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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Ottobre 2024 |
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Le 23178 poesie in esclusiva dell'argomento "Impressioni"
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Quei giorni non ritorneranno
il sole avrà un’altra luce
ma il veleno delle parole
resterà nel sangue
Non avrò più il tuo sorriso
perché il cielo non ha voluto
abbandonare le nuvole
in balìa del vento
Quei sogni non vedranno
il mattino e il
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Inatteso venne
improvviso da oltre le nubi
nel pieno della sera
il vento gelido del nord
che scombinò ogni parola
del libro che era scritto.
Malinconie d’autunno, forse,
brumose nebbie indecifrabili
a mezz’aria fluttuanti
tra le periferie
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S’alza al mattino la palpebra lenta,
entra la luce nello spiraglio e canta
l’alba, vibrando nell’orizzonte rosso,
l’inno alla gioia del viversi addosso.
Si riempie il cielo di porpora e rosa,
svegliando il mondo che più non riposa,
inizia il
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| Come eco nella mente
mi arriva sulle ali del vento
dolce melodia
che mi risuona all’anima.
Incredibile l’affanno del cuore,
i pensieri a cascata nella testa
e l’ansia che stringe il respiro.
Malinconia e nostalgia
orfana di sguardi e sorrisi
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Come al crepuscolo
s’imbarcano i pescatori
e prendono il largo fiduciosi
di riempire la rete
di pesci d’oro e d’argento,
così io con la stessa fiducia
varco la vita che è un mare aperto
per riempirmi di felicità.
Come loro si affidano
di
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Tra le nebbie del bosco
sagome alate oscillano pause
si stagliano certezze oscure
è intervallo il tuo silenzio
ormai trasformato in pietra.
Vi sono contorsioni di residui
al centro di una strana isola umida
dove radici immerse creano cerchi
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Dove si abbracciano i rovi
si sente ancor più forte il rumore del vento
ed è scuro... il colore del cielo
il sapore aspro degli sparuti frutti.
Spine conficcate nel costato
sopra i talloni fradici di pianto
è dunque lì che muoiono i
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| Corsa di anime e corpi,
lungo la storia
suoni di trombe,
tonfi di volti
caduti nella polvere,
con gli occhi a sgranare
nelle oscillazioni temporali,
scie di calore d’amore,
silenzi avvolgenti di luce.
Un nome,
miliardi di gocce
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Non credevo sarebbe stato addio
quello sguardo rubato
ai tramonti di mare alla sera
e quel gesto distratto dal vento
Le parole accennate
ma mai portate alla fine
di un discorso senza carezze
e con qualche graffio sulla pelle
Forse ho
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| Sulla collina, dormono
le greggi di viandanti
sorda la notte al suo silenzio
s’intravvede il sogno
come una pietra oscura
la terra s’addormenta
- quale scrigno è la memoria? -
dove ai pascoli c’è neve, più lieve
in questa fredda valle
è il
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| Finita è la pioggia scrosciante, pervasa, si sente nell’aria
portare un fresco sentire, di chi, perso,
si aggrappa al cammino
porta le verdi speranze
posture di antiche tempeste
lasciate nel vento, parole di niente.
Assonnato, un timido sole
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| E quella smemorata sarei io
eppure qualche cosa ricordo...
c’è qualche cosa nascosto, qualcosa qui dentro.
Voi lo negate
forse, non vi ricordate bene
ma io c’ero e ricordo
come chiamate la mia malattia...?
Pazzia?
La mia memoria va, la mia
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| E’ notte fonda, fischia il silenzio
nelle orecchie...
nient’altro... nessun rumore
mi avvicino ai vetri, sposto la tenda
ti vedo sul nero lenzuolo del cielo,
dove risalta il tuo profilo lattiginoso
e illumini il buio,
sei la regina e padrona della
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Non seguirmi vicino al pozzo
l’abisso ti guarderà
e potresti avere paura
di non poter tornare a casa
Per me ormai è tardi
ho attraversato troppi boschi
dove oscuri sentieri
mi hanno condotto lontano
Ed ora solo le profondità
della mia anima
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Nel bosco della fantasia
variopinte farfalle
si posano
su rami fogliati.
Cespugli verdeggianti,
bacche vermiglie
nascondono
il dolce capriolo.
