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Ottobre 2024 |
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Le 23178 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Un invisibile filo
muove l’inamovibile
Tristezza ed allegria
dipinta su di un fantoccio
Allegorica
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| S’oscurava il cielo alla tempesta
di nere nubi cariche di pioggia
tra l’echeggiar di forti tuoni
ed il lampeggiar dei lampi.
L’impetuoso vento
sconvolgeva del mare l’onde
e soffiando ululava lungo coste
tra pendii di scoscese rocce.
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| Verso orizzonti dove il respiro trova giovamento
dove il sole illumina la mente,
dove il cuore suggerisce emozioni
ogni momento con tanto amore .
Mi spingo oltre il mare per non sentirmi sola e stanca
per accarezzare la voglia di credere
ancora
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Silente cielo,
al di sopra
di mari ruggenti
mi sovrasti...
come cupola di stelle.
Non proferisci parola
così mi tuffo
nella tua profondità
contemplandoti...
come divino ribelle.
Il tuo amore parla
all’anima inquieta
venendo a
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Ora proverò
a stare in silenzio
ma per poco
tra l’ombra e la luce
Forse i dolori
se ne andranno
e resteranno poche parole
da comprendere
Qualche soffio di vento
lasciato a metà
dalla notte che scende
con il suo velo nero
Forse i primi
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Crepuscolo
canti
un dorato silenzio
coi colori dell’arcobaleno,
un gabbiano
segue una nave,
vola, aspetta
la luce del sole
che
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Mentre tutto brucia
s’illumina la passione
orfana sulla panchina
la mano che ormai non sento
che la voce
non trovo
Mentre tutto brucia
s’accartocciano le pareti
piegano addosso
plichi di ricordi
sfasciati nei bordi
Mentre tutto
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E poi la vita sboccia
come un fiore,
dalle radici dell’anima
che attende nuova linfa,
mentre le mani
più non tremano
e lontano
fugge la paura.
E mi chiedo
dov’è che vola il pensiero,
nel tempo dell’incertezza
e delle false verità,
al
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Si quieta il ricordo
con lacrime
che lasciano gli occhi
posandosi
sul silenzioso guanciale
come gocce
in cerca di un fiume.
I ricordi son rose
vivono tra trilli di uccelli
e insetti nascosti sull’erba
sotto nuvole
spinte dal vento
con le
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Eccomi qui, vinta Medea,
tua mite guardiana.
Non ho ceduto al rancore
e non bevo dal calice avvelenato della resa dei conti
ora che, sospesa al nulla infernale delle tue vacue ore,
sei capitolata in una resa senza condizioni
nella quale ti sono
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| Una coperta di stelle su di me
e gli occhi incantati
...si perdono.
Fanno a gara per far più luce
queste stelle multicolori,
e quasi mi accecano.
Chiudo gli occhi,
incomincio a fantasticare
e i pensieri s’intrecciano.
Mi ritrovo
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| Non amo il giorno
perché la porta si spalanca,
entrano le ore
e dicono di alzarmi.
Perché mi strazia
il caos assordante dello sciame.
Tutti corrono per vincere,
veloci, senza sorrisi,
sguardi o parole.
Gareggiano col rumore dell’egoismo
e le
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Attendo
che passi il vento
che ritorna
dopo aver fatto
un giro
nei pensieri
e come tutto è ieri...
all’imbrunire
e come sempre
ascolto
e non so dire
del mulinello delle nostalgie
del suono in lontananza
che scompare
quando si fa
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La pioggia si fa amare
quando verso sera
la luce fa fatica a passare
fra le piccole gocce e le ombre
Sopravvissute alla terra
e poi dimenticate in un angolo
a prendere la polvere
di tutto il mondo
Le nuvole piangono carezze
solo al
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Sarà sempre facile
trovarmi,
io sono nell’ombra
che mi fa strada,
nei passi
che calpesto,
nei tuoi,
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Fra gli sterpi
dal vento agitati
soffiano le note dei flauti
suonati dalle labbra del vento.
