte
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Tra i vicoli del porto
la luna è di basalto.
Scompare, per un attimo,
dietro un lembo di nube,
e riappare scortata da sospiri di vento
nel disperato latrare dei cani.
Alcuni ragazzi, si sono appartati
sotto le radici dell’ailanto,
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Eco!
Da dove provieni,
chi ti manda,
chi sei...
M'agguanti stritolandomi
col tuo ripetuto, debole fiato.
Pur mi stordisci col tuo
atto profanatore...
Sì! Perché inamidi i rilievi
del mio udito,
in un simbolico
morto che
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Spaiate sono le distanze
unite dalle arroganze
di evidenti ignoranze,
spesso volute dimenticanze
intrecciate da permanenti silenzi.
Mentre una debole luce deborda
dai lembi di salmastro gocciolato
su panni stesi di bozze e invadenze
oltre la
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Sull’orlo di una finestra
saccheggiavi
gli affannati bagliori
dell’ultima unghia
di luna
e le rondini
sfuggivano
dal tuo sguardo
di rugiada
Chiudo gli occhi
un istante
sfuma la tua ombra
si scioglie il tuo abbraccio
come brina al
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| Vita, poggiata a tempo
in spazi e nuvole,
corre, nella mente un giorno
sopra un itinerario
lascia i segni ad ogni volo dato.
Son confuse le ali
al raggio intenso, amore
quando al vento sfiora dolore
un sostare, trema ogni ora al
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| non giochi più,
stanco ormai dell'ovvio
punti ad altre mete
e lasci la distanza
immergersi nel buio
guardandola dal basso
m'accorgo dello spazio
tra quello che è passato
attraversando l'alba
socchiudo le persiane,
lasciando
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23196 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6901 al n° 6930.
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