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Le 23195 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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e poi arrivó il vento
caldo
asciutto
prosciugò tutto
e l'umido rimase dentro
dove la terra è molle
quasi fango
e poi arrivó
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un peso schiaccia l'anima
quando tenebre s'insinuano
come moltiplicati tentacoli
nel cielo
persi
in un universo di ciechi
e di sordi
soli
in un deserto di rovi
amplificati echi nel lamento
di dolore e sofferenza
risuonano dentro
d'una
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Ridono di sete
le foglie.
Il vento disegna respiri
sulle cotte zolle.
Un pensiero lava le ciglia
di una madre
che dimentica solo i suoi anni.
Ridono di sete
le foglie.
Fiammeggianti di cielo e terra.
Corre l'ebbra radice
sui riflessi
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Scende il notturno vano piano
a lui smargiasso debitore
ho solo leggero richiesto il vento nelle mani
fitta sequenza di rincorse a ritroso
meglio ispirato da chi oltre argomenta
un ricciolo mezzo biondo mezzo moro
caduto inerme tra le spalle ancora
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| Eccolo il mare!
Morsa di calore
aria che frigge
...vado di qua
dal lato dello scoglio.
Accoccolata
metto il tempo in stand- by.
Lo scoglio
m'attende, sento il suo abbraccio,
tra coriandoli d'acqua salata
e una forma di sorriso creato
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| Fibrillano senza tregua
i cuori degl’innamorati
non c’è logica parvenza
a quest’immane logorio
che irrazionalità catapulta
ai confini della ragione
Non c’è grandezza a fermarli
se non tracollo d’un tradimento
che da amor si trasforma in
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| Freddo lucente
e invan pregiato legno
rigonfio e freddo dentro
su spalla a tratti
o guanti alle maniglie
Parenti e amici
riuniti
ad onorare quel tale
che si faceva amare
C'è pur colui che offese
ma ormai regna la pace
sospeso
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Puff...
nella nuvola
di bianco profumo vestito,
attraverso ricordi
esili, semplici...
d’etereo talco annuvolato.
Puff...
sulla pelle,
si...
scivola sensibile
verso l’infinito,
intingolo magico
d'ultimo sospiro.
E poi puff...
cadendo
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Aspra e impervia è la tua via
e molto incerto l’avvenire,
quando all’alba con la barca
ti allontani dalla riva
La tua giornata è amara e dura
quando ti ritrovi solo in mezzo al mare,
nella furia tempestosa delle onde
o con il sole a picco che
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| Un lucente bisbiglio
emerge dal mare
é il pensiero che s'affaccia
a scrutar l'orizzonte
forse c'é una barca vuota
che appare sommersa
in un lento movimento
tremano le onde
abbracciate ad uno scoglio
d’improvviso la
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| Nella scanalatura e nella forma
che racchiude, il silenzio;
ardiremo sentirlo.
Come zafferano
germoglia,
si congiunge;
si matura
nell'alacrità.
Oltre le dita s'avversa
l'arco del rilievo,
il sussurro della borraccina,
la
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| Come un papavero
strizzato, addolcito
addormento la vita,
sembro morto
e da quel sogno
non mi voglio svegliare.
Lasciatemi stare
ci sto bene
sono un bel papavero rosso
ho addormentato me stesso.
Chiudo gli occhi un momento
sono uno
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| Nella mia bocca
appoggiato ai denti
il ricordo succoso per te.
Ho acredine, per la bonaccia
che pesta e rovina
il mio sentire.
Ogni cosa che può aver luogo
può mutare d'improvviso.
La domanda gocciola sulle labbra
fra questo
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| Per sentire il moto inverso della vita
non occorre cambiare casa,
traslocare.
Un soffio, un brivido
in cerchi brevi e incantevoli
aliti di vita;
stanchi di arrancare
s'aprono nuovi varchi spogliati di tormento.
Nel volgere del
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Il tuo silenzio e le mie vaghe memorie
ci dividevano le stanze
qualche sorriso andato via
e non più di quattro passi dal fiume
Le scale appena pulite
con qualche traccia di ruggine
sulla ringhiera che tratteneva le albe
il sole da cui
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Uno strano pescatore sono
che non cerca il pesce ma la pesca
per questo se mi capita
di pescare un pesce
poi lo rimetto in libertà.
M’importa l’incognito,
la caccia in sé. La ricerca.