Un piccolo soffio, corrosivo tormento,
come goccia che scolpisce la roccia
è pianto che sfoga i suoi riflessi
nelle intemperie delle nostre specchianti
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| Cielo grigio che deprime
il cuore di chi è triste
vento freddo che raggela
tutte le anime che sono sole
Dove sei tu, calda stella,
che rallegravi i bimbi che
felici giocavano in giardino
con il pallone colorato?
Panchine vuote sotto la
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| parole esiliate sui tetti di Parigi
minuscole gocce che danzano nelle prigioni di Teheran
bocche che verseggiano ubriache la nudità della poesia
fredda oasi di un silenzio assordante di angeli
tremano i corpi feriti dalle sigarette bruciate di
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| Ogni bella poesia è una fusione
di lingua e architettura, che le danno
la prima più d’un valido mattone,
la seconda il cemento: insieme fanno
armonica e pregiata costruzione,
che a spirito dell’uomo giammai danno
arreca, ma la gran
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| Che i peccatori finiranno all’inferno
e io che avevo peccato
io bambino da una banda emarginato
io che sognavo le tigri di Mompracem.
E le suore con l’alito cattivo
ed i baffi che mi facevano schifo
mi mettevano paura
paura dell’inferno e del
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Volo
nella tempesta del cuore
aggirando sguardi di grandine.
Il tempo
una sfera di vetro
dove scorrono riflessi
i giorni
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Fra tanti suoni natura armeggia
che tanto tende lo sguardo avanti
per come fila il giusto appiglio
si tinge il suolo del tenue tono
non sarà domani sapor di luce
la pioggia sale ovunque scenda
per chi clemente osanna il tempo
non sa che peggio
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Cala l’incertezza su visioni terrene,
un velo d’entropia dinanzi agli occhi,
impalpabile presenza che offusca la vista.
Indiscreta è la nebbia nel suo tacito sostare,
zizzania che radica e incalza imperterrita,
recando confusione su strade
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Per questo canta maggio
l’avvento delle foglie
il verde che raccoglie
speranza e coraggio
tra rami morbidi fiori
cedono ai frutti posto
nascono così colori
per l’ombra di un agosto
tu che in quel prato ascolti
il sole e il temporale
cambia
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In silenzio si attende
come sul filo d’un respiro,
dalla collina solo un soffio
il brusio di memorie
che tornano nelle notti della merla
quando il freddo entra
ed il vecchio Sicano nell’antro
di Scodonì si rifugia.
Una crepa nasconde l’orma
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Dal fascino, ammiccanti,
sgargianti o in bianco e nero
la grafica li dipinge.
Dalla porta del login
entrare tu ci puoi...
nessuno ti respinge.
Bella casa virtuale:
un salotto letterario
non da tutti visitato.
Navigando, con prudenza,
immediata
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| Non conosco
la tua voce,
né i tuoi occhi
eppure
sei nei miei pensieri.
E’ più forte di me,
della mia volontà
e questo mi sconvolge.
Anche quando dormo
sei presente,
cosa significa?.
perché non riesco
a cancellarti?.
So di certo una cosa,
che
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| Esente d’un valore dentro al cuore
che desta a se e negli altri ripugnanza...
che vaglia la persona come errore
senza dare alla vita un’importanza...
vivendo con un fare qualunquista
portando sprezzo verso l’esistenza...
odiando sè e una vita che
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Quando ti giungerà
l’eco del mare
tu sarai lontana
e il suo profumo svanito
Non potrai fare altro
che ricordare
il vuoto del silenzio
e spolverare
Qualche soprammobile
lasciato a ricordo
sopra i vasi rubati
dalle vecchie vetrine
Quando
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Che le rovine siano polvere
è dato da un miscuglio semantico
i più diversi tratti
le asimmetriche figure geometriche
sento il fragore
il concerto dei suoi sordi tonfi
i rossi contorni
le ustionate dita gelide
un incessante sovrapporsi
lo
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smeraldi e zaffiri
tra cielo e mare
l’onda intorta l’avvolge
in schiuma bianca
dell’astro della sera
avanti viaggiatori, avanti
dall’attimo che segue, avanti
tra grillo e Cassiopea!
il tempo in amore supera parola,
tempo d’esserlo,
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23178 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2881 al n° 2910.
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