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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 23179 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Gradirei scindere
ciò che la possenza invade
e partire
finalmente
verso universi distratti
in incontri d’immagini lucide
attraverso cieli infuocati
distogliendo le attenzioni
solcando le terze persone
tra gli specchi di carta rugiada
e
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Sono immagine anche dell’altra metà,
dove finisce il cielo e la sua immensità
nel traguardo della cupa incomprensione.
Mi scaldo al tiepido, illusorio sole,
distruggo le folte aspirazioni del vento;
non c’è finzione nell’altra metà,
alla ricerca
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Pagu |
08/02/2018 08:20 | 1370 |
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Ho creato arpeggi di note per sfaldare lacrime
intrise alla forma delle mie mani
lividure imposte di giuramenti immutabili -
Alla collera di membra chiari violini
ho iniziato al passo
dentro i miei occhi di ritorno
con magici toni avvinti
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Ti lasciai sopita in riva al mare
come una sirena scolpita tra le onde
a cullarti in un raggio di sole
dove il vento scompiglia il sentire
e i gabbiani... sono solo sentinelle nell’azzurro cielo.
Mia cara città, riversa ai piedi del Vesuvio,
ho
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| Son stanca, gli occhi bruciano...
Ho letto più di sessanta poesie,
dando un mio giudizio e votare.
Mi sento piccola cosa,
non credo di essere all’altezza,
ma aspettano un mio giudizio.
E’ difficile aggirarsi
nei pensieri di tante
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| stilla di rosso
il giorno
e tu corri via
-inseguo i tuoi passi-
e ti rivedo
non so dire dove
o collocare nel tempo lo sguardo
i gesti
il
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Perché questo mondo barcolla,
è l’inizio di una tempesta che stavo
aspettando, una scusa, un colpevole
da condannare.
Per esorcizzare un incubo da paura
continuo a cercare, un legame diverso,
indissolubile, che unisce cuore e mente,
che fa dello
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La terra accelera il passo
sul nudo asfalto
si disegna il pianto,
Il nostro tempo
vola via con il silenzio.
Urlo una
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Fra tutti i giorni
avevo conservato proprio quello
e fra i ricordi più neri
l’alba senza più stelle
Il gelo del mattino
e la sconfitta del perdono
fra le nuvole
disegnate dalla notte
Il respiro dei sogni
graffiati sui vetri delle finestre
e
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Sentieri oscuri
tra scaglie di nuvoloni addensati,
labirinti ascesi dalle notti;
le direzioni sparse
mai hanno ammainato le
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orfanezza del cuore
su sfiorite rive
occhi
come laghi in fremiti di vita
dove
distorto volto d’angelo
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Venezia, la domenica mattina...
Dopo quel suon di campane frugale,
mi sveglio e di te, amata colombina,
odo il tuo tubare dal davanzale.
Poi mi svii, con il luccicar di un gioco,
tra le fessure delle imposte; quasi
volessi far giorno, a poco a
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Osteggiandosi sfrontato
si fa vanto di sua boria...
tronfio, tumido, esaltato
alla cerca in vanagloria
fissa tutti con
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Nubi gravide di gelo e chiodi
calvalcano Cieli
-Minacciosi e oscuri-
Stormi d’Ali Nere
-Volano nell’ombra bassa-
A terra danzano Primule
già umide al suono del
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Spilli di pensieri
chiara ossessione
nel fulcro dell’attesa.
Inascoltato tono la ragione
preponderante galoppo di cavallo baio
rimbomba nel petto.
Nessuna posa
nelle praterie del sentimento.
Un perenne seguire emozioni
aggrappata a colorati
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Tutto scompare e vive
nei colori sparsi di sudore,
terra mischiata dalla spatola sulla tela
copre dolore al cuore pungente
dell’apocalisse all’oscura galassia lontana
l’anima tinge di tetro cardine.