Il sole
gioca a nascondino
fra i rami degli alberi frondosi
creando trine ricamate di
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| Buia è la notte senza luna,
tutto tace,
regna la pace.
Silenzio ovattato dal manto di neve,
che copre le case,
alberi scheletrici,
piegano
le braccia al gelo.
All’albeggiare,
tutto riluce
di bianco candore,
nelle case
camini
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Ha un posto d’onore
nei giorni di festa
e vien preso d’assalto
in un "Carpe Diem" inesorabile
dove ogni pena esce di mente
e tutte le bocche hanno un sorriso.
Durante le nozze intorno ai tavoli
si elevano calici, si associano sguardi
e si
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| In mezzo alla neve
c’è una macchia rossa
la sua vita è breve
quella sarà la fossa
Ha conosciuto il gelo
e di freddo ha tremato
ora osservando il cielo
sa che tutto è terminato
Ricorda i giorni felici
quando il sole la scaldava
l’acqua nelle
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E’ certamente ultima
da giovane scienziato
ad essere un adulto
io sono condannato.
Non so se mi conviene
oppure la rimando
ma dentro queste vene
riposa il maturando
scudiero e cavaliere
del tempo ormai scaduto
e sopra un palco vergine
ancora
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Vetro appannato,
dietro...
L’ombra tua sbiadita
Caldo vapore inafferrabile
Avvolge l’anima che...
Sfugge
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Luce,
meravigliosa luce,
emani radiosa,
carica di speranza,
eleva il mio spirito,
perduto nel baratro profondo
nel quale sono caduto.
Luce divina,
radiosa,
dona splendore,
su candela di cera accesa.
Raffiora dolcemente il dolore,
su alte
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Ho strappato le mie radici
con un colpo secco
e sono rimasto solo
sula terra che attende la pioggia
Qualche goccia poteva cadere
anche prima della sera
ma le nuvole volevano il buio
per piangere dolore
Ho coltivato i miei silenzi
e non ho più
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| E la luce scappa dall’anima
in questa vita di falsità e inganni.
Tutto la sorprende,
nulla le appartiene.
Il sorriso stampato sulle labbra
si perde nel tramonto ancorato
da esili raggi,
mentre smorte sensazioni affogano
nel massiccio muro di
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Fu quel rapido tiro
molto preciso, dirompente,
a dettare la fine prima del tempo,
imporre a due martiri
un cammino di sola andata
fra zeffiri quieti, nubi primaverili,
verso abissi ignoti.
Fu una pena innominabile,
pianto senza conforto
per i
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due note
insistono nella mente
risalendo da un altrove in sogno
inducono
a una mestizia
che non sai dire
come
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Le parole corrono
fuori controllo
come onde del mare.
Siamo luci tremolanti
nella voce del Tempo
in attesa di qualcosa.
Si avvinghiano i pensieri,
non son permesse tregue,
ali senza piume i sogni
senza virgole le anime.
Così tu mi scrivi
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Sgraziata poesia di un carnaio vestito di tormenti
briciole di memoria che collassano nelle carovane affaticate dai deserti
occhi che gemono veglie colorate nel silenzio che sale
sulle rive del destino ci imbarcammo ubriachi di tristezza
figli mogli
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Eccomi ...
mani al volante
occhi attenti
musica nelle orecchie,
note che catturano mente,
muscoli e cuore... e ballo
seguendo il ritmo.
Si, riesco a
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Nascondi le tue ali di cenere
qualcuno
potrebbe vedere il velo
del mare o l’oceano del tempo
Che separa le radici della terra
da queste nubi infinite
rubate al vento del dolore
che soffia via ogni cosa perduta
Copri le tue labbra umide
resta
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Ci sono stelle in equilibrio
tra i sogni e un colorato cielo
e i poeti disegnano sul foglio
un tormentato viaggio di parole.
Ci sono notti di viandanti folli
e orchestre di violino nell’aria spoglia
voglie passeggere nell’infinita mente
di
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ed è un respiro d’alba
il tuo frangere come onda
cadenza amica nelle notti di luna,
murmure legame d’un arco al suo mausoleo.
Cadranno calici di spighe colmi
dove non batte mai
quel vento caldo che ricuce silenzi,
quadrante privo di segni del
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23178 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2281 al n° 2310.
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