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Le 23195 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Il fragor dell'onda giunta prima
è canto di sirena celata dal velo,
son cupi versi dal mare in rima
che fan dell'orde d'anfratti in cielo.
Persa nel tempo sagace e ondoso
ebbra di schiuma che mai trova pace,
nel orrido abisso d'un fondo
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Picchia forte il vento
alla porta del silenzio
e clandestina notte
sorprende
con le fauci spaventose.
Quanti e quali racconti fascinosi
essa cela
mentre occhi sgranati fissano il buio,
si diramano le stelle
nel tenebroso antro
dell'oscuro
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E se Dio tornasse proprio adesso...(...)
magari io me ne starei al fresco
o seduto sul cesso
Per caso le foglie non volano
aprono le mani e stringono
coperte
Fa freddo al di là delle nuvole
la neve spupazza le stelle
fa l'amore nel Gran
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In questo scollinare di luce
fra barbagli di foglie mature, c'è già tutto l'autunno.
Ricordi cadono, di gioie
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Giace la campagna
sotto un cielo screziato di vermiglio
mentre un deserto di silenzio la riveste
e solo un tuono sordo
di lontan risuona.
Tace lo strider furente di lame
che stremata elemosina ti ha reso
nello spirar morente del giorno.
Ed
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Ho girato i fogli dell’anima
con le mani ho raccolto
il tempo
per abbracciare inattese emozioni
rimaste intricate tra il cuore e la ragione.
In questo settembre che odora d’autunno
di muschio, fermentazione d’uva
nel camino fiamme a plasmare
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Tragitto sonnolente
su grave angoscia
replicante sofferenza
eterna lotta del vivere
clamoroso bronzeo
germogliò il dubbio
oltrepassò la voce
del deserto di sabbia stellata
sulla strada l'atrocità cede il passo
con
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Un sospiro riposa
sulla riva quietata di questa notte
nella mano il tremore del maestrale.
Mediterraneo
immobile splendore millenario
suono isolato di richiami lontani
sulle crocchie raccolte, le porte aperte
prima del sonno,
dove i cani alle
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| nell’agitato volo
di foglie morte
le mie labbra aride
invocano le tue
e resto qui...
chiusa in un grembo di silenzio
straniata al mondo
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Jibi |
21/09/2015 07:45| 1116 |
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| Ora torna nel vento dei ricordi
il sorriso che fu dimenticato
di te nella stagione ormai lontana
quando la giovinezza sorrideva.
Trascorrevano i giorni senza affanno
senza sentire il tempo che passava,
sembrava gioventù essere eterna
uno
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| Se parto dal presupposto
rimanendo ciò che scrivo
che il mio dire è copia millesima
e miliardesima è la vita medesima
dovrò trovare uno scaffale
un magazziniere o un angolo per ripormi
ripropormi magari, domani:
in
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Adesso che l'ora accesa
largamente sfuma
e l'acqua, dal fondo,
non coglie più terse azzurrità,
così dolce appare quest'ora
nel diradare dell'ultimo raggio di sole
in una filigrana di rosseggianti colori
mentre, piano, la
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Anna62 |
21/09/2015 00:11 | 1405 |
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Svanisce l'estate
nel bruciore del sole
che cala e si dimezza
in fondo alle acque del mare silente,
nell'eterno ribollire
mescola l'eco vociante di gabbiani
a quello lontano
di risa perpetrate
nel ricordo assonnato dei caldi
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La sofferenza graffia l'amor
rendendo in poltiglia
I desideri baciati dal'albeggio
di quando dormimmo insieme
Ascolto il malvagio divenire
Bussare alla porta ancora aperta
ed un vento gelido e silenzioso
scorreva tra le intercapedine
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Anche stasera c'è stata cultura
sotto i loggiati un po' di gente è venuta,
fra versi e canzoni tutto in vetrina
per dare un senso vero alla vita.
Noi ci crediamo e ci mettiamo la faccia
la nostra arte e vita che trasuda,
sentimenti
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| nasci in quel profondo
intriso di mistero e quando
ti palesi sorprendi
interamente i sensi;
sei amore, tristezza
e magia, ma tutto quello
che contieni è sempre
meraviglia di quell'essere
che tanto fa sognare;
avvolgimi e portami
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Poliedriche affissioni
schiave nella vitrea coltura satinata
di geometriche equazioni
figlia prediletta
senza soluzioni apparenti
Difficili elucubrazioni... Voi dite?
