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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Le 23195 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Stringerla al corpo
è un sogno
vestito di seta
il vento l'accarezza
come mani,
turba...
Sigaretta spenta
la guardi,
si
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| Ad ogni nuova alba
stanco è il risveglio,
nessuna novità nel nuovo giorno.
Sempre e solo monotonia,
niente emozioni, frulli, balzi di gioia
e il sospirar del cuore all’imbrunire.
Porto solo dolore dentro e fuori
come bagaglio nel
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| Dare forma a ciò che l'altra
mi sussurra,
al suo richiamo verso l'altra forma,
di cuore amante, di seme
che si
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| È scorre d'ore
a sagomare
l'evento,
ma ancora lacrimano
alcuni ragionamenti
Ed io batto a sognare
d'adocchiarti
fra profili sconosciuti
Il tuo gentile passo
preferisco dirigermi
dove le rondini
Vanno a migrare
Ciò che
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| la posseggo
nel ventre del mio silenzio
ne sento l'odore
ma non il respiro
vorrei scioglierla in petali di pioggia
o liberarla in fiocchi di luce
ma diafana
come sepolta giace
sotto il manto grigio della sera
e accanto
un raggio
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| c'è della poesia scomposta nei meandri più nascosti di questa giornata
claudicante, tra un sorriso ed un pianto, tra nostalgia e canto
ha sentito con il cuore, non batte la lingua sul dolore
riempito gli occhi di mare e
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| Forse è il cuore a rincorrere la vita
sogni, progetti, speranze
felice gravoso impegno
che dà colore ai giorni
Il tempo sgranando con maestria le perle
disegna vicendevolmente
arcobaleni variopinti e
giornate meno chiare
Giorni
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| Estate piena, ricolma di un carattere bizzoso
addosso frana un calore senza pace né meta
raggi soporiferi cadono su muri portanti sgretolati.
Il tempo d’asfalto bollente bisbiglia gelide soluzioni
alle stoppie del campo dei miei si,
che appare
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| Mi protendo nel varco
e inarco il corpo
per un alito consolatorio,
per non essere adulato,
per non essere banale,
per non essere nel coro,
per essere solista
e cantare la canzone della vita
degna di un abbraccio universale
con la pura
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| Baciata da quel lembo di mare,
si sveglia al mattino illuminata dal sole,
s’accendon le stelle al calar della sera,
luce argentata colora mitica Himera.
S’erge maestoso Tempio Dorico,
Santuario di Athena inebria l’aria
e brezza mattutina,
la
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Fuori da qui
il ricamo delle sere
fiori di cotone le tue parole
agghindate per la notte
Perdute le luci colorate
fra le tante promesse
che giocavano con la pelle
e con le stelle morte
Qui dentro
un muro chiuso e fuori il tempo
che scorre fra
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E bussa l’autunno alla mia porta
mostrando inconsuete fattezze
non l'aspettavo - un oramai di troppo -
cosa inventerò nelle serate a venire
a discolpa d'un imbroglio antico
cosa ne sarà di un forse diventato oggi
di labbra che
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È freddo qua dentro
quanto basta a conservare quell'alimento chiamato vita
però senza cristalli di ghiaccio per piacere
quelli a poco servono, se non per raffreddare il mezzo bicchiere
che come vedete, di emozioni ben pocche ne
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| Quell’ansia che mi scuote
- che tu non sai – è come quando
il ciel s’ottenebra d’un tratto
e senti gli animali inquieti
e di lontano, il guaire che sale
i fianchi d’una collina
E io sono tutto il peso della notte
spenta sulla terra
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| Parla il vento, dei suoi tanti viaggi
delle terre sfiorate poi sbattute
dei suoni alieni di ferri arrugginiti,
di arcobaleni mai nati.
Racconta il vento dei dispersi semi
dell’aridità su cui mai attecchirono.