E nessuno mi capisce.
L’inchiesta fatta
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Mi pare un secolo
ed è solo un attimo:
un piccolo istante
d’una lunga notte insonne.
Lo stare tra il tetto ed il soffitto
in questa buia camera,
ad ascoltare gli echi della mente,
è un malessere che attanaglia.
Vorrei parlarti
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E mi risveglio nei tuoi occhi estate,
ritorno a camminarti lungo i fianchi...
sulle rive dorate che regalano amore.
E ti sento mia...
negli spruzzi delle onde che profumano di vita,
nel suono dolce della risacca,
nei ciottoli colorati che
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Comincia bislacco nel testo
unisce frattali a lettere
mentre il vortice imprime ritmo
a neuroni che galleggiano
oltre le brame oscure
della fantasia...
Ballo nello sballo
cortina fumosa
desideri d'evasione
teatrino e gabbia
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Un altro giorno ha preso il volo
quel bianco capello in più sorride
a tue spese si diverte
birichino tira la corda
attirando a sé
compagni di avventura
un eccezionale via vai
frastuono incredibile
disumano combattimento
vincitori e
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| Faceva convergere vie parallele,
l’occhio a indovinare il fulcro
del sogno antico
e s’arrestava perso
tra impreviste pause,
eclissi della mente.
S’inerpicava, stretto il valico
chiuso tra umide sponde
dove il loto si bagnava nella melma.
Lui
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| Salici d’oro dei monti dei bardi,
perché non odo le canzoni antiche?
E qui il Sole tramonta; ed è ormai tardi
i misteri svelàr dell’erbe apriche.
Forse qui il bardo lagnava il suo canto,
ode d’onore, e d’affanni e di guerra,
e
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| Sospesa ascolto il silenzio
tra antiche mura.
Torri svettanti
erte e orgogliose
in un cielo di note armoniose.
Tesori del passato
al soffio degli alberi,
irto il sentiero
tra sassi pungenti
e terra d'erba fresca coperta.
Tordi neri sui
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| Tu, piccola ed esile geisha
inebriata da Pinkerton
fascinoso ufficiale
e dalle stelle bluastre
nelle notti di Nagasaki.
Il tuo illusorio amore
cozza in un capriccio;
e tre lunghi anni passano
nella tua costante speranza
e nello spasimo
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La notte ti vorrei spogliare
di tutto o di niente per poi vederti nudo
come il mare e portare la mia mano sul tuo petto...
senza sapere dove andare,
per poi lasciarmi trascinare,
invadere i miei pensieri di oggi o di ieri
travolti da nubi di
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All'ombre fredde d'un Tempio d'Egitto
una fanciulla aveva una scacchiera.
Nuda cantava d'un Principe invitto,
e la sua voce ardèa di Primavera.
Una sua serva ascoltava, e col dritto
sguardo scorgeva una muta riviera.
Il Sole, infatti,
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Folate di fuoco divampano allo svelto cammino
Mute l'ore del meriggio trascorso
E quando assopito l'ultimo raggio
s'affaccia la bruna chioma
di sera
lo sguardo mira lucciole di mondi lontani
malinconico si ferma solo su accenni di dimore che
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| Sembra un eterno riposo fra le scapole del vento.
Il corpo si alleggerisce e naviga per mari.
Spruzzi chiari, sulle onde emollienti, e schiocchi di musica,
ma non solo per un guizzo di terre o corde di ogni anima...
ma per non avere attese e
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| Non poter dormire
in questa notte di lunga parvenza
come quanto vissuto
per i suoni
il vento dalla voce di fantasmi
nottambuli ridenti
ululanti spiriti
fuori l’odore della pioggia
intrisa l’aria
paurosa della penombra sulfurea
di un freddo
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| Tre lustri appena mostrano il viso
e tutti uniti in comunella di sfida,
sempre pronti a trasgredir la regola ...
l'ordinario non dà troppa fregola.
Botte alla panchina per assestar la mira
e calcioni al lampione per oscurar la scena,
tutti
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| Parla! Ma sopratutto canta,
vivi sotto l’ombra del sole
guardando al giorno
con gli occhi dell’amore.
Sogna! Cantando dentro
giorni scuri
volgendo lo sguardo in avanti e
sorridi
anche se il gelo
ti ha freddato l'anima.
Guarda la luna
ascolta
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23195 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6781 al n° 6810.
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