Original di vita ostrogota
tra teatrini
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Alberi viventi, diavoli danzanti
maschere cornute:
da tutti sempre temute.
l’universo fantastico
del Carnevale sardo
che arriva come un dardo
con boes e merdules
filonzane e mamthones,
posson danzare anche per ore.
Terra ricca di tradizioni
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Nascosta dietro la persiana
approfitti del momento per vivere
quanto nel tempo hai anelato
sorpresa insperata
batte il cuoricino a quella vista
piccole lacrime solcano il volto
impressionata scuoti il capo
non può essere
sgrani gli
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Nascoste dietro falsità di comodo
stanno le idee di chi misura il passo degli altri
nemmeno fosse il cammino del giusto.
Eppure nessuno ha la decenza di guardarsi indietro
tanto meno vuole comprendere la ragione
di quella lunga fila che va ben
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| Lui era sempre lì, in attesa,
tutti i giorni, tutte le notti
e all’alba ... quando il sole
sorgeva ad est ... e tu c’eri.
Era sempre lui
che sussurrava il suo canto
con note a volte basse,
a volte su di tono,
ma sempre melodiose
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| sogno che si ripete per l elogio del ripetente
la luna racconta la sua verità
bisbigliando parole
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| Minaccia frastuono l’aria
e nel bosco c’è già
assenza di rumori.
I cuccioli al riparo
temono il tremare
del vento.
Lievi respiri fremono
ad ogni folgore
che apre il cielo.
Tinto di viola
appare il creato
all’impotenza umana...
E l’anima va in
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| Li abbiamo vestiti di stracci
quei bambolotti che hanno
i miei anni.
Nei sussurrati segreti
gli abbracci.
Non vergogniamoci se
intrecciamo i sogni ai
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| s’addensano flebili ombre
nei ricordi dei tuoi contorni su di me
sfuggivi ai baci
desiderosi d’affetto
mentre le voglie crescevano
dentro alle mutandine
regalati nei giorni di festa
una cascata d’acqua cheta
nei ruscelli
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| Piccoli occhi s’intrufolano in un mondo tutto da scoprire
non sanno non immaginano a cosa vanno incontro
parole fluttuano nell’aria alla ricerca di un appoggio
inutilmente
la curiosità è forte non demorde
piedini corrono in qua e là senza
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Entro nell’essenza di quel singolo momento...
il resto svanisce, tanto sottile appare,
blocco lo sguardo, la mente è attenta,
il sangue accelera la corsa alla vita,
turbinio di passione nell’incredulo stupore.
Vesto l’attimo con quel che io
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Pagu |
01/02/2018 07:53 | 1382 |
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cosa stai cercando?
una terra cui accostare?
non è qui
o in altro luogo
- non c’è approdo -
la deriva dell’onda
lento
ti risospinge al
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| Di gravità, mi chiedi l’accezione ...
Sì, forza verso Terra, proprio quella
che ha il vezzo di attirare in giù soltanto.
Non l’amo ché m’aggrava, e tutto scende:
"Cadon le braccia sul Piccì e suonando,
sudore e bave dalla faccia scorron,
mi stanca
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Resto inerme a guardare
il blu e l’oro
del vasto cielo arcaico
tutto rimane intrappolato
indifferente attonito
troneggia la pace
intorno a questo mare di cielo
Ma nel cuore no!
Nel cuore c’è boato
stanotte non si dorme
stanotte c’è un
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quando trema il vento
il fuoco si strappa,
la fiamma viva
lancia il suo lamento
come il soffio di una vena
su una spiga di grano
e questo rimane
il mio “amo”.
ho il pretesto di scriverlo
perche’ non vivo nel deserto.
e la nube, minacciosa
si
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il pudore di sentirmi spogliato dalla poesia
mi rende vulnerabile ai tuoi occhi
che non sanno capire
quante lacrime d’impeto
siano vestite dalle nudità silenzio
il pudore ti accarezza in un refolo di vento
sulla nuda pelle bianca
e sa
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23179 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3211 al n° 3240.
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