Dei fiumi, del pelo d’acqua
i
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| ho stritolato il mio inferno in un rivolo d'angelici infiniti
demoni d'un buio svenuto di stelle
graffiate nudità che suonano violini d'un mare addormentato
sono caduto carponi d'una lacrima ferita
lentissimo respiro malato di occhi
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| Tradimento di visioni
opere di letto
ipossia che non ti aspetti
accondiscendenza
ai limiti del pianto...
Ride il maestrale
svolazza nel lenzuolo
finita la pazienza
ed il vento che funesto incanta
turpi rifiuti dona all'amore
che
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Ascolto la melodia del vento.
E' intenso contatto sulla pelle.
Ascolto il cigolio dei miei pensieri
nell'aere vaganti
erranti
incessanti.
E' il canto della Terra.
Inebriante sensazione d'eternità
senza barriere
senza confini
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Piccoli zoccoli avanzano
solo il ticchettio è compagno
negli occhi lo sconforto
bocconcino da rifiutare
permane quel sentire
pitturando ogni dì
silenziose vallate
eco risuona stordisce
per la mano
accattivante mignolino
elargisce
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| C'è grigiore intorno sotto il sole
tutto sempre più sfumato senza colore,
per te uomo del fare non c'è stagione
le regole dell'inciucio insabbiano la ragione,
e messo nel mezzo sei foglia mossa dal vento
on- divaga presenza
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| Respira il tempo
l'argento dei capelli,
lontane acque velano
trasparenze incontrate
sopra profondità di luce.
Rincorro l'onda altra onda
e altra ancora,
sorgendo e poi morendo
per ritornare sempre diverso
e sempre uguale.
Lasciando
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| Il fine agosto stende le sue luci
ancora incerte sopra le colline
mentre Firenze inizia a risvegliarsi
dal riposo notturno lentamente.
Si accende qualche lume ai casolari
dei dintorni ove gente mattiniera
si prepara al lavoro giornaliero
e
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| Inutile
niente sembra più attrarre
ogni sforzo è vano
per dare un tocco speciale a quel sorriso
miriadi le sensazioni
rimangono in sospeso
una ad una
si aggrappano al niente
pietra pomice
accarezza scorticando
azione ormai in disuso
febbre
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| Sopra quelle monetine
da un centesimo, ogni giorno
ti rivedo, mio Castello
del geniale Federico.
Cattedrale spoglia e pura,
dalla
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| Con la tua Musa e le parole
pur t’appresti a disegnare
un mondo limpido e migliore,
altre volte a tratteggiare
il nostro atavico dolore
Nel raziocinio ti destreggi
impagabile e sagace,
pur de’ sogni e di chimere
sei la fonte dirompente
batte il
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| Mare libera i ricordi
affolla i destini
non transige l’eco
da sponda a sponda
ma ammira silente
la bellezza del tragitto.
Cresce il vento
in
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Io sento ancora il mare
oltre quei dolci colli
e seguo, l'istinto di un fanciullo
come chi non sa che dire
qui siedo alla mia ombra
- Quando, finì quel gioco? -
Una conchiglia e un sasso
nel patto tra mare e terra
fummo forse figli
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| E mai che si vantino conquiste
nell'esprimere il miracolo d'un fiore
o che s'accorcino inumidite le distanze
se non è ricordo solitario
quel che vero amore
è in divenire silenzio universale...
Occhi pospongono colori
senno
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| E cado sfinita
nel travaglio dei pensieri
ogni volta che è notte,
ed è sempre notte tra i fitti
rami accecati dal sole
dove s’arrestano lacerate ali.
Cado nell’inutile cerchio di parole,
illusione della corsa su una giostra
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| In questa notte
scura e piena di presagi
aspetto l'alba
a schiarire d'incanto,
come nelle
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E solitario
si perde il senso della presenza
con segnali vuoti
sconosciuti
o smarriti nel limbo
della coscienza
che spinge a comprendere
cose incomprensibili
di oggi e di ieri.
Restano i limiti e la volontà
fermi alla soglia della
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23195 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6601 al n° 6630.
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