Ma insiste vero allarme
nella Cultura che discorso
non proferisce
da
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E’ dal dolore che nasce il sorriso più ampio
è nel deserto che crescono i fiori più belli,
quelli a cui l’anima rapisce i colori
per stemperarne l’improvviso grigiore.
Come potrebbero
altrimenti sorridere i morti
sulle loro lapidi bianche
come
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Un vento leggero
soffia via le tue parole
finché la notte non scende
ad avvolgere le cose
Ed io resto così
ad accarezzare ombre
nel velluto disegnato
dalla casa nel silenzio
Il buio denso
bestemmia le speranze
con le stelle che
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Apriti cuore e spiega all'uomo
che il sole é tanto calore
e i fiori sono un dono.
Parla con lui di pace e vita
e solidarietà infinita.
Parlagli anche di un bambino
senza madre vicino
e poi di un cane preso a botte
con le zampe
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Vengo dai tuoi capelli
così ben scesi a parlarmi
delle aiuole che sanno di pioggia
e girarti tutta o stare qui alla fermata senza ombrello
è come toccarti la tristezza con un bacio
calmo come il respiro notturno d'un tram.
Quanto
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All’ombra di mimose marine
ascolto parole non dette
sopra bianche dune
radi cespugli muovono l’aria.
Scorre la sabbia tra le dita
impietosa clessidra
dei giorni lasciati alla battigia.
E viene il vento del mare
padrone dell’onda
signore dei
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Collera...
veste instabile
dall'incanto indispettita
e nell'indugio
avida l'arsura
non placa
alcuna sete...
il tramonto placido d'estate
è risulta di chimere
e sfuocata immagine diviene
mera illusione
di stonate
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| non ho visto gli occhi, abbassati come al solito sul prezzemolo rattrappito
nell'aria volavano mosche e intanto in cielo l'aereoplano lasciava una scia
non ho nemici, no!
ho una domanda che mi ronza nelle orecchie: un proiettile solo un
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| Ignota ai tuoi pensieri
ho visto le porte del tuo cuore
chiudersi
il sole spegnersi, le stelle cadere
un abbandono lento come un morire asfissiata
una falena chiusa che si annienta
per non esistere più nei tuoi pensieri
Mi arrampico
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| Ora cambia la scena e muta l'umore
sempre più campo prende il grigiore,
nubi compatte invadono a iosa
e del limpido orizzonte non c'è più storia.
Prime avvisaglie di un cambiamento
che già a fine Ottobre sarà
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Bianche montagne di neve ricoperte
pensieri a seguire nello scorrere del tempo
lo sbuffare d’una vecchia locomotiva
par afferrare ogni goccia in aria sperduta
per riporla nella giara dei ricordi.
Innevato paesaggio, nuvola di fumo,
il carbone...
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Non ricordo più quelle parole
ognuna respirava di sua luce
frementi s’inginocchiavano
certe di vincere la partita
.
blocco notes aveva preso il volo
amica mina
perso il dentino
niente e poi niente nel taschino
.
a briglie sciolte
lucciconi
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| Ascolto il silenzio.
Immutabile il tempo
fluisce ed avanza
mentre lieve arpeggia.
Tra anfratti e rovine
il soffio del vento...
Ascolto il sussurro
di vele che solcano sinuose
al gelido grecale,
fendendo nel sussulto le onde
tra un
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| -è l’ora dei vespri
ma la salmodìa tace, zittita
dall’ombra della notte-
soffia il vento freddo dell'Assenza
trafitto da pensieri fantasma
il cielo s'è rabbuiato prima stasera
e un brivido sale lungo la schiena
non
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Jibi |
15/09/2015 18:51| 3732 |
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Le " cose " stanche
d'essere usate
che fanno il pane
tra il buio
e il sole.
Sale e mollica
alla tristezza
sfinite al guaio
di un nuovo
giorno.
Luce
che torna
nell'alba chiara
sudore a perdere
senza più
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23195 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6511 al n° 6540.
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